“Solo in cartolina” nasce all’inizio dell’estate 2018 da una chiacchiera da bar e in pochi mesi diventa una campagna nazionale, un contest e un’azione di advocacy che chiama alle arti i creativi italiani per prendere posizione sul tema sbarchi e naufragi nel Mediterraneo. “Le ONG che vogliono salvare i migranti in mare vedranno l’Italia solo in cartolina” diceva a luglio il Ministro dell’Interno. Con 10.000 cartoline gli hanno risposto i designer e gli artisti di tutta Italia, inondando la buca delle lettere del Viminale con il loro dissenso. Da un grande (o piccolo) portfolio deriva una grande responsabilità, soprattutto in tempi come questi, in cui forme di espressione e protesta creativa sono rari punti di luce all’orizzonte.
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Pietro Gregorini - Solo in Cartolina: creativity for change
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3. “Solo in Cartolina” è una campagna pro-bono di denuncia
contro le morti in mare, in sostegno alle attività di salvataggio
dei migranti da parte delle ONG.
SCOPRI LA CAMPAGNA
4. È stata lanciata a luglio 2018 da un collettivo apartitico e
indipendente di creativi e professionisti della comunicazione.
VERDIANA FESTA
Event Manager
MICHELA LOCATI
Copywriter
NICOLE ROMANELLI
Content Strategist
PIETRO GREGORINI
Art Director
5. Quest’anno le ONG
vedranno l’Italia
solo in cartolina.
—
MATTEO SALVINI
MINISTRO DELL’INTERNO
29 GIUGNO 2018
6. Il 29 giugno di quest’anno il ministro dell’interno
Matteo Salvini in un’intervista disse che le ONG che
svolgono le loro attività nel Mediterraneo, avrebbero
visto l’Italia “solo in cartolina”.
È stata proprio per quest’ennesima boutade priva di
buonsenso e di umanità che abbiamo sentito la
necessità di non poter più rimanere in silenzio.
8. 2016 2017 2018
11.7
3.2
8
MORTI E DISPERSI AL GIORNO
La situazione dei flussi migratori
nel Mediterraneo, dopo le
politiche di deterrenza nei
confronti del soccorso in mare,
dimostra che, a fronte di una
riduzione modesta degli sbarchi
in Italia, il numero di morti e
dispersi nell’ultimo anno è
aumentato esponenzialmente.
9. IN QUESTO CONTESTO MAI COME OGGI
È NECESSARIO CHE LE ONG OPERINO IN MARE.
10. Al contrario sono state oggetto di fake news e ostacolate in più situazioni dal Ministro
Salvini, in contrasto con le convenzioni internazionali che prevedono il salvataggio
delle vite in mare e l’approdo in un porto sicuro, cosa che la Libia attualmente non è.
11. Abbiamo sentito l’esigenza di mettere a disposizione le nostre competenze
per contrastare questa deriva mediatica.
E abbiamo pensato: perché non inviamo noi delle cartoline al ministro,
a dimostrazione che esiste una forma di dissenso alle sue politiche?
12. In sole 3 notti abbiamo creato
“Solo in Cartolina”: una brand
identity, una linea editoriale,
un sito internet e tre social
network.
Nel corso delle settimane, a noi
quattro si sono poi aggiunti
tanti altri amici, in supporto
delle varie attività che abbiamo
realizzato.
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15. La prima fase della campagna è
stata una “chiamata alle arti” con
la quale abbiamo chiesto ai
creativi italiani di realizzare
delle cartoline estive di
dissenso dalle varie città d’Italia.
In meno di un mese abbiamo
ricevuto più di 300 creatività,
da designer ma anche non
addetti al settore.
GUARDA TUTTE LE CARTOLINE
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18. Grazie all’aiuto dell’ufficio stampa di Bovindo, che ha creduto sin dall’inizio nel
progetto e ha deciso di investire le proprie competenze per la causa, siamo stati
pubblicati sulle più importanti testate giornalistiche italiane come Repubblica,
Corriere e Il Fatto Quotidiano, che ci hanno dato una grande visibilità.
19. Abbiamo anche realizzato
delle creatività assieme
alle ONG che hanno
sostenuto l’iniziativa –
come Medici Senza
Frontiere, SeaWatch e
OpenArms – e alcuni
personaggi pubblici come
Colapesce, Antonio
Marras e Luca Barcellona
hanno creato delle
cartoline speciali per la
campagna.
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21. A inizio agosto abbiamo indetto
un contest per far votare le 10
creatività preferite dal
pubblico, così da coinvolgere
attivamente anche tutti i nostri
follower.
Abbiamo ricevuto più di 12.000
voti online e le creatività
vincitrici sono state stampate
in 1000 copia ciascuna su carta
riciclata da una tipografia
sociale.
GUARDA LE 10 CARTOLINE VINCITRICI
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23. Abbiamo realizzato anche uno spot video a costo zero, grazie all’aiuto di amici
che lavorano nel cinema e nella pubblicità, che è stato distribuito nei canali
social per sponsorizzare l’attività in piazza, che si è svolta il 30 settembre.
GUARDA LO SPOT
24. Durante quel giorno, in Piazza del Pantheon a Roma e in Piazza Duomo a
Milano, abbiamo invitato le persone a scrivere un messaggio personale
sul retro delle cartoline, che abbiamo fatto imbucare in una cassetta della
posta simbolica costruita per l’occasione.
25. Questi messaggi sono stati poi consegnati al Viminale,
assieme alla rete Restiamo Umani, il 3 ottobre, in concomitanza
con la “Giornata Internazionale della Memoria e dell’Accoglienza”.
Ovviamente il Ministro non ci ha ricevuto, ma noi abbiamo mantenuto la
promessa fatta a inizio campagna, consegnando le cartoline al suo staff.
26. Il successo della campagna è
stato per noi sorprendente:
il solo post della “Chiamata alle
Arti” ha ricevuto quasi 30 mila
visualizzazioni organiche su
Facebook, il tutto senza alcuna
sponsorizzazione.
Gli unici costi della campagna
sono stati materiali (come la
stampa delle cartoline) per un
totale di 1.500 Euro che abbiamo
coperto personalmente.
27. Siamo poi stati invitati a partecipare a numerosi eventi e mostre in giro per l’Italia:
a Bari, Torino, Città di Castello, al WUD 2018 di Roma, e assieme a Cheap Festival
abbiamo realizzato delle affissioni di cartoline giganti in Via Irnerio a Bologna.
28. COSA ABBIAMO IMPARATO
DA QUESTA CAMPAGNA?
Che esiste un patrimonio
creativo là fuori, una rete di
persone con competenze
tecniche e artistiche che hanno
dimostrato di avere tempo,
voglia e expertise da dedicare a
cause umanitarie.
E la cosa più bella è che siamo
pure in tanti.
29. Solitamente, chi come noi, lavora nel mondo della comunicazione, raramente si
espone politicamente o su temi di questo tipo, ma in un contesto come quello
odierno, con la sempre più crescente ondata di nazionalismi e populismo, è ormai
indispensabile prendere una posizione e far sentire la nostra voce.
30. MAKE A BETTER WORLD
THROUGH CREATIVITY
Per il futuro stiamo pensando di fondare un’associazione
che riunisca i creativi italiani per creare campagne come
questa e in cui i talenti siano messi al servizio di tematiche
sociali, poiché crediamo che il cambiamento nasca anche
da noi designer e dal mettere la nostra professionalità a
servizio di un mondo migliore.