Il Parlamento ha, tra le sue funzioni, l’indirizzo e il controllo sul Governo: deve conoscerne l’attività per valutare se è coerente con le azioni e gli obiettivi prefissati. La Costituzione ha previsto una serie di “strumenti”per la richiesta di un riscontro da parte del Governo. L'attività di indirizzo e di controllo è una prerogativa esercitata da ciascuna Camera e/o da ciascun parlamentare.
1. GLI ATTI DI INDIRIZZO
E DI CONTROLLO DEL
PARLAMENTO
TRA FIDUCIA, MOZIONI, RISOLUZIONI,
ORDINI DEL GIORNO E INTERROGAZIONI
Novembre 2017
2. PER INIZIARE
Il Parlamento ha, tra le sue funzioni, l’indirizzo e il controllo sul
Governo. Vi è un “rapporto fiduciario” sulle linee politiche da seguire,
quindi il primo deve conoscere l’attività del secondo per valutare se
è coerente con le azioni e gli obiettivi prefissati. A questo scopo la
Costituzione ha previsto una serie di “strumenti” molto differenti tra
loro, ma con un punto in comune: la richiesta di un riscontro da parte
del Governo.
A differenza del potere legislativo, che deve essere esercitato
collettivamente da entrambi i rami del Parlamento, l’attività di indirizzo
e di controllo è una prerogativa esercitata da ciascuna Camera e/o
da ciascun parlamentare.
3. IL PRIMO ATTO DI INDIRIZZO È LA FIDUCIA
Prima che il Governo si insedi, Camera e Senato devono approvare la
fiducia al Governo. Entro dieci giorni dalla sua formazione, il Governo
deve infatti presentarsi al Parlamento, illustrare il proprio programma
politico e chiedere la fiducia; se il Parlamento approva, nasce tra
le due Istituzioni il “rapporto fiduciario”, che può essere sottoposto a
verifica in qualsiasi momento della legislatura tramite:
mozionedisfiducia,chedeveesserepresentatadaalmeno1/10dei
parlamentari di Camera o Senato, e può riguardare tutto il Governo
o un singolo Ministro;
questione di fiducia, presentata dal Governo al Parlamento per
collegare il proseguimento del rapporto fiduciario ad una determinata
votazione su una proposta di legge.
Nel caso in cui il Parlamento non rinnovi la fiducia al Governo o ad uno
dei suoi Ministri (sfiducia individuale), cade il Governo e/o decadono
i Ministri.
4. ATTI DI INDIRIZZO: COSA È LA MOZIONE
I Parlamentari possono presentare altri atti di indirizzo, per introdurre
alcune specificazioni o integrare il programma sul quale si basa il
rapportofiduciario:laMozione,laRisoluzioneegliOrdinidelGiorno.
La Mozione promuove la discussione e deliberazione dell’Assemblea
sull’attività del Governo, ed include l’indicazione di un’azione al
Governo.
Si considera un atto politicamente rilevante ma non vincolante,
quindi il Governo non ha l’obbligo giuridico di comportarsi come dice
il Parlamento, ma in tal caso si assume la responsabilità politica di
divergere dall’indirizzo del Parlamento.
Può essere presentata da un Capogruppo, da dieci deputati o da
otto senatori. Viene calendarizzata, discussa dall’Assemblea e votata.
Possono essere presentati anche emendamenti al testo iniziale, che
vengono discussi e sottoposti a votazione.
5. LA MOZIONE. COME È FATTA
Come distinguere una Mozione dagli
altri Atti di indirizzi e di controllo?
quando vengono presentate, viene
attribuito un numero per la catalo-
gazione, che inizia sempre con 1.
Esempio: A.S. (Atto Senato) o A.C.
(Atto Camera) 1-0001;
nel testo, il dispositivo di una
Mozione è introdotto dalla formula:
Impegna/Impegnano il Governo a...
Elementi fondamentali della
Mozione: deve essere motiva-
ta, non si può votare per “parti
separate”, non possono esse-
re presentati Ordini del Gior-
no, la votazione è nominale.
Se vengono presentate più
mozioni sullo stesso argo-
mento o su un tema simile,
possono essere discusse
contemporaneamente.
6. IL RECORD: 98 MOZIONI IN UNA SOLA SEDUTA
SesitrattassedelParlamento
non ci sarebbe poi tanto da
sorprendersi, visto il numero
dei parlamentari (ma anche
in questo caso sarebbe
parecchio singolare!), bensì
del Consiglio comunale di
Castellanza, un paese di
poco più di quattordicimila
abitanti nella provincia di
Varese.
Nell’agosto 2016, i Consiglieri co-
munali del Gruppo “Sognare insieme
Castellanza” hanno presentato in una
sola seduta ben 98 Mozioni «coglien-
do positivamente l’appello del sindaco
per una collaborazione attiva e parte-
cipata».
I temi? Tutti quelli del programma
politico della lista civica: dalla cultura
allo sport, dall’ambiente all’urbanisti-
ca, al mercato comunale, alla raccolta
differenziata.
7. LA RISOLUZIONE
Esprime al Governo un orientamento o un indirizzo generale su temi
specifici. Può concludersi con l’approvazione in Assemblea, ma molto
più spesso l’iter si limita alla sola Commissione competente.
ÈunostrumentosimileallaMozione,perchéentrambivengonodiscussi
e votati, ma più “blando”perché è una manifestazione d’intenti piuttosto
che uno strumento di sostegno o di censura su attività precise del
Governo.
Inoltre, di solito non sono presentati emendamenti alla risoluzione ma
altre risoluzioni sullo stesso tema. Se le risoluzioni proposte hanno
contenuti simili, i testi vengono accorpati e solo la versione integrata
viene posta ai voti.
segue
8. LA RISOLUZIONE
Può essere svolta un’attività istruttoria, con audizioni formali e
informali.
Alla discussione e votazione delle risoluzioni deve partecipare un
rappresentante del Governo, che può chiedere di spostare il voto
dalla Commissione all’Assemblea.
Come distinguiamo subito una risoluzione?
Dal numero di catalogazione, che inizia sempre con il n. 6 per le
Risoluzioni in Assemblea e con il n. 7 per quelle in Commissione.
9. PIÙ RISOLUZIONI PER TUTTI,
ANCHE PER CAVALLI & CO
A marzo 2017 il Parlamento
Europeo ha deciso di occu-
parsi del benessere degli
animali, e fin qui nulla di nuo-
vo, ma questa volta di una
categoria specifica spesso
dimenticata: gli equini.
La proposta di Risoluzione è
arrivata da una parlamentare
delRegnoUnito,JulieGirling
del Gruppo Conservatori e
Riformisti europei.
E si sa che gli inglesi sono
tradizionalmente un popolo
amante dei cavalli!
Infatti la richiesta era quella di
migliorare in tutta l’UE le condizioni
di vita e di benessere di cavalli, asini
e muli che vivono in Europa.
Dopo l’approvazione, la Girling è
passata subito all’azione e ha detto:
«Non vedo l’ora di intraprendere
una stretta collaborazione con la
Commissione per portare avanti
queste raccomandazioni».
10. È lo strumento con il quale il Parlamento dà indicazioni al Governo
su come attuare le proposte di Legge sulle quali l’Assemblea o la
Commissione sta deliberando. È complementare ad un altro testo, di
solito una proposta di legge. Spesso contiene una serie di precisazioni
e dettagli applicativi al testo principale, e dà mandato al Governo di
attuarlo e/o di interpretarlo in una determinata maniera.
Si apre con espressioni quali: “Il Senato impegna il Governo a...” o “Il
Senato invita il Governo a...” (da non confondere con le Mozioni!).
Può essere votato oppure no. In genere non viene posto ai voti
soprattutto quando il Governo accetta le indicazioni del Parlamento,
e per questo vengono utilizzate delle formule tipizzate quali “accoglie
l’ordine del giorno” etc. Oppure può accettarlo a condizione che venga
riformulato il testo in una maniera specifica, o ancora può considerarlo
come “raccomandazione”.
Non possono essere presentati ordini del giorno che riproducono il
contenuto di emendamenti respinti.
GLI ATTI DI INDIRIZZO: L’ORDINE DEL GIORNO
11. ATTI DI INDIRIZZO NELLA XVII LEGISLATURA:
FACCIAMO IL PUNTO
Il Dipartimento per i rapporti con il Parlamento della Presidenza del
Consiglio tiene costantemente nota degli atti di indirizzo e controllo ai
quali il Governo è chiamato a rispondere.
I dati aggiornati a novembre 2017 dicono che:
alla Camera
ATTO PRESENTATO VOTATO (votazioni concluse)
Mozione 1.746 1.254 (71,8%)
Risoluzione in Assemblea 368 368 (100%)
Risoluzione in Commissione 1.387 496 (35,8%)
ATTO PRESENTATO VOTATO (votazioni concluse)
Mozione 859 331 (38,5%)
Risoluzione in Assemblea 268 260 (97%)
Risoluzione in Commissione 360 348 (96,7%)
al Senato
12. GLI ATTI DI CONTROLLO (O DI SINDACATO ISPETTIVO)
Servono al Parlamento per
acquisire informazioni utili
e per esercitare l’attività di
controllo nei confronti delle
azioni e delle politiche del
Governo.
Possono essere presentati
da uno o più parlamentari dei
partiti della maggioranza e
dell’opposizione, e sono le In-
terrogazioni e le Interpellanze.
Interrogazione
È una domanda da parte del/dei
parlamentari firmatari ad uno o più
rappresentanti del Governo, per avere
informazioni o spiegazioni su un
determinato avvenimento o un’azione
specifica.
Viene sempre presentata in forma
scritta alla Presidenza dell’Assemblea,
ma...
segue
13. ... la riposta da parte del Governo, a seconda del tipo di interrogazione
presentata, può essere:
scritta (il numero di catalogazione è il 4. Esempio: A.C. o A.S.
4-0001). La risposta verrà inviata per lettera dal rappresentante del
Governo interrogato e sarà pubblicata negli atti parlamentari della
Camera o del Senato. Da Regolamento parlamentare, il Governo ha
20 giorni di tempo per rispondere;
orale (il numero di catalogazione è il 3 per le Interrogazioni
in Assemblea e il 5 per le Interrogazioni in Commissione). Il
rappresentante del Governo entro 15 giorni dalla presentazione
dell’atto interviene in Assemblea per rispondere all’Interrogazione,
di solito nel corso di una seduta a settimana detta question time
oppure nella Commissione competente per materia.
L’interrogante può replicare per cinque minuti per dichiarare se sia
o meno soddisfatto della risposta.
GLI ATTI DI CONTROLLO (O DI SINDACATO ISPETTIVO)
14. INTERROGAZIONI PARLAMENTARI:
DEGLI UFO E DI ALTRI TEMI
Non ci sono divieti sui temi (ma forse dovrebbero?). Il Parlamento può
proporre quesiti su tutto e i parlamentari non hanno remore a chiedere
al Governo le cose più bizzarre. Esempi:
Gli extra-terresti: due parlamentari dell’Italia dei Valori nel 2012
chiesero al Governo se l’Italia avesse strutture ad hoc nelle Forze
Armate per studiare il fenomeno ufologico, se ci fossero documenti
riservati sul tema e, se si, se tutto ciò potesse essere reso pubblico.
Nel 2014 un membro di Fratelli d’Italia chiese se il Governo potesse
confermare la sua attenzione verso “gli oggetti volanti non identificati”.
Eolo, l’auto ad “aria compressa”: da fonti segrete di un Senatore della
Lega Nord, sarebbe stata brevettata un’auto che funziona ad aria
compressa, ma poi in maniera inspiegabile sarebbe stata ritirata dal
mercato nonostante la creazione degli impianti di produzione.
segue
15. Dulcis in fundo, anche se non
sitrattadiunattodiindirizzoe
dicontrollo,lapropostadileg-
ge sullo “sciopero virtuale”,
presentata da un onorevole
del Partito Democratico.
Come avrebbe funzionato? Il
lavoratore comunica il giorno
di sciopero al datore di lavoro,
ma va comunque a lavorare
e non riceve la paga giorna-
liera perché formalmente in
sciopero!
Via libera alla fantasia anche (anzi,
ancor di più) al Parlamento Europeo:
una parlamentare francese del Front
National chiese alla Commissione
se avesse un “piano per incoraggiare
l’uso degli insetti come cibo”.
E ancora, un europarlamentare della
Legahachiestodifarlucesul mistero
del sangue che fuoriesce dai bagagli
all’aeroportodiMalpensa,forseperché
molti passeggeri trasporterebbero
carne di agnello o di altri animali
illegalmente. Sarà vero?
INTERROGAZIONI PARLAMENTARI:
DEGLI UFO E DI ALTRI TEMI
16. In Italia dal 1997, sul modello dell’omonimo istituto del Regno Unito, è
una domanda secca, chiara e concisa, su temi urgenti e/o di attualità
politica. I quesiti sono presentati entro le 12 del giorno prima della
discussione e firmati dal Presidente del Gruppo parlamentare o dal
Capogruppo in Commissione (se viene svolta in Commissione).
I tempi sono contingentati:
un minuto a disposizione dell’interrogante per presentare
l’interrogazione;
tre minuti al Governo per rispondere;
due minuti per l’interrogante o un membro del suo gruppo per
replicare.
Alla Camera il question time è ogni mercoledì alle 15 e viene trasmesso
in diretta tv; al Senato è ogni due giovedì alle 16 e può essere disposta
la diretta tv, nel caso di intervento del Presidente del Consiglio o di temi
particolarmente attuali.
LE INTERROGAZIONI ORALI: IL QUESTION TIME
17. IL PREMIER QUESTION TIME CHE NON DECOLLA MAI
Fin da principio, fu chiaro che i Presidenti del Consiglio mal digerivano
questo botta e risposta con il Parlamento, e gli osservatori politici
iniziarono a parlare dell’inattuazione del Premier question time.
Da Berlusconi a Monti, a Letta... nel recente passato si ricorda solo
Prodi che nel 2007 si sottopose alla raffica di domande del Parlamento
sui temi più disparati, dalla difesa antimissile alle pensioni, passando
per il Progetto Dal Molin, le energie rinnovabili e il pacchetto giovani.
D’altro canto, le Camere non hanno nessun potere di coercizione nei
confronti del Governo, anche in questo caso si tratta di un vincolo
politico, non giuridico.
E Renzi? In Parlamento ci è andato nel 2014 e a sorpresa non ha
sforato i tempi! È stato definito “insolitamente sintetico”, un ‘“Renzi
formato fast”. Ha parlato di temi caldi: le pensioni, l’immigrazione, etc.
18. L’INTERPELLANZA
Ha un peso politico più ri-
levante dell’Interrogazione,
perché non si limita a chie-
dere informazioni su un fatto
o un aspetto specifico, ma
viene formulata per ottene-
re dal Governo spiegazioni e
risposte sull’indirizzo politico
e il suo operato.
È posta in agenda dell’As-
semblea parlamentare dopo
due settimane dalla presen-
tazione.
Ciascun parlamentare non può pre-
sentare più di due Interpellanze nella
stessa seduta.
I Presidenti dei Gruppi parlamentari
possono presentare interpellanze
“urgenti”, e sono svolte la stessa
settimana nella quale vengono pre-
sentate.
Le Interpellanze sono catalogate con
il numero 2 (es. A.C. 2-0001).
19. NÉ ATTO DI INDIRIZZO NÉ ATTO DI CONTROLLO, MA
ENTRAMBI: IL POTERE DI INCHIESTA PARLAMENTARE
La Costituzione italiana prevede all’art. 82 che ciascuna Camera possa
deliberare inchieste su temi di interesse pubblico. In questo caso
istituiscedelleCommissioniadhoc,lacuicomposizioneèproporzionale
a quella dei Gruppi parlamentari.
Le inchieste servono a controllare e indirizzare l’attività del Governo,
ma anche ad avere una cognizione chiara dei fenomeni e delle
dinamiche sociali che il Parlamento è chiamato a regolamentare.
Le Commissioni d’inchiesta possono essere anche bicamerali, ovvero
formate da Deputati e da Senatori, e vengono istituite tramite Legge
ordinaria.
Nell’ambito della loro attività, hanno le stesse prerogative dell’autorità
giudiziaria, e per questo è considerato l’atto di controllo/indirizzo più
incisivo.
segue
20. Qualche esempio dei temi
delle inchieste parlamentari:
uranio impoverito, femmini-
cidio, ciclo dei rifuti, omicidio
Aldo Moro.
Uno strumento più blando
delle inchieste a disposizio-
ne delle Commissioni par-
lamentari sono le Indagini
conoscitive, che mirano ad
ottenere notizie, informazioni
e documenti utili per l’attività
parlamentare.
Possono essere auditi tutti coloro che
possiedono informazioni interessanti
per l’Indagine.
Dopo ogni seduta della Commissione
è pubblicato il resoconto stenogra-
fico. L’indagine si conclude con l’ap-
provazione di un documento che dà
conto dei risultati acquisiti.
Qualche esempio dei temi d’indagine:
Autorità indipendenti, stato della
ricerca in Italia, cittadinanza.
NÉ ATTO DI INDIRIZZO NÉ ATTO DI CONTROLLO, MA
ENTRAMBI: IL POTERE DI INCHIESTA PARLAMENTARE
21. Telos Analisi & Strategie
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