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I principali post di Beppe Grillo dal febbraio 2021
Mario Draghi: “Un buon pianeta, non solo una buona moneta”
14 febbraio 2021
https://www.beppegrillo.it/now-the-environment-whatever-it-takes/
31 obiettivi del MoVimento 5 Stelle per Mario Draghi
6 febbraio e 11 febbraio 2021
beppegrillo.it/in-alto-i-profili/ beppegrillo.it/per-aspera-ad-astra/
2
31 obiettivi non esaustivi del MoVimento 5 Stelle
stati presentati al Presidente incaricato Mario draghi nelle due negoziazioni del febbraio 2021. Essi
mirano a raggiungere entro il 2030 almeno una parte dei seguenti 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
- OSS delle Nazioni Unite. Vedi: Agenda 2030.
· Obiettivo 1: Povertà Zero
· Obiettivo 2: Fame Zero
· Obiettivo 3: Buona salute e benessere per le persone
· Obiettivo 4: Educazione paritaria e di qualità
· Obiettivo 5: Parità di genere
· Obiettivo 6: Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
· Obiettivo 7: Energia pulita e accessibile
· Obiettivo 8: Lavoro dignitoso e crescita economica
· Obiettivo 9: Industria, Innovazione e Infrastruttura
· Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze
· Obiettivo 11: Città e comunità sostenibili
· Obiettivo 12: Consumo e produzione responsabile
· Obiettivo 13: I cambiamenti del clima
· Obiettivo 14: Vita sott'acqua
· Obiettivo 15: Vita sulla terra
· Obiettivo 16: Pace, giustizia e istituzioni solide
· Obiettivo 17: Partnership per gli obiettivi
2
Avviare subito la transizione social-ecologica, Morosini Marco, Avvenire.it, 2020.07.11
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/transizione-socialecologica-agire-con-urgenza-e-sapienza
Transizione ecosolidale: un Ministero, adesso, Morosini Marco, Avvenire.it, 2018.05.15
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/transizione-ecosolidale-un-ministero-adesso
Nr.1
OBIETTIVO DESCRIZIONE OSS (SDG) Obiettivo di
Sviluppo Sostenibile.
Agenda 2030
delle Nazioni Unite
1 MINISTERO DELLA
TRANSIZIONE
Fondere in un Ministero per la transizione
ecologica e solidale2
gli attuali ministeri
dell’ambiente e dello sviluppo economico.
Come hanno fatto Francia e Spagna, e altri Paesi.
Nominare ministra/o un persona di alto profilo
scientifico e di visioni
ISTITUZIONI
FORTI, GIUSTIZIA,
PACE
16
2 ENERGIA Dare la competenza della politica energetica al
nuovo Ministero per la Transizione Ecologica
(MiTE) o almeno all’eventuale superstite
Ministero dell’ambiente.
Come è in Francia, Svizzera e altri paesi.
ENERGIA PULITA E
ACCESSIBILE 7
3 CONSIGLIO Creare anche in Italia, come in Germania, Francia
e altri Paesi, un Consiglio superiore per lo
sviluppo sostenibile con pochi membri, in numero
dispari tra 5 e 9, composto di personalità di
ISTITUZIONI
FORTI, GIUSTIZIA,
PACE
16
3
altissimo profilo scientifico, nominate dal
presidente della Repubblica per un lungo mandato
(5-10 anni). Una sorta di “Corte suprema per lo
sviluppo sostenibile”.
Con valore consultivo, ma con grande
autorevolezza e intensa comunicazione pubblica.
4 MINISTERO PER LA
GIOVENTÙ
Creare un Mistero perla gioventù per coordinare
tutte le attività a loro favore. L’Italia ha in Europa
i massimi livelli di disoccupazione, emigrazione e
povertà giovanili
ISTITUZIONI
FORTI, GIUSTIZIA,
PACE
16
5 FINANZA PER LA
TRANSIZIONE
L’Italia dovrebbe anche gemellarsi con l’iniziativa
della Francia che si chiama One Planet Summit e
che riunisce ogni anno a Parigi i maggiori attori
pubblici e privati della finanza mondiale per la
transizione ecologica. Proporre di fare il prossimo
One Planet Summit a Roma, e i successivi in altre
capitali europee, coinvolgendo l’intera Europa.
PARTNERSHIP PER
GLI OBIETTIVI 17
6 COSTITUZIONE Scrivere nella Costituzione:
a)“La forza di un popolo si commisura al
benessere dei più̀ deboli dei suoi membri”
In Art. 1 o 3
b) Esplicitare nell’articolo 2 e 9 della Costituzione i
principi di responsabilità generazionale e
ambientale” modificandoli in questo modo:
Art.2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti
inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle
formazioni sociali ove si svolge la sua personalità,
e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di
solidarietà politica, economica e sociale anche nei
confronti delle generazioni future. Promuove le
condizioni per uno sviluppo sostenibile.
Art.9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura
e la ricerca scientifica e tecnica [cfr artt. 33, 34].
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e
artistico della Nazione. Riconosce e garantisce
come diritto fondamentale la tutela dell’ ambiente
locale, nel quadro delle sue responsabilità per l’
ambiente globale.
ISTITUZIONI
FORTI, GIUSTIZIA,
PACE
16
7 BENEFIT Ridurre alle società benefit l’imposta sul reddito
d’impresa dall’attuale 24% (ora uguale per tutte le
imprese)
– al 20% per grandi società benefit, es. con più di
5 milioni di fatturato)
– al 15% per “PMI società benefit”
Se grandi società come ENEL, ENI, Barilla, etc
diventassero Benefit, sarebbe una rivoluzione. Es.
Danone è una “società benefit”
INDUSTRIA,
INNOVAZIONE,
INFRASTRTTURA
9
4
8 SUSSIDI Riduzre con urgenza i sussidi ambientalmente
nocivi (20 miliardi)
la riduzione con urgenza. Con ammortizzatori
tecnici/fiscali/sociali per le categorie svantaggiate
(es. agricoltori)
La Commissione europea ci dice: volete spendere i
nostri 80 miliardi per ridurre l’impatto ambientale,
ma state spendendo i vostri 20 miliardi con
sovvenzioni che lo aumentano.
INDUSTRIA,
INNOVAZIONE,
INFRASTRTTURA
9
9 GIOVANI Introdurre una Garanzia Giovani
Se dopo 4 mesi dal compimento dei 18 anni un
giovane non ha né lavoro né studio (NEET)
offrirgli:
a) corsi di formazione
b) praticantati
c) denaro o buoni d’acquisto
d) finanziamento per start-up. Più favorevole se
startup eco-sociale
EDUCAZIONE
PARITARIA E DI
QUALITÀ
4
10 PENSIONI Creare un Fondo pensioni complementari
pubblico per la transizione ecologica vincolato
a:
– comprabile solo da abitanti in Italia
– investe solo in aziende e fondi sostenibili
Versando in questo fondo gli anziani potrebbero
fare
qualcosa di collettivo a favore delle generazioni
dei loro figli e nipoti.
Fondo garantito da Cassa depositi e prestiti.
INDUSTRIA,
INNOVAZIONE,
INFRASTRTTURA
9
11 SALUTE “Salute circolare”. Passare da un modello che
cura i malati a quello che mantiene i cittadini in
salute
SALUTE E
BENESSERE 3
12 EDITORIA Riformare la RAI e l’Editoria INDUSTRIA
INNOVAZIONE
INFRASTRUTTURE
9
13 SCUOLA Scuola 2.0. Piano d’azione. ISTRUZIONE DI
QUALITÀ 4
14 ACQUA Acqua Pubblica. Nazionalizzare le fonti (art. 43
Cost.) e le gestioni idriche riconoscendo che il
valore dell’acqua per il benessere umano e in una
visione eco-centrica va ben oltre il suo ruolo di
sostegno diretto alle funzioni vitali fisiche e
include la salute mentale, il benessere spirituale,
l’equilibrio emotivo e la felicità.
ACQUA PULITA E
IGIENE 6
15 INFRASTRUTTURE Pubblicizzazione delle autostrade e riforma dei
regimi di concessioni su infrastrutture pubbliche
(aeroporti, porti e altre)
INDUSTRIA
INNOVAZIONE
INFRASTRUTTURE
9
5
16 BANCA Creazione di una Banca pubblica per gli
investimenti
INDUSTRIA
INNOVAZIONE
INFRASTRUTTURE
9
17 INTERNET Rete telematica unica a controllo pubblico e
superamento del divario digitale
INDUSTRIA
INNOVAZIONE
INFRASTRUTTURE
9
18 SALARIO MINIMO Salario minimo RIDURRE
DISUGUAGLIANZE 10
19 SALARIO MASSIMO Salario massimo: non può essere più di 12 (o
20) volte superiore al salario mediano in una
azienda
RIDURRE
DISUGUAGLIANZE 10
20 REDDITO Reddito Universale RIDURRE
DISUGUAGLIANZE 10
21 RIFORMA FISCALE
ECOLOGICA
Riforma Fiscale Ecologica - RFE
a) meno imposte sul lavoro, più imposte sul
consumo di ambiente
b) minori imposte su reddito, patrimonio e
successioni per la maggioranza della popolazione
c) maggiori imposte e progressive per i
contribuenti con maggiore imponibile, su reddito,
patrimonio e successioni.
RIDURRE
DISUGUAGLIANZE 10
22 GENERI Aumentare la parità di diritti tra i generi con un
piano d’azione
RIDURRE
DISUGUAGLIANZE 10
23 CITTÀ La “città dei 15 minuti” CITTÀ E
COMUNITÀ
SOSTENIBILI
11
24 IMPRESE Svolta verde per le imprese PRODUZIONE E
CONSUMO
RESPONSABILI
12
25 INVESTIMENTI Investimenti per un’agricoltura efficiente e
sostenibile
PRODUZIONE E
CONSUMO
RESPONSABILI
12
26 CLIMA Piano per il clima AGIRE PER IL
CLIMA 13
27 CONFLITTO DI
INTERESSI
Legge sul conflitto di interessi ISTITUZIONI
FORTI, GIUSTIZIA,
PACE
16
28 VOTO Voto dai sedici anni ISTITUZIONI
FORTI, GIUSTIZIA,
PACE
16
29 GIUSTIZIA Completamento dell’iter di approvazione della
riforma della giustizia Bonafede
ISTITUZIONI
FORTI, GIUSTIZIA,
PACE
16
6
30 STATO Riforma organizzazione dello Stato e abolizione
enti inutili
ISTITUZIONI
FORTI, GIUSTIZIA,
PACE
16
31 ELEZIONI Introduzione delle preferenze nella legge
elettorale
ISTITUZIONI
FORTI, GIUSTIZIA,
PACE
16
7
4 marzo 2021
La rivoluzione MiTE del MoVimento 5 Stelle
https://www.beppegrillo.it/la-rivoluzione-mite-del-movimento-5-stelle/
https://www.ilblogdellestelle.it/2021/03/la-rivoluzione-mite-del-movimento-5-stelle.html
Lo stato delle cose
Ha scritto il Professor Antony Patt, coautore dei rapporti sul clima dell’ONU: “Nel 1941, poco dopo
l’inizio della guerra mondiale negli Stati Uniti, il Presidente Roosevelt convocò i responsabili
dell’industria automobilistica americana per un incontro. Spiegava loro quanti aerei, carri armati e
veicoli di rifornimento dovevano consegnare, e le persone interpellate si ritiravano.” Signor.
“Presidente,” hanno detto, “è impossibile, così non possiamo più costruire automobili per gli
americani.” Il Presidente rispose, “Signori, non capite, finché non vinciamo questa guerra, non
consegnate automobili al popolo americano.” E aveva ragione su di lui. Il primo gennaio 1942 le
vendite di veicoli civili sono cessate e tutte le capacità di produzione sono state convertite in armi. Il
resto è storia, incluso il fatto che le case automobilistiche, tornando alla produzione di auto, hanno
raggiunto un livello senza precedenti.”
O con le buone o con le buone
Come disse Roosvelt nel 1941, “Signori, non capite” è ciò che ora il MoVimento 5 Stelle dice ora al
Paese e a tutti coloro che siedono nel governo e in Parlamento. In un anno tutto è cambiato. Per restare
fedele a sé stesso cambia anche il MoVimento 5 Stelle. Cambia parole. Cambia metodo. “O con le
buone o con le buone” è ora il nostro motto.
8
O con le buone o con le buone il Paese sta affrontando la pandemia nel 2021. O con le buone o con
le buone, il MoVimento 5 stelle promuove il cambiamento del Paese. Sia per il 2021, sia per il
2050.
Il dramma della pandemia ci ha fatto riscoprire la solidarietà come la chiave del futuro. Non tutto il
male vien per nuocere. Perché di ancor più solidarietà avremo bisogno nei prossimi decenni.
Altrimenti, nessuno si salverà da solo.
Un piccolo virus ha generato un enorme problema. Un piccolo MoVimento – ora cresciuto – vuole
generare un’enorme soluzione. Il “mondo di dopo“ non sarà come il “mondo di prima”. Non sarà
un semplice “riaccendere la luce”, come ha detto il Presidente Draghi. “Il mondo di dopo” sarà il
mondo per il 2050, non solo il mondo per il 2021.
Perché il MoVimento 5 Stelle nel Governo di Mario Draghi
La pandemia ha scatenato una crisi sanitaria e economica senza precedenti. Purtroppo questa crisi è
solo il precursore dei drammi ancora maggiori che la comunità umana ha già cominciato ad affrontare
per far fronte al crescente sconvolgimento del clima, all’inquinamento crescente di aria, mari e suoli
dell’intero Pianeta, alla accelerazione della scomparsa di migliaia di specie che costituiscono la
meravigliosa biodiversità della nostra “casa comune”, come la chiama Papa Francesco.
Dopo la caduta – davvero non necessaria – del governo di Giuseppe Conte, il Presidente della
Repubblica Sergio Mattarella ha proposto a tutti i partiti di partecipare a un governo di emergenza
sanitaria, economica ed ecologica presieduto da Mario Draghi. La grande maggioranza della
popolazione dichiara, secondo i sondaggi, di aver fiducia in Draghi. Una minoranza, invece, lo guarda
con sospetto o addirittura avversione. Starà a lui e a noi 5 Stelle di dimostrare chi dovrà cambiare
opinione su quello che egli farà. Non su quello che ha fatto.
Mario Draghi è da decenni un uomo di banca dello Stato e poi degli Stati europei. Come altri banchieri
centrali e statisti in altri Paesi dice di aver capito quale è la vera sfida del secolo: “Lasciare un buon
Pianeta, non solo una buona moneta”. Lo prendiamo in parola. È su questo impegno che l’Italia del
2021 e l’Italia del 2050 lo giudicheranno.
Il MoVimento 5 stelle per il Piano di Ripresa da 210 miliardi
Il MoVimento 5 Stelle ha deciso di non sottrarsi alle sue responsabilità di primo partito in Parlamento.
Daremo il meglio per contribuire a fare un uso più lungimirante possibile dei 210 miliardi che
l’Unione Europea – anche grazie al Presidente Giuseppe Conte – mette straordinariamente a
disposizione dell’Italia per uno straordinario Piano di Ripresa (PNRR Piano Nazionale di Ripresa
e Resilienza, in inglese: Recovery Plan).
L’urgenza per il 2021 e la previdenza per il 2050 devono combinarsi, non ostacolarsi. Da una parte
l’Italia deve mirare alla più immediata efficacia del Piano di Ripresa per alleviare, qui e ora, il dramma
di chi è colpito fisicamente, psichicamente e economicamente dalla pandemia e dalle dolorose
restrizioni necessarie. Dall’altra l’Italia deve impegnarsi perché il Piano di Ripresa siano il
catalizzatore dello sviluppo sostenibile dell’Italia 2050.
Antropocene: il debito col Pianeta è più grave dei debiti con la moneta
Da mezzo secolo le politiche dei Paesi industriali si sono ridotte a saltare da una emergenza alla
successiva, occupandosi solo delle cose urgenti e mai di quelle importanti a lungo termine. E’ così
che le società industriali hanno creato involontariamente l’Antropocene, l’era geologica dove
9
l’azione sconsiderata umana modifica il Pianeta più di quanto facciano le forze naturali del
Pianeta stesso. L’umanità ha così accumulato con il Pianeta un “debito ecologico” colossale. Il
nostro debito col Pianeta è molto più grave di tutti i nostri debiti con la moneta.
È per questo che l’Italia, con mezzo secolo di colpevole ritardo – e noi non ci chiamiamo fuori –
finalmente avvia una profonda Transizione Ecologica e Solidale che copre tutti gli aspetti del
vivere e del produrre, invece di essere considerata solo uno dei tanti rami dell’albero dell’economia.
Un rivoluzionario Ministero e un rivoluzionario Comitato interministeriale
Per partecipare a questo governo di emergenza il MoVimento 5 Stelle ha posto due condizioni
tassative: l’istituzione di un Super Ministero della Transizione Ecologica, il MiTE, e soprattutto
l’istituzione del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica, il CITE, sotto la
responsabilità diretta del Presidente del Consiglio. Dell’attuale, e di tutti quelli futuri. Abbiamo voluto
fermamente questa rivoluzione irreversibile per il bene del Paese e dei nostri nipoti nei prossimi
decenni, qualunque sarà il governo e chiunque sarà fino al 2050 il Ministro della Transizione. Se
qualcuno sapesse fare ancora meglio di noi, ben venga. Ma dovrà convincere gli Italiani. Intanto
facciamo noi gli apripista.
L’istituzione del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica, il CITE è ancora più
importante di quella del Ministero della Transizione, perché il CITE coordina numerosi ministeri
chiave ed è praticamente un “governo nel governo”.
I progetti finalmente finanziabili della Transizione Ecologica avvieranno da oggi e per sei anni
strutture e mutamenti statuali, economici e tecnologici, posti di lavoro, redditi e profitti cruciali per i
prossimi decenni. L’emergenza sanitaria durerà forse qualche mese o qualche anno. La ben più grave
emergenza ecologica, invece, si aggraverà ulteriormente nei decenni per i nostri figli e nipoti, se
l’intero Paese non agisce immediatamente per contrastarla.
La Transizione Ecologica e Solidale è la radice del benessere, non uno dei suoi rami
La Transizione Ecologica non è una nuova etichetta per le vecchie politiche ambientali, che cercavano
di riparare qualcuno dei danni che il modo economico del secolo scorso faceva e fa ancora alla salute
delle persone e della natura. La Transizione Ecologica non è uno dei tanti rami dell’albero
dell’economia o della politica. La Transizione Ecologica è la radice dell’albero del benessere.
Dal suo successo dipende la salute di tutto l’albero, di tutti i suoi rami e di tutte le sue foglie.
“Tutto andrà bene” solo se tutti staranno bene
Se la Transizione Ecologica non sarà anche solidale ed equa, essa fallirà. E’ questa la grande lezione
che abbiamo chiesto personalmente di raccontarci a Nicolas Hulot, da quarant’anni “Monsieur
Environnement” in Francia, invitato invano nel governo dagli ultimi quattro Presidenti, il creatore del
primo “Ministero della Transizione Ecologica e Solidale” . Il governo ha fallito – ci ha detto il
dimissionario Hulot – per due motivi. Primo, non ha reso la transizione equa e solidale, generando
così le violente proteste dei “gilet gialli”, approvate da decine di milioni di persone. Il governo ha
addirittura abbassato le tasse ai più ricchi. Dopo le dimissioni di Hulot il governo ha tolto la parola
“solidale” dal nome del Ministero, snaturandone la mission. Secondo motivo del fallimento: il
Presidente Macron – dice Hulot – ha trattato la Transizione come un tema tra tanti, e non come “il
tema” di tutte le azioni del governo.
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Allora, avanti un altro! Ora tocca all’Italia, il terzo Paese al mondo a provarci. Noi 5 Stelle, il governo
Draghi e tutti i partiti, anche quelli ora all’opposizione, devono imparare dagli errori francesi sulla
Transizione Ecologica!
In ogni Paese, decine di milioni di cittadine e cittadini parteciperanno attivamente alla Transizione
solo se non saranno assillati, come ora, dalle ristrettezze e dalla paura del domani. Non solo il Paese
deve a loro giustizia, ma anche loro – come tutti noi – devono al Paese il loro impegno per una
Transizione Ecologica e Solidale. Senza l’impegno attivo anche della metà più svantaggiata e sfruttata
della popolazione l’Italia non ce la può fare. Davvero, “tutto andrà bene” solo se tutti staranno
bene.
I milioni di cittadine e cittadini che in ogni nazione dovranno cambiare o adattare la loro professione
potranno farlo senza traumi solo se il potere pubblico li sosterrà completamente nella loro
riqualificazione. Lo Stato dovrà sostenerli “costi quel che costi”, ossia “whatever it takes”, come
già disse il Presidente Draghi quando si trattò di salvare la moneta comune. Ora è la volta di
salvare la “casa comune”, ossia la biosfera.
Pur con i miliardi dell’Unione Europea, la Transizione Ecologica non sarà a costo zero. Chi ha le
spalle più grosse sarà chiamato a contribuire in proporzione alle sue forze al bene comune, come
prescrive la Costituzione.
La Transizione Ecologica e Solidale costa. Ma ci fa risparmiare
Sì, dapprima la Transizione non sarà a costo zero. Sulla media distanza però i costi economici e sociali
della Transizione saranno molto minori del costo di non farla, come nel 2006 l’economista britannico
Sir Nicolas Stern calcolò e scrisse nel suo celebre “Rapporto Stern sull’economia del clima”,
commissionatogli dalla Regina. Nel 2021, dopo quindici anni di quasi inazione, il costo del non agire
si avvia verso il raddoppio – ci ammonisce ora Sir Stern.
Creare imprese nel quadro della Transizione Ecologica vuol dire creare imprese che durano nel tempo
e che possono vincere in Italia e all’estero le sfide del futuro. Vuol dire creare occupazione, reddito e
nuovi lavori nei settori che domineranno il futuro, non nei settori destinati a estinguersi, come per
esempio l’economia che ruota intorno ai combustibili fossili, gas, petrolio e carbone. Nei paesi ricchi,
i combustibili fossili hanno permesso il boom consumista del 20° secolo, ma saranno le energie
rinnovabili a creare entro il 2050 il benessere sostenibile del 21° secolo.
Nel giro di pochi anni ogni Paese sarà costretto dalla natura a dotarsi di un Super Ministero della
Transizione ecologica che coordini l’azione dell’intero governo. Ce lo impone il crescente dissesto
sociale, economico e ecologico del Pianeta. Ebbene, dal febbraio del 2021 l’Italia è il terzo paese al
mondo ad essersi dotato di questo Super Ministero del futuro. Il MoVimento 5 stelle rivendica il
merito di questa innovazione. Ne siamo fieri perché questo è un Ministero per tutti, non il Ministero
di un partito. In una società solidale l’unica vera vittoria di ognuno è solo quella che fa vincere
tutti.
Siamo fieri di essere stati noi 5 Stelle a mettere l’asticella così in alto. La nostra speranza è di vedere
tutti gli altri partiti diventar capaci di saltare così in alto. La sfida del futuro è aperta.
Conta il peso, non il numero dei Ministeri
Nella trattativa con il Presidente Draghi il MoVimento 5 Stelle ha puntato sulla sostanza e sul peso
dei ministeri ai quali ci siamo candidati, non sul loro numero. Nessun ministero è “minore”, ma c’è
un “Ministero maggiore”, quello della Transizione Ecologica e Solidale. Esso è per i prossimi decenni
11
“il Ministero del futuro di tutti”, non il bottino di un partito. È il catalizzatore dell’orientamento
ecologico dell’intero governo. Per ora andiamo avanti noi, ma saremmo solo felici se altri politici di
altri partiti imparassero presto a guidare questa “macchina del futuro” facendo tesoro dei nostri
successi e anche dei nostri errori. Qualunque partito gestirà il MiTE nei prossimi decenni dovrà
fare i conti per la fine del 21° secolo, non per la fine della legislatura. Il 2050 è domani, ed è di
tutti. La Transizione Ecologica o sarà per tutti o non sarà.
Più giustizia sociale e più diritti per i deboli
Da sempre il MoVimento 5 Stelle ha alcuni principi irrinunciabili: una più equa distribuzione delle
ricchezze, dei diritti e dei doveri, l’integrità ecologica, la trasparenza, la tutela prioritaria dei più
deboli e più svantaggiati. Grazie a questo Governo e al MoVimento 5 Stelle lo sviluppo sostenibile e
il precetto della tutela nella natura locale e globale – da anni reclamati da molti – saranno scritti nella
Costituzione. Ci piacerebbe che all’inizio della Costituzione si scriva anche questa frase “La forza di
un popolo si commisura al benessere dei più deboli dei suoi membri” con cui inizia la Costituzione
del popolo Svizzero
Da trent’anni grido nel deserto
Sono trent’anni che parlo, grido e scrivo della tutela dell’ambiente, del contrasto al consumismo, della
riduzione dell’uso di energia, dei materiali e del tempo di lavoro. In buona parte grazie al MoVimento
5 stelle questi temi sono finalmente arrivati in Parlamento e poi al governo, compatibilmente con i
compromessi necessari nei governi di coalizione.
A dodici anni dalla fondazione del MoVimento 5 stelle, il 4 ottobre 2021, giorno di San Francesco,
molti dei nostri obiettivi fanno parte dell’agenda di governo di un Paese del G7, la nostra Italia. Il
MoVimento 5 stelle si sta allenando da anni per questo momento! Abbiamo fatto errori. Chi non ne
fa? Ma ci siamo mossi come rabdomanti su terreni non ancora esplorati da noi, né da altri. Solo chi
non fa non sbaglia.
Portare le idee di progresso al governo crea il benessere di tutti
Il MoVimento 5 Stelle è nato per portare al governo le migliori idee di progresso, quelle che sono la
continuazione delle idee che in duecento anni hanno edificato in Europa una società più giusta e più
prospera. Quei progressi sociali ottenuti dalle lotte dei nostri nonni e genitori ora sono messi a
repentaglio se non gli affiancheremo il progresso ecologico.
La Transizione Ecologica è un evento storico inevitabile per ogni paese e per l’intera umanità. Non è
la bandiera di un partito. Alcuni partiti la promuovono più attivamente, altri la avversano o trascinano
i piedi. Ebbene, anche a quelli che non condividono le nostre idee apriamo le braccia e diciamo:
partecipate anche voi al progresso sociale ed ecologico, magari con qualche idea anche migliore delle
nostre. Perché “la storia siete anche voi. Attenzione, nessuno si senta escluso”. Il progresso sociale e
ecologico verrà comunque con o, purtroppo, senza di voi.
Le elezioni e le politiche di Roma Capitale
Proprio in Italia un grande manager e visionario Italiano, Aurelio Peccei fondò il Club di Roma, il
profetico organismo internazionale di scienziati ed economisti che lanciò per primo, con un approccio
scientifico, l’allarme globale con il suo storico rapporto “I limiti alla crescita”, tradotto in cinquanta
lingue e venduto in decine di milioni di esemplari. Proprio alla nostra Capitale spetta quindi il compito
di mettere in pratica le visioni del Club di Roma e di catalizzare la Transizione Ecologica non solo
nel suo ambito geografico ma anche potenziando la collaborazione con le più avanzate capitali
12
europee. Il MoVimento 5 stelle governa Roma da cinque anni. Non è stato facile. Possiamo fare
meglio, con l’aiuto di tutti. Insieme al nuovo Super Ministero per la Transizione Ecologica il Comune
di Roma, con la sindaca Virginia Raggi, è in buona posizione per dare nuovo slancio ecologico
alla Capitale. Siamo orgogliose e orgogliosi di avere scelto per sindaco una donna, come a Parigi,
Barcellona, Zurigo e in atre grandi città europee.
Giuseppe Conte e il rinnovamento del MoVimento 5 Stelle
Un mese fa Giuseppe Conte ha detto “per il MoVimento 5 Stelle ci sono e ci sarò”. È un impegno
che ha preso pubblicamente e che intende onorare. Gli è stato chiesto di scrivere insieme un progetto
per il futuro del MoVimento. Non parliamo di un futuro a breve termine ma dell’unico orizzonte che
una forza politica moderna deve considerare: il 2050.
Il MoVimento è il primo protagonista politico a lanciare la parola d’ordine “2050”. Non
chiediamo di meglio che diventi la parola d’ordine di tutti: governo, partiti, aziende, cittadine
e cittadini. Perché davvero, “nessuno si salverà da solo”, come dice Papa Francesco.
“Il mondo di dopo” sarà diverso dal “mondo di prima”. E il MoVimento 5 stelle lavora perché
sia un mondo migliore.
13
23 marzo 2021
Lettera aperta di Beppe Grillo al signor Ángel Gurría, Segretario
Generale dell’OCSE
https://www.beppegrillo.it/signor-gurria-l-ocse-compri-i-brevetti-dei-vaccini-e-li-regali-ai-paesi-poveri-adesso/
https://www.ilblogdellestelle.it/2021/03/lettera-aperta-di-beppe-grillo-al-signor-angel-gurria-segretario-generale-dellocse.html
Caro Segretario Generale dell’OCSE, signor Ángel Gurría,
cinque persone muoiono per il virus COVID-19 ogni minuto nel mondo perché non sono vaccinate.
La proprietà privata dei brevetti dei vaccini ne impedisce la distribuzione universale.
Albert Sabin, inventore del vaccino più efficace al mondo, scrisse: “Molte persone hanno insistito
perché brevettassi il mio vaccino antipolio, ma io non volevo. È il mio regalo a tutti i bambini del
mondo”. (…) Un esperto di virus ha il dovere di usare le sue conoscenze per il bene dell’umanità”.
Con il suo vaccino antipolio, Albert Sabin non ha fatto i soldi. Ha fatto la storia!
Signor Gurría, anche lei potrebbe fare la storia. I 37 paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione
e lo Sviluppo Economico, che lei presiede, sono tra i più ricchi del pianeta. Rappresentano il 63%
del PIL mondiale.
Signor Gurría, la prego, agisca ora. Chieda ai capi dei 37 paesi dell’OCSE di raccogliere una
#TassaUmana da devolvere alla Banca Mondiale per acquisire i brevetti di tutti i vaccini efficaci
COVID-19. Tutti gli ostacoli che potrebbero impedire la campagna di vaccinazione più ampia
possibile devono essere rimossi.
14
Come organizzazione di paesi ricchi, l’OCSE acquisti i brevetti del vaccino COVID-19 e li dono a
tutti i paesi poveri del mondo.
La pandemia di COVID-19 non può essere eliminata vaccinando solo le popolazioni più ricche del
mondo.
Se i paesi più poveri diventano un serbatoio del virus, allora la salute delle popolazioni dell’intera
economia mondiale sarà minata in pericolo, e i nostri attuali sforzi di vaccinazione saranno
compromessi.
Le aziende private esistono per promuovere il proprio bene, non il bene comune. Giusto o sbagliato,
questo è il capitalismo.
Ma i governi e le istituzioni come l’OCSE esistono invece per promuovere il bene comune. Giusto o
sbagliato, questa è la democrazia.
Le tasse giuste finanziano il bene comune. Le tasse eque e progressive sono pagate dai cittadini e
dalle imprese secondo la loro capacità di pagare, specialmente nei momenti peggiori, come durante
le pandemie e le guerre.
Di fronte alla tragedia apparentemente inarrestabile della pandemia, la reazione più economica,
oltre che più umana, è che i più ricchi contribuiscano maggiormente a stabilizzare l’economia
mondiale. Questo si rivelerà nel loro stesso interesse.
Vede, Signor Gurriá, comprare un estintore è molto più economico che comprare un camion dei
pompieri. Gli estintori della pandemia globale oggi sono i vaccini. Se non agiamo oggi con
l’estintore, avremo bisogno dei vigili del fuoco domani.
Secondo me, niente oggi potrebbe essere più efficace di questa iniziativa sui virus globali per
migliorare la cooperazione e lo sviluppo, il significato stesso della parola OCSE.
Chi farà la Storia in questa pandemia? Se non lei, signor Gurría, chi? Se non ora, quando?
Beppe Grillo, 22 marzo 2021
P.S.: Sig. Gurría, mi permetta di suggerire di dare un’occhiata al mio sketch di un minuto in onore
di Albert Sabin e sui vaccini come bene comune: “Una volta gli scienziati erano come Albert Sabin.
Sabin inventò il miglior vaccino antipolio. Gli dissero: “Lo brevettiamo? Potrebbe diventare
miliardario. Sabin disse: “Quanto tempo ci vuole per brevettarlo?” “Quindici giorni.” “Alcuni
bambini potrebbero morire, per l’amor di Dio, doniamolo all’umanità.” È morto lo scorso marzo
1993, non ce ne siamo nemmeno accorti. È così che trattiamo un gigante della medicina e della
storia.”
15
10 febbraio 2021
Un Super-Ministero per la transizione ecologica
https://www.beppegrillo.it/un-super-ministero-per-la-transizione-ecologica/
https://www.ilblogdellestelle.it/2021/02/un-super-ministero-per-la-transizione-ecologica.html
Un Super-Ministero per la transizione ecologica lo hanno Francia, Spagna, Svizzera, Costarica e altri
paesi. Presto lo dovranno avere tutti. Non lo dico io. Ce lo gridano la natura, l’economia, la società.
E anche Papa Francesco. Siamo francescani, fondati il 4 ottobre, giorno di San Francesco.
Un Super-Ministero per la transizione ecologica fonde le competenze per lo sviluppo economico,
l’energia e l’ambiente. Capiamolo, una volta per tutte: è l’economia che rovina l’ambiente, non il
contrario. Lo dico da vent’anni negli spettacoli: “Il vero ministero dell’ambiente è quello
dell’economia, dell’energia, delle finanze”.
Un Super-Ministero per la transizione ecologica è la coordinazione per trasformare la società – non
solo dell’economia. E’ uno strumento fondamentale, come ci sembrarono fondamentali i primi
ministeri dell’ambiente negli anni ’70. Qualcuno allora faceva ironie. Ma oggi il ministero
dell’ambiente lo hanno tutti gli Stati.
Dopo mezzo secolo abbiamo capito però che per curare il cancro non bastano i cerotti. I ministeri
dell’ambiente sono obsoleti. Da cinquant’anni abbiamo il motore economico-ecologico in folle.
Perché il motore è in banca. Non è nel bosco. Ora che lo abbiamo capito dobbiamo finalmente mettere
la marcia avanti. La quarta, non la prima.
Solo un Super-Ministero per la transizione ecologica può affrontare le crisi che in cinquant’anni di
economia patogena abbiamo fatto diventare emergenze: il clima, la biodiversità, le disuguaglianze, il
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lavoro, le migrazioni. Questa è una pand-economia micidiale. In mezzo secolo, ha fatto più morti
che il Covid in un anno.
Fra poco avremo nei mari più plastica che pesce. Nei cieli, più satelliti che rondini. Nei parchi, più
display che lucciole. Occorre un cambiamento di civiltà, non solo di governo. Sì, ma non adesso, ci
dicono da cinquant’anni. Attenzione. Velo lo dico da Genova: questo ritardo ci costerà tantissimo.
Me lo diceva mio padre, saldatore: costa meno un estintore che un autobotte dei pompieri.
Lo sconvolgimento climatico è ora il problema economico, ripeto, e c o n o m i c o, più grave. Lo
sconvolgimento climatico sta minacciando l’economia, la crescita, la finanza. Fa crescere povertà,
disoccupazione, migrazioni. E’ questo il succo del “Rapporto Stern – Economia del cambiamento
climatico” dell’economista britannico Sir Nicholas Stern, che il Presidente incaricato di sicuro
conosce. Stern lo calcolò nel 2006: agire sul clima subito ci costa 10 volte meno che non agire. Son
passati quindici anni. Al 4% per cento all’anno, di quante migliaia di miliardi di euro è aumentato il
nostro deficit economico-climatico?
L’Italia deve chiedere al Presidente Macron di gemellarci nel One Planet Summit, ideato nel 2017
dal Presidente francese, ex- banchiere ed ex-ministro delle finanze. Il One Planet Summit riunisce
ogni anno a Parigi i maggiori attori privati e pubblici della finanza mondiale che si impegnano per la
transizione ecologica. Perché non fare il nuovo One Planet Summit a Roma? E i successivi in altre
capitali europee, coinvolgendo così l’intera Europa?
Dopo mezzo secolo di inedia ecologico-economica, dobbiamo darci una mossa. Siamo da
cinquant’anni nel comma 22. I banchieri hanno la leva principale per cambiare ma non hanno capito
che bisogna cambiare. E quelli che hanno capito che bisogna cambiare non hanno la leva principale.
Anche un banchiere e finanziere lo capisce, ma non può dire: “Sì, ma non adesso!”
Mettiamo dei fiori nei nostri bazooka!
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5 marzo 2021
Modeste proposte per la comunicazione
https://www.beppegrillo.it/modeste-proposte-per-la-comunicazione/
https://www.ilblogdellestelle.it/2021/03/modeste-proposte-per-la-comunicazione.html
Principio capitale: Chi non capisce, ha sempre ragione. Chi ha sempre ragione, non capisce.
CONDOTTA: “O CON LE BUONE, O CON LE BUONE”
il 2050 è di tutti. La Transizione si farà con tutti. O non si farà
– Visioni, non divisioni
– Includere, non escludere
– Disapprovare, non “attaccare”
– Correggere, non punire
– La porta è sempre aperta, mai chiusa
– Tutti sono in buona fede. O fare come se lo fossero.
– Mano tesa, non pugno chiuso
– Benevolenza, non malevolenza (Paul Ricoeur)
RETORICA POSITIVA
– Parlare e scrivere sempre al tempo futuro, (o presente), non al tempo passato (salvo quando
indispensabile)
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– Parlare e scrivere di temi e programmi, non di persone
– Bandire le parole e gli aggettivi negativi
– Un messaggio alla volta, ”forte-e-chiaro”
– Dì cosa dirai. Dillo. Dì cosa hai detto (in discorsi, articoli, interviste)
– Se indispensabile, al massimo tre messaggi alla volta, ma in ordine di priorità
– Egemonia, non litania (su: Movimento, governo, parlamento, media, popolazione)
– Raccontare, non contare. “Sentite questa storia…..”
– Emozionare, non enumerare
– Enumerare di preferenza solo “numeri innati”:
3 – massimo numero contabile mentalmente: Trinità, Liberte-Egalite-Fraternite
7 – i giorni, le note…
10 – base del sistema decimale, le 10 dita, i 10 comandamenti
100 – “i 100 giorni”, “domanda da 100 milioni”, “100 di questi anni”
LINGUAGGIO
– Italiano, non “Inglese”:
“Patto Verde della Unione Europea” European Green Deal
“Piano di ripresa dell’Unione Europea” Recovery Plan
“Prossima generazione Europa” Next Generation EU
mission, election day, navigator, green, green deal, recovery, location, asset, etc.
– Usa parole, mai acronimi (MES, MIUR, PNRR, DPCM…)
– Eccezione: “il MiTE”, il ministero mite, il ministro mite, la transizione mite e coraggiosa
– “Sconvolgimento del clima/ climatico” – Il “cambiamento climatico” c’è sempre stato, da miliardi
di anni
– Innestiamo parole-faro nel linguaggio nazionale: es. Futuro sostenibile, Transizione, Buon
Pianeta, MiTE, (ora dominano altre parole-faro: pandemia, crescita, tasse, famiglie, etc.)
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15 marzo 2021
La prosperità ecologica fa bene a tutti
https://www.beppegrillo.it/la-prosperita-ecologica-fa-vincere-tutti/
La prosperità ecologica è la formula del successo nel 21° secolo. E’ questo il messaggio arrivato
ieri da Stoccarda, la capitale della “Lombardia tedesca”. Con il 33 per cento dei voti il partito dei
Verdi ha vinto per la terza volta le elezioni regionali in “Mercedes Land”, come alcuni chiamano il
Baden-Wuerttemberg, il Land (regione) più innovativo, tecnologico e ricco della Germania.
L’ecologista Winfried Kretschmann, da dieci anni capo del governo regionale, è il politico più
popolare in Germania e può ora scegliere i partner di minoranza con cui governare. In Germania i
Verdi sono ormai il secondo partito di massa dopo i cristiano-democratici della CDU di Angela
Merkel e davanti ai socialdemocratici della SPD. Mentre però questi due grandi partiti continuano a
perdere consensi nelle elezioni e nei sondaggi, i Verdi sono da tempo in ascesa. Dopo le elezioni del
prossimo 26 settembre molti ritengono probabile una loro partecipazione al prossimo governo e anche
l’ipotesi di una cancelliera o di un cancelliere ecologista non viene esclusa.
Il popolare Ministerpraesident ecologista Winfried Kretschman, 72 anni, ex insegnante di liceo, ha
avuto come partner di minoranza nella scorsa legislatura la CDU, ossia l’austero partito cristiano-
democratico, che per mezzo secolo governò da solo questo Land molto conservatore e molto
laborioso.
Ma cosa c’è dietro l’ “eco-miracolo economico” di Stoccarda? Vediamo le sue dieci ricette.
Primo: le moderne grandi industrie come Daimler-Benz (Mercedes), Porsche, Bosch, Iveco
Magirus, Kaessbohrer, Gardena. Le maggiori furono create più di cento anni fa da inventori
tecnicamente e socialmente visionari. A cavallo tra il 19° e il 20° secolo i migliori pionieri industriali
lavoravano già per il 21°. I Benz, i Bosch, i Daimler, i Siemens, gli Zeiss innovarono nel mondo del
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1899 guardando già al mondo del 1999. Le loro visioni e i loro risultati si orientavano ai decenni, non
ai quadrimestri di Wall Street. Erano, nella stessa persona, geniali inventori tecnici e pionieri del
progresso sociale. Carl Zeiss introdusse nel 1900 la settimana di otto ore, quando nel resto d’Europa
i cortei dei lavoratori che la rivendicavano venivano aggrediti con la cavalleria e i moschetti. Il
capitale che più stava a cuore a quei pionieri erano le loro maestranze, non i future e i derivati.
Secondo: una fitta rete di piccole e medie imprese (PMI) che sono spesso leader mondiali in
particolari settori tecnologici.
Terzo: la legge del 1949 per la Cogestione (Mitbestimmung) fa partecipare di diritto i rappresentati
dei lavoratori ai consigli di amministrazione delle grandi aziende ed è una delle chiavi del miracolo
economico tedesco dei ’30 gloriosi (1945-1975), della scarsa conflittualità di classe, e anche
dell’attuale benessere in Germania.
Quarto: un efficiente Stato imprenditore produce alcuni beni strategici, accessibili e sicuri per i
cittadini. Per esempio, la maggioranza dei cittadini ha costretto la proprietà pubblica a ricomprare
diverse aziende elettriche comunali e regionali privatizzate dalla furia antistatale degli anni ’80.
Quinto: una vivace eco-imprenditoria sociale. Decine di “società benefit”, ossia aziende che
mettono la loro missione sociale davanti al loro pur necessario profitto, riforniscono i cittadini di beni
e servizi, spesso molto innovativi. La “società benefit” tedesca più celebre è la Cooperativa elettrica
popolare EWS, di proprietà dei cittadini di Schönau, un piccolo comune di duemila abitanti nella
Foresta Nera, in Baden-Wuerrtemberg. Nata dalla protesta antiatomica del 1986, dopo la catastrofe
di Cernobyl, EWS è diventato il secondo produttore tedesco di eco-elettricità. In tutto il paese, mezzo
milione di persone e centinaia di aziende sono rifornite dalla eco-elettricità della cooperativa EWS,
ottenuta al 100 per cento da energie rinnovabili. La EWS e la sua fondatrice, Ursula Sladek, hanno
ricevuto sedici onorificenze nazionali e internazionali, tra le quali una consegnata a Ursula dal
Presidente Obama in persona nello studio ovale della Casa Bianca. Questa premiata “società benefit”
del Baden-Wuerttemberg ha una grande importanza nella transizione ecologica, non solo per ciò che
essa fa, ma soprattutto perché con la straordinaria campagna di comunicazione “Siamo un disturbo
elettrico” (Ich bin ein Störfall) ha ispirato centinaia di aziende elettriche comunali, o cooperative o
commerciali a seguire il suo esempio.
Sesto: un ben dotato Stato sociale e imprenditore, fornisce a tutte e a tutti a prezzi politici, asili,
istruzione, università, scuole, formazione continua degli adulti, università degli anziani.
Settimo: università prestigiose, antiche (Tübingen, Heidelberg) e modernissime (Ulm, Costanza),
sono ben finanziate dallo Stato. Le tariffe universitarie sono minime. Milioni di studenti beneficiano
del famoso BAföG: uno “stipendio-prestito universitario” mensile versato dallo Stato agli studenti
che ne necessitano, che lo restituiranno nei vent’anni successivi. C’è poi un aiuto dello Stato per il
“secondo percorso di studio” (Zweiter Bildungsweg) che permette agli studenti lavoratori di
conseguire un diploma o una laurea, pur svolgendo un lavoro. E’ così, per esempio, che si laureò l’ex
cancelliere Gerhard Schröder.
Ottavo: un sistema di scuole politecniche statali forma mini-ingegneri in due anni di studio, in stretta
interazione con le aziende e con forte orientamento all’applicazione tecnica immediata.
Nono – La “formazione duale” del personale tecnico (Duale Ausbildung), basata sul principio
“imparare facendo”, consta di due o tre anni di formazione, per metà tempo nelle aule e per metà
nelle aziende.
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Decimo: una diffusa cultura della transizione ecologica, insegnata nelle scuole e fatta propria da
politici di tutti i partiti, dai sindacati, dalle chiese e dai mezzi di comunicazione. L’esempio più noto
di questa cultura della transizione è il best-seller Futuro sostenibile del Wuppertal Institut per il clima,
l’ambiente e l’energia che ha ispirato l’avvio della transizione ecologica in Germania e che, nella sua
edizione italiana, potrebbe fare lo stesso anche nel nostro Paese.
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9 marzo 2021
I tempi stanno cambiando
http://www.beppegrillo.it/i-tempi-stanno-cambiando/
«Vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo
una buona moneta»
Mario Draghi – Ex Presidente della Banca
Centrale Europea, Presidente del Consiglio
“Forse le prossime generazioni si ricorderanno
con stupore di una fase relativamente corta
della storia, durante la quale una crescita
costante dell’economia era ritenuta possibile e
necessaria. (…) Se vogliamo che anche alle
prossime generazioni sia possibile una vita
degna, dobbiamo mettere in dubbio ciò che
finora era ovvio e cercare alternative.”
Horst Köhler – Ex Direttore del Fondo
Monetario Internazionale (FMI), Ex Presidente
della Germania
Times They Are Changing, Bob Dylan, 1964
www.youtube.com/watch?v=90WD_ats6eE
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18 febbraio 2021
I grillini non sono più marziani
https://www.beppegrillo.it/i-grillini-non-sono-piu-marziani/
di Beppe Grillo – Oggi, alle 21:55 la sonda Perseverance atterrerà su Marte. Alla stessa ora, la Perseveranza atterrerà
su un altro Pianeta. La Terra. Più precisamente alla Camera dei deputati. I Grillini non sono più marziani. I Grillini non
sono più marziani.
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13 febbraio 2021
I ragazzi del 2099
https://www.beppegrillo.it/i-ragazzi-del-2099/
LA TRANSIZIONE CEREBRALE
13 febbraio 2021. Ti ricorderai questa data. Perché da oggi si deve scegliere. O di qua, o di là.
Scegliere le idee del secolo che è finito nel 1999 oppure quelle del secolo che finirà nel 2099.
Se il 2099 è un’astrazione, allora prova così. Metti lo smartphone in modalità aereo e vola con la
fantasia. Chiudi gli occhi. Visualizza il tuo nipotino. Visualizzalo nonno. Coi capelli bianchi, i denti
rifatti, la prostata così così. Commuoviti. Ecco, se sei capace di commuoverti per il futuro, allora sei
un “ragazzo del ‘99”. O una “ragazza del ‘99”. Del 2099.
Ma se non riesci a spegnere lo smartphone, non riesci a volare, non riesci a commuoverti per il futuro,
allora sei un “ragazzo del 1999”. Forse sei studente alla Bocconi. Puoi essere giovane negli anni. Ma
potresti essere vecchio nei pensieri. I “ragazzi del 1999”, infatti, credono ancora che spostare avanti
e indietro sempre più soldi crei più prosperità. Pensano che tutta la ricchezza creata e quella distrutta
vadano sommate insieme. E chiamano questo PIL. E chiamano il PIL benessere.
Se invece riesci a commuoverti per il futuro, allora sei un “ragazzo del 2099”. Allora credi che il
benessere non voglia dire produrre di più, ma vivere meglio. Credi che le persone contino più delle
cose, nel cielo vuoi più rondini e meno satelliti, nei parchi vuoi più lucciole e meno display.
Se hai capito questo, è perché hai sentito. Perché per capire col cervello bisogna prima sentire col
cuore. È la transizione cerebrale di cui abbiamo bisogno.
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25 febbraio 2021
E dio io stampò la terra in 3di
https://www.beppegrillo.it/e-dio-stampo-la-terra-in-tre-di/
Dobbiamo raddoppiare la velocità della transizione ecologica. Le emissioni italiane di gas
climalteranti (CO2 e altri cinque) calano al ritmo delle lumache. Invece abbiamo bisogno di eco-lepri.
Al ritmo attuale arriveremo al 100 % di energie rinnovabili fra 80 anni invece che fra 40, come invece
faranno miliardi di abitanti della Cina, della Nuova Zelanda, del Costarica, del Nord-Europa, della
Francia, della Germania. E perfino quelli del Vaticano e di San Marino.
Se progrediamo così piano i nostri «ragazzi del 2099» saranno fritti. Fritti dal riscaldamento della
Terra. Dobbiamo raddoppiare la velocità di riduzione dei gas climalteranti, la CO2 e altri cinque gas
micidiali.
Dobbiamo mettere l’eco-turbo. Ripeto. Dobbiamo mettere l’eco-turbo.
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26 febbraio 2021
Nasce il Ministero della Transizione Ecologica
https://www.beppegrillo.it/nasce-il-ministero-della-transizione-ecologica/
“Oggi il Consiglio dei Ministri ha decretato la nascita del MiTE, il Ministero della transizione
ecologica e parte quel percorso di costruzione che vede il governo intero impegnato nella
realizzazione di questa nuova visione. Tutte le politiche afferenti a questo obiettivo primario faranno
riferimento al MiTE: quella energetica, delle emissioni, lo sviluppo sostenibile, la mobilità green, le
politiche di contrasto ai cambiamenti climatici. Senza dimenticare la mission storica del ministero:
la valorizzazione dell’ambiente, del territorio e dell’ecosistema, la conservazione delle aree naturali
protette e della biodiversità, l’economia circolare, le bonifiche, la difesa del territorio e la lotta ai
danni ambientali. È una sfida imponente, e tutto il Governo è impegnato a lavorare per portarla a
termine. Abbiamo davanti a noi poco tempo per vincerla, ce lo dicono i dati scientifici sui
cambiamenti climatici”. Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani commenta
l’approvazione del decreto “Ministeri”, con cui nasce ufficialmente il nuovo dicastero.
“Infine – conclude il Ministro – voglio porre l’accento sul nuovo acronimo del Ministero: MiTE. La
mitezza è la virtù perduta che va recuperata e che indica il modo in cui intendiamo operare: puntare
sulla forza degli argomenti e sulla consapevolezza della sfida ambientale”
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28 febbraio 2021
Andiamo lontano
https://www.beppegrillo.it/andiamo-lontano/
“Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme”. (detto africano)
di Beppe Grillo – Sono 30 anni che parlo di energia, ambiente, economia. Sono 30 anni che parlo di
paradossi, di come un barile di petrolio costi 50 dollari e un barile di coca cola 350 dollari.
Sono 30 anni che parlo di come nelle nostre scelte ci sia poco di razionale ed intelligente. Di come
l’energia sia il motore dei sistemi economici, poiché è proprio ciò che li lega ai processi naturali. Se
le risorse sono in esaurimento, il sistema energetico deve essere cambiato e questo avrà ripercussioni
a catena sul modello economico e sociale.
E noi dopo 30 anni siamo ancora qui, a fare gli stessi errori.
Un anno fa il mondo si è fermato e le economie si sono arrestate per preservare la salute delle persone,
sacrificando così il Pil. In quel momento esatto si è affermato il valore della salute umana sopra la
crescita economica. Una svolta epocale.
Per troppo tempo siamo stati prigionieri del nostro sistema basato sulla crescita, che promuove
comportamenti folli. Una società sempre più ricca che produce allo stesso tempo sempre più miseria.
Importiamo frutta dalla Malesia, carne dall’Argentina e saltiamo su un aereo in un batter d’occhio
per un viaggio di 45 minuti. La strada tra il negozio e il secchio della spazzatura è sempre più breve
e veloce. E la nostra memoria è random sullo sfruttamento dietro le filiere produttive.
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L’obiettivo del Patto Verde (Green Deal) dell’Unione Europea è di ridurre entro il 2030 le emissioni
di gas che alterano il clima (CO2 e altri cinque gas) almeno del 40% rispetto al 1990 e di raggiungere
lo zero netto nel 2050 o prima. Questo significa decarbonizzare i grandi sistemi che gestiscono le
nostre vite, l’energia, l’industria, le costruzioni, i trasporti. Ci serve una nuova logica economica
basata sul benessere. Dobbiamo costruire una società e un’economia più inclusive e sostenibili.
La soluzione non è solo passare dal fossile all’eolico o solare, non è semplicemente un cambio di
energia, ma un cambio di pensiero quello di cui abbiamo bisogno. Un cambio di civiltà. Si tratta di
un cambiamento di abitudini, costumi, mentalità e scopi.
È un’opportunità storica quella che abbiamo davanti ai nostri occhi, che possiamo perdere, per
mancanza di lucidità ma che possiamo vincere e con la quale disegnare il mondo che abbiamo sempre
immaginato per i nostri figli.
Secondo una recente ricerca della Commissione globale sull’economia e il clima, il passaggio a
un’economia a basse emissioni di carbonio potrebbe fornire almeno 26 trilioni di dollari di benefici
economici globali entro il 2030. Entro il 2030, potrebbe anche prevenire 700.000 morti premature,
generare 65 milioni di nuovi posti di lavoro a basse emissioni di carbonio e aumentare la
partecipazione femminile alla forza lavoro.
Transizione ecologica vuol dire futuro, non solo per salvare il pianeta ma per garantire un buon futuro
a tutte le persone. Vuol dire ridurre le disuguaglianze e la povertà. Circa 2.000 miliardari posseggono
quanto il 60% della popolazione globale. Più la ricchezza di un paese è concentrata nelle mani di un
piccolo numero, più il resto della popolazione dovrà compensare questa concentrazione con un
eccessivo sviluppo economico potenzialmente distruttivo dal punto di vista ambientale.
Riducendo l’inquinamento si ridurranno di conseguenza le spese mediche per curarsi e riducendo le
spese mediche si ridurranno le ingiustizie sociali.
Dobbiamo mettere la transizione ecologica all’interno delle politiche della vita quotidiana, perché si
tratta davvero di cambiare il modo in cui viviamo, il modo in cui produciamo, viaggiamo e
consumiamo. Per questo, tutti dobbiamo fare la nostra parte.
Abbiamo le tecnologie, le idee e lo spirito di comunità che ci ha sempre contraddistinto.
Ora, è il momento di andare lontano!
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9 marzo 2021
Un Grillo per la testa
http://www.beppegrillo.it/un-grillo-per-la-testa/
Beppe Grillo ha deciso di non essere più una pecora dell’economia. Ne ha analizzato i meccanismi e
svelato gli sprechi per poi rivelare al pubblico, in modo coinvolgente ed acuto, i risultati delle sue
riflessioni.
E’ giunto il tempo di ridefinire il concetto di “sviluppo” e considerarci noi i paesi in via di sviluppo.
Serve introdurre e considerare seriamente nuovi concetti ecologici ed economici quali lo zaino
ecologico e il punto di non ritorno.
Il documentario alterna gli interventi comici di Beppe Grillo con interviste ad esperti qualificati che
descrivono il concetto di “sviluppo economico sostenibile”.
Una controinformazione documentata, incisiva, e al tempo stesso divertente.
Premi e riconoscimenti; “Premio Gran Paradiso” al Canavese International Ecofilm Festival 1999.
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RSI – Radiotelevisione della Svizzera Italiana – 1995 – 50 minuti
Gian Luigi Quarti – Tiziano Gamboni
Consulenza scientifica: Marco Morosini
Tutto il film è visibile qui:
https://www.youtube.com/watch?v=C4H0N2zx4hA&t=146s
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7 marzo 2021
Signore, la storia siete voi!
http://www.beppegrillo.it/signore-la-storia-siete-voi/
Spesso ci chiediamo: cosa possiamo fare noi per le donne? Ma dovremmo soprattutto chiederci: cosa
possono fare le donne per noi? Per noi tutti, uomini e donne.
Se nell’ultimo mezzo secolo le donne fossero state al potere nel mondo e noi maschi a casa a fare
il bucato, come starebbe oggi il Pianeta?
Sono le donne a tenere in piedi questo Paese. Le donne faticano molto più di noi maschi, ma decidono
molto meno di noi maschi. Le donne hanno più doveri e oneri di noi maschi, ma hanno meno diritti
di noi maschi. Finiamola! Stiamo facendo del male a tutti. Non solo alle donne.
Non c’è partita tra i governi al femminile e gli altri
Se confrontiamo dieci Paesi governati da donne e dieci Paesi governati da uomini, non c`è partita.
Studi scientifici dimostrano che quasi tutti i paesi che hanno gestito meglio la pandemia sono
governati da donne. E tutti, ma proprio tutti, i paesi che hanno gestito catastroficamente la pandemia
sono governati e dominati da maschi.
In Finlandia, tutti i partiti sono presieduti da donne. Ma l’ispirazione maggiore viene dalla Svizzera.
Da quando le donne svizzere possono votare (il 1971!), sentite cosa è successo.
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Nel 2011 otto delle massime cariche della Confederazione elvetica furono ricoperte da donne: la
Presidente della Confederazione, il Governo composto da quattro ministre e tre ministri, la
Cancelliera, e infine le Presidentesse del Consiglio Nazionale e del Consiglio degli Stati, ossia del
Parlamento.
Nel 2011, dopo la catastrofe atomica di Fukushima, il governo a maggioranza femminile decise in
pochi giorni di chiudere gradualmente tutte le centrali atomiche. Dal 2011 la Svizzera è dotata di una
“Strategia energetica 2050” elaborata dalla ex Ministra dell’ambiente e dell’energia, Doris Leuthard.
Obiettivi: dimezzamento dell’uso totale di energia pro capite, 100 per cento di energie rinnovabili,
zero combustibili fossili (carbone, petrolio, gas), zero elettricità atomica. Anni fa il governo a
maggioranza femminile decise nella “Strategia di sviluppo sostenibile” cinquantennale della Svizzera
la riduzione di due terzi dell’uso di energia pro capite: entro il 2050 solo 2000 watt pro capite di
potenza (ossia di un flusso continuo immaginario di energia fossile, atomica e idroelettrica) invece di
6000 watt. Entrambe queste decisioni epocali furono approvate con due terzi di maggioranza in un
referendum popolare nazionale e in alcuni referendum cittadini. La giovane sindaca di Zurigo, Corine
Mauch, comunica ogni anno, cifre alla mano, l’avvicinamento della città all’obiettivo di una “Società
a 2000 watt”, approvato da due terzi della cittadinanza col referendum del 21 maggio 2008.
Da 12 anni, ossia dal 2009, il super Ministero dell’ambiente, dell’energia, dei trasporti e della
comunicazione (DATEC) è presieduto in Svizzera da donne: le due ministre Doris Leuthard e poi
Simonetta Sommaruga sono state, ognuna per un anno, Presidentesse della Confederazione elvetica,
ossia la voce più autorevole della nazione, quella che ispira moralmente il governo, la politica e la
cittadinanza, quella che ogni 31 dicembre parla al popolo dalla televisione statale.
In Svizzera il DATEC è davvero a trazione femminile. In tutti i sensi. Già oggi, 7 marzo, il super
Ministero per la Transizione apre la sua homepage con gli auguri alle sue super donne.
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La Primavera silenziosa di Rachel
Quasi 60 anni fa, nel 1964, fu scritto da una donna, uno dei due libri di
ecologia politica più importanti del 20° secolo: Rachel Carson. All’inizio Rachel fu derisa. Mezzo
secolo dopo, fu riconosciuta eroe nazionale degli Stati Uniti e onorata con la sua effigie sui francobolli
della Posta federale. Fu biologa e grande scienziata. Ma fu capace di raccontare, non solo di contare.
Di parlare soprattutto al cuore, non solo alla mente del genere umano. “Primavera silenziosa” fu il
titolo del libro in cui quantificava e denunciava la graduale moria di tante specie di uccelli causata
dai pesticidi. “Primavera silenziosa” fu il capostipite della letterature di ecologia politica, tradotto in
decine di lingue e venduto, ancora oggi, in decine di milioni di esemplari.
I limiti alla crescita di Donella
Anche il secondo dei due libri di ecologia politica più importanti del 21°
secolo fu scritto da donna, allora ventenne, come autrice principale: Donella Meadows (con il marito
Denis Meadows e Joerg Randers). Il loro rapporto al Club di Roma ha un titolo inequivocabile: “I
limiti alla crescita”. Anch’esso fu tradotto in decine di lingue e venduto in decine di milioni di
esemplari.
Anche Donella, scienziata e poeta dell’ecologia, fu capace di parlare sia ai cuori sia alle menti del
genere umano. Con la sua metafora del “fiore di Donella” la scienziata rese visibile il vero scopo
della Transizione Ecologica: il maggior benessere nella vita di tutti, con il minor malessere del Pianeta
di tutti.
Il “fiore di Donella” visualizza con un fiore ciò che il grande economista ecologico Hermann Daly
visualizza con “la piramide di Daly”: la Transizione Ecologica significa perseguire i fini ultimi in
cima alla piramide, o al fiore (benessere, realizzazione, armonia, felicità) con un minimo di mezzi
intermedi (produzione, economia, Prodotto Interno Lordo) e soprattutto con un minimo di natura: il
mondo vivente, l’integrità dell’atmosfera, dei mari e dei suoli, le materie prime.
Nella pianta del “fiore di Donella” le radici rappresentano le risorse basilari della natura, lo stelo e le
foglie rappresentano i mezzi intermedi, e il fiore rappresenta i fini ultimi. E’ rivolgendosi soprattutto
34
agli gli occhi e al cuore della gente, non solo alla loro mente, che la Transizione Ecologica diventerà
chiara e attraente. Chi vorrà allora restarne fuori?
Allor, domani 8 marzo, è “il fiore di Donella” che dobbiamo regalare alle donne (e anche agli uomini)
di buona volontà e di coraggio. “Signore, la Storia siete voi!” Basta mimose. Ora il potere!
Traduzione: fini ultimi / fini intermedi / mezzi intermedi / mezzi ultimi
Il libro di Donella Meadows: “Indicatori e sistemi di informazione per lo Sviluppo Sostenibile”,
1998
Download gratuito: http://donellameadows.org/archives/indicators-and-information-systems-for-
sustainable-development/
35
36
Lista dei Blog:
DATA TITOLO e LINK
29.03.21 La Nave-Piramide Ever Given incagliata? Naturalmente.
https://www.beppegrillo.it/la-nave-piramide-ever-given-incagliata-naturalmente/
23.03.21 Lettera aperta di Beppe Grillo al signor Ángel Gurría, Segretario
Generale dell’OCSE
https://www.beppegrillo.it/signor-gurria-l-ocse-compri-i-brevetti-dei-vaccini-e-li-regali-ai-paesi-poveri-adesso/
https://www.ilblogdellestelle.it/2021/03/lettera-aperta-di-beppe-grillo-al-signor-angel-gurria-segretario-generale-dellocse.html
15.03.21 La prosperità ecologica fa bene a tutti
https://www.beppegrillo.it/la-prosperita-ecologica-fa-vincere-tutti/
09.03.21 I tempi stanno cambiando
http://www.beppegrillo.it/i-tempi-stanno-cambiando/
09.03.21 Un Grillo per la testa
http://www.beppegrillo.it/un-grillo-per-la-testa/
07.03.21 Signore, la Storia siete voi!
https://www.beppegrillo.it/signore-la-storia-siete-voi/
05.03.21 Modeste proposte per la comunicazione
https://www.beppegrillo.it/modeste-proposte-per-la-comunicazione/
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04.03.21 La rivoluzione MiTE del Movimento 5 Stelle
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28.02.21 Andiamo lontano
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26.02.21 Nasce il ministero della transizione ecologica
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25.02.21 Dio stampò la terra in 3di
https://www.beppegrillo.it/e-dio-stampo-la-terra-in-tre-di/
18.02.21 I grillini non sono più marziani
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15.02.21 Fridays for future: “Whatever it takes”, a qualunque costo.”
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Post del Blog Beppe Grillo

  • 1. 1 I principali post di Beppe Grillo dal febbraio 2021 Mario Draghi: “Un buon pianeta, non solo una buona moneta” 14 febbraio 2021 https://www.beppegrillo.it/now-the-environment-whatever-it-takes/ 31 obiettivi del MoVimento 5 Stelle per Mario Draghi 6 febbraio e 11 febbraio 2021 beppegrillo.it/in-alto-i-profili/ beppegrillo.it/per-aspera-ad-astra/
  • 2. 2 31 obiettivi non esaustivi del MoVimento 5 Stelle stati presentati al Presidente incaricato Mario draghi nelle due negoziazioni del febbraio 2021. Essi mirano a raggiungere entro il 2030 almeno una parte dei seguenti 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile - OSS delle Nazioni Unite. Vedi: Agenda 2030. · Obiettivo 1: Povertà Zero · Obiettivo 2: Fame Zero · Obiettivo 3: Buona salute e benessere per le persone · Obiettivo 4: Educazione paritaria e di qualità · Obiettivo 5: Parità di genere · Obiettivo 6: Acqua pulita e servizi igienico-sanitari · Obiettivo 7: Energia pulita e accessibile · Obiettivo 8: Lavoro dignitoso e crescita economica · Obiettivo 9: Industria, Innovazione e Infrastruttura · Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze · Obiettivo 11: Città e comunità sostenibili · Obiettivo 12: Consumo e produzione responsabile · Obiettivo 13: I cambiamenti del clima · Obiettivo 14: Vita sott'acqua · Obiettivo 15: Vita sulla terra · Obiettivo 16: Pace, giustizia e istituzioni solide · Obiettivo 17: Partnership per gli obiettivi 2 Avviare subito la transizione social-ecologica, Morosini Marco, Avvenire.it, 2020.07.11 https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/transizione-socialecologica-agire-con-urgenza-e-sapienza Transizione ecosolidale: un Ministero, adesso, Morosini Marco, Avvenire.it, 2018.05.15 https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/transizione-ecosolidale-un-ministero-adesso Nr.1 OBIETTIVO DESCRIZIONE OSS (SDG) Obiettivo di Sviluppo Sostenibile. Agenda 2030 delle Nazioni Unite 1 MINISTERO DELLA TRANSIZIONE Fondere in un Ministero per la transizione ecologica e solidale2 gli attuali ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico. Come hanno fatto Francia e Spagna, e altri Paesi. Nominare ministra/o un persona di alto profilo scientifico e di visioni ISTITUZIONI FORTI, GIUSTIZIA, PACE 16 2 ENERGIA Dare la competenza della politica energetica al nuovo Ministero per la Transizione Ecologica (MiTE) o almeno all’eventuale superstite Ministero dell’ambiente. Come è in Francia, Svizzera e altri paesi. ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE 7 3 CONSIGLIO Creare anche in Italia, come in Germania, Francia e altri Paesi, un Consiglio superiore per lo sviluppo sostenibile con pochi membri, in numero dispari tra 5 e 9, composto di personalità di ISTITUZIONI FORTI, GIUSTIZIA, PACE 16
  • 3. 3 altissimo profilo scientifico, nominate dal presidente della Repubblica per un lungo mandato (5-10 anni). Una sorta di “Corte suprema per lo sviluppo sostenibile”. Con valore consultivo, ma con grande autorevolezza e intensa comunicazione pubblica. 4 MINISTERO PER LA GIOVENTÙ Creare un Mistero perla gioventù per coordinare tutte le attività a loro favore. L’Italia ha in Europa i massimi livelli di disoccupazione, emigrazione e povertà giovanili ISTITUZIONI FORTI, GIUSTIZIA, PACE 16 5 FINANZA PER LA TRANSIZIONE L’Italia dovrebbe anche gemellarsi con l’iniziativa della Francia che si chiama One Planet Summit e che riunisce ogni anno a Parigi i maggiori attori pubblici e privati della finanza mondiale per la transizione ecologica. Proporre di fare il prossimo One Planet Summit a Roma, e i successivi in altre capitali europee, coinvolgendo l’intera Europa. PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI 17 6 COSTITUZIONE Scrivere nella Costituzione: a)“La forza di un popolo si commisura al benessere dei più̀ deboli dei suoi membri” In Art. 1 o 3 b) Esplicitare nell’articolo 2 e 9 della Costituzione i principi di responsabilità generazionale e ambientale” modificandoli in questo modo: Art.2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale anche nei confronti delle generazioni future. Promuove le condizioni per uno sviluppo sostenibile. Art.9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [cfr artt. 33, 34]. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Riconosce e garantisce come diritto fondamentale la tutela dell’ ambiente locale, nel quadro delle sue responsabilità per l’ ambiente globale. ISTITUZIONI FORTI, GIUSTIZIA, PACE 16 7 BENEFIT Ridurre alle società benefit l’imposta sul reddito d’impresa dall’attuale 24% (ora uguale per tutte le imprese) – al 20% per grandi società benefit, es. con più di 5 milioni di fatturato) – al 15% per “PMI società benefit” Se grandi società come ENEL, ENI, Barilla, etc diventassero Benefit, sarebbe una rivoluzione. Es. Danone è una “società benefit” INDUSTRIA, INNOVAZIONE, INFRASTRTTURA 9
  • 4. 4 8 SUSSIDI Riduzre con urgenza i sussidi ambientalmente nocivi (20 miliardi) la riduzione con urgenza. Con ammortizzatori tecnici/fiscali/sociali per le categorie svantaggiate (es. agricoltori) La Commissione europea ci dice: volete spendere i nostri 80 miliardi per ridurre l’impatto ambientale, ma state spendendo i vostri 20 miliardi con sovvenzioni che lo aumentano. INDUSTRIA, INNOVAZIONE, INFRASTRTTURA 9 9 GIOVANI Introdurre una Garanzia Giovani Se dopo 4 mesi dal compimento dei 18 anni un giovane non ha né lavoro né studio (NEET) offrirgli: a) corsi di formazione b) praticantati c) denaro o buoni d’acquisto d) finanziamento per start-up. Più favorevole se startup eco-sociale EDUCAZIONE PARITARIA E DI QUALITÀ 4 10 PENSIONI Creare un Fondo pensioni complementari pubblico per la transizione ecologica vincolato a: – comprabile solo da abitanti in Italia – investe solo in aziende e fondi sostenibili Versando in questo fondo gli anziani potrebbero fare qualcosa di collettivo a favore delle generazioni dei loro figli e nipoti. Fondo garantito da Cassa depositi e prestiti. INDUSTRIA, INNOVAZIONE, INFRASTRTTURA 9 11 SALUTE “Salute circolare”. Passare da un modello che cura i malati a quello che mantiene i cittadini in salute SALUTE E BENESSERE 3 12 EDITORIA Riformare la RAI e l’Editoria INDUSTRIA INNOVAZIONE INFRASTRUTTURE 9 13 SCUOLA Scuola 2.0. Piano d’azione. ISTRUZIONE DI QUALITÀ 4 14 ACQUA Acqua Pubblica. Nazionalizzare le fonti (art. 43 Cost.) e le gestioni idriche riconoscendo che il valore dell’acqua per il benessere umano e in una visione eco-centrica va ben oltre il suo ruolo di sostegno diretto alle funzioni vitali fisiche e include la salute mentale, il benessere spirituale, l’equilibrio emotivo e la felicità. ACQUA PULITA E IGIENE 6 15 INFRASTRUTTURE Pubblicizzazione delle autostrade e riforma dei regimi di concessioni su infrastrutture pubbliche (aeroporti, porti e altre) INDUSTRIA INNOVAZIONE INFRASTRUTTURE 9
  • 5. 5 16 BANCA Creazione di una Banca pubblica per gli investimenti INDUSTRIA INNOVAZIONE INFRASTRUTTURE 9 17 INTERNET Rete telematica unica a controllo pubblico e superamento del divario digitale INDUSTRIA INNOVAZIONE INFRASTRUTTURE 9 18 SALARIO MINIMO Salario minimo RIDURRE DISUGUAGLIANZE 10 19 SALARIO MASSIMO Salario massimo: non può essere più di 12 (o 20) volte superiore al salario mediano in una azienda RIDURRE DISUGUAGLIANZE 10 20 REDDITO Reddito Universale RIDURRE DISUGUAGLIANZE 10 21 RIFORMA FISCALE ECOLOGICA Riforma Fiscale Ecologica - RFE a) meno imposte sul lavoro, più imposte sul consumo di ambiente b) minori imposte su reddito, patrimonio e successioni per la maggioranza della popolazione c) maggiori imposte e progressive per i contribuenti con maggiore imponibile, su reddito, patrimonio e successioni. RIDURRE DISUGUAGLIANZE 10 22 GENERI Aumentare la parità di diritti tra i generi con un piano d’azione RIDURRE DISUGUAGLIANZE 10 23 CITTÀ La “città dei 15 minuti” CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI 11 24 IMPRESE Svolta verde per le imprese PRODUZIONE E CONSUMO RESPONSABILI 12 25 INVESTIMENTI Investimenti per un’agricoltura efficiente e sostenibile PRODUZIONE E CONSUMO RESPONSABILI 12 26 CLIMA Piano per il clima AGIRE PER IL CLIMA 13 27 CONFLITTO DI INTERESSI Legge sul conflitto di interessi ISTITUZIONI FORTI, GIUSTIZIA, PACE 16 28 VOTO Voto dai sedici anni ISTITUZIONI FORTI, GIUSTIZIA, PACE 16 29 GIUSTIZIA Completamento dell’iter di approvazione della riforma della giustizia Bonafede ISTITUZIONI FORTI, GIUSTIZIA, PACE 16
  • 6. 6 30 STATO Riforma organizzazione dello Stato e abolizione enti inutili ISTITUZIONI FORTI, GIUSTIZIA, PACE 16 31 ELEZIONI Introduzione delle preferenze nella legge elettorale ISTITUZIONI FORTI, GIUSTIZIA, PACE 16
  • 7. 7 4 marzo 2021 La rivoluzione MiTE del MoVimento 5 Stelle https://www.beppegrillo.it/la-rivoluzione-mite-del-movimento-5-stelle/ https://www.ilblogdellestelle.it/2021/03/la-rivoluzione-mite-del-movimento-5-stelle.html Lo stato delle cose Ha scritto il Professor Antony Patt, coautore dei rapporti sul clima dell’ONU: “Nel 1941, poco dopo l’inizio della guerra mondiale negli Stati Uniti, il Presidente Roosevelt convocò i responsabili dell’industria automobilistica americana per un incontro. Spiegava loro quanti aerei, carri armati e veicoli di rifornimento dovevano consegnare, e le persone interpellate si ritiravano.” Signor. “Presidente,” hanno detto, “è impossibile, così non possiamo più costruire automobili per gli americani.” Il Presidente rispose, “Signori, non capite, finché non vinciamo questa guerra, non consegnate automobili al popolo americano.” E aveva ragione su di lui. Il primo gennaio 1942 le vendite di veicoli civili sono cessate e tutte le capacità di produzione sono state convertite in armi. Il resto è storia, incluso il fatto che le case automobilistiche, tornando alla produzione di auto, hanno raggiunto un livello senza precedenti.” O con le buone o con le buone Come disse Roosvelt nel 1941, “Signori, non capite” è ciò che ora il MoVimento 5 Stelle dice ora al Paese e a tutti coloro che siedono nel governo e in Parlamento. In un anno tutto è cambiato. Per restare fedele a sé stesso cambia anche il MoVimento 5 Stelle. Cambia parole. Cambia metodo. “O con le buone o con le buone” è ora il nostro motto.
  • 8. 8 O con le buone o con le buone il Paese sta affrontando la pandemia nel 2021. O con le buone o con le buone, il MoVimento 5 stelle promuove il cambiamento del Paese. Sia per il 2021, sia per il 2050. Il dramma della pandemia ci ha fatto riscoprire la solidarietà come la chiave del futuro. Non tutto il male vien per nuocere. Perché di ancor più solidarietà avremo bisogno nei prossimi decenni. Altrimenti, nessuno si salverà da solo. Un piccolo virus ha generato un enorme problema. Un piccolo MoVimento – ora cresciuto – vuole generare un’enorme soluzione. Il “mondo di dopo“ non sarà come il “mondo di prima”. Non sarà un semplice “riaccendere la luce”, come ha detto il Presidente Draghi. “Il mondo di dopo” sarà il mondo per il 2050, non solo il mondo per il 2021. Perché il MoVimento 5 Stelle nel Governo di Mario Draghi La pandemia ha scatenato una crisi sanitaria e economica senza precedenti. Purtroppo questa crisi è solo il precursore dei drammi ancora maggiori che la comunità umana ha già cominciato ad affrontare per far fronte al crescente sconvolgimento del clima, all’inquinamento crescente di aria, mari e suoli dell’intero Pianeta, alla accelerazione della scomparsa di migliaia di specie che costituiscono la meravigliosa biodiversità della nostra “casa comune”, come la chiama Papa Francesco. Dopo la caduta – davvero non necessaria – del governo di Giuseppe Conte, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha proposto a tutti i partiti di partecipare a un governo di emergenza sanitaria, economica ed ecologica presieduto da Mario Draghi. La grande maggioranza della popolazione dichiara, secondo i sondaggi, di aver fiducia in Draghi. Una minoranza, invece, lo guarda con sospetto o addirittura avversione. Starà a lui e a noi 5 Stelle di dimostrare chi dovrà cambiare opinione su quello che egli farà. Non su quello che ha fatto. Mario Draghi è da decenni un uomo di banca dello Stato e poi degli Stati europei. Come altri banchieri centrali e statisti in altri Paesi dice di aver capito quale è la vera sfida del secolo: “Lasciare un buon Pianeta, non solo una buona moneta”. Lo prendiamo in parola. È su questo impegno che l’Italia del 2021 e l’Italia del 2050 lo giudicheranno. Il MoVimento 5 stelle per il Piano di Ripresa da 210 miliardi Il MoVimento 5 Stelle ha deciso di non sottrarsi alle sue responsabilità di primo partito in Parlamento. Daremo il meglio per contribuire a fare un uso più lungimirante possibile dei 210 miliardi che l’Unione Europea – anche grazie al Presidente Giuseppe Conte – mette straordinariamente a disposizione dell’Italia per uno straordinario Piano di Ripresa (PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in inglese: Recovery Plan). L’urgenza per il 2021 e la previdenza per il 2050 devono combinarsi, non ostacolarsi. Da una parte l’Italia deve mirare alla più immediata efficacia del Piano di Ripresa per alleviare, qui e ora, il dramma di chi è colpito fisicamente, psichicamente e economicamente dalla pandemia e dalle dolorose restrizioni necessarie. Dall’altra l’Italia deve impegnarsi perché il Piano di Ripresa siano il catalizzatore dello sviluppo sostenibile dell’Italia 2050. Antropocene: il debito col Pianeta è più grave dei debiti con la moneta Da mezzo secolo le politiche dei Paesi industriali si sono ridotte a saltare da una emergenza alla successiva, occupandosi solo delle cose urgenti e mai di quelle importanti a lungo termine. E’ così che le società industriali hanno creato involontariamente l’Antropocene, l’era geologica dove
  • 9. 9 l’azione sconsiderata umana modifica il Pianeta più di quanto facciano le forze naturali del Pianeta stesso. L’umanità ha così accumulato con il Pianeta un “debito ecologico” colossale. Il nostro debito col Pianeta è molto più grave di tutti i nostri debiti con la moneta. È per questo che l’Italia, con mezzo secolo di colpevole ritardo – e noi non ci chiamiamo fuori – finalmente avvia una profonda Transizione Ecologica e Solidale che copre tutti gli aspetti del vivere e del produrre, invece di essere considerata solo uno dei tanti rami dell’albero dell’economia. Un rivoluzionario Ministero e un rivoluzionario Comitato interministeriale Per partecipare a questo governo di emergenza il MoVimento 5 Stelle ha posto due condizioni tassative: l’istituzione di un Super Ministero della Transizione Ecologica, il MiTE, e soprattutto l’istituzione del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica, il CITE, sotto la responsabilità diretta del Presidente del Consiglio. Dell’attuale, e di tutti quelli futuri. Abbiamo voluto fermamente questa rivoluzione irreversibile per il bene del Paese e dei nostri nipoti nei prossimi decenni, qualunque sarà il governo e chiunque sarà fino al 2050 il Ministro della Transizione. Se qualcuno sapesse fare ancora meglio di noi, ben venga. Ma dovrà convincere gli Italiani. Intanto facciamo noi gli apripista. L’istituzione del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica, il CITE è ancora più importante di quella del Ministero della Transizione, perché il CITE coordina numerosi ministeri chiave ed è praticamente un “governo nel governo”. I progetti finalmente finanziabili della Transizione Ecologica avvieranno da oggi e per sei anni strutture e mutamenti statuali, economici e tecnologici, posti di lavoro, redditi e profitti cruciali per i prossimi decenni. L’emergenza sanitaria durerà forse qualche mese o qualche anno. La ben più grave emergenza ecologica, invece, si aggraverà ulteriormente nei decenni per i nostri figli e nipoti, se l’intero Paese non agisce immediatamente per contrastarla. La Transizione Ecologica e Solidale è la radice del benessere, non uno dei suoi rami La Transizione Ecologica non è una nuova etichetta per le vecchie politiche ambientali, che cercavano di riparare qualcuno dei danni che il modo economico del secolo scorso faceva e fa ancora alla salute delle persone e della natura. La Transizione Ecologica non è uno dei tanti rami dell’albero dell’economia o della politica. La Transizione Ecologica è la radice dell’albero del benessere. Dal suo successo dipende la salute di tutto l’albero, di tutti i suoi rami e di tutte le sue foglie. “Tutto andrà bene” solo se tutti staranno bene Se la Transizione Ecologica non sarà anche solidale ed equa, essa fallirà. E’ questa la grande lezione che abbiamo chiesto personalmente di raccontarci a Nicolas Hulot, da quarant’anni “Monsieur Environnement” in Francia, invitato invano nel governo dagli ultimi quattro Presidenti, il creatore del primo “Ministero della Transizione Ecologica e Solidale” . Il governo ha fallito – ci ha detto il dimissionario Hulot – per due motivi. Primo, non ha reso la transizione equa e solidale, generando così le violente proteste dei “gilet gialli”, approvate da decine di milioni di persone. Il governo ha addirittura abbassato le tasse ai più ricchi. Dopo le dimissioni di Hulot il governo ha tolto la parola “solidale” dal nome del Ministero, snaturandone la mission. Secondo motivo del fallimento: il Presidente Macron – dice Hulot – ha trattato la Transizione come un tema tra tanti, e non come “il tema” di tutte le azioni del governo.
  • 10. 10 Allora, avanti un altro! Ora tocca all’Italia, il terzo Paese al mondo a provarci. Noi 5 Stelle, il governo Draghi e tutti i partiti, anche quelli ora all’opposizione, devono imparare dagli errori francesi sulla Transizione Ecologica! In ogni Paese, decine di milioni di cittadine e cittadini parteciperanno attivamente alla Transizione solo se non saranno assillati, come ora, dalle ristrettezze e dalla paura del domani. Non solo il Paese deve a loro giustizia, ma anche loro – come tutti noi – devono al Paese il loro impegno per una Transizione Ecologica e Solidale. Senza l’impegno attivo anche della metà più svantaggiata e sfruttata della popolazione l’Italia non ce la può fare. Davvero, “tutto andrà bene” solo se tutti staranno bene. I milioni di cittadine e cittadini che in ogni nazione dovranno cambiare o adattare la loro professione potranno farlo senza traumi solo se il potere pubblico li sosterrà completamente nella loro riqualificazione. Lo Stato dovrà sostenerli “costi quel che costi”, ossia “whatever it takes”, come già disse il Presidente Draghi quando si trattò di salvare la moneta comune. Ora è la volta di salvare la “casa comune”, ossia la biosfera. Pur con i miliardi dell’Unione Europea, la Transizione Ecologica non sarà a costo zero. Chi ha le spalle più grosse sarà chiamato a contribuire in proporzione alle sue forze al bene comune, come prescrive la Costituzione. La Transizione Ecologica e Solidale costa. Ma ci fa risparmiare Sì, dapprima la Transizione non sarà a costo zero. Sulla media distanza però i costi economici e sociali della Transizione saranno molto minori del costo di non farla, come nel 2006 l’economista britannico Sir Nicolas Stern calcolò e scrisse nel suo celebre “Rapporto Stern sull’economia del clima”, commissionatogli dalla Regina. Nel 2021, dopo quindici anni di quasi inazione, il costo del non agire si avvia verso il raddoppio – ci ammonisce ora Sir Stern. Creare imprese nel quadro della Transizione Ecologica vuol dire creare imprese che durano nel tempo e che possono vincere in Italia e all’estero le sfide del futuro. Vuol dire creare occupazione, reddito e nuovi lavori nei settori che domineranno il futuro, non nei settori destinati a estinguersi, come per esempio l’economia che ruota intorno ai combustibili fossili, gas, petrolio e carbone. Nei paesi ricchi, i combustibili fossili hanno permesso il boom consumista del 20° secolo, ma saranno le energie rinnovabili a creare entro il 2050 il benessere sostenibile del 21° secolo. Nel giro di pochi anni ogni Paese sarà costretto dalla natura a dotarsi di un Super Ministero della Transizione ecologica che coordini l’azione dell’intero governo. Ce lo impone il crescente dissesto sociale, economico e ecologico del Pianeta. Ebbene, dal febbraio del 2021 l’Italia è il terzo paese al mondo ad essersi dotato di questo Super Ministero del futuro. Il MoVimento 5 stelle rivendica il merito di questa innovazione. Ne siamo fieri perché questo è un Ministero per tutti, non il Ministero di un partito. In una società solidale l’unica vera vittoria di ognuno è solo quella che fa vincere tutti. Siamo fieri di essere stati noi 5 Stelle a mettere l’asticella così in alto. La nostra speranza è di vedere tutti gli altri partiti diventar capaci di saltare così in alto. La sfida del futuro è aperta. Conta il peso, non il numero dei Ministeri Nella trattativa con il Presidente Draghi il MoVimento 5 Stelle ha puntato sulla sostanza e sul peso dei ministeri ai quali ci siamo candidati, non sul loro numero. Nessun ministero è “minore”, ma c’è un “Ministero maggiore”, quello della Transizione Ecologica e Solidale. Esso è per i prossimi decenni
  • 11. 11 “il Ministero del futuro di tutti”, non il bottino di un partito. È il catalizzatore dell’orientamento ecologico dell’intero governo. Per ora andiamo avanti noi, ma saremmo solo felici se altri politici di altri partiti imparassero presto a guidare questa “macchina del futuro” facendo tesoro dei nostri successi e anche dei nostri errori. Qualunque partito gestirà il MiTE nei prossimi decenni dovrà fare i conti per la fine del 21° secolo, non per la fine della legislatura. Il 2050 è domani, ed è di tutti. La Transizione Ecologica o sarà per tutti o non sarà. Più giustizia sociale e più diritti per i deboli Da sempre il MoVimento 5 Stelle ha alcuni principi irrinunciabili: una più equa distribuzione delle ricchezze, dei diritti e dei doveri, l’integrità ecologica, la trasparenza, la tutela prioritaria dei più deboli e più svantaggiati. Grazie a questo Governo e al MoVimento 5 Stelle lo sviluppo sostenibile e il precetto della tutela nella natura locale e globale – da anni reclamati da molti – saranno scritti nella Costituzione. Ci piacerebbe che all’inizio della Costituzione si scriva anche questa frase “La forza di un popolo si commisura al benessere dei più deboli dei suoi membri” con cui inizia la Costituzione del popolo Svizzero Da trent’anni grido nel deserto Sono trent’anni che parlo, grido e scrivo della tutela dell’ambiente, del contrasto al consumismo, della riduzione dell’uso di energia, dei materiali e del tempo di lavoro. In buona parte grazie al MoVimento 5 stelle questi temi sono finalmente arrivati in Parlamento e poi al governo, compatibilmente con i compromessi necessari nei governi di coalizione. A dodici anni dalla fondazione del MoVimento 5 stelle, il 4 ottobre 2021, giorno di San Francesco, molti dei nostri obiettivi fanno parte dell’agenda di governo di un Paese del G7, la nostra Italia. Il MoVimento 5 stelle si sta allenando da anni per questo momento! Abbiamo fatto errori. Chi non ne fa? Ma ci siamo mossi come rabdomanti su terreni non ancora esplorati da noi, né da altri. Solo chi non fa non sbaglia. Portare le idee di progresso al governo crea il benessere di tutti Il MoVimento 5 Stelle è nato per portare al governo le migliori idee di progresso, quelle che sono la continuazione delle idee che in duecento anni hanno edificato in Europa una società più giusta e più prospera. Quei progressi sociali ottenuti dalle lotte dei nostri nonni e genitori ora sono messi a repentaglio se non gli affiancheremo il progresso ecologico. La Transizione Ecologica è un evento storico inevitabile per ogni paese e per l’intera umanità. Non è la bandiera di un partito. Alcuni partiti la promuovono più attivamente, altri la avversano o trascinano i piedi. Ebbene, anche a quelli che non condividono le nostre idee apriamo le braccia e diciamo: partecipate anche voi al progresso sociale ed ecologico, magari con qualche idea anche migliore delle nostre. Perché “la storia siete anche voi. Attenzione, nessuno si senta escluso”. Il progresso sociale e ecologico verrà comunque con o, purtroppo, senza di voi. Le elezioni e le politiche di Roma Capitale Proprio in Italia un grande manager e visionario Italiano, Aurelio Peccei fondò il Club di Roma, il profetico organismo internazionale di scienziati ed economisti che lanciò per primo, con un approccio scientifico, l’allarme globale con il suo storico rapporto “I limiti alla crescita”, tradotto in cinquanta lingue e venduto in decine di milioni di esemplari. Proprio alla nostra Capitale spetta quindi il compito di mettere in pratica le visioni del Club di Roma e di catalizzare la Transizione Ecologica non solo nel suo ambito geografico ma anche potenziando la collaborazione con le più avanzate capitali
  • 12. 12 europee. Il MoVimento 5 stelle governa Roma da cinque anni. Non è stato facile. Possiamo fare meglio, con l’aiuto di tutti. Insieme al nuovo Super Ministero per la Transizione Ecologica il Comune di Roma, con la sindaca Virginia Raggi, è in buona posizione per dare nuovo slancio ecologico alla Capitale. Siamo orgogliose e orgogliosi di avere scelto per sindaco una donna, come a Parigi, Barcellona, Zurigo e in atre grandi città europee. Giuseppe Conte e il rinnovamento del MoVimento 5 Stelle Un mese fa Giuseppe Conte ha detto “per il MoVimento 5 Stelle ci sono e ci sarò”. È un impegno che ha preso pubblicamente e che intende onorare. Gli è stato chiesto di scrivere insieme un progetto per il futuro del MoVimento. Non parliamo di un futuro a breve termine ma dell’unico orizzonte che una forza politica moderna deve considerare: il 2050. Il MoVimento è il primo protagonista politico a lanciare la parola d’ordine “2050”. Non chiediamo di meglio che diventi la parola d’ordine di tutti: governo, partiti, aziende, cittadine e cittadini. Perché davvero, “nessuno si salverà da solo”, come dice Papa Francesco. “Il mondo di dopo” sarà diverso dal “mondo di prima”. E il MoVimento 5 stelle lavora perché sia un mondo migliore.
  • 13. 13 23 marzo 2021 Lettera aperta di Beppe Grillo al signor Ángel Gurría, Segretario Generale dell’OCSE https://www.beppegrillo.it/signor-gurria-l-ocse-compri-i-brevetti-dei-vaccini-e-li-regali-ai-paesi-poveri-adesso/ https://www.ilblogdellestelle.it/2021/03/lettera-aperta-di-beppe-grillo-al-signor-angel-gurria-segretario-generale-dellocse.html Caro Segretario Generale dell’OCSE, signor Ángel Gurría, cinque persone muoiono per il virus COVID-19 ogni minuto nel mondo perché non sono vaccinate. La proprietà privata dei brevetti dei vaccini ne impedisce la distribuzione universale. Albert Sabin, inventore del vaccino più efficace al mondo, scrisse: “Molte persone hanno insistito perché brevettassi il mio vaccino antipolio, ma io non volevo. È il mio regalo a tutti i bambini del mondo”. (…) Un esperto di virus ha il dovere di usare le sue conoscenze per il bene dell’umanità”. Con il suo vaccino antipolio, Albert Sabin non ha fatto i soldi. Ha fatto la storia! Signor Gurría, anche lei potrebbe fare la storia. I 37 paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, che lei presiede, sono tra i più ricchi del pianeta. Rappresentano il 63% del PIL mondiale. Signor Gurría, la prego, agisca ora. Chieda ai capi dei 37 paesi dell’OCSE di raccogliere una #TassaUmana da devolvere alla Banca Mondiale per acquisire i brevetti di tutti i vaccini efficaci COVID-19. Tutti gli ostacoli che potrebbero impedire la campagna di vaccinazione più ampia possibile devono essere rimossi.
  • 14. 14 Come organizzazione di paesi ricchi, l’OCSE acquisti i brevetti del vaccino COVID-19 e li dono a tutti i paesi poveri del mondo. La pandemia di COVID-19 non può essere eliminata vaccinando solo le popolazioni più ricche del mondo. Se i paesi più poveri diventano un serbatoio del virus, allora la salute delle popolazioni dell’intera economia mondiale sarà minata in pericolo, e i nostri attuali sforzi di vaccinazione saranno compromessi. Le aziende private esistono per promuovere il proprio bene, non il bene comune. Giusto o sbagliato, questo è il capitalismo. Ma i governi e le istituzioni come l’OCSE esistono invece per promuovere il bene comune. Giusto o sbagliato, questa è la democrazia. Le tasse giuste finanziano il bene comune. Le tasse eque e progressive sono pagate dai cittadini e dalle imprese secondo la loro capacità di pagare, specialmente nei momenti peggiori, come durante le pandemie e le guerre. Di fronte alla tragedia apparentemente inarrestabile della pandemia, la reazione più economica, oltre che più umana, è che i più ricchi contribuiscano maggiormente a stabilizzare l’economia mondiale. Questo si rivelerà nel loro stesso interesse. Vede, Signor Gurriá, comprare un estintore è molto più economico che comprare un camion dei pompieri. Gli estintori della pandemia globale oggi sono i vaccini. Se non agiamo oggi con l’estintore, avremo bisogno dei vigili del fuoco domani. Secondo me, niente oggi potrebbe essere più efficace di questa iniziativa sui virus globali per migliorare la cooperazione e lo sviluppo, il significato stesso della parola OCSE. Chi farà la Storia in questa pandemia? Se non lei, signor Gurría, chi? Se non ora, quando? Beppe Grillo, 22 marzo 2021 P.S.: Sig. Gurría, mi permetta di suggerire di dare un’occhiata al mio sketch di un minuto in onore di Albert Sabin e sui vaccini come bene comune: “Una volta gli scienziati erano come Albert Sabin. Sabin inventò il miglior vaccino antipolio. Gli dissero: “Lo brevettiamo? Potrebbe diventare miliardario. Sabin disse: “Quanto tempo ci vuole per brevettarlo?” “Quindici giorni.” “Alcuni bambini potrebbero morire, per l’amor di Dio, doniamolo all’umanità.” È morto lo scorso marzo 1993, non ce ne siamo nemmeno accorti. È così che trattiamo un gigante della medicina e della storia.”
  • 15. 15 10 febbraio 2021 Un Super-Ministero per la transizione ecologica https://www.beppegrillo.it/un-super-ministero-per-la-transizione-ecologica/ https://www.ilblogdellestelle.it/2021/02/un-super-ministero-per-la-transizione-ecologica.html Un Super-Ministero per la transizione ecologica lo hanno Francia, Spagna, Svizzera, Costarica e altri paesi. Presto lo dovranno avere tutti. Non lo dico io. Ce lo gridano la natura, l’economia, la società. E anche Papa Francesco. Siamo francescani, fondati il 4 ottobre, giorno di San Francesco. Un Super-Ministero per la transizione ecologica fonde le competenze per lo sviluppo economico, l’energia e l’ambiente. Capiamolo, una volta per tutte: è l’economia che rovina l’ambiente, non il contrario. Lo dico da vent’anni negli spettacoli: “Il vero ministero dell’ambiente è quello dell’economia, dell’energia, delle finanze”. Un Super-Ministero per la transizione ecologica è la coordinazione per trasformare la società – non solo dell’economia. E’ uno strumento fondamentale, come ci sembrarono fondamentali i primi ministeri dell’ambiente negli anni ’70. Qualcuno allora faceva ironie. Ma oggi il ministero dell’ambiente lo hanno tutti gli Stati. Dopo mezzo secolo abbiamo capito però che per curare il cancro non bastano i cerotti. I ministeri dell’ambiente sono obsoleti. Da cinquant’anni abbiamo il motore economico-ecologico in folle. Perché il motore è in banca. Non è nel bosco. Ora che lo abbiamo capito dobbiamo finalmente mettere la marcia avanti. La quarta, non la prima. Solo un Super-Ministero per la transizione ecologica può affrontare le crisi che in cinquant’anni di economia patogena abbiamo fatto diventare emergenze: il clima, la biodiversità, le disuguaglianze, il
  • 16. 16 lavoro, le migrazioni. Questa è una pand-economia micidiale. In mezzo secolo, ha fatto più morti che il Covid in un anno. Fra poco avremo nei mari più plastica che pesce. Nei cieli, più satelliti che rondini. Nei parchi, più display che lucciole. Occorre un cambiamento di civiltà, non solo di governo. Sì, ma non adesso, ci dicono da cinquant’anni. Attenzione. Velo lo dico da Genova: questo ritardo ci costerà tantissimo. Me lo diceva mio padre, saldatore: costa meno un estintore che un autobotte dei pompieri. Lo sconvolgimento climatico è ora il problema economico, ripeto, e c o n o m i c o, più grave. Lo sconvolgimento climatico sta minacciando l’economia, la crescita, la finanza. Fa crescere povertà, disoccupazione, migrazioni. E’ questo il succo del “Rapporto Stern – Economia del cambiamento climatico” dell’economista britannico Sir Nicholas Stern, che il Presidente incaricato di sicuro conosce. Stern lo calcolò nel 2006: agire sul clima subito ci costa 10 volte meno che non agire. Son passati quindici anni. Al 4% per cento all’anno, di quante migliaia di miliardi di euro è aumentato il nostro deficit economico-climatico? L’Italia deve chiedere al Presidente Macron di gemellarci nel One Planet Summit, ideato nel 2017 dal Presidente francese, ex- banchiere ed ex-ministro delle finanze. Il One Planet Summit riunisce ogni anno a Parigi i maggiori attori privati e pubblici della finanza mondiale che si impegnano per la transizione ecologica. Perché non fare il nuovo One Planet Summit a Roma? E i successivi in altre capitali europee, coinvolgendo così l’intera Europa? Dopo mezzo secolo di inedia ecologico-economica, dobbiamo darci una mossa. Siamo da cinquant’anni nel comma 22. I banchieri hanno la leva principale per cambiare ma non hanno capito che bisogna cambiare. E quelli che hanno capito che bisogna cambiare non hanno la leva principale. Anche un banchiere e finanziere lo capisce, ma non può dire: “Sì, ma non adesso!” Mettiamo dei fiori nei nostri bazooka!
  • 17. 17 5 marzo 2021 Modeste proposte per la comunicazione https://www.beppegrillo.it/modeste-proposte-per-la-comunicazione/ https://www.ilblogdellestelle.it/2021/03/modeste-proposte-per-la-comunicazione.html Principio capitale: Chi non capisce, ha sempre ragione. Chi ha sempre ragione, non capisce. CONDOTTA: “O CON LE BUONE, O CON LE BUONE” il 2050 è di tutti. La Transizione si farà con tutti. O non si farà – Visioni, non divisioni – Includere, non escludere – Disapprovare, non “attaccare” – Correggere, non punire – La porta è sempre aperta, mai chiusa – Tutti sono in buona fede. O fare come se lo fossero. – Mano tesa, non pugno chiuso – Benevolenza, non malevolenza (Paul Ricoeur) RETORICA POSITIVA – Parlare e scrivere sempre al tempo futuro, (o presente), non al tempo passato (salvo quando indispensabile)
  • 18. 18 – Parlare e scrivere di temi e programmi, non di persone – Bandire le parole e gli aggettivi negativi – Un messaggio alla volta, ”forte-e-chiaro” – Dì cosa dirai. Dillo. Dì cosa hai detto (in discorsi, articoli, interviste) – Se indispensabile, al massimo tre messaggi alla volta, ma in ordine di priorità – Egemonia, non litania (su: Movimento, governo, parlamento, media, popolazione) – Raccontare, non contare. “Sentite questa storia…..” – Emozionare, non enumerare – Enumerare di preferenza solo “numeri innati”: 3 – massimo numero contabile mentalmente: Trinità, Liberte-Egalite-Fraternite 7 – i giorni, le note… 10 – base del sistema decimale, le 10 dita, i 10 comandamenti 100 – “i 100 giorni”, “domanda da 100 milioni”, “100 di questi anni” LINGUAGGIO – Italiano, non “Inglese”: “Patto Verde della Unione Europea” European Green Deal “Piano di ripresa dell’Unione Europea” Recovery Plan “Prossima generazione Europa” Next Generation EU mission, election day, navigator, green, green deal, recovery, location, asset, etc. – Usa parole, mai acronimi (MES, MIUR, PNRR, DPCM…) – Eccezione: “il MiTE”, il ministero mite, il ministro mite, la transizione mite e coraggiosa – “Sconvolgimento del clima/ climatico” – Il “cambiamento climatico” c’è sempre stato, da miliardi di anni – Innestiamo parole-faro nel linguaggio nazionale: es. Futuro sostenibile, Transizione, Buon Pianeta, MiTE, (ora dominano altre parole-faro: pandemia, crescita, tasse, famiglie, etc.)
  • 19. 19 15 marzo 2021 La prosperità ecologica fa bene a tutti https://www.beppegrillo.it/la-prosperita-ecologica-fa-vincere-tutti/ La prosperità ecologica è la formula del successo nel 21° secolo. E’ questo il messaggio arrivato ieri da Stoccarda, la capitale della “Lombardia tedesca”. Con il 33 per cento dei voti il partito dei Verdi ha vinto per la terza volta le elezioni regionali in “Mercedes Land”, come alcuni chiamano il Baden-Wuerttemberg, il Land (regione) più innovativo, tecnologico e ricco della Germania. L’ecologista Winfried Kretschmann, da dieci anni capo del governo regionale, è il politico più popolare in Germania e può ora scegliere i partner di minoranza con cui governare. In Germania i Verdi sono ormai il secondo partito di massa dopo i cristiano-democratici della CDU di Angela Merkel e davanti ai socialdemocratici della SPD. Mentre però questi due grandi partiti continuano a perdere consensi nelle elezioni e nei sondaggi, i Verdi sono da tempo in ascesa. Dopo le elezioni del prossimo 26 settembre molti ritengono probabile una loro partecipazione al prossimo governo e anche l’ipotesi di una cancelliera o di un cancelliere ecologista non viene esclusa. Il popolare Ministerpraesident ecologista Winfried Kretschman, 72 anni, ex insegnante di liceo, ha avuto come partner di minoranza nella scorsa legislatura la CDU, ossia l’austero partito cristiano- democratico, che per mezzo secolo governò da solo questo Land molto conservatore e molto laborioso. Ma cosa c’è dietro l’ “eco-miracolo economico” di Stoccarda? Vediamo le sue dieci ricette. Primo: le moderne grandi industrie come Daimler-Benz (Mercedes), Porsche, Bosch, Iveco Magirus, Kaessbohrer, Gardena. Le maggiori furono create più di cento anni fa da inventori tecnicamente e socialmente visionari. A cavallo tra il 19° e il 20° secolo i migliori pionieri industriali lavoravano già per il 21°. I Benz, i Bosch, i Daimler, i Siemens, gli Zeiss innovarono nel mondo del
  • 20. 20 1899 guardando già al mondo del 1999. Le loro visioni e i loro risultati si orientavano ai decenni, non ai quadrimestri di Wall Street. Erano, nella stessa persona, geniali inventori tecnici e pionieri del progresso sociale. Carl Zeiss introdusse nel 1900 la settimana di otto ore, quando nel resto d’Europa i cortei dei lavoratori che la rivendicavano venivano aggrediti con la cavalleria e i moschetti. Il capitale che più stava a cuore a quei pionieri erano le loro maestranze, non i future e i derivati. Secondo: una fitta rete di piccole e medie imprese (PMI) che sono spesso leader mondiali in particolari settori tecnologici. Terzo: la legge del 1949 per la Cogestione (Mitbestimmung) fa partecipare di diritto i rappresentati dei lavoratori ai consigli di amministrazione delle grandi aziende ed è una delle chiavi del miracolo economico tedesco dei ’30 gloriosi (1945-1975), della scarsa conflittualità di classe, e anche dell’attuale benessere in Germania. Quarto: un efficiente Stato imprenditore produce alcuni beni strategici, accessibili e sicuri per i cittadini. Per esempio, la maggioranza dei cittadini ha costretto la proprietà pubblica a ricomprare diverse aziende elettriche comunali e regionali privatizzate dalla furia antistatale degli anni ’80. Quinto: una vivace eco-imprenditoria sociale. Decine di “società benefit”, ossia aziende che mettono la loro missione sociale davanti al loro pur necessario profitto, riforniscono i cittadini di beni e servizi, spesso molto innovativi. La “società benefit” tedesca più celebre è la Cooperativa elettrica popolare EWS, di proprietà dei cittadini di Schönau, un piccolo comune di duemila abitanti nella Foresta Nera, in Baden-Wuerrtemberg. Nata dalla protesta antiatomica del 1986, dopo la catastrofe di Cernobyl, EWS è diventato il secondo produttore tedesco di eco-elettricità. In tutto il paese, mezzo milione di persone e centinaia di aziende sono rifornite dalla eco-elettricità della cooperativa EWS, ottenuta al 100 per cento da energie rinnovabili. La EWS e la sua fondatrice, Ursula Sladek, hanno ricevuto sedici onorificenze nazionali e internazionali, tra le quali una consegnata a Ursula dal Presidente Obama in persona nello studio ovale della Casa Bianca. Questa premiata “società benefit” del Baden-Wuerttemberg ha una grande importanza nella transizione ecologica, non solo per ciò che essa fa, ma soprattutto perché con la straordinaria campagna di comunicazione “Siamo un disturbo elettrico” (Ich bin ein Störfall) ha ispirato centinaia di aziende elettriche comunali, o cooperative o commerciali a seguire il suo esempio. Sesto: un ben dotato Stato sociale e imprenditore, fornisce a tutte e a tutti a prezzi politici, asili, istruzione, università, scuole, formazione continua degli adulti, università degli anziani. Settimo: università prestigiose, antiche (Tübingen, Heidelberg) e modernissime (Ulm, Costanza), sono ben finanziate dallo Stato. Le tariffe universitarie sono minime. Milioni di studenti beneficiano del famoso BAföG: uno “stipendio-prestito universitario” mensile versato dallo Stato agli studenti che ne necessitano, che lo restituiranno nei vent’anni successivi. C’è poi un aiuto dello Stato per il “secondo percorso di studio” (Zweiter Bildungsweg) che permette agli studenti lavoratori di conseguire un diploma o una laurea, pur svolgendo un lavoro. E’ così, per esempio, che si laureò l’ex cancelliere Gerhard Schröder. Ottavo: un sistema di scuole politecniche statali forma mini-ingegneri in due anni di studio, in stretta interazione con le aziende e con forte orientamento all’applicazione tecnica immediata. Nono – La “formazione duale” del personale tecnico (Duale Ausbildung), basata sul principio “imparare facendo”, consta di due o tre anni di formazione, per metà tempo nelle aule e per metà nelle aziende.
  • 21. 21 Decimo: una diffusa cultura della transizione ecologica, insegnata nelle scuole e fatta propria da politici di tutti i partiti, dai sindacati, dalle chiese e dai mezzi di comunicazione. L’esempio più noto di questa cultura della transizione è il best-seller Futuro sostenibile del Wuppertal Institut per il clima, l’ambiente e l’energia che ha ispirato l’avvio della transizione ecologica in Germania e che, nella sua edizione italiana, potrebbe fare lo stesso anche nel nostro Paese.
  • 22. 22 9 marzo 2021 I tempi stanno cambiando http://www.beppegrillo.it/i-tempi-stanno-cambiando/ «Vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta» Mario Draghi – Ex Presidente della Banca Centrale Europea, Presidente del Consiglio “Forse le prossime generazioni si ricorderanno con stupore di una fase relativamente corta della storia, durante la quale una crescita costante dell’economia era ritenuta possibile e necessaria. (…) Se vogliamo che anche alle prossime generazioni sia possibile una vita degna, dobbiamo mettere in dubbio ciò che finora era ovvio e cercare alternative.” Horst Köhler – Ex Direttore del Fondo Monetario Internazionale (FMI), Ex Presidente della Germania Times They Are Changing, Bob Dylan, 1964 www.youtube.com/watch?v=90WD_ats6eE
  • 23. 23 18 febbraio 2021 I grillini non sono più marziani https://www.beppegrillo.it/i-grillini-non-sono-piu-marziani/ di Beppe Grillo – Oggi, alle 21:55 la sonda Perseverance atterrerà su Marte. Alla stessa ora, la Perseveranza atterrerà su un altro Pianeta. La Terra. Più precisamente alla Camera dei deputati. I Grillini non sono più marziani. I Grillini non sono più marziani.
  • 24. 24 13 febbraio 2021 I ragazzi del 2099 https://www.beppegrillo.it/i-ragazzi-del-2099/ LA TRANSIZIONE CEREBRALE 13 febbraio 2021. Ti ricorderai questa data. Perché da oggi si deve scegliere. O di qua, o di là. Scegliere le idee del secolo che è finito nel 1999 oppure quelle del secolo che finirà nel 2099. Se il 2099 è un’astrazione, allora prova così. Metti lo smartphone in modalità aereo e vola con la fantasia. Chiudi gli occhi. Visualizza il tuo nipotino. Visualizzalo nonno. Coi capelli bianchi, i denti rifatti, la prostata così così. Commuoviti. Ecco, se sei capace di commuoverti per il futuro, allora sei un “ragazzo del ‘99”. O una “ragazza del ‘99”. Del 2099. Ma se non riesci a spegnere lo smartphone, non riesci a volare, non riesci a commuoverti per il futuro, allora sei un “ragazzo del 1999”. Forse sei studente alla Bocconi. Puoi essere giovane negli anni. Ma potresti essere vecchio nei pensieri. I “ragazzi del 1999”, infatti, credono ancora che spostare avanti e indietro sempre più soldi crei più prosperità. Pensano che tutta la ricchezza creata e quella distrutta vadano sommate insieme. E chiamano questo PIL. E chiamano il PIL benessere. Se invece riesci a commuoverti per il futuro, allora sei un “ragazzo del 2099”. Allora credi che il benessere non voglia dire produrre di più, ma vivere meglio. Credi che le persone contino più delle cose, nel cielo vuoi più rondini e meno satelliti, nei parchi vuoi più lucciole e meno display. Se hai capito questo, è perché hai sentito. Perché per capire col cervello bisogna prima sentire col cuore. È la transizione cerebrale di cui abbiamo bisogno.
  • 25. 25 25 febbraio 2021 E dio io stampò la terra in 3di https://www.beppegrillo.it/e-dio-stampo-la-terra-in-tre-di/ Dobbiamo raddoppiare la velocità della transizione ecologica. Le emissioni italiane di gas climalteranti (CO2 e altri cinque) calano al ritmo delle lumache. Invece abbiamo bisogno di eco-lepri. Al ritmo attuale arriveremo al 100 % di energie rinnovabili fra 80 anni invece che fra 40, come invece faranno miliardi di abitanti della Cina, della Nuova Zelanda, del Costarica, del Nord-Europa, della Francia, della Germania. E perfino quelli del Vaticano e di San Marino. Se progrediamo così piano i nostri «ragazzi del 2099» saranno fritti. Fritti dal riscaldamento della Terra. Dobbiamo raddoppiare la velocità di riduzione dei gas climalteranti, la CO2 e altri cinque gas micidiali. Dobbiamo mettere l’eco-turbo. Ripeto. Dobbiamo mettere l’eco-turbo.
  • 26. 26 26 febbraio 2021 Nasce il Ministero della Transizione Ecologica https://www.beppegrillo.it/nasce-il-ministero-della-transizione-ecologica/ “Oggi il Consiglio dei Ministri ha decretato la nascita del MiTE, il Ministero della transizione ecologica e parte quel percorso di costruzione che vede il governo intero impegnato nella realizzazione di questa nuova visione. Tutte le politiche afferenti a questo obiettivo primario faranno riferimento al MiTE: quella energetica, delle emissioni, lo sviluppo sostenibile, la mobilità green, le politiche di contrasto ai cambiamenti climatici. Senza dimenticare la mission storica del ministero: la valorizzazione dell’ambiente, del territorio e dell’ecosistema, la conservazione delle aree naturali protette e della biodiversità, l’economia circolare, le bonifiche, la difesa del territorio e la lotta ai danni ambientali. È una sfida imponente, e tutto il Governo è impegnato a lavorare per portarla a termine. Abbiamo davanti a noi poco tempo per vincerla, ce lo dicono i dati scientifici sui cambiamenti climatici”. Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani commenta l’approvazione del decreto “Ministeri”, con cui nasce ufficialmente il nuovo dicastero. “Infine – conclude il Ministro – voglio porre l’accento sul nuovo acronimo del Ministero: MiTE. La mitezza è la virtù perduta che va recuperata e che indica il modo in cui intendiamo operare: puntare sulla forza degli argomenti e sulla consapevolezza della sfida ambientale”
  • 27. 27 28 febbraio 2021 Andiamo lontano https://www.beppegrillo.it/andiamo-lontano/ “Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme”. (detto africano) di Beppe Grillo – Sono 30 anni che parlo di energia, ambiente, economia. Sono 30 anni che parlo di paradossi, di come un barile di petrolio costi 50 dollari e un barile di coca cola 350 dollari. Sono 30 anni che parlo di come nelle nostre scelte ci sia poco di razionale ed intelligente. Di come l’energia sia il motore dei sistemi economici, poiché è proprio ciò che li lega ai processi naturali. Se le risorse sono in esaurimento, il sistema energetico deve essere cambiato e questo avrà ripercussioni a catena sul modello economico e sociale. E noi dopo 30 anni siamo ancora qui, a fare gli stessi errori. Un anno fa il mondo si è fermato e le economie si sono arrestate per preservare la salute delle persone, sacrificando così il Pil. In quel momento esatto si è affermato il valore della salute umana sopra la crescita economica. Una svolta epocale. Per troppo tempo siamo stati prigionieri del nostro sistema basato sulla crescita, che promuove comportamenti folli. Una società sempre più ricca che produce allo stesso tempo sempre più miseria. Importiamo frutta dalla Malesia, carne dall’Argentina e saltiamo su un aereo in un batter d’occhio per un viaggio di 45 minuti. La strada tra il negozio e il secchio della spazzatura è sempre più breve e veloce. E la nostra memoria è random sullo sfruttamento dietro le filiere produttive.
  • 28. 28 L’obiettivo del Patto Verde (Green Deal) dell’Unione Europea è di ridurre entro il 2030 le emissioni di gas che alterano il clima (CO2 e altri cinque gas) almeno del 40% rispetto al 1990 e di raggiungere lo zero netto nel 2050 o prima. Questo significa decarbonizzare i grandi sistemi che gestiscono le nostre vite, l’energia, l’industria, le costruzioni, i trasporti. Ci serve una nuova logica economica basata sul benessere. Dobbiamo costruire una società e un’economia più inclusive e sostenibili. La soluzione non è solo passare dal fossile all’eolico o solare, non è semplicemente un cambio di energia, ma un cambio di pensiero quello di cui abbiamo bisogno. Un cambio di civiltà. Si tratta di un cambiamento di abitudini, costumi, mentalità e scopi. È un’opportunità storica quella che abbiamo davanti ai nostri occhi, che possiamo perdere, per mancanza di lucidità ma che possiamo vincere e con la quale disegnare il mondo che abbiamo sempre immaginato per i nostri figli. Secondo una recente ricerca della Commissione globale sull’economia e il clima, il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio potrebbe fornire almeno 26 trilioni di dollari di benefici economici globali entro il 2030. Entro il 2030, potrebbe anche prevenire 700.000 morti premature, generare 65 milioni di nuovi posti di lavoro a basse emissioni di carbonio e aumentare la partecipazione femminile alla forza lavoro. Transizione ecologica vuol dire futuro, non solo per salvare il pianeta ma per garantire un buon futuro a tutte le persone. Vuol dire ridurre le disuguaglianze e la povertà. Circa 2.000 miliardari posseggono quanto il 60% della popolazione globale. Più la ricchezza di un paese è concentrata nelle mani di un piccolo numero, più il resto della popolazione dovrà compensare questa concentrazione con un eccessivo sviluppo economico potenzialmente distruttivo dal punto di vista ambientale. Riducendo l’inquinamento si ridurranno di conseguenza le spese mediche per curarsi e riducendo le spese mediche si ridurranno le ingiustizie sociali. Dobbiamo mettere la transizione ecologica all’interno delle politiche della vita quotidiana, perché si tratta davvero di cambiare il modo in cui viviamo, il modo in cui produciamo, viaggiamo e consumiamo. Per questo, tutti dobbiamo fare la nostra parte. Abbiamo le tecnologie, le idee e lo spirito di comunità che ci ha sempre contraddistinto. Ora, è il momento di andare lontano!
  • 29. 29 9 marzo 2021 Un Grillo per la testa http://www.beppegrillo.it/un-grillo-per-la-testa/ Beppe Grillo ha deciso di non essere più una pecora dell’economia. Ne ha analizzato i meccanismi e svelato gli sprechi per poi rivelare al pubblico, in modo coinvolgente ed acuto, i risultati delle sue riflessioni. E’ giunto il tempo di ridefinire il concetto di “sviluppo” e considerarci noi i paesi in via di sviluppo. Serve introdurre e considerare seriamente nuovi concetti ecologici ed economici quali lo zaino ecologico e il punto di non ritorno. Il documentario alterna gli interventi comici di Beppe Grillo con interviste ad esperti qualificati che descrivono il concetto di “sviluppo economico sostenibile”. Una controinformazione documentata, incisiva, e al tempo stesso divertente. Premi e riconoscimenti; “Premio Gran Paradiso” al Canavese International Ecofilm Festival 1999.
  • 30. 30 RSI – Radiotelevisione della Svizzera Italiana – 1995 – 50 minuti Gian Luigi Quarti – Tiziano Gamboni Consulenza scientifica: Marco Morosini Tutto il film è visibile qui: https://www.youtube.com/watch?v=C4H0N2zx4hA&t=146s
  • 31. 31 7 marzo 2021 Signore, la storia siete voi! http://www.beppegrillo.it/signore-la-storia-siete-voi/ Spesso ci chiediamo: cosa possiamo fare noi per le donne? Ma dovremmo soprattutto chiederci: cosa possono fare le donne per noi? Per noi tutti, uomini e donne. Se nell’ultimo mezzo secolo le donne fossero state al potere nel mondo e noi maschi a casa a fare il bucato, come starebbe oggi il Pianeta? Sono le donne a tenere in piedi questo Paese. Le donne faticano molto più di noi maschi, ma decidono molto meno di noi maschi. Le donne hanno più doveri e oneri di noi maschi, ma hanno meno diritti di noi maschi. Finiamola! Stiamo facendo del male a tutti. Non solo alle donne. Non c’è partita tra i governi al femminile e gli altri Se confrontiamo dieci Paesi governati da donne e dieci Paesi governati da uomini, non c`è partita. Studi scientifici dimostrano che quasi tutti i paesi che hanno gestito meglio la pandemia sono governati da donne. E tutti, ma proprio tutti, i paesi che hanno gestito catastroficamente la pandemia sono governati e dominati da maschi. In Finlandia, tutti i partiti sono presieduti da donne. Ma l’ispirazione maggiore viene dalla Svizzera. Da quando le donne svizzere possono votare (il 1971!), sentite cosa è successo.
  • 32. 32 Nel 2011 otto delle massime cariche della Confederazione elvetica furono ricoperte da donne: la Presidente della Confederazione, il Governo composto da quattro ministre e tre ministri, la Cancelliera, e infine le Presidentesse del Consiglio Nazionale e del Consiglio degli Stati, ossia del Parlamento. Nel 2011, dopo la catastrofe atomica di Fukushima, il governo a maggioranza femminile decise in pochi giorni di chiudere gradualmente tutte le centrali atomiche. Dal 2011 la Svizzera è dotata di una “Strategia energetica 2050” elaborata dalla ex Ministra dell’ambiente e dell’energia, Doris Leuthard. Obiettivi: dimezzamento dell’uso totale di energia pro capite, 100 per cento di energie rinnovabili, zero combustibili fossili (carbone, petrolio, gas), zero elettricità atomica. Anni fa il governo a maggioranza femminile decise nella “Strategia di sviluppo sostenibile” cinquantennale della Svizzera la riduzione di due terzi dell’uso di energia pro capite: entro il 2050 solo 2000 watt pro capite di potenza (ossia di un flusso continuo immaginario di energia fossile, atomica e idroelettrica) invece di 6000 watt. Entrambe queste decisioni epocali furono approvate con due terzi di maggioranza in un referendum popolare nazionale e in alcuni referendum cittadini. La giovane sindaca di Zurigo, Corine Mauch, comunica ogni anno, cifre alla mano, l’avvicinamento della città all’obiettivo di una “Società a 2000 watt”, approvato da due terzi della cittadinanza col referendum del 21 maggio 2008. Da 12 anni, ossia dal 2009, il super Ministero dell’ambiente, dell’energia, dei trasporti e della comunicazione (DATEC) è presieduto in Svizzera da donne: le due ministre Doris Leuthard e poi Simonetta Sommaruga sono state, ognuna per un anno, Presidentesse della Confederazione elvetica, ossia la voce più autorevole della nazione, quella che ispira moralmente il governo, la politica e la cittadinanza, quella che ogni 31 dicembre parla al popolo dalla televisione statale. In Svizzera il DATEC è davvero a trazione femminile. In tutti i sensi. Già oggi, 7 marzo, il super Ministero per la Transizione apre la sua homepage con gli auguri alle sue super donne.
  • 33. 33 La Primavera silenziosa di Rachel Quasi 60 anni fa, nel 1964, fu scritto da una donna, uno dei due libri di ecologia politica più importanti del 20° secolo: Rachel Carson. All’inizio Rachel fu derisa. Mezzo secolo dopo, fu riconosciuta eroe nazionale degli Stati Uniti e onorata con la sua effigie sui francobolli della Posta federale. Fu biologa e grande scienziata. Ma fu capace di raccontare, non solo di contare. Di parlare soprattutto al cuore, non solo alla mente del genere umano. “Primavera silenziosa” fu il titolo del libro in cui quantificava e denunciava la graduale moria di tante specie di uccelli causata dai pesticidi. “Primavera silenziosa” fu il capostipite della letterature di ecologia politica, tradotto in decine di lingue e venduto, ancora oggi, in decine di milioni di esemplari. I limiti alla crescita di Donella Anche il secondo dei due libri di ecologia politica più importanti del 21° secolo fu scritto da donna, allora ventenne, come autrice principale: Donella Meadows (con il marito Denis Meadows e Joerg Randers). Il loro rapporto al Club di Roma ha un titolo inequivocabile: “I limiti alla crescita”. Anch’esso fu tradotto in decine di lingue e venduto in decine di milioni di esemplari. Anche Donella, scienziata e poeta dell’ecologia, fu capace di parlare sia ai cuori sia alle menti del genere umano. Con la sua metafora del “fiore di Donella” la scienziata rese visibile il vero scopo della Transizione Ecologica: il maggior benessere nella vita di tutti, con il minor malessere del Pianeta di tutti. Il “fiore di Donella” visualizza con un fiore ciò che il grande economista ecologico Hermann Daly visualizza con “la piramide di Daly”: la Transizione Ecologica significa perseguire i fini ultimi in cima alla piramide, o al fiore (benessere, realizzazione, armonia, felicità) con un minimo di mezzi intermedi (produzione, economia, Prodotto Interno Lordo) e soprattutto con un minimo di natura: il mondo vivente, l’integrità dell’atmosfera, dei mari e dei suoli, le materie prime. Nella pianta del “fiore di Donella” le radici rappresentano le risorse basilari della natura, lo stelo e le foglie rappresentano i mezzi intermedi, e il fiore rappresenta i fini ultimi. E’ rivolgendosi soprattutto
  • 34. 34 agli gli occhi e al cuore della gente, non solo alla loro mente, che la Transizione Ecologica diventerà chiara e attraente. Chi vorrà allora restarne fuori? Allor, domani 8 marzo, è “il fiore di Donella” che dobbiamo regalare alle donne (e anche agli uomini) di buona volontà e di coraggio. “Signore, la Storia siete voi!” Basta mimose. Ora il potere! Traduzione: fini ultimi / fini intermedi / mezzi intermedi / mezzi ultimi Il libro di Donella Meadows: “Indicatori e sistemi di informazione per lo Sviluppo Sostenibile”, 1998 Download gratuito: http://donellameadows.org/archives/indicators-and-information-systems-for- sustainable-development/
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  • 36. 36 Lista dei Blog: DATA TITOLO e LINK 29.03.21 La Nave-Piramide Ever Given incagliata? Naturalmente. https://www.beppegrillo.it/la-nave-piramide-ever-given-incagliata-naturalmente/ 23.03.21 Lettera aperta di Beppe Grillo al signor Ángel Gurría, Segretario Generale dell’OCSE https://www.beppegrillo.it/signor-gurria-l-ocse-compri-i-brevetti-dei-vaccini-e-li-regali-ai-paesi-poveri-adesso/ https://www.ilblogdellestelle.it/2021/03/lettera-aperta-di-beppe-grillo-al-signor-angel-gurria-segretario-generale-dellocse.html 15.03.21 La prosperità ecologica fa bene a tutti https://www.beppegrillo.it/la-prosperita-ecologica-fa-vincere-tutti/ 09.03.21 I tempi stanno cambiando http://www.beppegrillo.it/i-tempi-stanno-cambiando/ 09.03.21 Un Grillo per la testa http://www.beppegrillo.it/un-grillo-per-la-testa/ 07.03.21 Signore, la Storia siete voi! https://www.beppegrillo.it/signore-la-storia-siete-voi/ 05.03.21 Modeste proposte per la comunicazione https://www.beppegrillo.it/modeste-proposte-per-la-comunicazione/ https://www.ilblogdellestelle.it/2021/03/modeste-proposte-per-la-comunicazione.html 04.03.21 La rivoluzione MiTE del Movimento 5 Stelle https://www.beppegrillo.it/la-rivoluzione-mite-del-movimento-5-stelle/ https://www.ilblogdellestelle.it/2021/03/la-rivoluzione-mite-del-movimento-5-stelle.html 28.02.21 Andiamo lontano https://www.beppegrillo.it/andiamo-lontano/ 26.02.21 Nasce il ministero della transizione ecologica https://www.beppegrillo.it/nasce-il-ministero-della-transizione-ecologica/ 25.02.21 Dio stampò la terra in 3di https://www.beppegrillo.it/e-dio-stampo-la-terra-in-tre-di/ 18.02.21 I grillini non sono più marziani https://www.beppegrillo.it/i-grillini-non-sono-piu-marziani/ 15.02.21 Fridays for future: “Whatever it takes”, a qualunque costo.” https://www.beppegrillo.it/fridays-for-future-whatever-it-takes-a-qualunque-costo/ 14.02.21 Now the environment. Whatever it takes. https://www.beppegrillo.it/now-the-environment-whatever-it-takes/ 13.02.21 I ragazzi del 2099 https://www.beppegrillo.it/i-ragazzi-del-2099/ 11.02.21 Per aspera ad astra https://www.beppegrillo.it/per-aspera-ad-astra/ 10.02.21 Un Super-Ministero per la Transizione Ecologica https://www.beppegrillo.it/un-super-ministero-per-la-transizione-ecologica/ https://www.ilblogdellestelle.it/2021/02/un-super-ministero-per-la-transizione-ecologica.html 06.02.21 In alto i profili https://www.beppegrillo.it/in-alto-i-profili/ https://www.ilblogdellestelle.it/2021/02/in-alto-i-profili.html