2. PREMESSA
• “I-CARE”: in questo motto, posto all’ingresso della “sua” scuola di
Barbiana (Fi), don Lorenzo Milani (1923-1967) riassumeva le finalità di
una educazione orientata alla presa di coscienza civile e sociale.
Intendesi: “Mi stai a cuore, ti considero come persona, sono attento alle
tue attitudini, alla tua realtà, alla tua identità, alla tua storia, ai tuoi
desideri”.
• IL progetto I-CARE nasce dall’esperienza di professionisti che operano sul
campo da diversi anni nel contesto dell’accoglienza di minori stranieri
non accompagnati (MSNA).
5. L’accoglienza in struttura:
tappe fondamentali
• La prima fase è quella dell’accoglienza del minore in Comunità:
trasmettere empatia è fondamentale per una migliore integrazione.
6. Screening sanitario
L’anamnesi sanitaria è la raccolta
dalla voce diretta del minore,
di tutte quelle informazioni,
notizie e sensazioni che possono aiutare il medico a indirizzarsi verso
una Diagnosi di una certa patologia.
La tessera sanitaria è un documento
che permette al minore di usufruire
dei servizi sanitari nazionali.
8. Come si fa?
• Il minore accompagnato da un educatore si deve recare alla questura del
comune ospitante con: 4 foto tessera, una marca da bollo di euro 16,00
relazione da parte dei servizi sociali
9. RICHIESTA DI PERMESSO DI
SOGGIORNO
Ricevuta di Permesso di soggiorno (rinnovabile)
stranieri
Dopo circa due
mesi il P.D.S. originale per minori
10. La quotidianità nel contesto
comunitario
• Il pranzo e la cena rappresentano uno dei momenti di condivisione e
corresponsabilità in quanto i minori
Sin dal primo
giorno si organizzano
in autonomia la
preparazione delle
pietanze.
11. Gli spazi comuni
• Camere
I turni di pulizia
sono quotidiani.
Mantenere i
propri spazi in
ordine è una
prerogativa essenziale
nell’ambito della
vita Comunitaria.
15. ATTIVITA’ SPORTIVE
Per creare un clima positivo in un contesto di
gara, una sana competizione, rispetto delle
regole e degli avversari e in ultimo,ma non
meno importante, incentivare i ragazzi ad una
maggiore cura e conoscenza del proprio corpo
18. Il PROGETTO EDUCATIVO
La fase educativa è il focus di tutto il lavoro dell’equipe la quale è volta alla
valorizzazione della persona come individuo, cercando di individuare le
varie disposizioni (potenzialità non ancora emerse) di ogni singolo minore.
25. IL RUOLO DEGLI OBIETTIVI
Il percorso del minore si evolve man mano che egli si rende capace di
interiorizzare ed esprimere i pilastri educativi nel proprio agire
quotidiano.
Gli obiettivi
rappresentano
delle mete da
realizzare per
poter acquisire
opportunità di
crescita e quindi
di soddisfazione
personale.
26. LA PIRAMIDE DEGLI OBIETTIVI
lavoro
Tirocinio
esterno
Tirocinio interno
Contributo settimanale
Turni (pulizia, cucina, ecc.
Scuola
Rispetto regole di convivenza
27. FINALITA’
Per finalità intendiamo
le linee orientative che
permettono di raggiungere
determinati Obiettivi.
Come il navigatore si
orienta guardando
le stelle per raggiungere
la terra ferma, l’educatore
porsi delle finalità,
per il raggiungimento
degli obiettivi.
28. conclusioni
• Il fine del percorso educativo si propone di far “diventare il minore di
oggi nel cittadino di domani”
Notas do Editor
Presentazione
Le linee educative rappresentano un orizzonte culturale – valoriale