Intervento di Maria Nice Tini - Direttore Unità Operativa Territoriale di Terni, INAIL - al convegno "La sicurezza delle piattaforme di lavoro mobili elevabili" UNI EN 280 - 26 settembre 2014 Milano
UNI EN 280 "Piattaforme di lavoro mobili elevabili": il punto di vista di INAIL
1. IL PUNTO DI VISTA DELL’ AUTORITA’ DI CONTROLLO
INAIL
SETTORE CERTIFICAZIONE E
VERIFICA
Ing. Maria Nice TINI
DIRETTORE – UNITA’ OPERATIVA TERRITORIALE DI TERNI
2. AUTORITA’ DI CONTROLLO
INAIL e d.lgs 17/2010
svolge accertamenti di carattere tecnico su incarico delle autorità di sorveglianza
ART. 6
INAIL
del mercato
Sorveglianza del mercato
2. Le amministrazioni di cui al comma 1 si avvalgono per gli
accertamenti di carattere tecnico, in conformità alla legislazione
vigente e senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato,
dell’Istituto superiore di prevenzione e sicurezza del lavoro (ISPESL)
INAIL
3. SORVEGLIANZA DEL MERCATO
ACCERTAMENTI TECNICI
Risultanze accertamenti tecnici PLE totale 220
47
118
48
140
120
100
80
60
40
20
0 7
CONFORME NON CONFORME RESA CONFORME UNICO ESEMPLARE
dati aggiornati al 30062013
19
51
15
60
50
40
30
20
10
0
CONFORME NON CONFORME RESA CONFORME
dati aggiornati al 30062007
Totale accertamenti 85
4. SORVEGLIANZA DEL MERCATO
ACCERTAMENTI TECNICI
NON CONFORMITA’ per gruppi di RES
Gruppi R.E.S.
NON
CONFORMITA’ %
Comandi 52 13,8
Stabilità e resistenza
Protezioni e
dispositivi di protezione
Altri rischi meccanici
110 30,8
20 5,3
4 1,1
Rischi elettrici 2 0,5
Manutenzione 7 1,8
Segnalazioni, marcature,
istruzioni
116 29,2
Posti di lavoro 55 14,6
Altri rischi 11 2,9
dati aggiornati al 30062013
5. SORVEGLIANZA DEL MERCATO
ACCERTAMENTI TECNICI
NON CONFORMITA’ per gruppi di RES
Gruppi R.E.S.
NON
CONFORMITA’ %
Comandi 20 10
Stabilità e resistenza
Protezioni e
dispositivi di protezione
Altri rischi meccanici
55 28
13 7
- -
Rischi elettrici - -
Manutenzione 2 1
Segnalazioni, marcature,
istruzioni
70 36
Posti di lavoro 29 15
Altri rischi 4 2
dati aggiornati al 30062007
6. VERIFICHE PERIODICHE ATTREZZATURE DI LAVORO
INAIL - d.gls. 81/08 smi e DM 11 aprile 2011
INAIL
TITOLARE DELLA PRIMA VERIFICA PERIODICA
DM 11 APRILE 2011
Art. 2.
1. Ai sensi dell’articolo 71, commi 11 e 12, del decreto legislativo n. 81/2008, l’INAIL è
titolare della prima delle verifiche periodiche da effettuarsi nel termine di 45 gg dalla
richiesta, mentre le ASL sono titolari delle verifiche periodiche successive alla prima, da
effettuarsi nel termine di trenta giorni dalla richiesta.
7. VERIFICHE ATTREZZATURA PLE del GRUPPO SP
INAIL VERIFICHE PERIODICHE E LA PRIMA VERIFICA PERIODICA pvp
VERIFICA PERIODICA (VP)
Le verifiche periodiche sono finalizzate ad accertare:
- la conformità alle modalità di installazione previste dal fabbricante nelle istruzioni d'uso,
- lo stato di manutenzione e conservazione,
- il mantenimento delle condizioni di sicurezza previste in origine dal fabbricante e specifiche
dell'attrezzatura di lavoro l'efficienza dei dispositivi di sicurezza e di controllo.
PRIMA VERIFICA PERIODICA (PVP)
Identificare l’attrezzatura di lavoro in base alla documentazione allegata alla comunicazione di messa in
servizio, inoltrata al UOT INAIL territorialmente competente, controllandone la rispondenza ai dati riportati
nelle istruzioni per l’uso del fabbricante.
In particolare devono essere rilevate le seguenti informazioni:
• nome del costruttore
• tipo e numero di fabbrica dell’apparecchio
• anno di costruzione
• matricola assegnata dall’INAIL in sede di comunicazione di messa in servizio
Si deve prendere visione della seguente documentazione:
1. dichiarazione CE di conformità
2. dichiarazione di corretta installazione ( ove prevista da disposizione legislative)
3. tabelle/diagramma di portata (ove previsti)
4. diagramma delle aree di lavoro ( ove previsto)
5. istruzioni per l’uso
8. VERIFICHE ATTREZZATURA PLE del GRUPPO SP
VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE ALLA PRIMA
Nel corso delle verifiche periodiche sulle gru mobili, sulle gru trasferibili e
sui ponti sviluppabili su carro ad azionamento motorizzato, sono esibite
dal datore di lavoro le risultanze delle indagini supplementari effettuate
secondo le norme tecniche
INDAGINE SUPPLEMENTARE
Indagine finalizzata a:
- individuare eventuali vizi, difetti o anomalie prodottisi nell'utilizzo delle
attrezzature messe in esercizio da oltre 20 anni,
- stabilire la vita residua in cui la macchina potrà ancora operare in condizioni
di sicurezza con le eventuali relative nuove portate nominali.
9. VERIFICHE ATTREZZATURA PLE del GRUPPO SP
VERIFICHE PERIODICHE E VIOLAZIONI E NON RISPONDENZA AI RESS
VIOLAZIONI
Nel corso dell’effettuazione delle VP è possibile riscontrare violazioni a
quanto indicato nelle modalità di effettuazione delle verifiche (vedi DM
11 aprile 2011) che devono essere comunicate all’organo di vigilanza
competente per territorio.
NON RISPONDENZA AI RESS
La constatazione di non rispondenza ai requisiti essenziali di sicurezza (RES), di
cui alle disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle pertinenti
direttive comunitarie applicabili, deve essere segnalata al soggetto titolare della
funzione.
10. EVOLUZIONE NORMATIVA
EN 280
EN UNI EN supera GUUE
EN 280:2001 EN 280:2001
esiste solo versione EN
in inglese
C 141 del 14.06.2002
PRIMA
PUBBLICAZIONE
EN 280:2001
A1:2004
UNI EN 280:2005
versione italiana
C 180 del 2.8.2006
EN 280:2001
+ A2:2009
UNI EN 280:2009
versione italiana a
partire dall’aprile 2010
EN 280:2001 C 309 del 18.12.2009
EN 280:2013 UNI EN 280:2013
Versione italiana a
partire del febbraio
2014
EN 280:2001
+ A2:2009
C 348 del 28.11.2013
11. EVOLUZIONE NORMATIVA
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
UNI EN 280:2009 UNI EN:280:2013
MEWP macchina mobile destinata a spostare
persone alle posizioni di lavoro nelle quali
svolgono mansioni dalla piattaforma di
lavoro, con l'intendimento che le persone
accedano ed escano dalla piattaforma di
lavoro attraverso una posizione di accesso
definita e che sia costiuita almeno da una
piattaforma di lavoro con comandi, da una
struttura estensibile e da un telaio.
MEWP macchina mobile prevista per spostare
persone alle posizioni di lavoro, nelle quali
svolgono mansioni dalla piattaforma di lavoro, con
l'intendimento che le persone accedano ed
escano dalla piattaforma di lavoro solo
attraverso posizioni di accesso a livello del
suolo o nel telaio e che sia costiuita almeno da
una piattaforma di lavoro con comandi, da una
struttura estensibile e da un telaio.
Non è ammesso il trasporto di persone dove per trasporto si intende
trasporto con sbarco delle persone in una posizione diversa da quella
definita ( da terra o dal telaio di base)
12. Le piattaforme di lavoro mobili elevabili sono suddivise in due gruppi
principali:
UNI EN 280:2009 UNI EN:280:2013
Gruppo A: le piattaforme di lavoro mobili elevabili nelle
quali la proiezione verticale del baricentro del carico è
sempre all'interno delle linee di ribaltamento.
Gruppo B: le piattaforme di lavoro mobili elevabili nelle
quali la proiezione verticale del baricentro del carico può
essere all'esterno delle linee di ribaltamento.
Gruppo A: piattaforme di lavoro mobili elevabili nelle quali la
proiezione verticale del centro dell’area della piattaforma in
tutte le configurazioni della piattaforma alla massima
inclinazione del telaio specificata dal fabbricante è sempre
all’interno delle linee di ribaltamento
Gruppo B: tutte le altre piattaforme di lavoro mobili elevabili
EVOLUZIONE NORMATIVA
CLASSIFICAZIONE
13. EVOLUZIONE NORMATIVA E ACCERTAMENTI TECNICI
PROBLEMATICHE EMERSE NEGLI ANNI NELL’ATTIVITA’ DI AT
RISPETTO DEI RESS
1.2.4.3
ex 1.2.4 98/37/CE
1.3.1
6.1.2
ex 6.1.3 98/37/CE
6.3.2
ex 6.3.3 98/37/CE
Arresto di emergenza
Rischio di perdita di STABILITA’
Controllo delle sollecitazioni per le
macchine mosse da un’energia diversa
da quella umana
Rischi di cadute delle persone dal
supporto del carico
14. RISPETTO RESS 1.2.4.3
Arresto di emergenza
UNI EN
280:2009
UNI EN 280:2013
Nulla era indicato in
merito
L’esclusione dell’arresto di emergenza deve essere consentito solo :
- in una posizione di comando che non sia in uso ( es. posizione di comando degli
stabilizzatori quando è selezionato un comando da terra o nei comandi da terra
con quando è selezionato il comando dalla piattaforma e viceversa) e/o
- per il salvataggio di un operatore intrappolato e/o impossibilitato sulla
piattaforma
Le funzioni di sicurezza possono essere escluse per recuperare l’operatore
quando è in azione un dispositivo di sicurezza ( sistema di rilevamento del
momento o sistema di gestione dell’area di lavoro).
L’esclusione delle funzioni di sicurezza è consentito solo mediante l’utilizzo di un
dispositivo di selezione modale indipendente dal dispositivo di selezione della
posizione di comando. Il dispositivo di selezione modale è un dispositivo di
sicurezza che deve essere azionato mediante comandi ad azione mantenuta, a
velocità ridotta, un movimento alla volta e deve essere protetto contro l’uso non
autorizzato.
L’esclusione degli arresti di emergenza e dei dispositivi di sicurezza non deve
essere possibile contemporaneamente. Tuttavia per il salvataggio di un operatore
intrappolato e/o impossibilitato è consentito escludere contemporaneamente il
dispositivo di arresto di emergenza e il dispositivo di controllo del carico.
15. RISPETTO RESS 1.3.1
Rischio di perdita della stabilità
UNI EN 280:2009 UNI EN 280:2013
Tutte le piattaforme di lavoro mobili elevabili devono
essere dotate di un dispositivo di sicurezza (per
esempio una livella a bolla d'aria) che indichi se
l'inclinazione del telaio rientra nei limiti ammessi dal
fabbricante..
Per le piattaforme di lavoro mobili elevabili con
stabilizzatori motorizzati, l'indicazione deve essere
chiaramente visibile da ciascuna posizione di
comando degli stabilizzatori.
Sulle piattaforme di lavoro mobili elevabili di tipo 3
che raggiungono i limiti estremi di inclinazione, ciò
deve essere indicato mediante un segnale acustico,
percepibile dalla piattaforma di lavoro.
Tutte le piattaforme di lavoro mobili elevabili devono essere
dotate di un dispositivo che fornisce un segnale visivo o
acustico facilmente identificabile per indicare che
l’inclinazione del telaio ha raggiunto i limiti consentiti dal
fabbricante .
Sulle piattaforme di lavoro mobili elevabili dei tipi 2 e 3
durante lo spostamento dalla configurazione di trasporto il
dispositivo deve impedire che il telaio ecceda i limiti di
inclinazione consentiti dal fabbricante. Quando il telaio ha
raggiunto i limiti di inclinazione e il dispositivo di sicurezza
è stata attivato, esso deve evitare che lo spostamento
continui nella direzione selezionata.
Per le piattaforme di lavoro mobili elevabili di tipo 2 montate
su veicolo, il dispositivo di interruzione può essere sostituito
da un allarme acustico.
16. RISPETTO RES 6.1.2
Controllo delle sollecitazioni
98/37/CE 2006/42/CE
6.1.3. Controllo delle sollecitazioni per gli
apparecchi mossi da un’energia diversa dalla
forza umana
I requisiti del punto 4.2.1.4 si applicano
indipendentemente dal valore del carico
massimo di esercizio.
Questo requisito non si applica alle macchine
per le quali il fabbricante può dimostrare che
non esistono rischi di sovraccarico e/o di
capovolgimento
6.1.2. Controllo delle sollecitazioni per le
macchine mosse da un’energia diversa dalla
forza umana
I requisiti del punto 4.2.2 si applicano a
prescindere dal carico masimo di utlizzazione e
dal momento di rovescimento, a meno che il
fabbricante possa dimostrare che non ci sono
rischi di sovraccarico o di rovesciamento.
17. RISPETTO RESS 6.1.2
Controllo delle sollecitazioni
La norma EN 280:2001 (GUCE 141 del 14.06.2002) nella sua versione definitiva
presentava delle modifiche sostanziali, per il mutato stato dell’arte, rispetto alle
precedenti edizioni che, anche se solo allo stato di progetti di norma, erano stati
presi come utili riferimenti da parte degli organismi notificati per la certificazione
delle piattaforme di lavoro elevabili, in particolare per quanto riguarda il
soddisfacimento del requisito essenziale di salute e di sicurezza 6.1.3 dell’Allegato
I della direttiva 98/37/CE
Gruppo Sistema di
rilevamento del
carico e comando
di regolazione
della posizione
Sistemi di
rilevamento del
carico e del
momento
Sistema di rilevamento
del momento con
criteri di sovraccarico
avanzati
Comando di regolazione
della posizione con criteri
avanzati di stabilità e
sovraccarico
A X X
B X X X X
19. RISPETTO RESS 6.1.2
Controllo delle sollecitazioni
CIRCOLARE MAP n. 11693 del 29 Novembre 2004
Con la quale si richiama l’attenzione dei costruttori e degli Organismi Notificati a
riconsiderare, per le piattaforme immesse sul mercato antecedentemente alla data del
14 giugno 2002, nei fascicoli tecnici, rispettivamente presentati o esaminati, l’analisi dei
rischi a suo tempo effettuata, e a giudicare se risulti necessario un adeguamento ai
livelli di protezione corrispondenti al nuovo stato dell’arte e in tal caso, a procedere,
previa nuova certificazione del tipo (ovvero dell’esemplare singolo), all’adeguamento
delle macchine ed all’emissione di una nuova dichiarazione di conformità.
Nella stessa circolare il MAP, per le piattaforme, immesse sul mercato successivamente
alla data del 14 giugno 2002, invita i costruttori e gli Organismi Notificati a dimostrare di
aver soddisfatto i requisiti essenziali di sicurezza di cui all’allegato I della direttiva
98/37/CE, mediante o l’applicazione delle pertinenti disposizioni della norma EN
280:2001 oppure l’adozione di specifiche soluzioni tecniche che garantiscano
l’equivalente copertura del rischio.
20. RISPETTO RESS 6.1.2
Controllo delle sollecitazioni
CARICO MINIMO 120 Kg o
80 KG
21. RISPETTO RESS 6.1.2
Controllo delle sollecitazioni
Tali diagrammi fanno pensare a piattaforme
aventi aree di lavoro variabili in funzione del
carico in piattaforma. Nel caso di PLE a
dimensioni ridotte che adottano la soluzione
di controllo delle sollecitazioni realizzata per
mezzo di un dispositivo di controllo del
momento e dai criteri di sovraccarico avanzati
si ha di fatto la possibilità di raggiungere
sbracci maggiori di quelli previsti
dall’intervento del limitatore di momento in
caso di carichi inferiori determinando un’area
di lavoro variabile ovvero più diagrammi in
funzione del carico in piattaforma.
Aree di lavoro variabili con più di un
carico nominale
22. RISPETTO RESS 6.1.2
Controllo delle sollecitazioni
UNI EN 280:2009 EN 280:2013
Aree di lavoro elevabili con più di un carico
nominale
Area di lavoro variabile mediante selezione
manuale di più di un carico nominale
Le piattaforme di lavoro mobili elevabili con più
di un carico nominale e più di un'area di lavoro
devono avere un indicatore della combinazione
selezionata, visibile dalla piattaforma di lavoro.
La selezione mediante mezzi manuali è
accettabile. In tale caso, la selezione può essere
effettuata solo se la piattaforma di lavoro si
trova nell'area di lavoro per il nuovo carico
nominale selezionato.
La piattaforma di lavoro mobile elevabile deve
essere dotata di sistemi per il rilevamento del
carico e del momento o di un sistema di
rilevamento del carico e di un comando di
regolazione della posizione
Le piattaforme di lavoro mobili elevabili con più di
un carico nominale e più di un'area di lavoro
devono avere un indicatore della combinazione
selezionata, visibile sulla piattaforma di lavoro.
Un indicatore può essere una modifica
fisica alla configurazione della piattaforma
(estensione della piattaforma) che influisce
sul suo carico nominale.
Un indicatore non è necessario per le PLE
per le quali l’area di lavoro è limitata
mediante un sistema di rilevamento del
momento.
La selezione deve essere possibile solo se la
piattaforma di lavoro si trova nell'area di lavoro
per il nuovo carico nominale selezionato.
23. RISPETTO RESS 6.1.2
Controllo delle sollecitazioni PLE CON ESTENSIONI
Prova statica
Per le piattaforme di lavoro mobili elevabili del gruppo A che hanno estensione della
piattaforma con carichi nominali diversi rispetto al carico di prova sulla piattaforma
principale il carico di prova deve essere cosi individuato
24. RISPETTO RESS 6.1.2
Controllo delle sollecitazioni PLE CON ESTENSIONI
Prove dinamiche sulle piattaforme di lavoro mobili elevabili di tipo 2 e 3
Per le piattaforme di lavoro mobili elevabili del gruppo A dei tipi 2 e 3 che hanno
estensione della piattaforma con carichi nominali diversi dalla piattaforma principale,
le prove devono essere eseguite con i carichi specificati sotto, distribuiti allo stesso
modo sulla piattaforma principale e sull’estensione contemporaneamente
Distribuzione del carico
contemporaneamente sulla piattaforma
principale e sull’estensione.
Distribuzione dei carichi sulla piattaforma
principale e sulla estensione con la proporzione
di carico della piattaforma principale fuori dalla
linea di ribaltamento
25. RISPETTO RESS 6.1.2
Controllo delle sollecitazioni PLE CON ESTENSIONI
Prove di sovraccarico
Per le piattaforme di lavoro del gruppo A che hanno estensione della piattaforma con
carichi nominali diversi rispetto alla piattaforma principale, il carico di prova deve essere
cosi individuato
26. RISPETTO RESS 6.3.2
Rischio di caduta delle persone dal supporto del carico
UNI EN 280:2009 UNIEN:280:2013
Il livello della piattaforma di lavoro non deve variare di
oltre 5° dal piano orizzontale o dal piano del telaio o di
qualsiasi piattaforma girevole durante gli spostamenti della
struttura estensibile, oppure a causa dei carichi e delle
forze durante il funzionamento.
Il sistema di livellamento deve incorporare un dispositivo di
sicurezza che, in caso di guasto al sistema, mantenga il
livello della piattaforma entro ulteriori 5°.
I sistemi di livellamento meccanico che utilizzano
tiranterie o leve soddisfano questo requisito se sono
progettati per supportare almeno il doppio del carico loro
imposto.
I cilindri oleodinamici nei sistemi di livellamento idraulico
devono essere conformi al punto 5.10.2.
Il livello della piattaforma di lavoro non deve variare di oltre 5° dal
piano orizzontale o dal piano del telaio o di qualsiasi piattaforma
girevole durante i movimenti della struttura estensibile, oppure a
causa dei carichi o delle forze durante il funzionamento.
La regolazione manuale dei livelli della piattaforma maggiori di 5° è
accettabile purchè la struttura estensibile sia ferma oppure, come nel
caso delle piattaforme…………….con distributori di comando dell’intero
flusso con impugnature di comando collegate meccanicamente ai
cursori dei distributori stessi, mediante un mezzo aggiuntivo che
prevenga l’azionamento involontario dell’impugnatura di comando.
La velocità di vraiazione dell’angolo della piattaforma non deve essere
maggiore della velocità massima che si verifca in abbassamento o in
sollevamento durante il funzionamneto normale .
Il sistema di livellamento, con l’ eccezione dei sistemi di livellamento
idraulici secondo il principio del parallelogramma idraulico (master-slave)
deve incorporare un dispositivo di sicurezza, che in caso di
guasto al sistema, mantenga il livello della piattaforma entro ulteriori
5°.
I sistemi di livellamento che utilizzano tiranterie o leve soddisfano
questo requisito se sono progettati per supportare almeno il doppio
del carico loro imposto.
27. PIATTAFORME MOBILI DI LAVORO ELEVABILI
DISPOSTIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
N
O
V
I
T
A
’
I
N
T
R
O
D
O
T
T
E
N
E
L
L
A
E
N
2
8
0
:
2
0
1
3
Devono essere forniti ancoraggi per la connessione dei sistemi di trattenuta
Gli ancoraggi usati come parti di un sistema di trattenuta devono:
• essere in numero sufficiente in relazione alla numero nominale di persone in
piattaforma. Più di una persona può esser agganciata allo stesso punto di
ancoraggio se è stato progettato a tal fine;
• per un persona, ogni ancoraggio deve essere in grado di resistestere a 3 kN. Per
più persone, il requsito di resistenza deve essere moltiplicato per il numero di
persone. Tale requisito deve solo tenere conto di tutte le possibili configurazioni
del carico e non deve essere preso in considerazione nei calcoli e nelle prove di
stabilità.
28. PIATTAFORME MOBILI DI LAVORO ELEVABILI
Parapetti ripiegabili
N
O
V
I
T
A
’
I
N
T
R
O
D
O
T
T
E
N
E
L
L
A
E
N
2
8
0
:
2
0
1
3
’
Parapetti ‘abbattibili/ripiegabili’ possono essere utilizzati facendo in
modo che non si aprano verso l’esterno e devono essere fissati in
modo sicuro alla piattaforma di lavoro per mezzo di dispositivi di
fissaggio che devono essere protetti contro il distacco accidentale o
la perdita.
Devono essere previsti mezzi tali che impediscano le normali
lavorazioni dalla piattaforma se i corrimani non sono nella corretta
posizione ad esempio ricorrendo a sistemi di interblocco o ad una
sequenza definita di apertura dei parapetti.
29. PIATTAFORME MOBILI DI LAVORO ELEVABILI
PIATTAFORME SOSTITUIBILI
N
O
V
I
T
A
’
I
N
T
R
O
D
O
T
T
E
U
N
I
E
N
2
8
0
:
2
0
1
3
30. PIATTAFORME MOBILI DI LAVORO ELEVABILI
PIATTAFORME SOSTITUIBILI
Definizione
Piattaforme di lavoro previste per essere sostituite senza l’ausilio di attrezzi.
Possono avere dimensioni e/o capacità diverse
Non modificano la funzione originale della PLE ( non atttrezzature intercambiabili)
Requisiti
Le piattaforme devono essere progettate per essere fissate in sicurezza alla struttura estensibile,
bloccate e interbloccate. La parte correlata alla sicurezza del sistema di comando che soddisfa la
funzione di interbloccaggio deve rispettare le categorie.
L’interfaccia deve essere progettata in modo tale da prevenire movimenti non controllati della
piattaforma relativi alla struttura estensibile
Il sistema di interbloccaggio deve prevenire ogni movimento motorizzato della piattaforma quando
questa è collegata, ma non in modo sicuro, alla struttura estensibile.
Il sistema di comando della PLE si deve adattare automaticamente alla piattaforma collegata (area di
lavoro, carico sulla piattaforma, movimenti del carico)
Marcatura
Le piattaforme intercambiabili devono avere, in posizione facilmente visibile, una targhetta attaccata in
modo permanente e che indichi chiaramente:
• il nome del fabbricante o fornitore
• il numero di parte
33. PIATTAFORME MOBILI DI LAVORO ELEVABILI
ULTIME PROBLEMATICHE PRESENTATESI
Numerosi casi di segnalazioni legate a cedimenti strutturali e a difetti di
saldatura
1.3.2 Rischio di rottura durante il funzionamento
4.1.2.3 Resistenza meccanica
6.1.1 Resistenza meccanica
34. PIATTAFORME MOBILI DI LAVORO ELEVABILI
ULTIME PROBLEMATICHE PRESENTATESI
Stabilità nelle fasi di carico e scarico della PLE dal mezzo di trasporto
attraverso le rampe. A causa di un azione indifferenziata sulle leve di
comando cui consegue una variazione di marcia ovvero una rotazione
della macchina è possibile una perdita di stabilità della PLE con
conseguente rovesciamento/ribaltamento
1.1.5. Progettazione della macchina ai fini della movimentazione
1.3.2 Rischio di rottura durante il funzionamento
3.3.2. Avviamento/spostamento
4.1.2.1. Rischi dovuti alla mancanza di stabilità