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la visione
nascosta   del futuro
I frammenti ritrovati
Lo studio di diversi autori, delle loro ipotesi, delle loro tesi
sono il DNA di questa visione, la condivisione con Alberto
Boriani e Sabrina Sabetta è l'articolazione della visione.

R. Buckminster Fuller, Anne Griswold Tyng, Gerry McGovern, Kevin Kelly, Adriano
Olivetti, Gerry Mc Govern, John Naisbitt, Maria Bottero, Smari Mc Carthy, McLuhan,
J.Gleick, George Santayana, Jacques Monod, Muhammmad Yunus, Italo Calvino, E.
H. Gombrich, Diego Perugini, Giampiero Poli, Helghe Tenno, Bruce Sterling, Justen Lee,
Bruno Munari, Josephine Green.
Un sistema biologico
La società connessa è un sistema biologico

La rete è un Sistema Biologico; la struttura del Web è molto simile a quella del
cervello umano, la sua struttura può essere considerata l'equivalente di un
ecosistema. In una rete quante più cose sono connesse tanto più aumenta il valore
di ciascuna, quindi quando tutto è connesso al tutto, la natura del tutto cambia, e
cambia il valore di ognuna delle parti. Potremmo sicuramente affermare che la
sostanza della nuova società non risiede negli strumenti tecnici, ma la sostanza è
fatta di persone, di relazioni, di comunità, non è digitale e non è virtuale, è un
Sistema Biologico, una Realtà Umana.
Il caso e la necessità
In ogni sistema biologico la diversità è un Valore

L'opportunità di nuove occasioni e nuove regole permettono la realizzazione di
progetti con nuove modalità, il valore non si conquista perfezionando il noto, ma
imperfettamente cogliendo l'ignoto, dobbiamo avere la capacità di cogliere i
segnali significanti, ma non ancora evidenti, se desideriamo procedere sulla strada
della innovazione, perchè Il valore significante non segue, ma precede l'inizio delle
cose, ciò vuol anche dire che l'innovazione non viene da un punto del sistema, ma
dalla rete come tutto, e nel nuovo mondo turbolento e mutevole dobbiamo
imparare l'arte della trasformazione e coltivare squilibri sostenibili.
Intelligenza collettiva
Per chi ci veda muoversi in branco,a consumare
il pianeta e scannarsi a vicenda, gli esseri umani
possono sembrare tutto, salvo che una
comunità intelligente.
La tesi dell'esistenza di un'intelligenza collettiva emerge dall'osservazione, sia dei
piccoli gruppi, sia delle grandi civiltà. Un'idea potrebbe essere quella di creare
piattaforme che consentano a gruppi di persone connesse a computer di agire più
intelligentemente dei gruppi privi di computer e dei computer privi di persone.
Piattaforme o sistemi dinamici capaci di aggregare le persone, facilitarle
nell'interazione, concentrarne l'attenzione intorno a un obiettivo, coordinarne le
forze e motivarle con sistemi incentivanti espliciti. Peraltro la velocità e la
complessità del Web sono una grande sfida per chi voglia comprenderne le
conseguenze dell'intelligenza collettiva, ancora più difficile è intendere
pienamente il modo in cui le opportunità creative e culturali dell'intera rete Internet
influiscono e influiranno sui modi di pensare e agire.
Sistemi auto-organizzati
Creare presenza sociale, creare Senso di
comunità.

La teoria dello sciame (swarming) studia i sistemi auto-organizzati, nei quali
un’azione complessa scaturisce dalla somma di micro-azioni elementari da parte
delle singole unità, facendo emergere una intelligenza collettiva precisa,
coordinata e armoniosa. Sebbene negli sciami non esista un leader che indichi una
direzione, milioni di interazioni semplici producono un comportamento
immensamente sofisticato. Al di là del mondo biologico da cui il concetto deriva e
delle sue applicazioni, ( come la robotica, o gli effetti speciali cinematografici),
oggi esistono numerosi casi di “sciami umani” uniti principalmente dai network
digitali.
IL processo cooperativo
La costruzione di una Visione condivisa con gli
altri.
In altre parole, occorre fare in modo che ogni persona all’interno di una comunità
“senta” il proprio lavoro, come un artista la sua opera d’arte, capisca i propri limiti
analizzando il proprio comportamento, si senta legato a una “immagine del futuro”
condivisa, e prenda così parte a un vero dialogo co-operativo. La valorizzazione
delle persone e della squadra, attraverso la creazione e la gestione di un circuito di
relazione affidabile che si basa sulla responsabilizzazione degli attori in gioco, e su
una nuova identità “gassosa” della visione collaborativa, valorizza il talento. La
gestione delle reti e delle relazioni produttive attraverso la creazione di un’identità
di progetto per organizzare, programmare iniziative di partnership atte a
raggiungere obiettivi comuni e condivisi.
Innovazione colletiva
Il futuro non è più un esercizio di esperta
previsione, ma di collettiva progettazione.
In un momento di grandi mutamenti dobbiamo chiederci: Quale innovazione, e
per chi? Qual è il senso dell'innovazione che facciamo? In questo tipo di economia
il valore è sempre meno generato tramite la vendita e l’acquisto di prodotti, e
sempre più attraverso un eco-sistema di informazioni, servizi, esperienze e soluzioni.
L'inovazione sociale è il processo di cambiamento grazie al quale nuove idee
emergono da una grande varietà di attori direttamente coinvolti nel problema da
risolvere. Si tratta di creare soluzioni e prodotti sociali basati su bisogni e aspirazioni
collettive, che facciano bene alla comunità tanto quanto agli individui. L’unico
modo per iniziare a comprendere i sistemi complessi della innovazione è quello di
cominciare a lavorare insieme in un processo di sperimentazione e formazione
continua.
Relazione inaspettata
Il mondo è un posto meravigliosamente
paradossale...

Paradossale la proliferazione di esperienze individuali, il superamento dell’idea
stessa      di     uguaglianza,     sta    producendo         non      meno        ma
più condivisione. Nel mondo connesso i nuovi social media hanno esteso la rete
delle relazioni, l’evoluzione si è tramutata in co-evoluzione. Attraverso questo
metabolismo connettivo, il mondo sta sempre più svelando quanto assurda sia ogni
autoreferenzialità: è nella relazione che tutto si valorizza e si espande. E' anche vero
che chi possiede un forte senso di sé sarà più aperto a rapporti più veri, non
difensivi, non consolatori; è nella consapevolezza che non siamo affatto tutti uguali,
anzi che ognuno di noi è un’eccezione e che si creano le condizioni per superiori
modelli di condivisione. Perché in rete si è autori e biografi di se stessi in diretta, e si
hanno relazioni aperte, gassose, dinamiche, mutevoli, che si scelgono a ogni
istante, che ci fanno sentire parte di qualcosa di più grande, ma siamo liberi di
attivarle e disattivarle come e quando vogliamo.
Reputazione
Nello spazio di internet sarà necessario essere,
oltre che creativi e flessibili, fortemente credibili,
ossia avere un sistema di reputazione e di
garanzie adeguato.

Si dovrà imparare ad ascoltare tutti e fornire loro le garanzie che serviranno per
iniziare un viaggio comune. Un esempio è che oggi sempre più imprese si
ripensano come “relazionali”: scambiano informazioni con i propri clienti; ricorrono,
più che all’outsourcing, al crowdsourcing; la comunicazione web si diffonde
capillarmente in tutta l’impresa, anziché rappresentare un settore separato dal
resto. Internet e le avanzate tecnologie di comunicazione hanno un ruolo
privilegiato per dialogare con i clienti e per coinvolgerli nell’attività d’impresa, per
entrare a far parte dei network nazionali e internazionali e/o di creazione di valore.
L'oggetto si fa racconto
Qualunque oggetto è il prodotto di un essere
vivente, espressione di un progetto.

L'evoluzione alla partecipazione in cui: la qualità che si fa quantità, il numero che si
fa pensiero, l'organizzazione che si fa organismo, il cinguettare che si fa racconto,
prevede una grande trasformazione, le semplici regole individuali di interazione si
trasformano da racconto in comportamenti collettivi. Ogni individuo ha una certa
tendenza a “copiare” il comportamento dei propri “vicini”, innescando un
meccanismo di reciproca e virtuosa influenza che genera infine una
comunicazione co-ordinata (quasi a livello telepatico); inoltre per minimizzare i
rischi di omologazione e offrire risposte efficaci alla complessità del racconto, è
bene che gli individui abbiano background e abilità cognitive ibride e differenti e
che le idee entrino in sana competizione creativa tra loro. Autonomia nel lavoro e
condivisione di un obiettivo: un racconto comune può essere di ispirazione al fatto
che gli individui apportino piccoli e continui miglioramenti all'oggetto in questione.
Il linguaggio logico
Il racconto nel web diventa un atto espressivo,
emozionale, evocativo.
Nel nostro sistema biologico le regole del linguaggio non cambiano: definiamo un
atto linguistico come espressivo se ci informa sullo stato d'animo di chi parla, è
altrettanto importante però distinguere l'espressione di una emozione dalla
evocazione della stessa espressione, il sintomo dal segnale. Il linguaggio umano ha
sviluppato la funzione descrittiva, mediante la parola possiamo informare le altre
persone dello stato di cose relative al passato, al presente, al futuro, osservabili o
lontane, reali o condizionali (fattore temporale). Possiamo quindi affermare che
l'immagine visiva ha una efficacia insuperabile nella evocazione, ma che il suo uso
a fini espressivi è problematico e da sola non è in grado di uguagliare la funzione
espositiva del linguaggio.
La semplicità geniale
Il vero genio... è la capacità di trasformare il
problema in una soluzione semplice e efficace.

Purtroppo è ormai un diffuso pregiudizio che la stupidità sia semplice e che
l'intelligenza sia complicata. Il vero genio e la grande qualità stanno nella capacità
di trasformare un problema complesso in una soluzione semplice. Penso che la
semplicità non sia solo una conquista intellettuale è a mio parere anche una
emozione, innamorarsi della semplicità è una esperienza affascinante, è uno dei
modi più efficaci per coltivare l'intelligenza, quando l'intelligenza si propone in un
modo intricato (complicato), o difficilmente comprensibile, vuol dire che è
immatura. Parte dei problemi che ci rovinano la vita sono l'accumularsi di
complicazioni inutili.
una visionereale...
       bridge experiences TV
socialonair
E' un sistema biologico aperto che contiene: una serie di
oggetti modificabili e     catalogati secondo alcune
tematiche (fruibili con le diverse tecnologie), una
comunità connessa di utenti con visioni, più o meno
comuni e con una conoscenza condivisa, ma differente
tra le singole unità.

Per costruire galassie di progetti e nuove relazioni tra le micro-community,
che non hanno confini, e le macro-community. Per noi co-operare significa
condividere obiettivi e progetti comuni, coinvolgere persone e skill, gestire e
accrescere relazioni produttive per creare nuove opportunità di
competenze e produrre così nuovo Valore.
oggettoracconto
L'oggetto è il racconto, è la storia fatta di immagini,
suoni e testi... è essenzialmente raggruppabile in due
categorie.

oggettochiuso è un contenuto fatto da un racconto finito: come un
film, una serie televisiva fatta di singoli episodi, uno sceneggiato, un
evento on-demand; è l'oggetto di partenza.
oggettoaperto          è un contenuto fatto da un racconto che si genera
e modifica istante dopo istante (diviene nel presente): una notizia in real
time, un evento in diretta, un talk show, una serie di tematiche che si
aprono all'approfondimento o discussione, forse anche uno spot per un
Brand o prodotto; è l'oggetto che diviene tale per la condivisione.
azioneethos-creativo
Le persone vogliono partecipare all'azione, i recenti
cambiamenti del nostro scenario socio-economico
hanno solo messo in luce e intensificato un fenomeno
pre-esistente: un'esplosione del condividere, del
barattare, del prestare, del commerciare, del
noleggiare, del donare e dello scambiare.

@ Azionesegui                   @ Azionecondividi
seguicondividi
L'utente può operare sugli oggetti presenti tramite
azioni in grado di trasformare o completare l'oggetto
stesso. Può inoltre integrare un oggetto o una serie di
oggetti residenti sul nostro bridge experiences
attraverso l'embeded sui suoi canali web.

Il Consumo Collaborativo sta scardinando i modelli di business più datati e
reinventando non solo ciò che consumiamo, ma anche come lo
consumiamo. Nessun possesso ma solo accesso, la proprietà è una palla
al piede.
utenteconnnesso
La trasformazione dell'utente connesso attraverso l'offerta
di informazioni, business e intrattenimento .




       da processo Virale         a processo a Sciame




               dare voce ad un pensiero condiviso
azioniconnnesse
oggettotrasformato
                              bridge experiences
OGGETTO 1    OGGETTO 1A




OGGETTO 2    OGGETTO 2A




 OGGETTO 3
                     azioni


 OGGETTO 4



openexperience
oggettospime
Una evoluzione cruciale in atto : è quella dall' oggetto
tecnologico all’oggetto-SPIME (un nuovo tipo di oggetto
conversazionale) e quella parallela dal destinatario-
utente all’intermediario (colui che interagisce in modo
conversazionale con i nuovo oggetti-SPIME) ...

Gli SPIME (neologismo derivante dalla fusione di SPACE + TIME) sono un’ulteriore
evoluzione di ciò che oggi chiamiamo web 2.0; muovendosi in direzione dei
fenomeni come il social-networking. Oggi si prospetta un approccio al design che
va oltre il concetto di progettazione di un singolo artefatto (oggetto, sito web o
altro), ma abbraccia invece un’idea di design come costruzione di una esperienza
trasversale ai diversi contesti d’uso, con uno spostamento significativo del fuoco
dell’attenzione: dall’interfaccia all’interazione, dal prodotto al processo, dal
oggetto allo SPIME.
oggettospime
La trasformazione dell' oggetto attraverso le azioni
condivise, modificheranno il racconto, sia come
oggetto finito, sia nelle sue parti temporali intermedie;
da cui potranno dipartire altre soluzioni condivise in
grado di trasformare l'oggetto (seguendo la teoria del
Kaos), arrivando alla scoperta di “qualcosa” attraverso
un percorso imprevisto e laterale.




 OGGETTO                                  SPIME
interfacciatrasparente
E' un sistema dinamico multifunzionale che si interpone
tra l'oggetto e l'utente, permettendo a questultimo di
trasformarlo e condividerlo...

In questo modo la cretività dovrà essere concepita, non come obiettivo,
ma come strumento libero e partecipativo. Il pensiero si trasforma da
quello che “sono” a quello che “siamo”, per modificare il racconto
(oggetto) iniziale. E' come se poneste davanti allo schermo un foglio
trasparente su cui appuntare immagini, suoni, testi, video, e una volta
finito, il racconto sarà modificato secondo la vostra visione e lo potrete
condividete con altri, che a loro volta lo trasformeranno e così via, in una
sorta di crescita, espandendone le opportunità.
tecnologiasocial
          Le persone con la tecnologia si
          trasformano da ricevente ad emittente,
          tutti noi possiamo postare oggetti,
          raccontare storie, in real time o meno. Ci
          sono milioni di persone dotate di smart
          phone che possono raccontare e
          condividere una storia, una emozione su
          qualsiasi oggetto: sia esso un prodotto,
          un Brand, un argomento filosofico, un
          argomento economico, una rivolta
          sociale, ecc. E tutti questi occhi non
          saranno altro che il ponte verso nuove
          opportunità,nuoveoccasioni, generando
          valore nei suoi diversi aspetti...
competitorsevoluti
I vari settori del mercato si trovano oggi in una
correlazione dinamica, ed è la loro dinamica interna
che contribuisce a determinare la distribuzione dei
processi e la loro qualità locale, è un mercato immenso
ed affascinante, da non perdere...
m.paglioli@gmail.com


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Connessione Irridescente...

  • 1. la visione nascosta del futuro
  • 2. I frammenti ritrovati Lo studio di diversi autori, delle loro ipotesi, delle loro tesi sono il DNA di questa visione, la condivisione con Alberto Boriani e Sabrina Sabetta è l'articolazione della visione. R. Buckminster Fuller, Anne Griswold Tyng, Gerry McGovern, Kevin Kelly, Adriano Olivetti, Gerry Mc Govern, John Naisbitt, Maria Bottero, Smari Mc Carthy, McLuhan, J.Gleick, George Santayana, Jacques Monod, Muhammmad Yunus, Italo Calvino, E. H. Gombrich, Diego Perugini, Giampiero Poli, Helghe Tenno, Bruce Sterling, Justen Lee, Bruno Munari, Josephine Green.
  • 3. Un sistema biologico La società connessa è un sistema biologico La rete è un Sistema Biologico; la struttura del Web è molto simile a quella del cervello umano, la sua struttura può essere considerata l'equivalente di un ecosistema. In una rete quante più cose sono connesse tanto più aumenta il valore di ciascuna, quindi quando tutto è connesso al tutto, la natura del tutto cambia, e cambia il valore di ognuna delle parti. Potremmo sicuramente affermare che la sostanza della nuova società non risiede negli strumenti tecnici, ma la sostanza è fatta di persone, di relazioni, di comunità, non è digitale e non è virtuale, è un Sistema Biologico, una Realtà Umana.
  • 4. Il caso e la necessità In ogni sistema biologico la diversità è un Valore L'opportunità di nuove occasioni e nuove regole permettono la realizzazione di progetti con nuove modalità, il valore non si conquista perfezionando il noto, ma imperfettamente cogliendo l'ignoto, dobbiamo avere la capacità di cogliere i segnali significanti, ma non ancora evidenti, se desideriamo procedere sulla strada della innovazione, perchè Il valore significante non segue, ma precede l'inizio delle cose, ciò vuol anche dire che l'innovazione non viene da un punto del sistema, ma dalla rete come tutto, e nel nuovo mondo turbolento e mutevole dobbiamo imparare l'arte della trasformazione e coltivare squilibri sostenibili.
  • 5. Intelligenza collettiva Per chi ci veda muoversi in branco,a consumare il pianeta e scannarsi a vicenda, gli esseri umani possono sembrare tutto, salvo che una comunità intelligente. La tesi dell'esistenza di un'intelligenza collettiva emerge dall'osservazione, sia dei piccoli gruppi, sia delle grandi civiltà. Un'idea potrebbe essere quella di creare piattaforme che consentano a gruppi di persone connesse a computer di agire più intelligentemente dei gruppi privi di computer e dei computer privi di persone. Piattaforme o sistemi dinamici capaci di aggregare le persone, facilitarle nell'interazione, concentrarne l'attenzione intorno a un obiettivo, coordinarne le forze e motivarle con sistemi incentivanti espliciti. Peraltro la velocità e la complessità del Web sono una grande sfida per chi voglia comprenderne le conseguenze dell'intelligenza collettiva, ancora più difficile è intendere pienamente il modo in cui le opportunità creative e culturali dell'intera rete Internet influiscono e influiranno sui modi di pensare e agire.
  • 6. Sistemi auto-organizzati Creare presenza sociale, creare Senso di comunità. La teoria dello sciame (swarming) studia i sistemi auto-organizzati, nei quali un’azione complessa scaturisce dalla somma di micro-azioni elementari da parte delle singole unità, facendo emergere una intelligenza collettiva precisa, coordinata e armoniosa. Sebbene negli sciami non esista un leader che indichi una direzione, milioni di interazioni semplici producono un comportamento immensamente sofisticato. Al di là del mondo biologico da cui il concetto deriva e delle sue applicazioni, ( come la robotica, o gli effetti speciali cinematografici), oggi esistono numerosi casi di “sciami umani” uniti principalmente dai network digitali.
  • 7. IL processo cooperativo La costruzione di una Visione condivisa con gli altri. In altre parole, occorre fare in modo che ogni persona all’interno di una comunità “senta” il proprio lavoro, come un artista la sua opera d’arte, capisca i propri limiti analizzando il proprio comportamento, si senta legato a una “immagine del futuro” condivisa, e prenda così parte a un vero dialogo co-operativo. La valorizzazione delle persone e della squadra, attraverso la creazione e la gestione di un circuito di relazione affidabile che si basa sulla responsabilizzazione degli attori in gioco, e su una nuova identità “gassosa” della visione collaborativa, valorizza il talento. La gestione delle reti e delle relazioni produttive attraverso la creazione di un’identità di progetto per organizzare, programmare iniziative di partnership atte a raggiungere obiettivi comuni e condivisi.
  • 8. Innovazione colletiva Il futuro non è più un esercizio di esperta previsione, ma di collettiva progettazione. In un momento di grandi mutamenti dobbiamo chiederci: Quale innovazione, e per chi? Qual è il senso dell'innovazione che facciamo? In questo tipo di economia il valore è sempre meno generato tramite la vendita e l’acquisto di prodotti, e sempre più attraverso un eco-sistema di informazioni, servizi, esperienze e soluzioni. L'inovazione sociale è il processo di cambiamento grazie al quale nuove idee emergono da una grande varietà di attori direttamente coinvolti nel problema da risolvere. Si tratta di creare soluzioni e prodotti sociali basati su bisogni e aspirazioni collettive, che facciano bene alla comunità tanto quanto agli individui. L’unico modo per iniziare a comprendere i sistemi complessi della innovazione è quello di cominciare a lavorare insieme in un processo di sperimentazione e formazione continua.
  • 9. Relazione inaspettata Il mondo è un posto meravigliosamente paradossale... Paradossale la proliferazione di esperienze individuali, il superamento dell’idea stessa di uguaglianza, sta producendo non meno ma più condivisione. Nel mondo connesso i nuovi social media hanno esteso la rete delle relazioni, l’evoluzione si è tramutata in co-evoluzione. Attraverso questo metabolismo connettivo, il mondo sta sempre più svelando quanto assurda sia ogni autoreferenzialità: è nella relazione che tutto si valorizza e si espande. E' anche vero che chi possiede un forte senso di sé sarà più aperto a rapporti più veri, non difensivi, non consolatori; è nella consapevolezza che non siamo affatto tutti uguali, anzi che ognuno di noi è un’eccezione e che si creano le condizioni per superiori modelli di condivisione. Perché in rete si è autori e biografi di se stessi in diretta, e si hanno relazioni aperte, gassose, dinamiche, mutevoli, che si scelgono a ogni istante, che ci fanno sentire parte di qualcosa di più grande, ma siamo liberi di attivarle e disattivarle come e quando vogliamo.
  • 10. Reputazione Nello spazio di internet sarà necessario essere, oltre che creativi e flessibili, fortemente credibili, ossia avere un sistema di reputazione e di garanzie adeguato. Si dovrà imparare ad ascoltare tutti e fornire loro le garanzie che serviranno per iniziare un viaggio comune. Un esempio è che oggi sempre più imprese si ripensano come “relazionali”: scambiano informazioni con i propri clienti; ricorrono, più che all’outsourcing, al crowdsourcing; la comunicazione web si diffonde capillarmente in tutta l’impresa, anziché rappresentare un settore separato dal resto. Internet e le avanzate tecnologie di comunicazione hanno un ruolo privilegiato per dialogare con i clienti e per coinvolgerli nell’attività d’impresa, per entrare a far parte dei network nazionali e internazionali e/o di creazione di valore.
  • 11. L'oggetto si fa racconto Qualunque oggetto è il prodotto di un essere vivente, espressione di un progetto. L'evoluzione alla partecipazione in cui: la qualità che si fa quantità, il numero che si fa pensiero, l'organizzazione che si fa organismo, il cinguettare che si fa racconto, prevede una grande trasformazione, le semplici regole individuali di interazione si trasformano da racconto in comportamenti collettivi. Ogni individuo ha una certa tendenza a “copiare” il comportamento dei propri “vicini”, innescando un meccanismo di reciproca e virtuosa influenza che genera infine una comunicazione co-ordinata (quasi a livello telepatico); inoltre per minimizzare i rischi di omologazione e offrire risposte efficaci alla complessità del racconto, è bene che gli individui abbiano background e abilità cognitive ibride e differenti e che le idee entrino in sana competizione creativa tra loro. Autonomia nel lavoro e condivisione di un obiettivo: un racconto comune può essere di ispirazione al fatto che gli individui apportino piccoli e continui miglioramenti all'oggetto in questione.
  • 12. Il linguaggio logico Il racconto nel web diventa un atto espressivo, emozionale, evocativo. Nel nostro sistema biologico le regole del linguaggio non cambiano: definiamo un atto linguistico come espressivo se ci informa sullo stato d'animo di chi parla, è altrettanto importante però distinguere l'espressione di una emozione dalla evocazione della stessa espressione, il sintomo dal segnale. Il linguaggio umano ha sviluppato la funzione descrittiva, mediante la parola possiamo informare le altre persone dello stato di cose relative al passato, al presente, al futuro, osservabili o lontane, reali o condizionali (fattore temporale). Possiamo quindi affermare che l'immagine visiva ha una efficacia insuperabile nella evocazione, ma che il suo uso a fini espressivi è problematico e da sola non è in grado di uguagliare la funzione espositiva del linguaggio.
  • 13. La semplicità geniale Il vero genio... è la capacità di trasformare il problema in una soluzione semplice e efficace. Purtroppo è ormai un diffuso pregiudizio che la stupidità sia semplice e che l'intelligenza sia complicata. Il vero genio e la grande qualità stanno nella capacità di trasformare un problema complesso in una soluzione semplice. Penso che la semplicità non sia solo una conquista intellettuale è a mio parere anche una emozione, innamorarsi della semplicità è una esperienza affascinante, è uno dei modi più efficaci per coltivare l'intelligenza, quando l'intelligenza si propone in un modo intricato (complicato), o difficilmente comprensibile, vuol dire che è immatura. Parte dei problemi che ci rovinano la vita sono l'accumularsi di complicazioni inutili.
  • 14. una visionereale... bridge experiences TV
  • 15. socialonair E' un sistema biologico aperto che contiene: una serie di oggetti modificabili e catalogati secondo alcune tematiche (fruibili con le diverse tecnologie), una comunità connessa di utenti con visioni, più o meno comuni e con una conoscenza condivisa, ma differente tra le singole unità. Per costruire galassie di progetti e nuove relazioni tra le micro-community, che non hanno confini, e le macro-community. Per noi co-operare significa condividere obiettivi e progetti comuni, coinvolgere persone e skill, gestire e accrescere relazioni produttive per creare nuove opportunità di competenze e produrre così nuovo Valore.
  • 16. oggettoracconto L'oggetto è il racconto, è la storia fatta di immagini, suoni e testi... è essenzialmente raggruppabile in due categorie. oggettochiuso è un contenuto fatto da un racconto finito: come un film, una serie televisiva fatta di singoli episodi, uno sceneggiato, un evento on-demand; è l'oggetto di partenza. oggettoaperto è un contenuto fatto da un racconto che si genera e modifica istante dopo istante (diviene nel presente): una notizia in real time, un evento in diretta, un talk show, una serie di tematiche che si aprono all'approfondimento o discussione, forse anche uno spot per un Brand o prodotto; è l'oggetto che diviene tale per la condivisione.
  • 17. azioneethos-creativo Le persone vogliono partecipare all'azione, i recenti cambiamenti del nostro scenario socio-economico hanno solo messo in luce e intensificato un fenomeno pre-esistente: un'esplosione del condividere, del barattare, del prestare, del commerciare, del noleggiare, del donare e dello scambiare. @ Azionesegui @ Azionecondividi
  • 18. seguicondividi L'utente può operare sugli oggetti presenti tramite azioni in grado di trasformare o completare l'oggetto stesso. Può inoltre integrare un oggetto o una serie di oggetti residenti sul nostro bridge experiences attraverso l'embeded sui suoi canali web. Il Consumo Collaborativo sta scardinando i modelli di business più datati e reinventando non solo ciò che consumiamo, ma anche come lo consumiamo. Nessun possesso ma solo accesso, la proprietà è una palla al piede.
  • 19. utenteconnnesso La trasformazione dell'utente connesso attraverso l'offerta di informazioni, business e intrattenimento . da processo Virale a processo a Sciame dare voce ad un pensiero condiviso
  • 21. oggettotrasformato bridge experiences OGGETTO 1 OGGETTO 1A OGGETTO 2 OGGETTO 2A OGGETTO 3 azioni OGGETTO 4 openexperience
  • 22. oggettospime Una evoluzione cruciale in atto : è quella dall' oggetto tecnologico all’oggetto-SPIME (un nuovo tipo di oggetto conversazionale) e quella parallela dal destinatario- utente all’intermediario (colui che interagisce in modo conversazionale con i nuovo oggetti-SPIME) ... Gli SPIME (neologismo derivante dalla fusione di SPACE + TIME) sono un’ulteriore evoluzione di ciò che oggi chiamiamo web 2.0; muovendosi in direzione dei fenomeni come il social-networking. Oggi si prospetta un approccio al design che va oltre il concetto di progettazione di un singolo artefatto (oggetto, sito web o altro), ma abbraccia invece un’idea di design come costruzione di una esperienza trasversale ai diversi contesti d’uso, con uno spostamento significativo del fuoco dell’attenzione: dall’interfaccia all’interazione, dal prodotto al processo, dal oggetto allo SPIME.
  • 23. oggettospime La trasformazione dell' oggetto attraverso le azioni condivise, modificheranno il racconto, sia come oggetto finito, sia nelle sue parti temporali intermedie; da cui potranno dipartire altre soluzioni condivise in grado di trasformare l'oggetto (seguendo la teoria del Kaos), arrivando alla scoperta di “qualcosa” attraverso un percorso imprevisto e laterale. OGGETTO SPIME
  • 24. interfacciatrasparente E' un sistema dinamico multifunzionale che si interpone tra l'oggetto e l'utente, permettendo a questultimo di trasformarlo e condividerlo... In questo modo la cretività dovrà essere concepita, non come obiettivo, ma come strumento libero e partecipativo. Il pensiero si trasforma da quello che “sono” a quello che “siamo”, per modificare il racconto (oggetto) iniziale. E' come se poneste davanti allo schermo un foglio trasparente su cui appuntare immagini, suoni, testi, video, e una volta finito, il racconto sarà modificato secondo la vostra visione e lo potrete condividete con altri, che a loro volta lo trasformeranno e così via, in una sorta di crescita, espandendone le opportunità.
  • 25.
  • 26. tecnologiasocial Le persone con la tecnologia si trasformano da ricevente ad emittente, tutti noi possiamo postare oggetti, raccontare storie, in real time o meno. Ci sono milioni di persone dotate di smart phone che possono raccontare e condividere una storia, una emozione su qualsiasi oggetto: sia esso un prodotto, un Brand, un argomento filosofico, un argomento economico, una rivolta sociale, ecc. E tutti questi occhi non saranno altro che il ponte verso nuove opportunità,nuoveoccasioni, generando valore nei suoi diversi aspetti...
  • 27. competitorsevoluti I vari settori del mercato si trovano oggi in una correlazione dinamica, ed è la loro dinamica interna che contribuisce a determinare la distribuzione dei processi e la loro qualità locale, è un mercato immenso ed affascinante, da non perdere...