Update su nuove tecniche chir per prolasso genitale spreafico
Ecografia applicata all'infermieristica
1. VII° Congresso provinciale collegio Ipasvi Lucca
Lucca 25 Maggio 2012
“Professione infermieristica: la sfida della modernità. Le nuove
esperienze dell’esercizio professionale”
Ecografia applicata all’infermieristica
l’esperienza pluriennale dell’Azienda USL2 Lucca
Infermiere Luca Romei
Pronto soccorso zona Valle del Serchio Az.USL2 Lucca
2. Nurse’s Sonography, Why?
In the land of the blind
, the one eyed man is king
Desiderius Erasmus 1466-
1536, Adagia (III, IV, 96)
3. Ecografia come “imaging”
• Vedere ciò che non si vede
• Vedere meglio ciò che già si vede
• Vedere cosa si fa e se si fa bene
• Vedere (presto) le complicanze
• …………….
7. Semeiotica vascolare
• Il vaso c’è ?
• Ha una posizione tipica ?
• Ha un calibro adeguato ?
• E’ pervio ?
• Ha un decorso tipico ?
Tutto ciò è verificabile con la
tecnica blind?
8. ACCESSI VENOSI PERIFERICI
Costantino TG, et al
Ultrasonography-guided peripheral intravenous access
versus traditional approaches in patients with difficult intravenous access
Ann Emerg Med 2005;146:456-461
MATERIALI e METODI
Studio prospettico condotto in un dipartimento di emergenza su 60 pazienti con accesso venoso
superficiale difficoltoso (obesità, malattie mediche croniche, abuso di stupefacenti per via
endovenosa), dopo almeno 3 tentativi falliti di posizionamento da parte di infermieri in servizio.
Randomizzazione dei pazienti ad ulteriore tentativo di accesso con ecoguida (giorni pari) o con
metodo tradizionale (giorni dispari).
Confronto tra i due gruppi delle seguenti variabili di esito: successo nell‘incannula-mento, numero
di punture, tempo all‘incannulamento, soddisfazione dei pazienti.
RISULTATI
ECO TRAD DIFFERENZA (IC 95%)
Successo nell‘incannulamento 97% 33% 64% (39-91%)
all‘incannulamento 13 m 30 m 17 m (0.8-25.6)
Tempo dopo la prima puntura 4m 15 m 11 m (8.2-19.4)
Numero di punture 1.7 3.7 2.0 (1.27-2.82)
Soddisfazione dei pazienti (scala 1-10) 8. 5.7 3.0 (1.82-4.29)
9. ACCESSI VENOSI PERIFERICI
Brannam L, Blaivas M, Lyon M, Flake M
Emergency nurses' utilization of ultrasound guidance for placement of
peripheral intravenous lines in difficult-access patients
Acad Emerg Med. 2004;11:1361-63
MATERIALI e METODI
Studio prospettico osservazionale condotto in un trauma center (75000 accessi/anno) su pazienti
con accesso venoso superficiale difficoltoso (obesità, malattie mediche croniche, abuso di
stupefacenti per via endovenosa, emodialisi), dopo tentativi ripetuti falliti di posizionamento da
parte di infermieri in servizio.
Ulteriore tentativo di accesso con ecoguida da parte di infermieri addestrati su modello inanimato
dopo sessione teorica di 45‘.
Descrizione dell‘attività post-addestramento (casi trattati, condizioni favorenti la difficoltà
all‘incannulamento, efficacia della metodica).
RISULTATI
Tentativo di accesso con ecoguida in 321 casi, con incannulamento riuscito in 280 (87%). Fallimento
in 41 casi (13%): in 20 successivo incannulamento con ecoguida da parte di un altro operatore, in 9
accesso in giugulare esterna (senza ecoguida), in 12 posizionamento di CVC. Incidenza di
complicanze 1.2% (4 punture arteriose).
10. ECOGUIDA ACCESSI VENOSI
quando ?
Obesi
Anziani con fragilità
delle vene superficiali
Terapie ev ripetute
Tossicodipendenti
Dializzati
Shock, ipovolemia
Ustionati
pediatrici
PICC
11. ECOGUIDA ACCESSI VENOSI
perché ?
Diminuzione del numero di punture
Diminuzione tempi
Diminuzione rischio puntura su trombosi
Diminuzione dei CVC “evitabili”
Diminuzione complicanze (stravaso ematico o
infusionale)
Riuscita di accesso venoso altrimenti impossibile
Aumento soddisfazione da parte degli utenti
13. Accessi arteriosi
L’utilizzo degli ultrasuoni aumenta il tasso di
successo con riduzione del tempo di
inserimento del catetere arterioso.
Levin PD,Sheinin O. Gozal Y:
“Use of ultrasound guidance in the insertion of radial artery catheters
Critical care medicine 2003 n°32
14. TEST DI ALLEN
Controllo ecografico più sensibile
per la rilevazione
del circolo collaterale
Levin PD,Sheinin O. Gozal Y:
“Use of ultrasound guidance in the insertion of radial artery
catheters
Critical care medicine 2003 n°32
16. DEFINIZIONE
• L’ecografia Infermieristica Pelvica è un
metodo di valutazione non invasiva del
volume della vescica, del suo
contenuto, della salienza intravescicale
della regione prostatico-trigonale e della
determinazione in tempo reale del
posizionamento del catetere vescicale.
Non ha finalità diagnostiche, ma di
supporto a procedure operative.
21. IMPIEGO DELL’ECOGRAFIA INFERMIERISTICA
PER L’USO, LA SCELTA E LA GESTIONE DEI
CATETERI VESCICALI
Romei L, Sabatini A, Biagioni C. Emergency Care Journal 2008)
Valutazione Stima Strumento Implicazione Azione
Volumetria Quantitativa Calcolo Necessità di Applicazione
della vescica dell’ellissoide cateterismo di catetere
Residuo Quantitativa Calcolo Necessità di Applicazione
vescicale dell’ellissoide cateterismo di catetere
Malfunzionamento Revisione del
di catetere catetere
Contenuto Qualitativa 3 gradi* Previsione del Applicazione
vescicale calibro e del tipo di di un catetere
catetere idoneo
Prostata Qualitativa 2 gradi** Previsione di Catetere
complicanze idoneo e
azioni
appropriate
Passaggio Qualitativa “Eyeball” Livello Catetere
“Real time” dell’eventuale idoneo e
del catetere ostacolo azioni
appropriate
23. Valutazione clinica
• Valutazione infermieristica
raccolta dati oggettivi e soggettivi
• Valutazione clinica indispensabile
nel processo di Nursing
• La valutazione clinica anche
attraverso lo studio dei segni
la semeiotica
• Integrazione semeiotica ecografica
24. Le funzioni vitali: Tre targets per
l’ecografia
• Il cuore (C)
• I polmoni (A/B)
• Il precarico (C)
25. AAA
• Procedura di Area vasta (area vasta Nord
Ovest –Az.Osp.Univ.Pisana)
• Percorso: Gestione del paziente con
aneurisma dell’aorta addominale rotto o
sospetto tale.
26. Ruolo dell’infermiere di triage
• ……….è da considerare la possibilità futura di
eseguire al triage un’ecografia addominale da
parte di personale Infermieristico
adeguatamente formato, con l’unica finalità di
ricercare la presenza di AAA, all’evidente
scopo di velocizzare l’iter……..
30. “Per noi che prestiamo assistenza
infermieristica, la nostra assistenza
infermieristica è qualche cosa che,
se non contribuiremo a far
progredire ogni anno, ogni
mese,ogni giorno, contribuiremo a
far regredire.”
1872 Florence Nightingale
31. “Colui che lavora con le sue mani è un lavoratore.
Colui che lavora con la sua testa e le sue mani è un artigiano”
San Francesco da Assisi
Grazie per l’attenzione
Infermiere Luca Romei lucaromei@libero .it
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