2. Ricordiamo le caratteristiche
• Persistente caparbietà
• Resistente alle direttive
• Ha scarsa disponibilità al compromesso, resa o negoziazione
con gli adulti o coi coetanei.
• Deliberata o persistente messa alla prova dei limiti, di solito
ignorando gli ordini, litigando e non accettando i rimproveri per i
misfatti.
• L’ostilità è diretta contro gli adulti o i coetanei ed è espressa
disturbando deliberatamente gli altri o con aggressioni verbali
• I sintomi sono presenti nell’ambiente familiare, ma possono non
essere evidenti a scuola o nella comunità.
• I sintomi sono tipicamente più evidenti con gli adulti o i coetanei
che il soggetto conosce bene
• Di solito i soggetti non si considerano oppositivi o provocatori, ma
giustificano il proprio comportamento come una risposta a
richieste o circostanze irragionevoli.
3. • un comportamento oppositivo transitorio è molto comune nei
bambini in età prescolare e negli adolescenti, si dovrebbe usare
cautela nel fare la diagnosi
• Il numero dei sintomi di opposizione tende ad aumentare con
l’età.
• Il disturbo ha maggiore prevalenza tra i maschi che tra le
femmine in epoca prepuberale, ma le percentuali sembrano
essere uguali dopo la pubertà.
• I sintomi sono di solito simili in entrambi i generi, tranne per il fatto
che che i maschi possono avere un comportamento con
maggior tendenza al confronto e sintomi più persistenti
4. La disciplina con dignità
Modelli applicativi
(Richard Curwin e Allen Mendler)
C.M. Charles, Gestire la classe. Teorie della disciplina di classe e applicazioni pratiche,
ed. LAS ROMA, 2002
5. Elementi centrali della disciplina con dignità
1. costruire la disciplina di classe su una
base di dignità e speranza
2. recuperare gli studenti destinati a fallire a
scuola a causa del loro comportamento
scorretto
3. trovare soluzioni a lungo termine ai
problemi di comportamento scorretto
6. Chi sono gli studenti “dal comportamento a rischio”?
Sono quegli studenti il cui comportamento ostacola il
loro apprendimento e li mette in pericolo di fallire a
scuola.
Hanno le seguenti caratteristiche:
- non ce la fanno, non riescono;
- hanno ricevuto la, e non rispondono alla, maggioranza
delle punizioni e/o conseguenze spiacevoli proposte
dalla scuola;
- hanno un basso concetto di sé in relazione alla scuola;
- hanno poca o nessuna speranza di trovare successo a
scuola;
- fanno gruppo con, e sono rinforzati da, studenti simili a
loro;
8. 1. Recuperare la speranza:
Gli “studenti dal comportamento a rischio”
hanno perso la speranza di potercela fare.
E’ importante RECUPERARE LA SPERANZA,
come elemento fondamentale che inspira la
persona, che fornisce il coraggio per superare
le barriere.
Sono studenti che non perseverano se non
prevedono di riuscire.
9. Per garantire il loro successo l’insegnante
deve:
– incoraggiare diversi modi di pensare
– fornire vari stili di apprendimento
– consentire la creatività
– usare un sistema di giudizio che fornisca
feedback di incoraggiamento
– ridisegnare il curriculum
10. 2. Mantenere la dignità dello studente
DIGNITA’= rispetto per la vita e per sé
Gli studenti che hanno persistenti problemi di
comportamento si vedono come perdenti e hanno
smesso di guadagnare accettazione in maniere
normali (meglio essere riconosciuti come coloro che
creano problemi piuttosto che essere visti come stupidi)
Gli autori dicono che è difficile mantenere una
POSIZIONE COMPRENSIVA DI DISPONIBILITA’
specialmente quando si comportano in maniera
sprezzate e con un linguaggio detestabile.
11. Tuttavia essi sostengono che:
• LA SCUOLA ESISTE PER GLI STUDENTI e
non per gli insegnanti.
• Gli insegnanti in quanto
PROFESSIONISTI sono lì per aiutare i loro
CLIENTI, gli STUDENTI.
12. Perché gli studenti con comportamenti a
rischio infrangono le regole?
“Per ottenere un certo grado di controllo su di
un sistema che ha danneggiato il loro senso di
dignità”.
Questi studenti hanno scoperto di non poter
essere molto bravi ad apprendere ma che
possono essere molto bravi a essere
sgradevoli.
Comportandosi in modo sgradevole possono
soddisfare il loro bisogno di attenzione.
13. Perché è difficile abituare questi studenti alla disciplina?
• hanno una storia di fallimenti scolastici
• hanno imparato che seguire le regole non porta a
nessuna parte, mentre comportandosi male ci si
trova meglio
• poiché continuano a comportarsi male si sentono
allontanati dalla possibilità di agire in maniera
responsabile (se si comportano in modo scorretto
viene detto loro di stare in isolamento)
• sanno che non possono fare il lavoro di scuola come
ci si aspetta che lo facciano
• sono diventati ai propri occhi cattive persone
14. I METODI DI DISCIPLINA CHE NON FUNZIONANO
• i metodi tradizionali:
– sgridate,
– prediche,
– sarcasmo,
– essere trattenuti,
– ricevere più compiti,
– isolamento,
– nome scritto sulla lavagna,
– andare dal dirigente scolastico…
Il metodo tradizionale non funziona
perché è un’ulteriore umiliazione che distrugge
la motivazione a cooperare.
16. PRINCIPI DELLA DISCIPLINA EFFICACE
1. affondare il comportamento dello studente è una
parte importante dell’insegnamento
essere insegnanti professionisti significa fare tutto ciò
che è possibile fare per aiutare il cliente
2. le soluzioni a breve termine spesso diventano disastri
a lungo termine
sgridare, scrivere il nome o una nota sono efficaci per
reprimere nell’immediato il comportamento scorretto
ma alla lunga provocano disastri
17. 3. trattare gli studenti sempre con dignità
rispettare gli studenti come individui, interessarsi ai loro
bisogni e comprendere i loro punti di vista
4. la buona disciplina non deve incidere negativamente
sulla motivazione dello studente
porsi la seguente domanda: Come questa tecnica
influenzerà la motivazione?
5. la responsabilità è più importante dell’obbedienza
Obbedienza è “fai come ti si dice”;
Responsabilità è “prendi la migliore decisione possibile”
18. I CONTENUTI DI UN PIANO GENERALE DI DISCIPLINA
1. Prevenzione
2. Azione
3. Risoluzione
19. 1. Dimensione prevenzione
Si rivolge l’attenzione alla motivazione, a stabilire con la classe regole
e conseguenze. Le conseguenze devono essere:
Logiche: fare in maniera giusta ciò che hanno fatto in maniera
sbagliata.
Convenzionali: es. sospensione dalla lezione, allontanamento, …
Generiche: avvertimenti e ammonizioni. Offrire la possibilità di scegliere
come comportarsi. E’ dimostrare fiducia
Educative: insegnano agli studenti come comportarsi in maniera
opportuna.
20. Gli autori consigliano di fare una lista delle
conseguenze logiche dalla quale attingere in
caso di infrazione, adeguando la conseguenza
alla situazione, all’alunno, ai suoi bisogni.
La regola di insubordinazione: se uno non accetta
la conseguenza dopo aver infranto una regola,
non potrà rimanere in aula fino a quando non
l’avrà accettata.
21. 2. Dimensione di azione
Ciò che gli insegnanti fanno quando le
regole sono infrante.
2. Dimensione di risoluzione
Usata per formulare piani di azione
positiva per gli studenti che continuano a
comportarsi male.
22. PREVENIRE L’ESCALATION
1. usare l’ascolto attivo
2. fare in modo di incontrare lo studente più
tardi
3. tenere tutte le comunicazioni nel modo più
privato possibile
4. se uno studente rifiuta una conseguenza,
appellarsi alla regola dell’insubordinazione
23. MOTIVARE GLI STUDENTI DIFFICILI DA GESTIRE
1. selezionare per le lezioni il maggior numero di
argomenti che abbiano una importanza e una
rilevanza personale per gli studenti
2. fissare obiettivi di apprendimento reali
3. aiutare gli studenti a interagire con gli argomenti nei
modi che sono congruenti con i loro interessi e valori
24. 4. coinvolgere attivamente gli studenti nelle
lezioni
5. mostrare il proprio autentico interesse verso gli
argomenti da studiare, mostrare che è
piacevole lavorare con gli studenti
6. organizzare ogni giorno un’attività che si ama,
mostrare orgoglio per la conoscenza e abilità
che si posseggono e desiderio di trasmetterle
agli studenti
7. rendere le attività di classe eventi che gli
studenti attendono con una piacevole ansia e
creare l’aspettativa
27. DEFINIZIONE
“Uno studente è oggetto di azioni di
bullismo, ovvero è prevaricato o
vittimizzato, quando viene esposto,
ripetutamente nel corso del tempo, alle
azioni offensive messe in atto da parte di
uno o più compagni”
(Dan Olweus, 1991)
28. Caratteristiche del bullismo
• Intenzione di fare del male e mancanza di compassione
: il "persecutore" trova piacere nell'insultare, nel picchiare
o nel cercare di dominare la "vittima" e continua anche
quando è evidente che la vittima sta molto male ed è
angosciata.
• Intensità e durata: il bullismo continua per un lungo
periodo di tempo ed la quantità di prepotenze fa
diminuire la stima di sé da parte della vittima.
• Potere del "bullo": il bullo ha maggior potere della vittima
a causa dell'età, della forza, della grandezza, del genere
(ad es. maschio più forte della femmina), o per la sua
popolarità nel gruppo di coetanei.
29. • Vulnerabilità della vittima: la vittima è più
sensibile degli altri coetanei alle prese in giro,
non sa o non può difendersi adeguatamente ed
ha delle caratteristiche fisiche o psicologiche
che la rendono più incline alla vittimizzazione.
• Mancanza di sostegno: la vittima si sente isolata
ed esposta, spesso ha molta paura di riferire gli
episodi di bullismo perché teme rappresaglie e
vendette.
• Conseguenze: il danno per l'autostima della
vittima si mantiene nel tempo e induce la
persona ad un considerevole disinvestimento
dalla scuola oppure alcune vittime diventano a
loro volta aggressori.
30. Tre modi di fare azioni offensive
(quando una persona infligge intenzionalmente o
arreca danno o disagio ad un’altra persona):
1. VERBALE (es. minacce, ricatti, rimproveri,…)
2. FISICA (es. picchiando, spingendo, prendendo
a calci, tormentando,...)
3. SENZA PAROLE E SENZA AZIONI FISICHE (es.
smorfie, gesti, esclusione intenzionale...).
31. · BULLI e VITTIME: possono essere SINGOLI o GRUPPI
· ASIMMETRIA DELLA RELAZIONE: lo studente “vittima” non
è in grado di difendersi e si trova in una situazione di
impotenza.
· modalità della manifestazione
BULLISMO DIRETTO (con attacchi aperti)
INDIRETTO (forme di isolamento sociale/intenzionale
esclusione dal gruppo)
BULLISMO ELETTRONICO (attraverso internet, telefoni
cellulari, ecc.) diffondere sms, e-mail, messaggi in chat,
immagini, mms, video, ecc. con contenuti offensivi o non
rispettosi della riservatezza delle persone, ecc.
32. ALCUNI DATI SUL FENOMENO
· 1 studente su 7 è vittima del bullismo (ogni tanto ha subito
prepotenze)
· la percentuale delle vittime diminuisce con l’aumentare
dell’età
· 1^ e 2^ media hanno le percentuali più alte di vittime
· Il ricorso alla violenza fisica è attuato soprattutto dai più
grandi
· I maschi sono i più esposti al bullismo diretto (uso di mezzi
fisici)
· Le femmine sono esposte maggiormente al bullismo indiretto
anche se la molestia agita senza mezzi fisici è in genere la
più usata anche dai maschi
· Gli insegnanti in genere non utilizzano la discussione aperta
come strategia di intervento contro il bullismo
· I genitori (sia di possibili vittime che di possibili bulli) non
sembrano a conoscenza del problema, quindi ne parlano
poco
33. ALCUNE OPINIONI COMUNI
(spesso false credenze!)
· Il bullismo di verifica maggiormente nel tragitto
casa-scuola FALSO
· Il bullismo si manifesta maggiormente nelle
grandi città FALSO
· Il bullismo si manifesta maggiormente nelle
grandi scuole FALSO
34. • Il bullismo si manifesta con maggiore
frequenza a scuola durante le lezioni,
nell’intervallo e nell’ora della mensa.
• Chi subisce azioni di bullismo a scuola può
subirle anche lungo il tragitto casa-scuola
• E’ necessario il coinvolgimento di tutti gli
operatori della scuola perché chiunque
può trovarsi di fronte ad un azione di
bullismo.
I FATTI
36. 1. INDICATORI DELLE “POSSIBILI VITTIME” - A SCUOLA
• Sono ripetutamente presi in giro in modo pesante, ingiuriati,
rimproverati, denigrati, messi in ridicolo, intimiditi, umiliati,
minacciati, comandati, dominati, sottomessi
• Sono oggetto di derisione in modo non amichevole
• Sono aggrediti fisicamente, picchiati, spinti, colpiti con pugni e
calci, senza che siano in grado di difendersi in maniera
adeguata
• Sono coinvolti in litigi o scontri e si mostrano indifesi e si ritirano
spesso piangendo
• I loro libri, il loro denaro o altre cose di loro appartenenza
vengono prese, danneggiati o sparsi in giro
• Presentano lividi, feriti, tagli, graffi o vestiti stracciati, a cui non si
può dare una spiegazione naturale
37. …
• Spesso sono esclusi dal gruppo di pari durante l’intervallo o
l’orario di mensa
• Sono scelti per ultimo nei giochi
• Tendono a stare vicino all’insegnante o ad altri adulti
• Hanno difficoltà a parlare in classe e danno l’impressione di
essere ansiosi e insicuri, hanno una bassa autostima
• Appaiono abbattuti, depressi e piagnucolosi
• Mostrano un improvviso o graduale peggioramento nel
rendimento scolastico
38. A CASA
• Tornano da scuola con vestiti stracciati o sgualciti e con libri
rovinati
• Hanno lividi, ferite, tagli e graffi a cui non sanno dare una
spiegazione naturale
• Non portano a casa compagni di classe o coetanei
• Non hanno nessun amico con cui trascorrere il tempo libero
• Raramente o mai sono invitati alle feste e non sono interessati
ad organizzarle
• Sembrano timorosi e riluttanti ad andare, hanno scarso
appetito, ricorrenti mal di testa o mal di stomaco
• Scelgono percorsi più lungi per andare e tornare da scuola
• Dormono male
• Perdono interesse nelle attività scolastiche
• Sembrano infelici, tristi e depressi
• Sono fisicamente più deboli
• Manifestano preoccupazioni per il proprio corpo
• Sono cauti, riservati, passivi, timidi, piangono facilmente
39. 2. VITTIME PROVOCATRICI
• Possono essere più deboli dei loro coetanei
• Possono essere preoccupate per la loro incolumità
fisica
• Sono ansiose, insicure, infelice e con bassa
autostima
• Hanno un temperamento bollente (la forza è il loro
modo difendersi)
• Possono essere iperattive, inquiete, scarsamente
concentrate e offensive, hanno acquisito abitudini
irritanti
• Possono essere sgradite anche agli adulti
• Possono tendere a prevaricare gli studenti più
deboli
…
40. …
• Possono essere più deboli dei loro coetanei
• Possono essere preoccupate per la loro
incolumità fisica
• Sono ansiose, insicure, infelice e con bassa
autostima
• Hanno un temperamento bollente (la forza è il
loro modo per difendersi)
• Possono essere iperattive, inquiete, scarsamente
concentrate e offensive, hanno acquisito
abitudini irritanti
• Possono essere sgradite anche agli adulti
• Possono tendere a prevaricare gli studenti più
deboli
41. CARATTERISTICHE DEL “POSSIBILE BULLO”
Sono da indicatori “primari” se si ripetono con sufficiente
frequenza, diversamente sono indicatori “secondari”.
• Possono essere fisicamente più forti dei loro compagni
o dei loro coetanei
• Hanno un forte bisogno di dominare o sottomettere
altri studenti, di affermare se stessi con la minaccia e il
potere
• Sono irrequieti, impulsivi, hanno una bassa tolleranza
alla frustrazione
• Hanno difficoltà nel rispettare le regole
• Sono oppositivi, insolenti e aggressivi verso gli adulti e
possono a volte spaventarli
• Sono considerati “duri” o “rudi”
…
42. …
• Mostrano scarsa empatia con i compagni
• Non sono ansiosi o insicuri e hanno un’opinione
positiva di sé
• In età piuttosto precoce prendono parte ad altri
comportamenti antisociali (es. furto, vandalismo,
uso di alcool, frequentano “cattive compagnie”
• La loro popolarità può essere nella media, al di
sopra o al di sotto.
• Il loro rendimento scolastico è vario, hanno un
atteggiamento negativo nei confronti della
scuola.
43. I CAMBIAMENTI SOCIALI … RIFLESSIONI
• autorevolezza (e controllo) degli adulti in
riduzione
• trasgressione - come norma o tendenza?
• educazione all’emotivita’
• diminuzione della capacita’ di ascoltarsi e
sentire
• innalzamento della soglia di tolleranza
verso le prepotenze
44. Teniamo presente …
• Dimensione sociale e relazionale diei comportamenti
di prepotenza e prevaricazione
• Considerare l’intenzionalità di chi agisce ma anche le
conseguenze per chi subisce
• Non escludere la possibilità di valutare i comportamenti
da bulli da altre prospettive (es. diritto)
• Il bullismo è un fenomeno complesso, non ridurre la
situazione a giustificazioni (“una ragazzata”, o ad
enfasi vittimistica (negare la corresponsabilità di chi
subisce o del contesto)
• Rafforzare la cultura della legalità e della responsabilità
45. Alcune indicazioni
• Conoscere il fenomeno (informazione e
formazione per docenti, personale non
docente, genitori, alunni)
• Creare un clima sicuro in cui si possa
“raccontare” : clima di classe,
comprensione, controllo, collaborazione
• Intervenire nei singoli episodi
• Supportare le vittime
• Aiutare i prepotenti
46. Esercitiamoci
• La caduta dell’attenzione è un problema
rilevante nell’apprendimento e nella
didattica.
– Fornite qualche suggerimento per ottimizzare
le vostre capacità di attenzione
– Fornite qualche suggerimento per ottimizzare
le capacità di attenzione dei vostri studenti
– Quali accorgimento devo adottare come
insegnante per migliorare la mia didattica?
47. Esercitiamoci
Dividiamoci in gruppi!
• SCUOLA MATERNA
• SCUOLA PRIMARIA
• SCUOLA MEDIA
• SCUOLA SUPERIORE
C’è un problema nella tua classe:
– Quali soluzioni?
– Proposte da fare?
– Discutine in gruppo (possibili applicazioni, pro e
contro, difficoltà che si possono incontrare, quali
soluzioni, …)
– Confronto in assemblea