Chiara Martino, Conversational AI e Generative AI in @Assist Digital e Autric...
Progetto d'identità per il brand turistico della città di Bari
1. IDEAZIONE E REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA
DI IDENTITÀ DELLA CITTÀ DI BARI
OFFERTA TECNICA
CIG 6759723BEO CPV 79930000-2.
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2. 2a PIANO MARKETING E STRATEGIA
La STRATEGIA si basa sulle seguenti analisi effettuate:
1. Analisi degli elementi caratteristici e distintivi della località
turistica, ai fini della costruzione dell’identità della destinazione,
attraverso l’individuazione di punti di Forza e punti di Debolezza
della destinazione;
2. Analisi della proposta di valore della destinazione al fine di
individuare gli elementi che ne costituiscono il patrimonio simbolico
e culturale;
3. Analisi del contesto socio-culturale della destinazione e degli
elementi che generano valore nella percezione dei turisti.
La nostra proposta progettuale tratta questi punti in differenti
paragrafi e approfondimenti. Il documento strategico dunque è
rappresentato dal progetto complessivo e non solo dal format
“piano di marketing” poiché una strategia è corretta e funzionale
agli obiettivi che si prepone, solo nel momento in cui riesce a
dare, nel suo insieme, risposte adatte alle richieste della stazione
appaltante.
1. ANALISI DEGLI ELEMENTI CARATTERISTICI E DISTINTIVI
DELLA LOCALITÀ TURISTICA, AI FINI DELLA COSTRUZIONE
DELL’IDENTITÀ DELLA DESTINAZIONE, ATTRAVERSO
L’INDIVIDUAZIONE DI PUNTI DI FORZA E PUNTI DI DEBOLEZZA
DELLA DESTINAZIONE.
PUNTI DI FORZA
–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
–– Infrastrutture e collegamenti (aereo/treno/nave);
– Mare: 47 km di costa con buoni impianti di balneazione,
Lungomare, spiagge Pane e Pomodoro, Torre Quetta,
waterfront San Girolamo (in fase di completamento);
– Eno-gastronomia tipica;
– Patrimonio storico-artistico della città (in particolare nel
Borgo antico e nel Murattiano)
– Ricchezza di spazi dedicati alla cultura e alla partecipazione:
Santa Scolastica, il Polo del contemporaneo, Teatro Piccinni,
Teatro Kursaal, Museo Civico, Caserma Rossani, il Polo della
ricerca scientifica e delle Politiche giovanili alla ex
Manifattura tabacchi, Biblioteca di Arte e Cultura Santa
Teresa dei Maschi, Museo Diocesano, Museo Nicolaiano,
etc…
– Strutture ricettive, accoglienza & ospitalità;
– Fiera del Levante
– Entroterra ricca di punti d’interesse culturale e turistico.
PUNTI DI DEBOLEZZA
–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
– Mancanza di programmazione eventi organica;
– Qualità dei servizi e delle infrastrutture di base
(ad es. Policlinico);
– Politiche commerciali non integrate;
– Difficoltà di raccordo tra gli operatori commerciali
che si interfacciano con i flussi turistici
L’Agenzia Regionale del Turismo, Ente strumentale della Regione
Puglia che opera per l’attuazione delle politiche regionali in materia
di promozione dell’immagine unitaria della Puglia e promozione
turistica locale, nel 2015 ha contato, a Bari, 335.000 arrivi e
622.000 presenze, oltre 500mila croceristi che non vengono
conteggiati tra le presenze, poiché non pernottano in strutture
ricettive in città. Questi dati hanno un valore oggettivo e fanno di
Bari una delle più importanti città turistiche della Puglia.
Nonostante i valori dei dati sopraelencati, la città non è tra le mete
pugliesi oggetto di campagne di comunicazione a livello regionale.
Risulta quindi fondamentale definire e programmare azioni
concrete di comunicazione e promozione sulla città di Bari, a partire
proprio dal lavoro su un progetto di identità preciso, efficace e
attrattivo.
2. ANALISI DELLA PROPOSTA DI VALORE DELLA DESTINAZIONE
AL FINE DI INDIVIDUARE GLI ELEMENTI CHE NE COSTITUISCONO
IL PATRIMONIO SIMBOLICO E CULTURALE;
Il modello strategico a cui faremo riferimento (già utilizzato in
diversi contesti e per diversi brand di città italiane ed estere -
es. Parma), è AIDA. AIDA riassume, in quattro punti, gli spetti
fondamentali da seguire nella progettazione di una campagna di
comunicazione riferita ad una destinazione turistica: Attenzione,
Interesse, Desiderio, Azione. Negli ultimi anni, si è affiancato
un modello molto simile: il “Marketing Funnel”. Le varie fasi dei
due modelli non corrispondono ma la logica cui si ispirano è
molto simile. Si presenta quindi a seguire il modello AIDA a titolo
esemplificativo.
A. ATTENZIONE (AWARENESS)
Catturare l’attenzione del consumatore: ogni giorno, in media, una
persona è esposta ad un numero di annunci pubblicitari che varia
(a seconda delle stime) dai 300 ai 3000. Di questi ovviamente,
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3. 2b PIANO MARKETING E STRATEGIA
solo una piccola parte viene percepita e una ancora più piccola è
realmente in grado di influenzare il consumatore. In questo quadro,
è chiaro che la comunicazione deve mirare a catturare l’attenzione
del consumatore, rendendo nota e riconoscibile la destinazione
Bari, creando così un’immagine di destinazione chiara e distintiva.
B. INTERESSE
Bisogna suscitare l’interesse del consumatore: una volta catturata
la sua attenzione e resa Bari riconoscibile come destinazione
turistica, occorre colpire la sua attenzione selettiva. L’obiettivo
della comunicazione in questa fase è coinvolgere il potenziale
turista, suscitando in lui emozioni in relazione al prodotto-
destinazione e alla destinazione Bari in sé.
C. DESIDERIO
Una volta che la destinazione Bari è riconosciuta ed è considerata
dai turisti interessante, la comunicazione deve essere in grado
di innescare il processo di stimolazione del desiderio nel turista,
lavorando ad un livello empatico.
D. AZIONE (CALL TO ACTION)
Proprio nel momento in cui il turista desidera visitare la città di Bari
ed è convinto a prenotare un soggiorno, è necessario facilitargli
l’accesso alle informazioni commerciali per condurlo facilmente
all’azione. In questo caso faremo riferimento al progetto GUEST
CARD della città.
Il modello AIDA non prende in considerazione un ultimo livello:
la fidelizzazione, ovvero il momento in cui il turista, soddisfatto
dell’esperienza vissuta, decide di ritornare per un altro soggiorno,
e l’advocacy, ovvero quando il turista è egli stesso il promotore
della destinazione, che propone come meta per una vacanza ai suoi
amici, parenti e conoscenti (buzz o wom).
Bari può vantare una MOLTEPLICITÀ DI OFFERTA TURISTICA
POTENZIALE (in alcuni segmenti già espressa):
– città moderna con grandi INFRASTRUTTURE,
– città degli affari e dei grandi EVENTI,
– città con una spiccata DIMENSIONE CULTURALE,
– città COOL del DIVERTIMENTO e delle mode giovanili,
– città congressuale e incentive,
– TRADIZIONE STORICA importante,
– VOCAZIONE RELIGIOSA INTERNAZIONALE,
– strepitosa GASTRONOMIA,
– 47 chilometri di COSTA ben attrezzata per la balneazione.
Gli ATTRATTORI DA METTERE A VALORE sono:
– San Nicola
– Teatro Petruzzelli
– Castello Normanno Svevo
– Bari Vecchia
– Sistema dei Piccoli Borghi marini (Santo Spirito, Palese
e Torre a Mare) e storici (Loseto e Carbonara)
– Spazi dedicati alla cultura e alla partecipazione: Santa
Scolastica, il Polo del contemporaneo, Teatro Piccinni,
Teatro Kursaal, Museo Civico, Caserma Rossani, il Polo
della ricerca scientifica e delle Politiche giovanili alla
ex Manifattura tabacchi, Biblioteca di Arte
e Cultura Santa Teresa dei Maschi, Museo Diocesano,
Museo Nicolaiano, etc…
– Strade e mercati dello shopping di brand fashion
e di tradizione.
– Eno-gastronomia e tradizioni popolari.
– Potenziale sistema di grandi eventi (Giro d’Italia,
Fiera del Levante, Centro Congressi, Bari Convention Bureau,
Tour internazionali di musica/spettacolo, Grandi Mostre).
Gli elementi sopraelencati devono essere intesi come la base di
un’offerta turistica e non come l’offerta stessa. L’offerta turistica,
infatti, non può più vertere esclusivamente su attrattori classici,
tradizionali, ma piuttosto su esperienze, storie, scelte e soprattutto
sulle persone.
La domanda oggi è cambiata rispetto al passato. L’evoluzione
sociale e sociologica contemporanea ha provocato la costituzione
di nuovi target e quindi nuovi segmenti. Tra i fenomeni più
importanti ci sono l’invecchiamento generalizzato della
popolazione (che quindi provoca una nuova specifica domanda
turistica, differente dal passato sia quantitativamente sia
qualitativamente) e la nascita di nuovi modelli di
famiglia (famiglie monogenitoriali, coppie senza figli, coppie dello
stesso sesso, nonni in vacanza con i nipoti, famiglie multiculturali).
Ma non solo: sul mercato ci sono poi ancora altri micro target
riscontrabili, come i turisti LGBT, Bobos, clan globali e pendolari
cosmopoliti.
Il rifiuto per la massificazione e l’attenzione alla centralità
dell’individuo sono oggi elementi essenziali per la domanda. I turisti
non a caso cercando offerte in linea con i propri interessi e passioni.
Le proposte generiche sono sempre meno apprezzate rispetto a
un’offerta di destinazione micro segmentata e quindi, fortemente
tematizzata. La tematizzazione richiesta dal mercato coinvolge
soprattutto i servizi. L’approccio etico al consumo si traduce
turisticamente nella ricerca di autenticità e di esperienze. Il turista
non vuole più solo vedere territorio ma vuole fare attività che siano
uniche e memorabili, differenti rispetto alla sua quotidianità. Le
esperienze sono il fattore di scelta di una destinazione turistica da
parte del cliente e ne determinano il grado di reputazione positiva,
il passaparola e la fidelizzazione.
E infine il ruolo della tecnologia. L’approccio del turista nei confronti
delle tecnologie è cambiato radicalmente negli ultimi anni, non solo
per l’utilizzo di nuovi strumenti,canali e device ma anche per un
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4. 2c PIANO MARKETING E STRATEGIA
cambiamento di mentalità nell’utilizzo degli stessi. L’attenzione
al peer-to-peer è conseguenza della richiesta sia di esperienzialità
(maggiore contatto diretto con altri turisti ed operatori) sia di
eticità (ottimizzazione, razionalizzazione, condivisione). In alcuni
casi, questo fenomeno sta causando diverse difficoltà all’industria
turistica classica (basti pensare a AirBnB o Uber) mentre in altri
arricchisce ulteriormente i canali di contatto dei turisti con le
destinazioni.
Definite queste linee guida è importante considerarle analizzando il
posizionamento attuale della città di Bari come prodotto turistico.
Il posizionamento rappresenta come Bari in quanto destinazione
è percepita dal potenziale turista. Attualmente parliamo di una
città tra le prime in Puglia per arrivi, ma è percepita come una città
di passaggio. Parliamo di un luogo che in Puglia vanta tra i più
numerosi attrattori culturali, eventi e manifestazioni, ma resta
una città percepita come insicura. Prodotti enograstronomici
estremamente tipici e oggetto di uno storytelling potenzialmente
molto efficace, nonostante tutto è priva di una strategia di racconto
adeguata.
Si tratta in definitiva di mettere in evidenza un vantaggio che deve
essere di rilievo per il consumatore e differente rispetto ai vantaggi
offerti dalle altre destinazioni turistiche. In base alla posizione
mentale che si vuole andare a occupare, si definirà il portfolio
prodotti e le altre variabili del marketing.
– al turista che ha già scelto la Puglia per le sue vacanze;
– al turista quello che transita dalla nostra terra
per raggiungere i Paesi adriatici frontalieri e/o viceversa;
– al turista ospite potenziale per motivi religiosi o per seguire
eventi di spettacolo, cultura, sport, shopping, pre/post
evento congressuale;
– al turista che può essere interessato ad un prodotto
di eccellenza nel settore dell’enogastronomia;
– al giovane, globetrotter, che intende visitare e soprattutto
fare esperienza di un luogo genuino e autentico.
Strategicamente crediamo dunque che sia fondamentale una
relazione efficace con precisi canali di comunicazione: media digitali
(ad es. social), media tradizionali (ad es. riviste), spazio fisico (ad
es. affissioni).
3. ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-CULTURALE DELLA
DESTINAZIONE E DEGLI ELEMENTI CHE GENERANO VALORE
NELLA PERCEZIONE DEI TURISTI.
Bari è una città segnata da contrapposizioni, combinazioni,
contraddizioni, sovrapposizioni. La sua posizione geografica, sul
mare, la rende ponte tra Est e Ovest del Mediterraneo. Tra i porti
più importanti d’Italia, ha una storia antica fatta di contaminazione,
scambi, lotte, orgoglio. Bari ha le caratteristiche di una città
mediterranea ma anche la prospettiva e le potenzialità di una città
continentale europea. La sua conformazione culturale e turistica
è policentrica: un centro storico tra i più belli e autentici del Sud,
luogo dove il fenomeno del bazar ad uso e consumo dei turisti non
ha trovato spazio e dunque non ha eroso la genuinità dei luoghi,
degli odori, dei suoni; il mare, il murattiano con lo shopping e gli
uffici, libertà e madonnella con la loro multiculturalità, i luoghi
rigenerati, veri contenitori culturali, e infine la Fiera, quartiere di
280mila metri quadri, che ogni anno rinnova la sua importanza
economica, sociale, culturale e simbolica.
Bari è cangiante, ha in sé molte anime e le mostra tutte, senza
paura, a volte anche senza ritegno. Tante Bari, come i riflessi del
mare, vettore della sua identità. Il viaggiatore che arriva a Bari
trova una città viva, mai uguale a sé stessa. Questa mutevolezza a
volte la rende difficile da capire e decodificare.
Il sistema di identità che abbiamo progettato tiene conto di
questa complessità e propone un’interpretazione di queste
combinazioni sviluppata su più livelli, a partire dai punti di interesse
storico-culturali (attrattori tradizionali), passando per le tipicità
e peculiarità del luogo (alimentari, consuetudini e abitudini,
comportamenti, approcci) e poi ancora tutti quegli eventi che fanno
di Bari una città viva, occasioni e opportunità di divertimento ma
anche di partecipazione, e quelle esperienze genuine che sono
spesso fuori dal normale circuito o dai classici itinerari di visita e
scoperta di Bari.
Il progetto di identità come la campagna di comunicazione e il
percorso di partecipazione, intendono trasformare la vitalità di
Bari in uno strumento che comunichi e attragga ma che sia anche
occasione per crescere, come comunità, come cittadini.
Considerare Bari come destinazione per un break turistico o un
business meeting vuol dire essere attratti non da un luogo specifico
ma da un’atmosfera, non da un motivo preciso ma da un’idea per
la quale è possibile fare una esperienza, anche breve, di visita di
una città, puntando sulla vita di questa città, sulle occasioni e le
opportunità che essa offre e sulla genuinità del luogo e di chi lo
abita.
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6. 3b COSTRUZIONE IDENTITÀ VISIVA
I principali frame della storia di Bari – emersi dallo studio effettuato
– si possono riassumere nelle seguenti affermazioni:
Per chi arriva da Oriente Bari è la porta dell’Occidente, per chi arriva
da Occidente Bari è la porta dell’Oriente.
Bari si configura naturalmente, per la collocazione geografica e per
il vissuto storico sedimentato, come un vero e proprio baricentro
del mare Mediterraneo: il punto di equilibrio (e incontro) di una
molteplicità di elementi ideali o pratici.
La terra di Bari è un territorio che ha accolto, integrandoli, popoli
e culture diverse: greci, latini, arabi, normanni, spagnoli, francesi,
ortodossi.
Bari è una trama di identità interconnesse e culture diverse,
sedimentate nei secoli, che hanno influenzato questo luogo,
creando valore dalla reciproca contaminazione.
DISEGNARE UN’IDENTITÀ
CULTURALE E TURISTICA
PER UNA CITTÀ
Cultura e Turismo sono due variabili interdipendenti. La Cultura
genera Turismo. Il Turismo alimenta la Cultura.
Non possiamo scinderli, dobbiamo piuttosto analizzarli
e considerarli come un unico sistema complesso.
Dal punto di vista del progetto d’identità per la città, negli ultimi
10-15 anni, la tendenza è stata di costruire sistemi iconografici
molteplici, che lavorano su elementi semplici, come forme
geometriche o composizioni di forme geometriche, in un rapporto
di analogia con segni del territorio. Il tutto composto con colori
vivaci e allegri.
Il frutto di questo trend è un proliferare incontrollato di sistemi
d’identità turistici e culturali che hanno via via perso la propria
efficacia, diventando stereotipo.
Dice ANNAMARIA TESTA su INTERNAZIONALE:
“I loghi turistici appaiono sempre più omologati: colorini vivaci e
figurine disegnate con tratto vuoi svelto vuoi infantile. Salvo rari
casi di eccellenza, ogni nazione, ogni città, ogni comprensorio
prova a distinguersi confidando negli stessi colorini, negli stessi
disegnini”.
IL RUOLO DEI “MEMI”
NEL PROGETTO D’IDENTITÀ
Introduciamo una nozione importante per la metodologia di
lavoro, al fine di elaborare un’efficace strategia di comunicazione,
la memetica: lo studio dei memi e dei modelli evoluzionistici che
spiegano la loro diffusione. Può essere considerata a pieno titolo
come un campo d’indagine interdisciplinare che approfondisce i
modelli evolutivi sul trasferimento di informazioni, di conoscenza e
delle preferenze culturali basati sull’intuitivo concetto di meme.
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7. 3c COSTRUZIONE IDENTITÀ VISIVA
Più in generale la MEMETICA è UN APPROCCIO SISTEMICO
E SOCIO-COGNITIVO legato esclusivamente alle proprietà
sinergetiche dei sistemi / agenti intelligenti e delle loro società:
tutto ciò che può essere definito cultura è certamente diverso dal
patrimonio genetico, ma in comune con questo ha la capacità di
trasmettersi attraverso individui, anche se con modalità differenti.
La memetica applica concetti mutuati dalla TEORIA
DELL’EVOLUZIONE (in special modo la GENETICA DELLE
POPOLAZIONI) alla cultura umana.
Una caratteristica fondamentale del meme è quella di essere
diffuso per imitazione. Quando l’imitazione fece la sua comparsa
nell’evoluzione umana, si rivelò un buon sistema per aumentare le
possibilità di ogni individuo di riprodursi geneticamente.
In questo contesto, imitare significa sostanzialmente importare
informazioni dall’ambiente nel proprio cervello tramite gli organi
di senso. L’ambiente può essere inanimato - come un libro - o
(invece) più spesso un altro essere umano, da cui l’informazione
viene presa e ri-eseguita. Le fonti inanimate di informazione sono
chiamate sistemi di ritenzione.
Ciò che contraddistingue un meme da altre idee che vengono
trasmesse da una persona a un’altra è che LA PROBABILITÀ DI
UN MEME DI ESSERE TRASMESSO DIPENDE DA PROPRIETÀ
INTRINSECHE DEL MEME STESSO, piuttosto che dalla natura delle
persone (o delle memorie) coinvolte nella trasmissione.
LE PROPRIETÀ DEI MEMI
– L’ASSOCIAZIONE MEMETICA è la proprietà dei memi che
si raggruppano. Ad esempio, il meme “blue jeans”
include i memi “cerniera lampo”, “tintura blu”, “doppie
cuciture”, ecc.
– La DERIVA MEMETICA è il processo attraverso cui un’idea
o un meme cambia mentre viene trasferito da una persona
a un’altra.
– Pochissimi memi mostrano un’elevata INERZIA MEMETICA,
che è la caratteristica di un meme di essere espresso nello
stesso modo e di avere lo stesso impatto a prescindere dalle
persone che stanno trasmettendo e ricevendo.
La DERIVA MEMETICA può aumentare quando il meme è
trasmesso tramite una comunicazione difficile; invece L’INERZIA
MEMETICA cresce, per esempio, quando la forma usata è quella
delle espressioni in rima o utilizza accorgimenti mnemonici.
CONCEPT
Un approccio classico al design produce
segni, un approccio generativo, invece,
produce linguaggi.
Nello scenario di metodologie e strumenti che abbiamo fin
qui delineato, occorre a questo punto introdurre un’ultima
metodologia, fondamentale per mettere a valore tutte le
precedenti: il DESIGN GENERATIVO, che si concentra sulla
creazione e regolamentazione dei processi che genereranno le
“strutture”. Se le REGOLE, o gli ALGORITMI, di composizione
vengono costruiti secondo DINAMICHE “PARAMETRICHE”,
abbiamo la possibilità di produrre risultati variabili, eppure sempre
coerenti e/o riconoscibili (pensiamo alla fiamma che pur vibrando,
muovendosi, cambiando la sua forma, resta sempre riconoscibile).
Nella società contemporanea dominata dai media digitali, dalla
televisione, da internet, dagli smartphone, dai livedata e livechat,
rimanere statici può significare essere esclusi dalla società stessa.
Essere flessibili, dinamici, rapidi nei cambiamenti per potersi
adattare a tutte le nuove situazioni prevedibili e non, diviene un
obiettivo fondamentale in tutti i settori della nostra economia
e società. Anche l’identità visiva si adatta e mette in luce tali
obiettivi.
Emergono quindi nuove pratiche di “design dell’identità” che si
fondano sulla molteplicità, anzichè sul rigido coordinamento che
caratterizzava soprattutto i modelli del Polo Hard dell’identità
visiva. Alla base di questi progetti si ritrovano i concetti di
evoluzione nel tempo, contaminazione, processualità, aleatorietà,
partecipazione del destinatario e dello spettatore, contestualità.
Se stabilità, ripetibilità e coerenza del marchio sono stati i punti
saldi delle teorie del XX secolo, oggi, nel nostro differente contesto
sociale e culturale, i nuovi valori da affermare sono la complessità e
la differenza.
La nostra scelta è quella di lavorare su un sistema di SEGNI
COMPLESSI E CANGIANTI, costruiti non sulla base di griglie o
moduli geometrici, quanto piuttosto su modelli reali, come il
LINGUAGGIO e la SCRITTURA.
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8. 3d COSTRUZIONE IDENTITÀ VISIVA
La scrittura e il linguaggio sono
la forma della cultura.
L’idea è, quindi, di rappresentare la cultura
attraverso la scrittura e il linguaggio.
Dopo una serie di ricerche abbiamo individuato UNA SERIE DI
“DETTI” che ben rappresentano la “baresità”, e uno STILEMA
fortemente connotato e riconoscibile, radicato a questo territorio
storicamente e culturalmente, presente ancora oggi nelle iscrizioni
del borgo antico di Bari, in particolare nei pressi di San Nicola e
San Sabino: la BENEVENTANA BARESE. I messaggi individuati
rappresentano un elemento importante del sistema d’identità,
in chiave di storytelling e generazione di senso, potranno essere
usati per la comunicazione digitale e non, assieme al brand, in un
rapporto di reciproca valorizzazione. (Ad es. merchandising, t-shirt,
bag, etc…).
MESSAGGI (TIPICAMENTE BARESI)
INDIVIDUATI:
Acciappartìne?
Acchiamìnde stu panorame!
Addò a da scì? Alla fiìre?
Alla morte non
Si acchiìe la drètte!
Bèlle bbèlle!
La cape aggìre!
C’ammène apprìme
Ammène pe ddù!
Càreche a ciùcce!
Cazzà le rizze cu cule!
Cusse a ddo’ stam
Le u megghiìe paìse!
Labbre l’ecchiìe!
La prove se fasce alle melune!
Mocche a tte!
U pulpe se cosce ìinde all’acqua sò!
Va’scazze le rizze cu cule!
Moh!
Ci iè?
Auánde!
U troppe stroppie
Accome spinne, mange!
Tutta la vita!
I detti individuati sono esemplificativi, l’idea è che la lista potrebbe
essere “aperta” e le selezioni costruite di volta in volta in base agli
obiettivi strategici e tattici della comunicazione.
BREVE STORIA
DELLA BENEVENTANA BARESE
La scrittura Beneventana è una GRAFIA MEDIEVALE, così chiamata
in quanto originaria del ducato di Benevento nell’Italia meridionale.
È stata anche chiamata scrittura langobarda (o longobarda o
longobardisca) in quanto TRAE ORIGINE DA TERRITORI ABITATI
DAI LONGOBARDI (Langobardia Minor) e talvolta anche gotica; è
stata denominata Beneventana per la prima volta dal paleografo
Elias Avery Lowe (15 ottobre 1879 – 8 agosto 1969). La
Beneventana si distingue nelle tipizzazioni barese e cassinese.
È associata con l’Italia a sud di Roma, ma è stata anche usata
nella zona dalmata (nel monastero di San Crisogono di Zara) sotto
l’influenza barese. Questa scrittura, sviluppatasi a partire da
Benevento, è stata usata approssimativamente dalla metà dell’VIII
secolo fino al XIII secolo, anche se ne esistono esempi fino al tardo
XVI secolo. I centri più importanti della Beneventana furono due: il
Monastero di Montecassino e Benevento.
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10. 3f COSTRUZIONE IDENTITÀ VISIVA
TIPIZZAZIONI E CONTAMINAZIONI
La tipizzazione barese della Beneventana, di cui gli esempi più
alti sono L’EXULTET I e II e un Evangeliario (conservato nella
BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA), ha caratteristiche in parte
differenti. Essa fu influenzata da un tipo di minuscola greca
utilizzata a Bari ai tempi della dominazione bizantina. Presenta un
modulo più ampio, arrotondamento delle forme, un tratteggio più
sottile (favorito dall’utilizzo di penne a punta rigida alla greca), la
nota tironiana per est (÷), aste ridotte, accanto alle lettere tipiche
della scrittura Beneventana.
L’utilizzo delle legature come elemento
caratterizzante è – da una parte – funzione
dell’artigianalità dell’atto con cui veniva
riprodotta la scrittura, ma anche – dall’altra
– metafora della trama di identità e culture
sedimentate ed interconnesse.
LA BENEVENTANA BARESE RAPPRESENTA IL PUNTO DI
INCONTRO TRA LA CULTURA GRECA-BIZANTINA E QUELLA
LATINA, filtrate attraverso la coscienza del popolo longobardo, di
origini barbare, ma convertito al cristianesimo.
RAPPRESENTA LA CONTAMINAZIONE PROFONDA TRA LE
CULTURE CHE SI SONO ALTERNATE IN QUESTA TERRA, porta
a sintesi gli ossimori: mondo greco e mondo latino, oriente e
occidente, identità e alterità, obbedienza e ribellione.
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LEGATURE MAIUSCOLE
55
LEGATURE MAIUSCOLE
54
CC CI CO Cñ
CU GG LE
LI Lí
LL LU VV
ÆBBDD
CA � MU
OE SS
HEE
divide con la successi-
va un unico tratto.
Questo si verifica quan-
do vengono accostati
tratti che possono con-
siderarsi analoghi se
non identici, come due
curve, due aste verti-
Nel maiuscolo ancor
più che nel minuscolo
le legature non modifi-
cano la forma delle let-
tere in maniera signifi-
cativa. Gran parte di
esse conserva il dise-
gno di partenza e con-
cali o due orizzontali.
Solo la lettera ‘A’ viene
modificata più delle
altre, talvolta specchia-
ta, per assecondare le
legature.
In alcuni casi, come si
verifica nei manoscritti
in beneventana, la se-
conda lettera della cop-
pia viene ridotta per
essere inglobata dalla
prima che ha una for-
ma aperta.
Il disegno delle maiu-
scole limita le possibili-
tà di creare molteplici
connessioni e in ogni
caso non è in grado di
rendere nel testo la
fluidità che si può otte-
nere dal minuscolo.
È stato quindi sufficien-
te prevedere combina-
zioni di sole due lette-
re. Fanno eccezione
solo i gruppi ‘QUA’ e,
quando possibile, ‘EE’
preceduto da conso-
nante.
LEGATURE
MAIUSCOLE
LEGATURE MAIUSCOLE
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LEGATURE MAIUSCOLE
54
CC CI CO Cñ
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HEE
divide con la successi-
va un unico tratto.
Questo si verifica quan-
do vengono accostati
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siderarsi analoghi se
non identici, come due
curve, due aste verti-
Nel maiuscolo ancor
più che nel minuscolo
le legature non modifi-
cano la forma delle let-
tere in maniera signifi-
cativa. Gran parte di
esse conserva il dise-
gno di partenza e con-
cali o due orizzontali.
Solo la lettera ‘A’ viene
modificata più delle
altre, talvolta specchia-
ta, per assecondare le
legature.
In alcuni casi, come si
verifica nei manoscritti
in beneventana, la se-
conda lettera della cop-
pia viene ridotta per
essere inglobata dalla
prima che ha una for-
ma aperta.
Il disegno delle maiu-
scole limita le possibili-
tà di creare molteplici
connessioni e in ogni
caso non è in grado di
rendere nel testo la
fluidità che si può otte-
nere dal minuscolo.
È stato quindi sufficien-
te prevedere combina-
zioni di sole due lette-
re. Fanno eccezione
solo i gruppi ‘QUA’ e,
quando possibile, ‘EE’
preceduto da conso-
nante.
LEGATURE
MAIUSCOLE
11. 3g COSTRUZIONE IDENTITÀ VISIVA
APPROFONDIMENTO SULLO STRUMENTO
CARATTERE TIPOGRAFICO DIGITALE
La Beneventana barese è stata ridisegnata e trasformata in un
carattere tipografico digitale, realizzato come progetto di tesi da
MARIANGELA DI PINTO, una ex studentessa dell’ISIA (Istituto
Superiore per l’Industria Artistica) di Urbino.
Il carattere tipografico è stato rilasciato con licenza open source e
utilizza una tecnologia di “features” opentype attraverso la quale
implementa un sistema di legature e alternative contestuali che
genera composizioni tipografiche sempre diverse.
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12. 4a COSTRUZIONE PAYOFF
Crediamo che in un sistema di identità il luogo e gli spazi,
identificati nel nostro caso nella città di Bari, non possano essere
tenuti separati da chi li vive quotidianamente e li anima, ovvero
i cittadini. Per questa ragione utilizzeremo un approccio che è
fondamentale per comprendere lo spirito della città e di chi la abita:
“una buona brand strategy è quella che non si rivolge soltanto
a stakeholder esterni ma considera soprattutto quelli interni. Si
dovrebbe costruire sulla base del senso di appartenenza e sugli
obiettivi condivisi, fattori che generano un legame difficilmente
ricreabile o imitabile” (Govers, 2013). Occorre ambire a una
reputazione autentica e lavorare nel pieno rispetto della identità
di Bari, non costruendo da zero qualcosa che nulla ha a che fare
con la sua natura, ma rimodellando ciò che si possiede in un’ottica
migliore e più positiva.
È un approccio che nasce e genera l’essenza della città e addirittura
la sua proposta turistico-culturale, un modello di comunicazione
interattivo perché generativo, che abilita interpretazioni e
moltiplica i significati personalizzandoli.
Bari non è una città che si “visita” seguendo un approccio
tradizionale, utilizzando una mappa o semplicemente delineando
un itinerario che faccia riferimento ai criteri classici del “dove
mangiare”, “dove dormire”, “cosa vedere”. Per vivere a pieno
un’esperienza di visita e scoperta di Bari, per gustarne le peculiarità
e godere dell’unicità di un’esperienza è fondamentale attivare
un rapporto con i baresi perché essi rappresentano il vettore.
Per questa ragione abbiamo deciso di proporre un payoff, una
frase che rappresenti il carattere e le caratteristiche della città,
all’interno di un progetto di identità turistica e culturale, che
potesse rappresentare un vero e proprio stile. Da un lato l’estrema
dinamicità e vitalità della città, accanto, la scelta, il paragone, le
differenze, l’estremo sentimento di amore che è capace di generare
Bari.
La nostra proposta di payoff dunque vuole superare il format del
“visitare” con tutte le operazioni ad esso abbinate o abbinabili
per raccontare una città in cui esserci, fisicamente, con la testa e
soprattutto con il cuore.
Payoff:
BARI, tutta la vita
“inviare un messaggio non è condizione sufficiente affinché esso
venga ricevuto. I destinatari devono essere preparati ad ascoltare,
devono averne la voglia e devono avere gli strumenti giusti per
poter afferrare correttamente ciò che viene comunicato; in cambio,
spesso, pretendono qualcosa, come “essere genuinamente
informati [...], emozionati o intrattenuti” (Anholt, 2010).
“Bari, tutta la vita” vuol dire anche riuscire a raccontare Bari nelle
sue tantissime sfaccettature e, da un punto di vista copy, anche
attraverso la sua lingua, i suoi modi di dire che corrispondono
spesso a modi di fare. Questo è il collegamento immediato
con la selezione di detti, frasi e modi di dire dialettali, questo il
collegamento con la baresità che attrae.
FF3300 + Pazlab / 2016
17. 5e BRANDING FF3300 + Pazlab / 2016
AREA DI RISPETTO
area di distanza minima da
eventuali altri elementi
spazio bianco previsto
per la corretta lettura
19. 5g BRANDING
DECLINABILITÀ
IN BASE AI LUOGHI
FF3300 + Pazlab / 2016
BARI
SAN NICOLA
BARI
VECCHIA
BARI
ABATE GIMMA
BARI
CASTELLO SVEVO
BARI
LUNGOMARE
BARI
QUINTINO SELLA
BARI
PETRUZZELLI
BARI
MADONNELLA
BARI
DANTE ALIGHIERI
BARI
SAN SABINO
BARI
SAN PASQUALE
BARI
BORGO ANTICO
BARI
JAPIGIA
BARI
NICCOLO PICCINNI
BARI
LIBERTÀ
25. 5o BRANDING FF3300 + Pazlab / 2016
CARTOLINE / RETRO
CUSSE A DDO’
STAM IE’
U MEGGHIÌE
PAÌSE!
#barituttalavita
LA PROVE
SE FASCE
ALLE MELUNE!
#barituttalavita
U PULPE SE
COSCE ÌINDE
ALL’ACQUA
SÒ!
#barituttalavita
26. La visione, o “vocazione del territorio, è la risultante sviluppata
nel tempo di fattori diversi: la particolare composizione delle
risorse materiali e immateriali del territorio, gli indirizzi culturali e
ideologici consolidati, [...], l’immagine percepita dagli stessi attori
che ne fanno parte e da quelli esterni. La vocazione del territorio
è anche il risultato delle funzioni istituzionali ed economiche [...].
Essa poggia spesso su alcuni fattori di eccellenza di cui il territorio
è dotato e che lo distinguono in maniera consistente dalle aree
concorrenti” (Caroli, 2006).
La declinazione di una campagna di comunicazione multi-soggetto
implica una decostruzione e ricostruzione del payoff “Bari, tutta la
vita”. Allo stesso tempo una campagna di comunicazione efficace e
che non sprechi risorse pubbliche necessita di differenti focus.
La strategia promozionale di Bari sarà strutturata in due fasi e due
linee promozionali.
AZIONI DI PENETRAZIONE → NOTORIETÁ
COME CITY BREAK E BUSINESS MEETING
Questa prima azione è forte e deve essere
particolarmente capillare
AZIONI DI AFFONDO → ENGAGMENT
Questa seconda fase è considerata soft, in
quanto richiede minori investimenti e sforzi
rispetto alla precedente.
AZIONI DI PENETRAZIONE
AFFISSIONI / ADV
Per la campagna di comunicazione legata alla notorietà abbiamo
scelto di sviluppare un progetto che comprende moduli di senso
differenti combinati in modo tale da poter essere raccontati e
risultare efficaci su diversi supporti allo stesso modo. I moduli scelti
sono:
– FOTO
– LOGO / LOGHI ISTITUZIONALI
– INFORMAZIONI GENERALI
– CLAIM
L’intento ricorrente sarà quello di trasferire, in modo diretto, la
solidità, la freschezza e la vivacità della città di Bari. Per questo
motivo è stato preferito un setting lineare e immediatamente
riconoscibile, un tono confidenziale che dà luogo a una dimensione
di complicità nella relazione con il target della campagna di
comunicazione. L’emotività espressa nel claim, infatti, supporta
perfettamente la narrazione effettuata attraverso le scelte
cromatiche e la forza delle immagini. È un’azione inclusiva che
“tira” l’utente all’interno e lo coinvolge a livello sia razionale sia
emozionale.
OBIETTIVO: riuscire a RACCONTARE CON UNO SCATTO l’atmosfera
e le sensazioni che si possono trovare a Bari, LA GENUINITÀ E LA
VITALITÀ DELLA CITTÀ, le tante potenzialità anche da un punto di
vista dei business meeting.
6a CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE FF3300 + Pazlab / 2016
FB/TW:
27. 6b CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE
AZIONI DI PENETRAZIONE
ADV
FF3300 + Pazlab / 2016
FBFBFB /T/T/T W:W:W:
28. 6c CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE FF3300 + Pazlab / 2016
AZIONI DI PENETRAZIONE
6X3 CAMPAGNA MULTISOGGETTO
www.comune.bari.it
FB/TW: @barituttalavita
#barituttalavita
30. 6e CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE FF3300 + Pazlab / 2016
FOCUS SUL MERCHANDISING
CON I DETTI TIPICI
COPY: saranno individuate una serie di frasi tipiche, modi di dire
baresi, a metà tra il proverbio e la battuta, tra la citazione e la
poesia. La “baresità” è un elemento di forza, perché inclusiva,
spiritosa, giocosa, attraente. Non fare riferimento ad essa significa
perdere una delle principali fonti di attrazione della città. Da un
punto di vista linguistico andremo dunque a rafforzare il payoff,
utilizzando le parole che nella vita di tutti i giorni vengono dette a
Bari, continuando nel percorso e nel processo di trasmissione di
una vision autentica e genuina, rafforzando il progetto generale
dell’identità che ha l’obiettivo di attrarre i turisti facendo leva su
elementi, dettagli, caratteristiche vere, reali, rispondenti a una
tipologia di target che vuole scoprire Bari, in pochi giorni, riuscendo
subito a coglierne la grande bellezza.
LE FRASI che abbiamo individuato SONO QUATTRO e saranno
declinate e utilizzate in tutta la campagna.
– IABBRE L’ECCHIÌE!
– ACCIAPPARTÌNE?
– BÈLLE BBÈLLE!
– LA CAPE AGGÌRE!
A queste frasi verrà abbinato il MARCHIO con PAYOFF (Tutta la
vita) e HASHTAG collegato.
ART
A partire da queste frasi verrà sviluppato un progetto grafico
semplice ma di impatto, tutto incentrato sul significato e
sull’efficacia del testo e della combinazione con il marchio e payoff.
31. 6f CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE FF3300 + Pazlab / 2016
AZIONI DI PENETRAZIONE
SPOT / VIDEO
a. di cosa parliamo?
Si tratta di una serie di spot video che documenteranno più che
promuovere, perché siamo convinti che l’atmosfera di autenticità
e di attenzione verso i dettagli reali, la vita vera della città e di chi la
abita, sia da preservare e non affidare ad uno stile fiction.
Informare e documentare il target, raccontare nella sua etimologia
legata alla narrazione (far conoscere) e per far conoscere noi
faremo vedere.
b. messaggio principale e proposition
Il messaggio prevalente che verrà trasmesso è legato al payoff
generale del progetto di identità generale: “Tutta la vita”. Saranno
le immagini a trasmettere in prima istanza il messaggio collegato
a questa vitalità, il girato, autentico, sarà il frutto di un percorso
attraverso la città, con le persone.
“Bari, tutta la vita”, su questa traccia, il video avrà un impatto
importante, perché riuscirà in un solo tempo a raccontare le
bellezze e le potenzialità estetiche della città legate alle storie,
ai caratteri e agli stili dei baresi. Nella nostra proposition dunque
metteremo in evidenza anche i valori che il brand porta con sè,
valori fatti di persone, autenticità, naturalezza e bellezza.
c. tono
Il tono riguarda la nostra voce in senso lato, la tecnica della
composizione. Il tono del video sarà anch’esso genuino, reso
attraverso un girato con camera libera, steady, che segue le
persone e i percorsi, ad altezza uomo, che cammina insieme
ai soggetti, accanto ad essi e mostra ciò che loro vedono. Non
vogliamo utilizzare un tono artefatto o punti di vista acrobatici,
vogliamo mostrare la città per come potranno vederla realmente
i visitatori, i turisti potenziali. Non utilizzeremo voce fuori campo
ma solo musiche e suoni originali utilizzando quindi la tecnica della
presa diretta, che richiamino suoni, voci e atmosfere mediterranee.
d. qual è il nostro audience?
Stante il piano di diffusione e il tema, l’audience è eterogeneo,
diffuso in tutto il paese (anche all’estero) e di tutte le età.
CAMPAGNA DI AFFONDO (SOCIAL MEDIA)
Per la campagna di affondo utilizzeremo esclusivamente lo
strumento dei SOCIAL NETWORK. Abbiamo scelto di progettare
una campagna di tipo comparativo che si distingua per l’utilizzo di
un particolare tono e stile.
Andremo dunque a sviluppare dei memi viralizzabili dedicati alle
tipicità di Bari ma messi a confronto con altre tipicità. Eviteremo
la contrapposizione tra territori ma la evocheremo in maniera
implicita, facendo riferimento ad una contrapposizione di cui non
si parla in precedenza ed è trattata come argomento “conosciuto”
che di fatto non lo è.
Il payoff si trasformerà quindi in un claim comparativo che sarà
anche la risposta alla domanda che la comparazione stessa
genererà.
32. 6g CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE FF3300 + Pazlab / 2016
Ad Es. (l’esempio riportato non è definitivo)
Domanda: TRA UNO SPRITZ E UNA
PERONI, COSA SCEGLI?
Risposta: PERONI, TUTTA LA VITA.
La PUBBLICITÀ COMPARATIVA fa bene ai target che hanno termini
di paragone più espliciti per scegliere e fa bene alla creatività ed
all’interazione, al coinvolgimento, visto che la comparativa segue
di norma una risposta. Ma la comparativa fa bene anche a chi
la subisce, perchè consente di trasformare lo spettatore in un
“tifoso”, permette di creare appartenenza e dunque di viralizzare i
contenuti.
Un aspetto molto importante nella realizzazione della nostra
strategia di presenza sui social network, è quello della definizione
delle tattiche più adatte per facilitare il dialogo fra l’identità e il suo
pubblico di riferimento. I social network sono luoghi di relazione
e conversazione fra persone, sta a noi agevolare il dialogo e
l’interazione con la proposta, l’instaurazione di una relazione
fiduciaria.
L’oggetto della comparazione sarà dunque la tipicità, servirà
per attivare il senso di appartenenza e stimolare un processo di
consolidamento dell’identità stessa.
BARI, TUTTA LA VITA!
tra uno Spritz
e una Peroni,
cosa scegli?
SAN NICOLA
TUTTA LA VITA
JAPIGIA
TUTTA LA VITA
SAN PASQUALE
TUTTA LA VITA
LUNGOMARE
TUTTA LA VITA
CASSANO
TUTTA LA VITA
SAN PAOLO
TUTTA LA VITA
…
TUTTA LA VITA
MADONNELLA
TUTTA LA VITA
BARIBELLAVITA
TUTTA LA VITA
BARI VECCHIA
TUTTA LA VITA
PANZEROTTO
TUTTA LA VITA
LABBARI
TUTTA LA VITA
LA FCAZZ
TUTTA LA VITA
LIBERTA
TUTTA LA VITA
CHIRINGUITO
TUTTA LA VITA
PERONI
TUTTA LA VITA
PERONI, TUTTA LA VITA
33. 6h CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE FF3300 + Pazlab / 2016
IPOTESI DISTRIBUZIONE MEDIA
La pianificazione qui suggerita è stata ipotizzata in assenza di un
budget specificato, sarà quindi necessario rivederla con la stazione
appaltante, lavorando sia sulle voci (inserendone di nuove e/o
eliminandone alcune), che sulle modalità (ad es. tempi, quantità
o budget). Un piano media nasce in collaborazione stretta con
il Committente, conoscendone obiettivi a breve, medio e lungo
termine ma avendo a disposizione soprattutto un riferimento di
budget e una modalità di spesa.
MEDIA DIGITALI (SOFT)
– creazione e gestione delle pagine
(Facebook, Youtube, Twitter e Instagram)
– inserzioni su Facebook e Google (min. 50 € al giorno)
– mail marketing
– banner su siti specializzati (ad es. viaggiareinpuglia.it)
– spot video (la cui distribuzione è da concordare con
la stazione appaltante)
– alleanze con brand digitali (ad es. AirBb) e community
di riferimento (IGERS Bari)
– promozione dell’hashtag #barituttalavita
– media affairs (mappatura, contatto e gestione degli
stakeholder, proposte di contenuti sui canali degli
stakeholder)
MEDIA TRADIZIONALI (STRONG)
– inserzioni su testate generaliste (scelta delle riviste
e budget da concordare con la stazione appaltante)
– inserzioni su riviste specializzate per tour operator (scelta
delle riviste e budget da concordare con la stazione
appaltante)
– principali riviste di viaggio;
• principali riviste di settore relativamente ai prodotti
della campagna;
• principali quotidiani nazionali;
• principali settimanali di attualità e lifestyle;
• inflight magazine dei principali vettori.
• media affairs (mappatura, contatto e gestione degli
stakeholder, proposte di contenuti sui canali degli
stakeholder)
SPAZIO FISICO (STRONG)
– attività del piano di partecipazione (ad es. workshop)
– affissioni negli aereoporti collegati a Bari (nazionali
e internazionali)
- affissioni nelle stazioni metro e sui bus nelle capitali europee
– affissioni nel circuito Grandi Stazioni
– landmarks e affissioni a Bari e all’aereoporto
– partecipazione a fiere relative al turismo, al cibo
e alla cultura, a livello nazionale e internazionale
(ad es. La BIT)
SPOT
Vogliamo fare in modo che l’audience abbia la sensazione di
trovarsi in una sorta di live view, in grado di spiegare e far vedere
com’è la vita a Bari, quali siano le attrazioni da vedere, le cose da
fare, i suoni, i colori della città.
VERSIONE 60’’ SOGGETTO UNICO
Una giornata di sole, il campo lunghissimo delinea l’orizzonte della
città di Bari, dal mare verso terra, in movimento, come se stessimo
arrivando in porto. Partendo dal mare abbiamo la possibilità di
raccontare metaforicamente l’inizio, il centro e la fine di tutto.
Perché sono il mare e l’acqua l’elemento portante di Bari.
[ Inquadratura larga - camera fissa - musiche sottofondo - rumore
di fondo del mare ]
STACCO - Siamo nella Bari vecchia, stiamo camminando tra i vicoli.
Incrociamo persone, e la camera si sofferma su una donna anziana
che ci guarda e ci sorride. L’atmosfera è autentica con zoom su
dettagli (architettonici, tipicità, prodotti tipici, autenticità).
[ In soggettiva - Steady cam - musiche sottofondo - suoni presa
diretta ]
STACCO - Vista di un balcone, si vedono i dettagli di fiori e si
intravede l’interno di un’abitazione, si percepiscono suoni e voci di
vita vera. [ In soggettiva - Camera fissa - Zoom dettagli - musiche
sottofondo - suoni presa diretta]
STACCO - Esterno, la finestra è socchiusa, la camera entra
all’interno di una abitazione, si sofferma su dettagli legati alla
tipicità barese apparentemente casuali (orecchiette, artigianato).
[ In soggettiva - Macchina a mano - Zoom dettagli - musiche
sottofondo - suoni presa diretta]
STACCO - Interno, scale, movimento in discesa, una porta si chiude
alle spalle e in soggettiva la camera si muove verso il portone di
34. 6i CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE FF3300 + Pazlab / 2016
uscita. Esce dalla corte e sale in bici (Servizio bici noleggio).
[ In soggettiva - Steady cam + Camera fissa - Zoom dettagli -
musiche sottofondo - suoni presa diretta]
STACCO - Esterno, in movimento, siamo sui principali viali
commerciali. Si passano tutti i luoghi principali di interesse
(Petruzzelli, Margherita…).
[ Campo medio - Camera car - musiche sottofondo - suoni presa
diretta]
STACCO - Esterno, la camera si sofferma su persone che
camminano (campo medio).
[ Campo medio - Camera car - musiche sottofondo - suoni presa
diretta]
STACCO - Esterno, la camera in soggettiva è in mezzo alle persone
che camminano, si sofferma su un soggetto in giacca e cravatta
che si muove verso la camera, cammina, si avvicina, ci guarda,
mezzo primo piano, sorride con giornale sotto il braccio, la camera
prosegue in soggettiva e unico piano sequenza, incrocia con
giovane donna con cuffie che cammina vicino vetrine - la camera
segue la donna, la scena prosegue mentre la camera incrocia
un gruppo di donne e uomini “d’affari” che discutono di fronte a
Camera di commercio - la camera si ferma sul gruppo.
[ In soggettiva - Macchina a mano - musiche sottofondo - suoni
presa diretta]
STACCO - Esterno, siamo in movimento, stiamo tornando davanti
al mare, è il tramonto, siamo in zona Chiringuito. L’inquadratura a
campo medio ritorna sul mare, un pescatore figura intera intento a
lavorare.
[ Campo medio - Camera car - musiche sottofondo - suoni presa
diretta]
STACCO - Esterno, il movimento si ferma, la camera è su un mezzo
primo piano del pescatore, il pescatore guarda in camera e sorride.
[ Mezzo primo piano - Camera fissa - musiche sottofondo - suoni
presa diretta]
STACCO - Esterno, medesima ambientazione precedente. La
camera sale leggermente lasciando intravedere un aereo in arrivo.
[ Campo medio - Macchina a mano - musiche sottofondo - suoni
presa diretta]
STACCO - Esterno, medesima ambientazione, la camera scende, si
sposta verso il tramonto, mentre piccole barche rientrano in porto.
[ Campo lungo - Macchina a mano - musiche sottofondo - suoni
presa diretta]
STACCO - Esterno, siamo nella movida, sempre in soggettiva ci
facciamo largo tra le persone. Beviamo una peroni, mangiamo la
focaccia.
[ In soggettiva - Macchina a mano - musiche sottofondo - suoni
presa diretta]
STACCO - Lo stacco e su un gruppo di giovani, la camera zooma su
un giovane del gruppo, ci guarda e sorride. Musica, risate, vociare
risuonano.
[ In soggettiva - Macchina a mano - musiche sottofondo - suoni
presa diretta]
STACCO - La camera stacca e siamo a piedi, in soggettiva,
camminiamo per bari e vediamo posti e spazi con la luce notturna
grazie a movimenti camera realistici che seguono e riprendono
entrambi i lati della strada percorsa.
[ In soggettiva - Macchina a mano - musiche sottofondo - suoni
presa diretta]
STACCO - Siamo di fronte al portone dal quale siamo usciti. Apriamo
ed entriamo, la camera ci segue senza stacchi, stiamo risalendo le
scale (scena iniziale). E’ un BB si intravedono dettagli che lo fanno
capire.
[ In soggettiva - Steady cam - musiche sottofondo - suoni presa
diretta]
STACCO - Dissolvenza e chiusura a nero con suoni, voci presa
diretta mixati. Compare il marchio Bari, tutta la vita
35. 6l CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE FF3300 + Pazlab / 2016
VERSIONE 30’’ MULTISOGGETTO
Per la versione ridotta a 30’’ abbiamo deciso di realizzare una sorta
di spinoff. Tutti i soggetti: donna anziana, uomo d’affari, giovane,
pescatore, saranno protagonisti dei 4 differenti spot da 30’’. In
questo modo riusciremo a trasmettere, in seguito alla uscita
della versione completa, un ulteriore punto di vista, una ulteriore
evidenziazione dei caratteri e delle caratteristiche del brand BARI.
SOGGETTO 1.
Una giornata di sole, il campo lunghissimo delinea l’orizzonte della
città di Bari, dal mare verso terra, in movimento, come se stessimo
arrivando in porto. La camera stacca e sale leggermente lasciando
intravedere un aereo in arrivo.
La camera stacca, siamo sul porto, l’inquadratura si allarga e si
intravede aereo in arrivo. L’inquadratura scende su un pescatore
figura intera intento a lavorare, la camera stacca su un mezzo
primo piano, il pescatore guarda in camera e sorride.
Sale la musica. Compare Marchio con payoff: Bari, tutta la vita.
SOGGETTO 2.
Una giornata di sole, il campo lunghissimo delinea l’orizzonte della
città di Bari, dal mare verso terra, in movimento, come se stessimo
arrivando in porto. La camera stacca e sale leggermente lasciando
intravedere un aereo in arrivo.
La camera stacca siamo dentro Bari vecchia, stiamo camminando
tra i vicoli. Incrociamo persone, siamo in soggettiva, in steady-cam.
Incrociamo una donna anziana che guarda in camera e sorride.
Sale la musica. Compare Marchio con payoff: Bari, tutta la vita.
SOGGETTO 3.
Una giornata di sole, il campo lunghissimo delinea l’orizzonte della
città di Bari, dal mare verso terra, in movimento, come se stessimo
arrivando in porto. La camera stacca e sale leggermente lasciando
intravedere un aereo in arrivo.
La camera stacca su un soggetto che esce da un portone, stacca
nuovamente su dettaglio del soggetto che sale in bici. Stacco della
camera e le riprese di Bari in movimento in soggettiva. Siamo sui
principali viali commerciali, la camera stacca su soggetto in giacca
e cravatta che cammina, ci guarda, mezzo primo piano, sorride
con giornale sotto il braccio. Sale la musica. Compare Marchio con
payoff: Bari, tutta la vita.
SOGGETTO 4.
Una giornata al tramonto, la camera si sofferma su barche che
attraccano. La camera stacca e sale leggermente lasciando
intravedere un aereo in arrivo.
Nuovo stacco ed è sera, siamo nella movida, sempre in soggettiva
ci facciamo largo tra le persone. Beviamo una peroni, mangiamo la
focaccia. Lo stacco e su un gruppo di giovani, la camera zoomma su
un giovane del gruppo, ci guarda e sorride.
Sale la musica. Compare Marchio con payoff: Bari, tutta la vita.
VERSIONE 15’ SOGGETTO UNICO
Lo spot è un mix delle versioni 30’’ e 60’’. Una soggettiva che segue
e mixa con veloce montaggio e stacco camera, l’incontro con i
4 soggetti precedentemente descritti, la camera in questo caso
dettaglia i volti e i sorrisi. Le facce delle persone e il contesto nel
quale sono, pochi secondi, sono loro i testimonial. Bari tutta la vita.
36. 7a OGGETTO FF3300 + Pazlab / 2016
LA BUSSOLA MAGICA
Abbiamo pensato ad un oggetto che
evochi l’immaginario del viaggio, del
mare e dell’avventura, sottolineando
la connessione sentimentale che si
stabilisce tra il visitatore e la città di Bari,
una connessione invisibile che lo lega per
sempre (“tutta la vita”) a quel luogo, alle
memorie delle esperienze vissute: una
bussola (magica?) che punta sempre verso
Bari.
L’oggetto, il cui costo di produzione
è stimato tra i 25 € e i 30 €, è stato
progettato per essere accessibile a
tutti, grazie alle moderne tecnologie
di elettronica (e micro-elettronica)
programmabile e di prototipazione rapida.
La bussola sarà personalizzata con i colori
della città: il bianco e il rosso, e il brand
“Bari, tutta la vita”.
COMPONENTI ELETTRONICHE
Il progetto prevede i seguenti componenti:
– STEPPER MOTOR DRIVER
– STEPPER MOTOR
– GPS MODULE
– BATTERIA AL LITIO
– POWER MANAGER PER BATTERIA AL LITIO
Il tutto si colloca in un involucro di design delle dimensioni di
70X70X25/35MM.
Abbiamo utilizzato una batteria al litio perché una batteria
standard non avrebbe la capacità di supportare il drenaggio di
corrente da motore e gps.
DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO
Al clic dell’interruttore il microcontrollore legge dalla scheda
breakaut GPS la posizione attuale (e il relativo orientamento) e la
confronta con quella della città di Bari (che possiede in memoria),
le due posizioni ci permettono di ottenere una “direzione” e un
“verso”, che vengono tradotti dal software in un incremento o
decremento dell’angolo di rotazione dell’ago rispetto al quadrante
della bussola. Il motorino traduce questo valore in movimento reale
del magnete (che produce a sua volta un movimento dell’ago),
andandolo a posizionare in modo corretto affinché l’ago punti verso
Bari. Il circuito è alimentato dalla batteria al litio e, per prolungarne
la durata, entra in funzione solo quando si clicca sull’interruttore.
37. 72 mm 17 mm
56 mm
40 mm
26mm
11mm
6
mm
A B
Sezione AB LEGENDA:
Elettronica
Motore
Scocca
Vetro
Batteria
DISEGNO TECNICO
BUSSOLA
Scala 1:1
Batteria
Motore
Scocca
Ferma batteria
motore
Freccia
Elettronica
Ferma scheda elettronica/
appoggio quadrante
Vetrino
7b OGGETTO FF3300 + Pazlab / 2016
38. 8a PIANO DI PARTECIPAZIONE FF3300 + Pazlab / 2016
Le modalità di approccio allo sviluppo territoriale negli ultimi anni
sono cambiate (e cambiano ancora) ed sono sempre più connesse
alla capacità di comprendere, interpretare e assorbire le varietà
e le ricchezze del contesto di riferimento. Per raggiungere questi
obiettivi è evidente l’importanza di politiche di condivisione dei
processi decisionali e di diretta partecipazione non solo nella fase
di ideazione progettazione ma anche in quella di attuazione. Siamo
di fronte ad un nuova e moderna formulazione di GOVERNANCE
che necessita di nuove modalità di gestione fondate sul maggior
coinvolgimento di capacità, competenze e risorse, e che vede il
confronto, la negoziazione e la condivisione di regole, visioni e
responsabilità tra le parti, elementi che concorrono al governo di un
sistema territoriale. Le questioni di interesse collettivo, come quelle
legate al benessere dei singoli, delle famiglie, delle organizzazioni,
la fruizione della cultura, il turismo, non possono essere
affrontate e risolte solo dalle autorità pubbliche ma richiedono
la collaborazione di tutti gli attori coinvolti (cittadini, famiglie,
associazioni, imprese, enti). Lo sviluppo di processi partecipativi,
di alleanza e trasparenza verso i cittadini e gli stakeholder incidono
su tutte le attività delle amministrazioni pubbliche e richiedono
la costruzione di un dialogo basato sulla disponibilità all’ascolto,
alla diffusione delle informazioni e all’analisi condivisa delle
problematiche. Affinché tale processo risulti efficace, è necessario
creare le condizioni per favorire relazioni e legami territoriali,
promuovere l’avvio di processi di informazione e comunicazione tra
gli organismi decisori e la pluralità di soggetti sui territori.
LABORATORI DI COMUNITÀ
Le finalità della strategia di comunicazione degli incontri di
sensibilizzazione e promozione sono “la responsabilizzazione degli
Enti e una consapevolezza dei cittadini attraverso l’elaborazione
costante di contenuti capaci di far percepire il valore della sfida
sociale”, anche attraverso azioni che dovranno “coinvolgere i
pubblici nella generazione di contenuti” e “creare le condizioni
per una condivisione nel tempo dei temi”, si propone di integrare
il mix di dispositivi previsti dall’invito con interventi specifici di
progettazione partecipata e di coinvolgimento diretto dei cittadini.
In tal modo si influirà sia sui contenuti della comunicazione che
sulle modalità di sensibilizzazione e partecipazione dei pubblici
coinvolti. Pertanto proponiamo la organizzazione di 6 incontri per
il coinvolgimento dei cittadini, degli stakeholder e degli operatori
cui presentare il sistema di identità. Gli incontri sono pensati
come ‘laboratori di comunità’, specchio di un territorio i cui legami
collettivi e sociali vanno valorizzati soprattutto nell’ambito di
un progetto che intende dotare la Città di una identità pubblica,
riconoscibile e autentica.
Fiducia, accountability, policy making trasparente, processi di
partecipazione, sono i cardini su cui si fonda il nuovo rapporto tra
i cittadini e la Pubblica Amministrazione. Principi sanciti dall’OCSE
sin dal 2008 (Rapporto “Open and inclusive Policy Making”) e
ribaditi dal recente c.d. Decreto Trasparenza nel 2013.
Tradurre questi principi in una pratica è l’attuale sfida della PA,
consapevole che la capacità di generare senso civico e sociale
per e con le persone è, oggi, strettamente legata al “capitale
democratico” che le stesse istituzioni sapranno coltivare e
sviluppare e su cui vengono anche giudicate dai propri cittadini.
La promozione della partecipazione e dell’attivazione delle persone
può essere un primo e significativo elemento per costruire questo
capitale democratico e generare fiducia ed effettiva inclusione.
PERCHÉ CIÒ POSSA ACCADERE, SARÀ DETERMINANTE:
– coinvolgere la comunità;
– rendere la partecipazione dei cittadini un elemento
strategico per generare contenuti della comunicazione;
– fare leva anche sulla tecnologia e sull’utilizzo della rete per
favorire la partecipazione attiva e propositiva;
– adottare metodi specifici per supportare queste pratiche.
I Laboratori di Comunità che si propone di realizzare è un processo
partecipativo, ovvero uno strumento di confronto che permette di
fissare obiettivi, prendere decisioni e formulare progetti in maniera
condivisa e maggiormente consapevole.
PIÙ SPECIFICAMENTE I LABORATORI AVRANNO L’OBIETTIVO DI:
– presentare il sistema di identità trasferendo informazioni
specifiche sulle finalità e sugli obiettivi di progetto;
– promuovere la conoscenza delle principali linee
di comunicazione;
– favorire un processo partecipativo di confronto, condivisione
e presa di decisione attraverso mini laboratori di comunità;
Le attività di comunicazione e promozione dell’evento saranno
effettuate previa attivazione dei canali formali, mediante il sito web
ufficiale del Comune di Bari e diffusione di “comunicato stampa”,
tramite uffici/addetti stampa comunali, oltre che di quelli informali,
quali eventi Facebook creati ad hoc.
METODOLOGICAMENTE IL PROCESSO SARÀ ATTIVATO SECONDO
L’APPROCCIO DELLA CONSULTAZIONE/ASCOLTO CHE PREVEDE:
– programmazione dell’intervento: attraverso una
progettazione esecutiva di dettaglio che sarà finalizzata
all’identificazione delle linee guida delle discussioni, su un
tema particolarmente complesso, con i cittadini;
– mappatura degli stakeholder: per l’individuazione di tutti
i portatori di interesse rispetto al tema; per essere
realmente inclusivo, il processo dovrà tener conto di
tutti i diversi punti di vista, cercando di coinvolgere anche
quegli interlocutori che abitualmente non partecipano alla
costruzione della sfera pubblica;
39. 8b PIANO DI PARTECIPAZIONE FF3300 + Pazlab / 2016
– fase di ascolto: in cui i cittadini e rappresentanti delle diverse
categorie sociali saranno invitati ad esprimere direttamente
le proprie posizioni sulla tematica affrontata;
– fase di valutazione: le osservazioni raccolte potranno poi
essere considerate dal Comune e dallo staff di
comunicazione per una valutazione della qualità del
progetto proposto ed eventualmente per una sua ritaratura
minima.
GLI INCONTRI AVRANNO UNA DURATA COMPLESSIVA DI 3 ORE E
SARANNO ARTICOLATI IN TRE STEP:
– una fase iniziale di presentazione della giornata, del sistema
di identità;
– una fase centrale laboratoriale e partecipativa per
il confronto, la condivisione e il riconoscimento di buone
prassi territoriali e l’ipotesi di azioni condivise.
– una fase conclusiva di raccolta degli esiti della
partecipazione.
LA TABELLA CHE SEGUE RIEPILOGA LA PROPOSTA DI FORMAT
LABORATORIALE DI COMUNITÀ (6 INCONTRI PREVISTI).
OBIETTIVI
––––––––––––––––––––––––
– Presentare il sistema
di identità
– Trasferire informazioni
sulle finalità e gli
obiettivi del progetto
– Trasferire conoscenze
e visione
– Rafforzare la
promozione della
cultura family friendly,
nelle politiche regionali
e in quelle locali
–––––––––––––––––––––––––
– Favorire la messa
a punto di uno
strumento di confronto
tra cittadini, operatori
economici, stakeholder
– Promuovere un
processo partecipativo
per fissare obiettivi,
e formulare ipotesi di
azioni di comunicazione
che coinvolgano anche i
cittadini in maniera
condivisa e consapevole
–––––––––––––––––––––––––
– Sintetizzare e
condividere gli esiti del
laboratorio di comunità.
CONTENUTI
–––––––––––––––––––––––––
– Saluti istituzionali
– Presentazione ufficiale
dell’amministrazione
– Presentazione a cura
dello studio di
comunicazione
– Focus specifico su:
– Cos’è una identità
territoriale.
– Qual è la strategia di
marketing.
– Quali sono i messaggi
prevalenti
–––––––––––––––––––––––––
– Laboratorio
di Comunità: finalità,
obiettivi e strumenti
operativi.
–––––––––––––––––––––––––
– Prima condivisone
degli esiti delle attività
di partecipazione.
MODALITÀ E STRUMENTI
–––––––––––––––––––––––––
– Incontro pubblico
- Slide – a cura dei
singoli relatori
– Materiale promozionale
a cura della segreteria
organizzativa
– Registro presenze
a cura della segreteria
organizzativa
–––––––––––––––––––––––––
– Slide e strumenti di
gestione per il
laboratorio – a cura dei
facilitatori.
–––––––––––––––––––––––––
– Registro adesioni
al progetto – a cura
della segreteria
organizzativa.
– Saluti istituzionali.
DURATA
–––––––––––––––––––––––––
60 minuti
–––––––––––––––––––––––––
90 minuti
–––––––––––––––––––––––––
30 minuti
40. 8c PIANO DI PARTECIPAZIONE FF3300 + Pazlab / 2016
La SEGRETERIA ORGANIZZATIVA curerà in primis la progettazione
esecutiva, la gestione e la pianificazione del processo partecipativo
agli e degli eventi in tutte le sue fasi:
– Mappatura degli stakeholder;
– Pianificazione del progetto e condivisione con
l’Amministrazione locale;
– Organizzazione e realizzazione delle sessioni laboratoriali;
– Facilitazione e mediazione della sessione di consultazione;
– Sintesi dei risultati dell’attività e stesura del piano delle
azioni;
– Monitoraggio del processo;
– Diffusione dei risultati del processo.
Compito prioritario della segreteria organizzativa sarà quella di
assicurare l’efficacia del processo di condivisione del sistema di
identità per garantire:
– l’accessibilità per i partecipanti a tutte le informazione e la
documentazione necessaria alla partecipazione consapevole
al processo (massima trasparenza);
– la semplicità e comprensibilità del linguaggio utilizzato con
gli stakeholder;
– la strutturazione dei processi partecipativi in un contesto
spazio-temporale ben definito, dove siano esplicitate e
condivise da tutti i partecipanti le regole (fasi, tempi e spazi)
dell’attività;
– l’informalità delle relazioni interne ai processi decisionali
inclusivi, così da favorire la più libera espressione di pensieri
ed opinioni.
Saranno approntati e utilizzati strumenti specifici per il contatto
diretto (telefonico, previo mailing list) e tramite i canali social
(creazione di eventi su fb) e web di potenziali partecipanti
e stakeholder (associazioni, organizzazioni profit e non,
aziende, enti, associazioni di categorie, ecc.) a cui si rivolgerà
l’azione promozionale delle attività. Compito della segreteria
organizzativa sarà anche quello di approntare strumenti di
registrazione dei partecipanti, organizzare cartelline con materiale
e documentazione in distribuzione e realizzare un format di
attestazione alla partecipazione alle attività.
LABORATORIO DI CO-PROGETTAZIONE
Proponiamo, inoltre, un laboratorio di ricerca e co-progettazione
che si svolgerà a Bari. Le attività, della DURATA COMPLESSIVA
DI 12 GIORNI, si divideranno tra il territorio della città (i diversi
quartieri) e la base operativa del laboratorio, a BARI VECCHIA
(potremmo utilizzare lo SPAZIO MURAT e L’ISOLATO 47).
Il progetto di partecipazione coinvolgerà 60 PARTECIPANTI DA
TUTTA ITALIA, che per tutta la durata delle attività lavoreranno
sul territorio barese, a stretto contatto con gli abitanti della città,
nei diversi quartieri. La PARTECIPAZIONE al laboratorio, per i
partecipanti, sarà GRATUITA.
Ogni partecipante provvederà da sé alle proprie necessità in
termini di logistica e ospitalità. LA DIDATTICA SARÀ COORDINATA
DAL TEAM DI PROGETTO E FACILITATA DA 7 DOCENTI, DI CUI
2 PROFESSIONISTI INTERNAZIONALI DA INDIVIDUARE IN
CONCERTO CON LA STAZIONE APPALTANTE.
Ogni giorno, PER 12 GIORNI ESCLUSA LA DOMENICA, si lavorerà
assieme, DIVISI IN 2 GRUPPI CHE IN BASE ALL’OUTPUT,
genereranno: un OGGETTO-LIBRO, che racconta le storie non
narrate della città e una CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE, che si
articola intorno al concept impostato nel progetto, basato sulle
comparazioni.
Dal punto di vista pedagogico, il “tipico” processo di apprendimento
hacker ha inizio con l’individuazione di un problema interessante,
quindi lavora per risolverlo usando fonti diverse sottoponendo
infine la soluzione a test prolungati. Molto spesso si tratta di
percorsi non lineari, guidati più dalle proprie passioni che da un
metodo formalizzato. È stato verificato come, ad esempio, l’utilizzo
del “REVERSE ENGINEERING” sia RICORSIVO. Un’altra delle
caratteristiche di questo modello è che non ci si vergogna mai di
chiedere aiuto a chi ne sa di più. La disintermediazione, anzi, ci
permette di trasmettere la conoscenza in modo più intelligente,
perché chi più sa trasmetterà a coloro che saranno arrivati a un
livello tale da sviluppare quella richiesta di conoscenza rara (e non a
chiunque), mentre la maggior parte dei nodi della rete, in possesso
di informazioni meno rare, creerà l’humus nel quale, attraverso lo
scambio continuo e reciproco, potrà svilupparsi più rapidamente
una sostanziale qualità delle informazioni, oltre che una coscienza
collettiva. Il punto di forza del modello di apprendimento hacker
è che chiunque impara qualcosa poi lo insegna ad altri. Quando
un hacker studia un codice sorgente di un programma, spesso
lo sviluppa ulteriormente, in modo che altre persone possano
apprendere da questo lavoro. Intorno ai vari problemi si sviluppa
così una costante e continua conversazione a più voci. Una
discussione critica, iterativa ed evolutiva. La ricompensa per la
partecipazione a questo processo è il riconoscimento tra pari.
D’altronde, sociologicamente, come racconta BERTRAM NIESSEN
(direttore scientifico di CHEFARE e docente durante XYZ), i
processi di innovazione producono QUATTRO DIFFERENTI TIPI
DI VALORE: ECONOMICO, SOCIALE, CULTURALE E SIMBOLICO.
Questi quattro tipi di valore sono collegati tra loro. È quindi
possibile trasformare del capitale di un tipo in uno o più capitali
di tipi differenti. Ed è secondo questi principi che ci muoviamo,
cercando, attraverso questo laboratorio, di far fruttare il
capitale economico, quello sociale e quello culturale. Ciò che
abbiamo intenzione di realizzare è complesso e difficilmente
rappresentabile. Sicuramente il coinvolgimento di tante persone,
41. 8d PIANO DI PARTECIPAZIONE FF3300 + Pazlab / 2016
42. 8e PIANO DI PARTECIPAZIONE FF3300 + Pazlab / 2016
portatrici di molteplici competenze, ha prodotto osmosi di
conoscenza. Sulla base di questa OSMOSI, che possiamo
considerare un humus, si innestano delle ulteriori dinamiche: ci
si conosce, si mettono in condivisione le proprie esperienze, ci
si mette in gioco facendo cose pratiche assieme (uno dei modi
migliori che gli esseri umani hanno per entrare in relazione), si
immagina che cosa possiamo fare assieme, da qui in avanti.
Questo genera più di un semplice trasferimento di competenze.
In particolar modo, il contesto di empatia e passione, unito alla
cornice del luogo – Bari Vecchia, la Puglia, il Sud –, innesca un
processo di mitopoiesi, e quindi incrementa anche il valore del
capitale simbolico. Avremo, quindi, a fronte di un investimento
di tipo economico (ma non solo), prodotto un incremento dei tre
capitali rimanenti: sociale (relazioni), culturale (competenze) e
simbolico (reputazione / senso comune). Nel tempo, a fronte di
un aumento di uno o più capitali differenti, anche gli altri tendono
ad aumentare. Questo è il senso dell’operazione, sopratutto
all’interno di una specifica cornice, quella per cui, usando le parole
di Kevin Lynch in L’immagine della città, del 1960: “non vi è alcun
risultato finale, solo una successione continua di fasi”. E se vale per
le città, che sono il prodotto dell’interazione sociale degli individui,
forse vale anche, più in generale, per la realtà che produciamo tutti
assieme, interconnessi.
In sintesi: COSA SERVE?
N partecipanti, selezionati su CV e portfolio
N facilitatori, di cui 2 internazionali, per 12 giorni
2 spazi: isolato 47, spazio murat
COSA SUCCEDE NEI 12 GIORNI?
laboratorio di ricerca e co-progettazione
in partnership con La Scuola Open Source
Format didattico XYZ (svoltosi a Bari a luglio 2016)
COSA PRODUCE IL LABORATORIO?
pubblicazione editoriale / oggetto libro
campagna di comunicazione new media e old media
43. 9a PROPOSTE MIGLIORATIVE FF3300 + Pazlab / 2016
BARI IN FORMA DI LIBRO
Realizzeremo anche un libro su Bari, nel quale raccoglieremo
e racconteremo le storie inedite o poco conosciute su questa
splendida città, dalle vicende dell’ABATE GIMMA (che scrisse una
sua “Enciclopedia” tre anni prima di Diderot e d’Alambert) a quelle
di QUINTINO SELLA (che sognava di collegare Bari all’Oriente
attraverso una lunghissima ferrovia), passando per il “MAGGIO
BARESE” e per la “VIDUA VIDUE”, la festa che celebrava la storica
alleanza tra Venezia e Bari.
Si tratta quindi di un artefatto che avrebbe un grande valore
simbolico e culturale, capace di innescare un vero e proprio
processo di mitopoiesi rispetto alla città e alla sua storia. Non si
tratterebbe né di una guida né di un souvenir, quanto, piuttosto,
di un vero e proprio cimelio, reso tale sia dalla qualità della ricerca
alla base del progetto, sia dalla cura del dettaglio nel design e nella
produzione (carta, rilegatura, tecniche di stampa). NELLA PRIMA
PARTE DEL LIBRO RACCONTIAMO LA “STORIA DELLA CITTÀ”
IN BREVE, DALLA SUA FONDAZIONE NEL 1500 A.C. AD OGGI,
NELLA SECONDA PARTE, INVECE, SI SUSSEGUONO DEI CAPITOLI
TEMATICI, OGNUNO DEI QUALI È DEDICATO A UNA PERSONA O A
UNA STORIA.
Il processo
Abbiamo immaginato di organizzare un workshop della DURATA
DI 7 GIORNI APERTO A TUTTA LA CITTADINANZA (con un
massimo di 40 POSTI DISPONIBILI). Durante questo laboratorio
verranno svolte le attività di ricerca e progettazione del libro, a
partire da una serie di elementi dati (come la divisione in 2 “parti”).
Alla fine del laboratorio, verrà realizzato un prototipo del libro.
Subito dopo questo prototipo subirà una raffinazione (EDITING +
OTTIMIZZAZIONE del PROGETTO EDITORIALE) eseguita da parte
nostra, prima di andare in stampa.
La distribuzione
Il libro potrebbe essere distribuito / venduto sia presso il PUGLIA
DESIGN STORE (SPAZIO MURAT) che nelle librerie della città, negli
infopoint, e presso tutte le attività turistiche (ad es. VELOSERVICE
nel BORGO ANTICO).
Prezzo
Il prezzo, che concorderemo con la stazione appaltante, sarà
stabilito in funzione delle lavorazioni di stampa, della quantità di
pagine e del materiale all’interno della pubblicazione.
44. 9b PROPOSTE MIGLIORATIVE FF3300 + Pazlab / 2016
MONITORAGGIO / SOCIAL ANALYSIS
Il SOCIAL REPORTING SYSTEM (SRS) è un pannello interattivo,
un moderno sistema di analisi e controllo delle interazioni con gli
utenti social di cui disponiamo e che abbiamo sviluppato.
Grazie al pannello è possibile realizzare una accurata social
analysis a partire da KEYWORDS e HASHTAG definiti. Il sistema di
reportistica è dettagliato e di facile interpretazione.
L’utilità generale di questo strumento è legata da un lato al fatto
che consente una ricerca approfondita e automatica relativamente
a determinate parole chiave che, nel caso del nostro progetto,
potranno essere settate su argomenti legati sicuramente al
turismo e alla cultura (es.: #barituttalavita), dall’altro che, sempre
nella stessa piattaforma, è possibile caricare e visualizzare
(secondo schemi legati alla data visualization) in tempo reale i
risultati di eventuali ricerche (questionari) sul campo.
L’obiettivo è il seguente: la rete internet è sempre più spesso
il luogo nel quale si forma l’opinione pubblica (i social network
in questo hanno un ruolo importante) e attraverso la quale
avvengono le principali interazioni.
Online
Abbineremo al progetto uno o più hashtag da definire in seguito a
uno studio preciso dei flussi twitter legati al tema.
Un hashtag è un simbolo (#) utilizzato per contrassegnare parole o
argomenti chiave in un Tweet. È stato concepito dagli utenti Twitter
come metodo per categorizzare i messaggi.
Gli utenti utilizzano il simbolo hashtag # nei Tweet prima di una
parola chiave o frase pertinente, senza spazi, per categorizzarli
e consentire una rapida visualizzazione nella ricerca Twitter.
Cliccando su una parola a cui è stato aggiunto un hashtag è
possibile visualizzare tutti i Tweet contrassegnati con tale parola
chiave. Gli hashtag possono essere inseriti in qualsiasi parte del
Tweet, all’inizio, al centro o alla fine. Le parole contrassegnate
da hashtag che diventano molto popolari rappresentano spesso
argomenti in voga. L’hashtag sarà il nostro strumento per
analizzare i flussi di twitter.
In un panorama in continua crescita, come è quello dei social
network, è fondamentale avere uno strumento in grado di
raccogliere e monitorare tutte le informazioni che circolano nel
panorama sociale online.
Un sistema in grado di seguire in tempo reale ogni variazione della
social media sfera, grazie a una nuova generazione di strumenti e
algoritmi che tengono traccia di ogni perturbazione della Rete.
Per questa ragione abbiamo sviluppato questa dashboard
progettata in modalità multipiattaforma proprio per far fronte a
queste esigenze e per questo vogliamo metterla a disposizione
del progetto. Il sistema misura continuamente la Rete, così da
individuare in tempo reale le nuove informazioni che stanno
emergendo sui social media e i trend intorno all’argomento “Bari”.
È un sistema pensato per essere user-friendly e proprio per questo
opera in modo trasparente nel browser, senza necessità di eseguire
alcun download o alcuna installazione di software su PC.
Si potrà quindi accedere in ogni momento alla Dashboard e da
qualunque postazione.
Sarà possibile utilizzare la DASHBOARD di SOCIAL ANALYSIS per:
– analizzare come la rete parla del tema;
– analizzare le principali nazionalità degli utenti che twittano
contenuti sul tema;
– analizzare l’effetto che determinate notizie legate al tema
hanno sugli internauti;
– ottenere dati e report sui flussi social degli utenti in tempo
reale.
SINTESI AZIONE:
– tracciare la social media activity di un determinato hashtag;
– creare facilmente report statistici, selezionando le parole
chiave e l’arco temporale di riferimento;
– esportare i report in PDF;
– scaricare i dati in Excel.
Offline
Raccogliere ed analizzare i feedback prodotti dal target di
riferimento del progetto.
SRS è in grado di raccogliere e presentare sotto forma di grafici e
report in real time i dati relativi ai feedback inviati dagli intervistati
nell’ambito di una eventuale ricerca – azione sul campo (ipotesi:
eventi di promozione, occasioni di animazione territoriale).
La modalità attraverso la quale gli utenti possono inviare i feedback
è: dispositivi mobile (iPad/Tablet) in dotazione agli operatori/
ricercatori, che intercettato l’utente, lo guiderà nella compilazione
del breve questionario ed invierà direttamente al sistema SRS
i dati compilati e richiesti attraverso una breve intervista. Il
sistema generale viene poi aggiornato in tempo reale con grafici e
infografici.