SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 52
Open publishing:
choices, bolts and nuts
Antonella De Robbio
SciComm
Master in Comunicazione delle Scienze
Padova, 16 ottobre 2015
Aula Jappelli dell’Osservatorio Astronomico di Padova
Hashtag per il live tweeting: #SciPar 
Una veloce panoramica
• I paradossi del sistema attuale e il modello Open Access per una
scienza aperta
• Scienza aperta come questione sociale: flussi di processo che
mutano
• Significato di Open Publishing
• Politiche editoriali in un mercato che si evolve: i modelli
economici
• Open Access journals
• Open Access monographs and textbooks
• Le differenti vie dell’accesso aperto: verde, oro, rosso e nero
• Trappole e tranelli tra editoria di vanità e editoria fraudolenta
• La questione della qualità nei processi di peer-review
• Gestione dei diritti: autori, editori, soggetti di mercato e utenti
• Piattaforme tecnologiche e impatto bibliometrico
• In primo luogo, la pubblicazione «aperta» aumenta la diffusione dei lavori di
ricerca, aumentando l'impatto della ricerca (numero di citazioni, reputazione,
visibilità, etc.).
• Consente un maggiore controllo del proprio lavoro, per esempio, distribuendo il
lavoro a colleghi, studenti senza costi aggiuntivi, tramite una gestione
consapevole dei diritti d’autore (copyright)
• Il Self-archiving permette al vostro lavoro di essere accessibile prima di essere
ufficialmente pubblicato, aumentando le citazioni nel web 2,0
• Riduce i costi per gli studenti per accesso e fruizione di materiali didattici e di
ricerca
Vantaggi per
Autori
Istituzione
Utenti e
Collettività
Piccoli editori
L’apertura della scienza nasce entro comunità di conoscenza informali
come norma sociale
• di non considerare i
ricercatori come vittime
del sistema perverso
del publish or perish, ma
come corresponsabili
insieme ad editori e
decisori istituzionali, con
un grado di
responsabilità maggiore
per lo meno rispetto agli
editori che non fanno
altro che adattarsi alle
richieste delle comunità
scientifiche.
• Un atteggiamento
vittimistico risulta una
scusa per non fare nulla,
quando sono proprio gli
autori – soprattutto se
accademicamente
affermati – che,
reagendo al sistema,
potrebbero cominciare a
cambiare le cose.
Cameron Neylon – sostenitore della scienza aperta – suggerisce nel suo
blog
Mancanza di comprensione
del punto di vista degli altri
http://cameronneylon.net/
Open publishing or Open access publishing?
Pubblicare ad accesso aperto significa fornire contenuti
gratuiti on-line per i lettori, tramite modelli finanziari che
permettano nuove forme di distribuzioni digitali
gratuite. Finora, la maggior parte dell’editoria ad accesso
aperto si è focalizzata nel campo della riviste scientifiche, ma
stanno emergendo esperienze di editoria Open Access per
monografie e libri di testo.
L’Open Access è un mezzo per fornire contenuti agli utenti,
non un modello di business.
Una varietà di modelli di business sono impiegati dagli editori
che hanno adottato Open Access come una forma di
distribuzione.
7
Open Access:
possiamo definirlo un modello?
• Pubblicare ad accesso aperto significa fornire contenuti gratuiti on-
line per i lettori, supportando operazioni da modelli finanziari che
permettono una distribuzione digitale gratuita. Va premesso che il
concetto «gratuità» è diverso da «libero».
• Il modello Open Access NON è un modello economico ma un
modello di distribuzione
• Non possiamo parlare di modello economico unico per l’OA
• Tra i due estremi – tradizionale e OA - vi possono essere differenti e
numerose variazioni pratiche e sperimentali.
• Al momento attuale i modelli economici esistenti sono ancorati al
modello tradizionale a stampa in quanto il valore della catena è
quello tipico del modello tradizionale.
• Per tale ragione ad oggi il modello Open Access «puro» ha avuto
una penetrazione nel mercato che non supera il 15% nel settore
dell’editoria scientifica.
• La maggior parte delle pubblicazioni OA si riferisce al mondo
STM e comunque ai periodici
I modelli di business per ebook
• sponsor pubblicitario (in varie forme), dalla vendita di spazi pubblicitari, anche con
banner posizionati sul sito o solo su alcuni capitoli o su parti del testo
• sottoscrizioni di tipo collaborativo, prevede la partecipazione delle istituzioni
alla condivisione dei costi di produzione di un e-book o di una collezione di e-book
• sovvenzioni incrociate, modello che prevede di finanziare le pubblicazioni OA dai
profitti derivanti dalle pubblicazioni non-OA, in una specie di variante del modello
duale
• crowdfunding: processi di finanziamento dal basso che mobilitano persone e risorse
• modello duale usato dalla maggior parte degli editori OA che prevede una versione
digitale e una Print on Demand (PoD)
• open access temporaneo: offre accesso libero a un titolo o una collezione, ma solo
per un periodo limitato, scaduto il quale l’accesso diviene a pagamento, o in altri casi
per brevi periodi entro l’anno. È un modello tipicamente per e-book
• modello con servizi a valore aggiunto: editoria emergente tipicamente rivolta ad
autori di e-book con servizi digitali verso telefonia e dispositivi di delivery mobili.
3374 Academic peer-reviewed books
from 120 publishers
Modelli per University Press
• modello basato su una dotazione di budged a monte entro la
quale l’editore, solitamente una University Press, programma il suo
catalogo annuale
• modello basato su sussidi istituzionali: è una variante del modello
a dotazione, in quanto il sussidio accordato dall’istituzione può
essere a parziale o intera copertura delle spese e/ diretto o indiretto
in quanto può prevedere non solo l’erogazione di un finanziamento
in danaro, ma facilities, fornitura di attrezzature, personale. È un
modello usato non solo dalle University Press, ma anche dei Centri
di Ricerca, delle biblioteche, delle società scientifiche, delle
fondazioni, delle organizzazioni di vario tipo (profit e non-profit) e
delle agenzie governative.
Open Journal Systems
Open Monograph Press
Open Conference Systems
Open Harvester Systems
Piattaforme tecnologiche
per editoria
http://ec.europa.eu/research/science-society/pdf/scientific-publication-study_en.pdf
80% del mercato è in mano a una decina di
grossi editori multinazionali
Drenaggio di finanziamenti dal pubblico a
queste poche società private, con bilanci floridi
nonostante la crisi e piani finanziari che
dichiarano «utili» per il 30-40%
Le biblioteche delle università pagano oltre la
metà dei loro budged ai tre oligopoli editoriali
Elsevier, Springer e Wiley [vedi indagine 2006
UE]
Indagine 2006
L’Incremento dei prezzi per accesso online a
dei maggiori editori è stato negli ultimi sei an
145%, con alcuni periodici che sono arrivati
$40.000.
15,000 autori accademici si sono uniti all’iniz
Gowers [sito Il Costo della Conoscenza]
joined a boycott of Elsevier, per protestare c
l’editore olandese, multinazionale tra i 100 fo
detiene un grossa fetta del mercato editorial
FTSE 100 - acronimo di 'Financial Times Sto
Exchange' - l’indice azionario delle 100 soc
capitalizzate quotate al London Stock Excha
venture con il Financial Times)
Il sistema è assurdo e i costi insostenibili, la
terribilmente danneggiata, dicono ad Harvar
abbonamento a The Journal of Comparative
pari a 300 libri.
La risposta è l’Open Access, ma servono PO
CHIARE. Per questo Harvard da anni ha ad
per l’OA per il controllo del copyright.
Commercial Publishers and High Cost of Access
While students struggle to afford access to crucial journals, the largest
publishers continue to make profit margins at and in excess of 30%
Modello tradizionale basato su abbonamento
2014 Annual Financial Report Elsevier
Le due vie dell’OA
Via verde:
autoarchiviazione in 
repository aperti a carattere 
istituzionale o disciplinare: 
l'autore deposita la versione 
(preprint, AAM o editoriale), in 
accordo con le clausole 
sottoscritte nel contratto 
editoriale 
Via aurea: pubblicazione di
articoli su riviste ad accesso
aperto
•garantiscono la peer review
•adottano un modello economico 
improntato a criteri di liberalità: i testi 
sono accessibili liberamente e 
gratuitamente a tutti; 
•i costi di pubblicazione, quando 
richiesti, sono coperti da una quota 
versata dall'autore o dall'istituzione di 
appartenenza; DOAJ – Directory of 
Open Access Journals
300 italiane
1/3 delle richieste 
viene respinto
Cosa distingue la via verde dalla via aurea?
Developing the first Open Peer Review
Module for Institutional Repositories
Non è oro tutto quel che luccica!
Attenzione alla via rossa: APC Article Processing Charge… 
non è via gold ma si tratta di un modello economico 
messo in campo dagli editori tradizionali per rispondere 
alle recenti politiche OA del governo UK… riviste ibride: 
problema double dipping!
Attenzione alla via nera: l’insidioso fenomeno 
dell’editoria predatoria che, strumentalizzando l’Open 
Access, mira a creare un mercato parallelo: si trovano 
così accomunati dall'etichetta "OA" modelli economici 
editoriali alle volte innovativi/interessanti, altre volte che 
rasentano la truffa. 
Attenzione al problema
del versioning!
via rossa!
via verde
via nera: editoria predatoria
via aurea
Un migliaio di editori
acconsentono
all’uso del layout
editoriale (PDF)
di cui 932 senza
condizioni!
41 editori italiani
di cui 33 permettono OA
Articolo chiuso entro il New England of Medicine
Per il riuso serve autorizzazione a CCC
La via rossa!
quanto gratuito (costi)
quanto aperto (copyright)
•OA rappresenta oggi il 10%-20% d
tutti gli articoli pubblicati
•OA triplicherà il fatturato entro il 
2017
•author-paid, APC fonti di reddito + 
32,8% nel 2013
•Nonostante il trend positivo l’OA 
rappresenta solo 2,3% del fatturato 
globale dell’editoria scientifica
27
• Nella comunicazione scientifica è fenomeno recente: author-pay 
stampa/pubblicazione di poche centinaia di copie, acquisto in 
anticipo di un numero determinato di copie. 
• Nell’editoria accademica il meccanismo è subdolo e strumentalizza 
l’Open Access:
– contatti personali di autori via mail da parte di
– società di servizi editoriali che si configurano come for-profit
companies offrendo servizi personalizzati a 
– “categorie di autori accademici”, solitamente giovani ricercatori,
o dottorandi, solleticando il senso di autopromozione
personale
• Si tratta di falso Open Access, editori che strumentalizzano l’OA e 
che operano attraverso forme di spam via mail, contattando autori, e 
agendo ai limiti dello scam. 
• si stanno configurando modelli di impresa editoriali che pur 
presentando non poche ambiguità, creano scenari complessi che 
richiederebbero un monitoraggio in termini di qualità di tutto il 
processo, e non solo dei contenuti. Nuovi modelli economici 
emergenti?
Vanity Publishing: Scam or Spam?
Non sempre l’editoria di vanità
richiede pagamento, ma
fa leva su altre dinamiche.
Usa modelli di business che
non prevedono la peer review
senza garantire qualità.
Gli autori sono contattati via
mail con forme di spam ai
limiti dello scam.
Questi editori - spesso affiliati
con sede in altri paesi orientali
-tentano di circuire giovani
autori chiedendo loro le tesi di
dottorato che già si trovano
disponibili per venderle via
rete e e lucrare su ignari
utenti.
La richiesta di cessione di
diritti può comportare
problemi successivi.
Pubblicare con
questi editori mette può
compromettere la reputazione
dell'autore.
Anche nel vecchio modello esistono…
• Frode scientifica: presentazione di dati falsi
– http://www.attentiallebufale.it/qualita/pillole.html
• Numerosi casi di falsi lavori generati da motori specializzati e 
accettati da peer-review di prestigiosi comitati scientifici di riviste o di 
convegni internazionali (es. SciGen MIT)
(caso paper fasullo a nome Rohollah Mosallahnezhad Cooperative, compact
algorithms for randomized algorithms uscito in rivista Elsevier Applied
Mathematics and Computation 2007)
• Ritrattazione di articoli che avevano passato il referaggio scientifico 
di comitati editoriali di rivista e società scientifica poi rimossi per 
questioni di «convenienza politica» 
(caso Elsevier 11 settembre 2011 rimozione del paper dell’immunologo Arnaiz-
Villena) 
• Withdraw di articoli rimossi per plagio scoperto successivamente
(caso nel 2003 Elsevier's Vanishing Act: To the Dismay of Scholars, the Publishing
Giant Quietly Purges Articles from Its Database)
Peer review: revisione dei pari
• Nell'ambito della comunicazione scientifica la selezione degli articoli
degni di pubblicazione avviene tramite revisione dei pari o
paritaria (in inglese chiamata peer review), cioè una valutazione
fatta da specialisti.
• La peer review, tipica del mondo accademico, implica l’impiego, da
parte dell’organismo che esegue la valutazione, di valutatori esterni
all’istituzione da valutare e, il giudizio dei pari, risulta tutt’oggi il più
importante dei dati che permettono una valutazione significativa
della qualità.
• La peer review nacque nel 1665 con le Philosophical transaction
della Royal Society of London e fu scelta come meccanismo per
l'allocazione delle risorse per il finanziamento alla ricerca nei Stati
Uniti negli anni tra il quaranta e il cinquanta.
• La peer review è nata assieme ai periodici scientifici e non è priva di
critiche (vari progetti di perfezionamento): è un processo lento
proprio perché deve essere accurata
Peer review: revisione dei pari
• L'anonimato e l'indipendenza
dei revisori hanno lo scopo
di incoraggiare critiche
aperte e scoraggiare la
parzialità nelle decisioni sul
finanziamento e la
pubblicazione.
• Un altro problema della
revisione paritaria è il costo,
ma i revisori non vengono
pagati
• Le agenzie di finanziamento
usano questo metodo per
selezionare le proposte
ricevute e assegnare i
finanziamenti alle ricerche.
• Costringe gli autori ad
adeguarsi agli standard della
loro disciplina.
Con l'avvento del Web e dell'editoria digitale
Open Access, il modello tradizionale è stato
fortemente modificato: il meccanismo di revisione
è diventato aperto, dialogico e meno
autoreferenziale (valutazione aperta anche ai non
accademici). Questo nuovo modello è in evoluzione
e attualmente presenta aspetti controversi riguardo
alla qualità del meccanismo di revisione
Social Peer-review
• Nella social peer review (o open peer-review) il controllo qualitativo viene
prevalentemente svolto dopo la pubblicazione (ex-post) attraverso
strumenti digitali quali blog, wiki, social bookmarking websites. Ad
esempio la rivista peer-reviewed PLoS ONE, nata nel 2006, è stata
concepita come un grande contenitore di contenuti scientifici nel campo
medico e consente ai lettori (previa registrazione) di esprimere in rete un
voto per ogni singolo articolo pubblicato.
• PLos ONE riesce a completare la revisione/ accettazione di un
nuovo articolo (non sperimentale) dopo solo 4 giorni dalla
ricezione, accelerando la sua diffusione, arrivando a oltre 1000
visualizzazioni in 30 giorni! (Nota: per articoli che richiedono
competenze che gli esperti interni non possiedono i tempi medi di peer
review sono di alcuni mesi)
• Un esempio di social peer review è quello della piattaforma PaperCritic
che consente a chiunque, previa registrazione, di commentare
documenti scientifici http://www.papercritic.com/
Are there alternatives to peer review?
http://blogs.biomedcentral.com/bmcblog/2014/04/28/are-there-alternatives-to-p
• Open peer review
• Avoiding re-review
• Peer review of peer review
• Decoupling peer review
• Sharing peer reviews
• Collaborative peer review
• Crediting peer review
• Mentoring peer review
• Post-publication peer review
La varietà di forme di Peer-review
http://neurodojo.blogspot.it/2014/04/the-varieties-of-peer-review.html
Quanto è attendibile la peer-review?
• La soggettività dei recensori non è eliminabile.
• I revisori possono essere influenzati positivamente e
negativamente da diversi fattori estranei alla qualità del
materiale da esaminare (studi critici del Journal of the
American Medical Association e del BMJ).
• La discriminazione nella revisione paritaria esiste nella
sopravvalutazione di autori noti o "protetti" da istituzioni
prestigiose, ma anche nelle differenze geografiche o di
sesso
• Possono esservi discriminazioni causate da un conflitto
di interesse o da bias (distorsioni causata dal pregiudizio
verso un punto di vista o un'ideologia o altre forme di
bias).
Gli abusi nella
peer-review sono
numerosi e
rilevanti.
Nel 1999 è stata
fondato da un
gruppo di
redattori il COPE
Committee on
Publication
Ethics):
oltre 500 casi
segnalati dal
COPE.
i 100 papers
???
http://scigendetection.imag.fr/main.php
120 papersh-index = 94
Le buone prassi europee, guide
Ma non basta … Non è un compito facile
Serve un organo di controllo
Uso di metriche ingannevoli
(26): aziende che calcolano
«fattori di impatto» contraffatti
generando metriche che poi gli
editori predatori utilizzano nei loro
siti web per ingannare studiosi e
giovani ricercatori inviando e-mail
spam con informazione su
metriche facendole passare per
«legittime»
Riviste con siti fasulli (30):
riviste fasulle per le quali qualcuno
ha creato un sito web contraffatto,
rubando l’identità di riviste note e
strumentalizzando l’open access e
il modello Author-pay.
Siti web di riviste cartacee che non
hanno corrispettivo digitale
Criteri per individuare metriche
“ingannevoli”
• Il sito web non è trasparente sulle metriche che usa e fornisce informazioni scarse
sulla propria identità e ubicazione. Non è chiaro chi operi dietro al sito e quale sia la
sua esperienza. Mancano inoltre informazioni economiche.
• L’inclusione delle riviste nella loro lista è a pagamento
• I valori bibliometrici per la maggior parte delle riviste aumenta di anno in anno
• La compagna usa Google Scholar come database di riferimento per il calcolo delle
metriche (Google Scholar non seleziona a priori, ma nel suo database sono indicizzati
anche editori e periodici predatori)
• La metrica usa il termine “impact factor” nel nome.
• La metodologia per il calcolo del valore è artificiosa, non poggia su basi scientifiche e
non è originale.
• La compagnia esiste al solo scopo di guadagnare soldi da riviste di discutibile
reputazione e dubbia qualità, che dicono di usare la via aurea strumentalizzando l’OA
• La compagnia viene pagata da editori predatori per assegnare a riviste discutibili alti
valori bibliometrici fasulli di modo da presentarle a ignari giovani studiosi come
prestigiose di modo che si incrementino le sottomissioni di articoli e perciò i guadagni
dell’editore predatore (che si spaccia per Gold)
• In alternative la compagnia è una copertura per editori esistenti e assegna valori
bibliometrici fasulli ai propri periodici.
Hijacked Journals
Falso Originale
Sito editoriale confuso e poco chiaro
Non sono evidenti membri comitato
Editoriale. Pre-views, PDF a pagamento
Evandero Agazzi
Università di Genova
evandero.agazzi@gmail.com
Condirettore
Marco Buzzoni
Università di Macerata
buzzoni@uninc.com
Uso di marchi ingannevole
http://www.internationalcardiologycongress.com/
ora la pagina è stata rimossa
5 mesi di inchiesta: risultati su Science
Editoriale di Wei Yang Research Integrity
in China
Science 29 November 2013
http://www.sciencemag.org/content/342/61
62/1035
http://www.sciencemag.org/content/342/61
62/1019.full
Un ulteriore fenomeno inquietante
• sta fiorendo un mercato nero cinese delle pubblicazioni
scientifiche
• in 10 anni il numero degli studi made in China pubblicati ogni anno
sulle riviste internazionali è quintuplicato, passando da 40.000 a
quasi 200.000
– Da una parte ci sono ghostwriter e gruppi di ricerca disposti a
cedere i propri dati sperimentali.
– Dall’altra ricercatori poco etici disposti a pagare fino a 26.000 $
(che recuperano grazie ai finanzimenti) per sottoscrivere un
articolo che poi viene pubblicato su prestigiose riviste con IF e
coperte dai database citazionali
– In mezzo i broker, che attraverso blog e chat offrono un
campionario di lavori belli e pronti a cui mancano solo le firme
degli autori.
• Un reporter di Science ha finto di essere uno scienziato interessato
a comprare una ricerca in via di pubblicazione sull’International
Journal of Biochemistry & Cell Biology, una testata del gigante
dell’editoria scientifica Elsevier. Dopo qualche settimana l’articolo è
uscito realmente con la lista degli autori rimaneggiata.
QOAM: Quality Open Access Market
https://www.qoam.eu/
• Servizio innovativo e tecnologico per
valutare la qualità del sistema peer-review
di un periodico Open Access
• la comunità accademica fornisce le
informazioni e si costruisce la classifica
• QOAM fornisce i mezzi tecnologici tramite
un sistema ScoreCard
6 requisiti da osservare per proporre una rivista a DOAJ
9 ottobre, 2015 dal blog di Andrea Marchitelli
http://andreamarchitelli.it/actual/2015/10/09/doaj-criteri-selezione/
• I full text degli articoli devono essere tutti liberamente
disponibili ad accesso aperto (no embargo)
• Una URL per ogni sito, un sito dedicato per ciascuna
rivista
• Presenza di ISSN
• Qualità della home page e struttura del sito
• Direttore e comitato scientifico
• Controllo di qualità e linee guida per gli autori
Think. Check. Submit è una nuova
iniziativa portata avanti da ALPSP, DOAJ,
INASP,ISSN, LIBER, OASPA, STM, UKSG
e da singoli editori,
http://thinkchecksubmit.org/
La sua finalità è fornire un elenco di
indicatori di qualità che possono aiutare a
identificare se una rivista è scientificamente
di qualità per evitare di finire nelle trappole
dei predatory publishers.
Nasce a seguito di uno studio con dati e
informazioni su riviste predatorie, in
aumento (circa 8000) pubblicate
prevalentemente Asia e Africa, paesi dai
quali provengono anche 3/4 degli autori,
dove vi è una forte pressione a pubblicare
su riviste internazionali a cui non segue
alcuna attività di controllo e di valutazione
da parte delle istituzioni. Lo studio è
consultabile
"http://www.biomedcentral.com/1741-
7015/13/230"
Scicomm 16ottobre2015 60

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados

Accesso aperto alla ricerca: sfide ed opportunità
Accesso aperto alla ricerca: sfide ed opportunitàAccesso aperto alla ricerca: sfide ed opportunità
Accesso aperto alla ricerca: sfide ed opportunitàAnnarita Barbaro
 
Open Access: definizioni, tipologie (e insidie), strumenti
Open Access: definizioni, tipologie (e insidie), strumentiOpen Access: definizioni, tipologie (e insidie), strumenti
Open Access: definizioni, tipologie (e insidie), strumentiValentina Bozzato
 
Accesso Libero all'informazione scientifica ott2014
Accesso Libero all'informazione scientifica ott2014Accesso Libero all'informazione scientifica ott2014
Accesso Libero all'informazione scientifica ott2014Ornella Russo
 
Seminario "Libero accesso all'informazione scientifica: punti e spunti"
Seminario "Libero accesso all'informazione scientifica: punti e spunti"Seminario "Libero accesso all'informazione scientifica: punti e spunti"
Seminario "Libero accesso all'informazione scientifica: punti e spunti"Biblioteca d'Area CNR Bologna
 
Open Access in Italia tra passato e futuro: sfide e opportunità
Open Access in Italia tra passato e futuro: sfide e opportunitàOpen Access in Italia tra passato e futuro: sfide e opportunità
Open Access in Italia tra passato e futuro: sfide e opportunitàUniversità di Padova
 
Open Access. La valutazione della ricerca oltre le divisioni tra le scienze
Open Access. La valutazione della ricerca oltre le divisioni tra le scienzeOpen Access. La valutazione della ricerca oltre le divisioni tra le scienze
Open Access. La valutazione della ricerca oltre le divisioni tra le scienzeFrancesca Di Donato
 
L\'Open Access e l\'Università
L\'Open Access e l\'UniversitàL\'Open Access e l\'Università
L\'Open Access e l\'UniversitàBonaria Biancu
 
Articolo 5 Open access e archivi istituzionali: opportunità e problemi
Articolo 5 Open access e archivi istituzionali: opportunità e problemiArticolo 5 Open access e archivi istituzionali: opportunità e problemi
Articolo 5 Open access e archivi istituzionali: opportunità e problemiRosa Regine
 
Open Access e studenti
Open Access e studentiOpen Access e studenti
Open Access e studentinemobis
 

Mais procurados (12)

Accesso aperto alla ricerca: sfide ed opportunità
Accesso aperto alla ricerca: sfide ed opportunitàAccesso aperto alla ricerca: sfide ed opportunità
Accesso aperto alla ricerca: sfide ed opportunità
 
Oa 211010
Oa 211010Oa 211010
Oa 211010
 
Editoria predatoria
Editoria predatoriaEditoria predatoria
Editoria predatoria
 
Open Access: definizioni, tipologie (e insidie), strumenti
Open Access: definizioni, tipologie (e insidie), strumentiOpen Access: definizioni, tipologie (e insidie), strumenti
Open Access: definizioni, tipologie (e insidie), strumenti
 
Accesso Libero all'informazione scientifica ott2014
Accesso Libero all'informazione scientifica ott2014Accesso Libero all'informazione scientifica ott2014
Accesso Libero all'informazione scientifica ott2014
 
Seminario "Libero accesso all'informazione scientifica: punti e spunti"
Seminario "Libero accesso all'informazione scientifica: punti e spunti"Seminario "Libero accesso all'informazione scientifica: punti e spunti"
Seminario "Libero accesso all'informazione scientifica: punti e spunti"
 
Open Access in Italia tra passato e futuro: sfide e opportunità
Open Access in Italia tra passato e futuro: sfide e opportunitàOpen Access in Italia tra passato e futuro: sfide e opportunità
Open Access in Italia tra passato e futuro: sfide e opportunità
 
Stelline2017 37rev
Stelline2017 37revStelline2017 37rev
Stelline2017 37rev
 
Open Access. La valutazione della ricerca oltre le divisioni tra le scienze
Open Access. La valutazione della ricerca oltre le divisioni tra le scienzeOpen Access. La valutazione della ricerca oltre le divisioni tra le scienze
Open Access. La valutazione della ricerca oltre le divisioni tra le scienze
 
L\'Open Access e l\'Università
L\'Open Access e l\'UniversitàL\'Open Access e l\'Università
L\'Open Access e l\'Università
 
Articolo 5 Open access e archivi istituzionali: opportunità e problemi
Articolo 5 Open access e archivi istituzionali: opportunità e problemiArticolo 5 Open access e archivi istituzionali: opportunità e problemi
Articolo 5 Open access e archivi istituzionali: opportunità e problemi
 
Open Access e studenti
Open Access e studentiOpen Access e studenti
Open Access e studenti
 

Destaque

Diritto d'autore e riforma del copyright / Antonella De Robbio
Diritto d'autore e riforma del copyright / Antonella De RobbioDiritto d'autore e riforma del copyright / Antonella De Robbio
Diritto d'autore e riforma del copyright / Antonella De Robbiolibriedocumenti
 
A ciascuno il suo: diritti e rovesci delle opere digitali nei servizi bibliot...
A ciascuno il suo: diritti e rovesci delle opere digitali nei servizi bibliot...A ciascuno il suo: diritti e rovesci delle opere digitali nei servizi bibliot...
A ciascuno il suo: diritti e rovesci delle opere digitali nei servizi bibliot...Università di Padova
 
Forme e gradi di apertura dei dati: i nuovi alfabeti dell’Open Biblio tra sci...
Forme e gradi di apertura dei dati: i nuovi alfabeti dell’Open Biblio tra sci...Forme e gradi di apertura dei dati: i nuovi alfabeti dell’Open Biblio tra sci...
Forme e gradi di apertura dei dati: i nuovi alfabeti dell’Open Biblio tra sci...Università di Padova
 
Il futuro della comunicazione scientifica tra e-science e open access
Il futuro della comunicazione scientifica  tra e-science e open accessIl futuro della comunicazione scientifica  tra e-science e open access
Il futuro della comunicazione scientifica tra e-science e open accessUniversità di Padova
 
Antonella De Robbio @ Ebook Lab Italia 2011 - A ciascuno il suo: diritti e ro...
Antonella De Robbio @ Ebook Lab Italia 2011 - A ciascuno il suo: diritti e ro...Antonella De Robbio @ Ebook Lab Italia 2011 - A ciascuno il suo: diritti e ro...
Antonella De Robbio @ Ebook Lab Italia 2011 - A ciascuno il suo: diritti e ro...Ebook Lab Italia
 
What Makes Great Infographics
What Makes Great InfographicsWhat Makes Great Infographics
What Makes Great InfographicsSlideShare
 
Masters of SlideShare
Masters of SlideShareMasters of SlideShare
Masters of SlideShareKapost
 
STOP! VIEW THIS! 10-Step Checklist When Uploading to Slideshare
STOP! VIEW THIS! 10-Step Checklist When Uploading to SlideshareSTOP! VIEW THIS! 10-Step Checklist When Uploading to Slideshare
STOP! VIEW THIS! 10-Step Checklist When Uploading to SlideshareEmpowered Presentations
 
10 Ways to Win at SlideShare SEO & Presentation Optimization
10 Ways to Win at SlideShare SEO & Presentation Optimization10 Ways to Win at SlideShare SEO & Presentation Optimization
10 Ways to Win at SlideShare SEO & Presentation OptimizationOneupweb
 
How To Get More From SlideShare - Super-Simple Tips For Content Marketing
How To Get More From SlideShare - Super-Simple Tips For Content MarketingHow To Get More From SlideShare - Super-Simple Tips For Content Marketing
How To Get More From SlideShare - Super-Simple Tips For Content MarketingContent Marketing Institute
 
A Guide to SlideShare Analytics - Excerpts from Hubspot's Step by Step Guide ...
A Guide to SlideShare Analytics - Excerpts from Hubspot's Step by Step Guide ...A Guide to SlideShare Analytics - Excerpts from Hubspot's Step by Step Guide ...
A Guide to SlideShare Analytics - Excerpts from Hubspot's Step by Step Guide ...SlideShare
 
2015 Upload Campaigns Calendar - SlideShare
2015 Upload Campaigns Calendar - SlideShare2015 Upload Campaigns Calendar - SlideShare
2015 Upload Campaigns Calendar - SlideShareSlideShare
 
What to Upload to SlideShare
What to Upload to SlideShareWhat to Upload to SlideShare
What to Upload to SlideShareSlideShare
 

Destaque (20)

Cornegliani: lavorare nell'editoria scientifica
Cornegliani: lavorare nell'editoria scientificaCornegliani: lavorare nell'editoria scientifica
Cornegliani: lavorare nell'editoria scientifica
 
Silvia Bencivelli : E' la stampa bellezza
Silvia Bencivelli : E' la stampa bellezza Silvia Bencivelli : E' la stampa bellezza
Silvia Bencivelli : E' la stampa bellezza
 
Progettare per la ricerca
Progettare per la ricerca Progettare per la ricerca
Progettare per la ricerca
 
#Shareyouresearch
#Shareyouresearch#Shareyouresearch
#Shareyouresearch
 
Diritto d'autore e riforma del copyright / Antonella De Robbio
Diritto d'autore e riforma del copyright / Antonella De RobbioDiritto d'autore e riforma del copyright / Antonella De Robbio
Diritto d'autore e riforma del copyright / Antonella De Robbio
 
A ciascuno il suo: diritti e rovesci delle opere digitali nei servizi bibliot...
A ciascuno il suo: diritti e rovesci delle opere digitali nei servizi bibliot...A ciascuno il suo: diritti e rovesci delle opere digitali nei servizi bibliot...
A ciascuno il suo: diritti e rovesci delle opere digitali nei servizi bibliot...
 
Forme e gradi di apertura dei dati: i nuovi alfabeti dell’Open Biblio tra sci...
Forme e gradi di apertura dei dati: i nuovi alfabeti dell’Open Biblio tra sci...Forme e gradi di apertura dei dati: i nuovi alfabeti dell’Open Biblio tra sci...
Forme e gradi di apertura dei dati: i nuovi alfabeti dell’Open Biblio tra sci...
 
Il futuro della comunicazione scientifica tra e-science e open access
Il futuro della comunicazione scientifica  tra e-science e open accessIl futuro della comunicazione scientifica  tra e-science e open access
Il futuro della comunicazione scientifica tra e-science e open access
 
Antonella De Robbio @ Ebook Lab Italia 2011 - A ciascuno il suo: diritti e ro...
Antonella De Robbio @ Ebook Lab Italia 2011 - A ciascuno il suo: diritti e ro...Antonella De Robbio @ Ebook Lab Italia 2011 - A ciascuno il suo: diritti e ro...
Antonella De Robbio @ Ebook Lab Italia 2011 - A ciascuno il suo: diritti e ro...
 
Metadati2008
Metadati2008Metadati2008
Metadati2008
 
Psyco2017 oa
Psyco2017 oaPsyco2017 oa
Psyco2017 oa
 
What Makes Great Infographics
What Makes Great InfographicsWhat Makes Great Infographics
What Makes Great Infographics
 
Masters of SlideShare
Masters of SlideShareMasters of SlideShare
Masters of SlideShare
 
STOP! VIEW THIS! 10-Step Checklist When Uploading to Slideshare
STOP! VIEW THIS! 10-Step Checklist When Uploading to SlideshareSTOP! VIEW THIS! 10-Step Checklist When Uploading to Slideshare
STOP! VIEW THIS! 10-Step Checklist When Uploading to Slideshare
 
You Suck At PowerPoint!
You Suck At PowerPoint!You Suck At PowerPoint!
You Suck At PowerPoint!
 
10 Ways to Win at SlideShare SEO & Presentation Optimization
10 Ways to Win at SlideShare SEO & Presentation Optimization10 Ways to Win at SlideShare SEO & Presentation Optimization
10 Ways to Win at SlideShare SEO & Presentation Optimization
 
How To Get More From SlideShare - Super-Simple Tips For Content Marketing
How To Get More From SlideShare - Super-Simple Tips For Content MarketingHow To Get More From SlideShare - Super-Simple Tips For Content Marketing
How To Get More From SlideShare - Super-Simple Tips For Content Marketing
 
A Guide to SlideShare Analytics - Excerpts from Hubspot's Step by Step Guide ...
A Guide to SlideShare Analytics - Excerpts from Hubspot's Step by Step Guide ...A Guide to SlideShare Analytics - Excerpts from Hubspot's Step by Step Guide ...
A Guide to SlideShare Analytics - Excerpts from Hubspot's Step by Step Guide ...
 
2015 Upload Campaigns Calendar - SlideShare
2015 Upload Campaigns Calendar - SlideShare2015 Upload Campaigns Calendar - SlideShare
2015 Upload Campaigns Calendar - SlideShare
 
What to Upload to SlideShare
What to Upload to SlideShareWhat to Upload to SlideShare
What to Upload to SlideShare
 

Semelhante a Scicomm 16ottobre2015 60

Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscenza e di ...
Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscenza e di ...Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscenza e di ...
Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscenza e di ...libriedocumenti
 
Open Access: l'accesso aperto alla ricerca
Open Access: l'accesso aperto alla ricercaOpen Access: l'accesso aperto alla ricerca
Open Access: l'accesso aperto alla ricercaAnnarita Barbaro
 
Periodici Elettronici 2009
Periodici Elettronici 2009Periodici Elettronici 2009
Periodici Elettronici 2009monicazedda
 
Affrontare la sfida della valutazione bibliometrica per una rivista scientifi...
Affrontare la sfida della valutazione bibliometrica per una rivista scientifi...Affrontare la sfida della valutazione bibliometrica per una rivista scientifi...
Affrontare la sfida della valutazione bibliometrica per una rivista scientifi...Pierluigi Feliciati
 
Verso l’accesso aperto ai risultati scientifici. La ricerca, la didattica e i...
Verso l’accesso aperto ai risultati scientifici. La ricerca, la didattica e i...Verso l’accesso aperto ai risultati scientifici. La ricerca, la didattica e i...
Verso l’accesso aperto ai risultati scientifici. La ricerca, la didattica e i...Francesca Di Donato
 
Le biblioteche al centro della Ricerca: la nuova strategia LIBER 2018-2022
Le biblioteche al centro della Ricerca: la nuova strategia LIBER 2018-2022Le biblioteche al centro della Ricerca: la nuova strategia LIBER 2018-2022
Le biblioteche al centro della Ricerca: la nuova strategia LIBER 2018-2022Jeannette Frey
 
Le risorse elettroniche per la ricerca-Cirulli
Le risorse elettroniche per la ricerca-CirulliLe risorse elettroniche per la ricerca-Cirulli
Le risorse elettroniche per la ricerca-Cirullibibliobioing
 
La adquisición de libros electrónicos en la biblioteca
La adquisición de libros electrónicos en la bibliotecaLa adquisición de libros electrónicos en la biblioteca
La adquisición de libros electrónicos en la bibliotecaSalvador Vazquez Moctezuma
 
De castro come scrivere un articolo scientifico 2015
De castro come scrivere un articolo scientifico 2015De castro come scrivere un articolo scientifico 2015
De castro come scrivere un articolo scientifico 2015Paola De Castro
 
Open Access perché (e le politiche di Ateneo) - Why Open Access
Open Access perché (e le politiche di Ateneo) - Why Open Access Open Access perché (e le politiche di Ateneo) - Why Open Access
Open Access perché (e le politiche di Ateneo) - Why Open Access Elena Giglia
 
L'Open Access e il futuro dei bibliotecari
L'Open Access e il futuro dei bibliotecariL'Open Access e il futuro dei bibliotecari
L'Open Access e il futuro dei bibliotecaritaylorandfrancis
 
Ebook Fest Sanremo 25-27 ottobre 2012 slide Laura Testoni
Ebook Fest Sanremo 25-27 ottobre 2012 slide Laura TestoniEbook Fest Sanremo 25-27 ottobre 2012 slide Laura Testoni
Ebook Fest Sanremo 25-27 ottobre 2012 slide Laura TestoniLaura Testoni
 
Open Science, Open Access and dissemination of research results
Open Science, Open Access and dissemination of research resultsOpen Science, Open Access and dissemination of research results
Open Science, Open Access and dissemination of research resultsPaola Gargiulo
 
Open access tarantino 10 giugno 2015
Open access tarantino 10 giugno 2015Open access tarantino 10 giugno 2015
Open access tarantino 10 giugno 2015eziotarantino
 
Altmetrics, una reale alternativa per la valutazione della ricerca?
Altmetrics, una reale alternativa per la valutazione della ricerca?Altmetrics, una reale alternativa per la valutazione della ricerca?
Altmetrics, una reale alternativa per la valutazione della ricerca?Annarita Barbaro
 

Semelhante a Scicomm 16ottobre2015 60 (20)

Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscenza e di ...
Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscenza e di ...Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscenza e di ...
Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscenza e di ...
 
Archenvimat
ArchenvimatArchenvimat
Archenvimat
 
Open Access: l'accesso aperto alla ricerca
Open Access: l'accesso aperto alla ricercaOpen Access: l'accesso aperto alla ricerca
Open Access: l'accesso aperto alla ricerca
 
Periodici Elettronici 2009
Periodici Elettronici 2009Periodici Elettronici 2009
Periodici Elettronici 2009
 
Affrontare la sfida della valutazione bibliometrica per una rivista scientifi...
Affrontare la sfida della valutazione bibliometrica per una rivista scientifi...Affrontare la sfida della valutazione bibliometrica per una rivista scientifi...
Affrontare la sfida della valutazione bibliometrica per una rivista scientifi...
 
Verso l’accesso aperto ai risultati scientifici. La ricerca, la didattica e i...
Verso l’accesso aperto ai risultati scientifici. La ricerca, la didattica e i...Verso l’accesso aperto ai risultati scientifici. La ricerca, la didattica e i...
Verso l’accesso aperto ai risultati scientifici. La ricerca, la didattica e i...
 
Le biblioteche al centro della Ricerca: la nuova strategia LIBER 2018-2022
Le biblioteche al centro della Ricerca: la nuova strategia LIBER 2018-2022Le biblioteche al centro della Ricerca: la nuova strategia LIBER 2018-2022
Le biblioteche al centro della Ricerca: la nuova strategia LIBER 2018-2022
 
Open Access in Italia
Open Access in ItaliaOpen Access in Italia
Open Access in Italia
 
Umanisti in cerca d’editore
Umanisti in cerca d’editoreUmanisti in cerca d’editore
Umanisti in cerca d’editore
 
Le risorse elettroniche per la ricerca-Cirulli
Le risorse elettroniche per la ricerca-CirulliLe risorse elettroniche per la ricerca-Cirulli
Le risorse elettroniche per la ricerca-Cirulli
 
La adquisición de libros electrónicos en la biblioteca
La adquisición de libros electrónicos en la bibliotecaLa adquisición de libros electrónicos en la biblioteca
La adquisición de libros electrónicos en la biblioteca
 
De castro come scrivere un articolo scientifico 2015
De castro come scrivere un articolo scientifico 2015De castro come scrivere un articolo scientifico 2015
De castro come scrivere un articolo scientifico 2015
 
Open Access perché (e le politiche di Ateneo) - Why Open Access
Open Access perché (e le politiche di Ateneo) - Why Open Access Open Access perché (e le politiche di Ateneo) - Why Open Access
Open Access perché (e le politiche di Ateneo) - Why Open Access
 
Open Archives 23 Giugno
Open Archives 23 GiugnoOpen Archives 23 Giugno
Open Archives 23 Giugno
 
L'Open Access e il futuro dei bibliotecari
L'Open Access e il futuro dei bibliotecariL'Open Access e il futuro dei bibliotecari
L'Open Access e il futuro dei bibliotecari
 
Ebook Fest Sanremo 25-27 ottobre 2012 slide Laura Testoni
Ebook Fest Sanremo 25-27 ottobre 2012 slide Laura TestoniEbook Fest Sanremo 25-27 ottobre 2012 slide Laura Testoni
Ebook Fest Sanremo 25-27 ottobre 2012 slide Laura Testoni
 
Open Science, Open Access and dissemination of research results
Open Science, Open Access and dissemination of research resultsOpen Science, Open Access and dissemination of research results
Open Science, Open Access and dissemination of research results
 
Open access tarantino 10 giugno 2015
Open access tarantino 10 giugno 2015Open access tarantino 10 giugno 2015
Open access tarantino 10 giugno 2015
 
Altmetrics, una reale alternativa per la valutazione della ricerca?
Altmetrics, una reale alternativa per la valutazione della ricerca?Altmetrics, una reale alternativa per la valutazione della ricerca?
Altmetrics, una reale alternativa per la valutazione della ricerca?
 
Modulo3
Modulo3Modulo3
Modulo3
 

Mais de Università di Padova

Open Archives for Library and Information Science:
Open Archives for Library and Information Science: Open Archives for Library and Information Science:
Open Archives for Library and Information Science: Università di Padova
 
Some librarians’s snippets: about the dark side of Google Books
Some librarians’s snippets: about the dark side of Google BooksSome librarians’s snippets: about the dark side of Google Books
Some librarians’s snippets: about the dark side of Google BooksUniversità di Padova
 
La gestione dei diritti nella digitalizzazione di massa: casi a confronto
La gestione dei diritti nella digitalizzazione di massa: casi a confrontoLa gestione dei diritti nella digitalizzazione di massa: casi a confronto
La gestione dei diritti nella digitalizzazione di massa: casi a confrontoUniversità di Padova
 
Realizzazione portale web per la comunità accademica (docenti e studenti) foc...
Realizzazione portale web per la comunità accademica (docenti e studenti) foc...Realizzazione portale web per la comunità accademica (docenti e studenti) foc...
Realizzazione portale web per la comunità accademica (docenti e studenti) foc...Università di Padova
 
La biblioteca accademica nella filiera della comunicazione scientifica: ridef...
La biblioteca accademica nella filiera della comunicazione scientifica: ridef...La biblioteca accademica nella filiera della comunicazione scientifica: ridef...
La biblioteca accademica nella filiera della comunicazione scientifica: ridef...Università di Padova
 
OpenAccess policies as tools for innovative research and educational challenges.
OpenAccess policies as tools for innovative research and educational challenges.OpenAccess policies as tools for innovative research and educational challenges.
OpenAccess policies as tools for innovative research and educational challenges.Università di Padova
 
Google Books: per le biblioteche sarà la fine o un nuovo inizio?
Google Books: per le biblioteche sarà la fine o un nuovo inizio?Google Books: per le biblioteche sarà la fine o un nuovo inizio?
Google Books: per le biblioteche sarà la fine o un nuovo inizio?Università di Padova
 
Biblioteche digitalizzate: tra limiti di accesso e pubblico dominio
Biblioteche digitalizzate: tra limiti di accesso e pubblico dominioBiblioteche digitalizzate: tra limiti di accesso e pubblico dominio
Biblioteche digitalizzate: tra limiti di accesso e pubblico dominioUniversità di Padova
 
Biobanche e proprietà intellettuale: commons o caveau?
Biobanche e proprietà intellettuale: commons o caveau? Biobanche e proprietà intellettuale: commons o caveau?
Biobanche e proprietà intellettuale: commons o caveau? Università di Padova
 
Riflessioni sulla sessione. Il diritto d’autore: tutela o libertà?
Riflessioni sulla sessione. Il diritto d’autore: tutela o libertà?Riflessioni sulla sessione. Il diritto d’autore: tutela o libertà?
Riflessioni sulla sessione. Il diritto d’autore: tutela o libertà?Università di Padova
 
L‘accesso aperto nella Didattica (OpenAccess): dalle OER ai MOOCs
L‘accesso aperto nella Didattica (OpenAccess): dalle OER ai MOOCsL‘accesso aperto nella Didattica (OpenAccess): dalle OER ai MOOCs
L‘accesso aperto nella Didattica (OpenAccess): dalle OER ai MOOCsUniversità di Padova
 
Il diritto d'autore in biblioteca: tra tutele e libertà
Il diritto d'autore in biblioteca: tra tutele e libertàIl diritto d'autore in biblioteca: tra tutele e libertà
Il diritto d'autore in biblioteca: tra tutele e libertàUniversità di Padova
 
Accesso Aperto e diritti: un difficile equilibrio tra tutele e libertà
Accesso Aperto e diritti: un difficile equilibrio tra tutele e libertàAccesso Aperto e diritti: un difficile equilibrio tra tutele e libertà
Accesso Aperto e diritti: un difficile equilibrio tra tutele e libertàUniversità di Padova
 

Mais de Università di Padova (17)

Bussola oa 3
Bussola oa 3Bussola oa 3
Bussola oa 3
 
Open Archives for Library and Information Science:
Open Archives for Library and Information Science: Open Archives for Library and Information Science:
Open Archives for Library and Information Science:
 
Some librarians’s snippets: about the dark side of Google Books
Some librarians’s snippets: about the dark side of Google BooksSome librarians’s snippets: about the dark side of Google Books
Some librarians’s snippets: about the dark side of Google Books
 
La gestione dei diritti nella digitalizzazione di massa: casi a confronto
La gestione dei diritti nella digitalizzazione di massa: casi a confrontoLa gestione dei diritti nella digitalizzazione di massa: casi a confronto
La gestione dei diritti nella digitalizzazione di massa: casi a confronto
 
Realizzazione portale web per la comunità accademica (docenti e studenti) foc...
Realizzazione portale web per la comunità accademica (docenti e studenti) foc...Realizzazione portale web per la comunità accademica (docenti e studenti) foc...
Realizzazione portale web per la comunità accademica (docenti e studenti) foc...
 
La biblioteca accademica nella filiera della comunicazione scientifica: ridef...
La biblioteca accademica nella filiera della comunicazione scientifica: ridef...La biblioteca accademica nella filiera della comunicazione scientifica: ridef...
La biblioteca accademica nella filiera della comunicazione scientifica: ridef...
 
OpenAccess policies as tools for innovative research and educational challenges.
OpenAccess policies as tools for innovative research and educational challenges.OpenAccess policies as tools for innovative research and educational challenges.
OpenAccess policies as tools for innovative research and educational challenges.
 
Google Books: per le biblioteche sarà la fine o un nuovo inizio?
Google Books: per le biblioteche sarà la fine o un nuovo inizio?Google Books: per le biblioteche sarà la fine o un nuovo inizio?
Google Books: per le biblioteche sarà la fine o un nuovo inizio?
 
Biblioteche digitalizzate: tra limiti di accesso e pubblico dominio
Biblioteche digitalizzate: tra limiti di accesso e pubblico dominioBiblioteche digitalizzate: tra limiti di accesso e pubblico dominio
Biblioteche digitalizzate: tra limiti di accesso e pubblico dominio
 
Biobanche e proprietà intellettuale: commons o caveau?
Biobanche e proprietà intellettuale: commons o caveau? Biobanche e proprietà intellettuale: commons o caveau?
Biobanche e proprietà intellettuale: commons o caveau?
 
Riflessioni sulla sessione. Il diritto d’autore: tutela o libertà?
Riflessioni sulla sessione. Il diritto d’autore: tutela o libertà?Riflessioni sulla sessione. Il diritto d’autore: tutela o libertà?
Riflessioni sulla sessione. Il diritto d’autore: tutela o libertà?
 
L‘accesso aperto nella Didattica (OpenAccess): dalle OER ai MOOCs
L‘accesso aperto nella Didattica (OpenAccess): dalle OER ai MOOCsL‘accesso aperto nella Didattica (OpenAccess): dalle OER ai MOOCs
L‘accesso aperto nella Didattica (OpenAccess): dalle OER ai MOOCs
 
Il diritto d'autore in biblioteca: tra tutele e libertà
Il diritto d'autore in biblioteca: tra tutele e libertàIl diritto d'autore in biblioteca: tra tutele e libertà
Il diritto d'autore in biblioteca: tra tutele e libertà
 
Accesso Aperto e diritti: un difficile equilibrio tra tutele e libertà
Accesso Aperto e diritti: un difficile equilibrio tra tutele e libertàAccesso Aperto e diritti: un difficile equilibrio tra tutele e libertà
Accesso Aperto e diritti: un difficile equilibrio tra tutele e libertà
 
Dda2011
Dda2011Dda2011
Dda2011
 
metadatacopyright
metadatacopyrightmetadatacopyright
metadatacopyright
 
Stelline2008
Stelline2008Stelline2008
Stelline2008
 

Scicomm 16ottobre2015 60

  • 1. Open publishing: choices, bolts and nuts Antonella De Robbio SciComm Master in Comunicazione delle Scienze Padova, 16 ottobre 2015 Aula Jappelli dell’Osservatorio Astronomico di Padova Hashtag per il live tweeting: #SciPar 
  • 2. Una veloce panoramica • I paradossi del sistema attuale e il modello Open Access per una scienza aperta • Scienza aperta come questione sociale: flussi di processo che mutano • Significato di Open Publishing • Politiche editoriali in un mercato che si evolve: i modelli economici • Open Access journals • Open Access monographs and textbooks • Le differenti vie dell’accesso aperto: verde, oro, rosso e nero • Trappole e tranelli tra editoria di vanità e editoria fraudolenta • La questione della qualità nei processi di peer-review • Gestione dei diritti: autori, editori, soggetti di mercato e utenti • Piattaforme tecnologiche e impatto bibliometrico
  • 3. • In primo luogo, la pubblicazione «aperta» aumenta la diffusione dei lavori di ricerca, aumentando l'impatto della ricerca (numero di citazioni, reputazione, visibilità, etc.). • Consente un maggiore controllo del proprio lavoro, per esempio, distribuendo il lavoro a colleghi, studenti senza costi aggiuntivi, tramite una gestione consapevole dei diritti d’autore (copyright) • Il Self-archiving permette al vostro lavoro di essere accessibile prima di essere ufficialmente pubblicato, aumentando le citazioni nel web 2,0 • Riduce i costi per gli studenti per accesso e fruizione di materiali didattici e di ricerca Vantaggi per Autori Istituzione Utenti e Collettività Piccoli editori
  • 4. L’apertura della scienza nasce entro comunità di conoscenza informali come norma sociale
  • 5. • di non considerare i ricercatori come vittime del sistema perverso del publish or perish, ma come corresponsabili insieme ad editori e decisori istituzionali, con un grado di responsabilità maggiore per lo meno rispetto agli editori che non fanno altro che adattarsi alle richieste delle comunità scientifiche. • Un atteggiamento vittimistico risulta una scusa per non fare nulla, quando sono proprio gli autori – soprattutto se accademicamente affermati – che, reagendo al sistema, potrebbero cominciare a cambiare le cose. Cameron Neylon – sostenitore della scienza aperta – suggerisce nel suo blog Mancanza di comprensione del punto di vista degli altri http://cameronneylon.net/
  • 6. Open publishing or Open access publishing? Pubblicare ad accesso aperto significa fornire contenuti gratuiti on-line per i lettori, tramite modelli finanziari che permettano nuove forme di distribuzioni digitali gratuite. Finora, la maggior parte dell’editoria ad accesso aperto si è focalizzata nel campo della riviste scientifiche, ma stanno emergendo esperienze di editoria Open Access per monografie e libri di testo. L’Open Access è un mezzo per fornire contenuti agli utenti, non un modello di business. Una varietà di modelli di business sono impiegati dagli editori che hanno adottato Open Access come una forma di distribuzione.
  • 7. 7 Open Access: possiamo definirlo un modello? • Pubblicare ad accesso aperto significa fornire contenuti gratuiti on- line per i lettori, supportando operazioni da modelli finanziari che permettono una distribuzione digitale gratuita. Va premesso che il concetto «gratuità» è diverso da «libero». • Il modello Open Access NON è un modello economico ma un modello di distribuzione • Non possiamo parlare di modello economico unico per l’OA • Tra i due estremi – tradizionale e OA - vi possono essere differenti e numerose variazioni pratiche e sperimentali. • Al momento attuale i modelli economici esistenti sono ancorati al modello tradizionale a stampa in quanto il valore della catena è quello tipico del modello tradizionale. • Per tale ragione ad oggi il modello Open Access «puro» ha avuto una penetrazione nel mercato che non supera il 15% nel settore dell’editoria scientifica. • La maggior parte delle pubblicazioni OA si riferisce al mondo STM e comunque ai periodici
  • 8. I modelli di business per ebook • sponsor pubblicitario (in varie forme), dalla vendita di spazi pubblicitari, anche con banner posizionati sul sito o solo su alcuni capitoli o su parti del testo • sottoscrizioni di tipo collaborativo, prevede la partecipazione delle istituzioni alla condivisione dei costi di produzione di un e-book o di una collezione di e-book • sovvenzioni incrociate, modello che prevede di finanziare le pubblicazioni OA dai profitti derivanti dalle pubblicazioni non-OA, in una specie di variante del modello duale • crowdfunding: processi di finanziamento dal basso che mobilitano persone e risorse • modello duale usato dalla maggior parte degli editori OA che prevede una versione digitale e una Print on Demand (PoD) • open access temporaneo: offre accesso libero a un titolo o una collezione, ma solo per un periodo limitato, scaduto il quale l’accesso diviene a pagamento, o in altri casi per brevi periodi entro l’anno. È un modello tipicamente per e-book • modello con servizi a valore aggiunto: editoria emergente tipicamente rivolta ad autori di e-book con servizi digitali verso telefonia e dispositivi di delivery mobili.
  • 9. 3374 Academic peer-reviewed books from 120 publishers
  • 10. Modelli per University Press • modello basato su una dotazione di budged a monte entro la quale l’editore, solitamente una University Press, programma il suo catalogo annuale • modello basato su sussidi istituzionali: è una variante del modello a dotazione, in quanto il sussidio accordato dall’istituzione può essere a parziale o intera copertura delle spese e/ diretto o indiretto in quanto può prevedere non solo l’erogazione di un finanziamento in danaro, ma facilities, fornitura di attrezzature, personale. È un modello usato non solo dalle University Press, ma anche dei Centri di Ricerca, delle biblioteche, delle società scientifiche, delle fondazioni, delle organizzazioni di vario tipo (profit e non-profit) e delle agenzie governative.
  • 11. Open Journal Systems Open Monograph Press Open Conference Systems Open Harvester Systems Piattaforme tecnologiche per editoria
  • 12. http://ec.europa.eu/research/science-society/pdf/scientific-publication-study_en.pdf 80% del mercato è in mano a una decina di grossi editori multinazionali Drenaggio di finanziamenti dal pubblico a queste poche società private, con bilanci floridi nonostante la crisi e piani finanziari che dichiarano «utili» per il 30-40% Le biblioteche delle università pagano oltre la metà dei loro budged ai tre oligopoli editoriali Elsevier, Springer e Wiley [vedi indagine 2006 UE] Indagine 2006
  • 13. L’Incremento dei prezzi per accesso online a dei maggiori editori è stato negli ultimi sei an 145%, con alcuni periodici che sono arrivati $40.000. 15,000 autori accademici si sono uniti all’iniz Gowers [sito Il Costo della Conoscenza] joined a boycott of Elsevier, per protestare c l’editore olandese, multinazionale tra i 100 fo detiene un grossa fetta del mercato editorial FTSE 100 - acronimo di 'Financial Times Sto Exchange' - l’indice azionario delle 100 soc capitalizzate quotate al London Stock Excha venture con il Financial Times) Il sistema è assurdo e i costi insostenibili, la terribilmente danneggiata, dicono ad Harvar abbonamento a The Journal of Comparative pari a 300 libri. La risposta è l’Open Access, ma servono PO CHIARE. Per questo Harvard da anni ha ad per l’OA per il controllo del copyright.
  • 14. Commercial Publishers and High Cost of Access While students struggle to afford access to crucial journals, the largest publishers continue to make profit margins at and in excess of 30%
  • 15. Modello tradizionale basato su abbonamento 2014 Annual Financial Report Elsevier
  • 16. Le due vie dell’OA Via verde: autoarchiviazione in  repository aperti a carattere  istituzionale o disciplinare:  l'autore deposita la versione  (preprint, AAM o editoriale), in  accordo con le clausole  sottoscritte nel contratto  editoriale  Via aurea: pubblicazione di articoli su riviste ad accesso aperto •garantiscono la peer review •adottano un modello economico  improntato a criteri di liberalità: i testi  sono accessibili liberamente e  gratuitamente a tutti;  •i costi di pubblicazione, quando  richiesti, sono coperti da una quota  versata dall'autore o dall'istituzione di  appartenenza; DOAJ – Directory of  Open Access Journals 300 italiane 1/3 delle richieste  viene respinto
  • 17. Cosa distingue la via verde dalla via aurea? Developing the first Open Peer Review Module for Institutional Repositories
  • 18. Non è oro tutto quel che luccica! Attenzione alla via rossa: APC Article Processing Charge…  non è via gold ma si tratta di un modello economico  messo in campo dagli editori tradizionali per rispondere  alle recenti politiche OA del governo UK… riviste ibride:  problema double dipping! Attenzione alla via nera: l’insidioso fenomeno  dell’editoria predatoria che, strumentalizzando l’Open  Access, mira a creare un mercato parallelo: si trovano  così accomunati dall'etichetta "OA" modelli economici  editoriali alle volte innovativi/interessanti, altre volte che  rasentano la truffa. 
  • 19. Attenzione al problema del versioning! via rossa! via verde via nera: editoria predatoria via aurea
  • 20. Un migliaio di editori acconsentono all’uso del layout editoriale (PDF) di cui 932 senza condizioni! 41 editori italiani di cui 33 permettono OA
  • 21. Articolo chiuso entro il New England of Medicine Per il riuso serve autorizzazione a CCC
  • 24. 27 • Nella comunicazione scientifica è fenomeno recente: author-pay  stampa/pubblicazione di poche centinaia di copie, acquisto in  anticipo di un numero determinato di copie.  • Nell’editoria accademica il meccanismo è subdolo e strumentalizza  l’Open Access: – contatti personali di autori via mail da parte di – società di servizi editoriali che si configurano come for-profit companies offrendo servizi personalizzati a  – “categorie di autori accademici”, solitamente giovani ricercatori, o dottorandi, solleticando il senso di autopromozione personale • Si tratta di falso Open Access, editori che strumentalizzano l’OA e  che operano attraverso forme di spam via mail, contattando autori, e  agendo ai limiti dello scam.  • si stanno configurando modelli di impresa editoriali che pur  presentando non poche ambiguità, creano scenari complessi che  richiederebbero un monitoraggio in termini di qualità di tutto il  processo, e non solo dei contenuti. Nuovi modelli economici  emergenti? Vanity Publishing: Scam or Spam?
  • 25. Non sempre l’editoria di vanità richiede pagamento, ma fa leva su altre dinamiche. Usa modelli di business che non prevedono la peer review senza garantire qualità. Gli autori sono contattati via mail con forme di spam ai limiti dello scam. Questi editori - spesso affiliati con sede in altri paesi orientali -tentano di circuire giovani autori chiedendo loro le tesi di dottorato che già si trovano disponibili per venderle via rete e e lucrare su ignari utenti. La richiesta di cessione di diritti può comportare problemi successivi. Pubblicare con questi editori mette può compromettere la reputazione dell'autore.
  • 26.
  • 27. Anche nel vecchio modello esistono… • Frode scientifica: presentazione di dati falsi – http://www.attentiallebufale.it/qualita/pillole.html • Numerosi casi di falsi lavori generati da motori specializzati e  accettati da peer-review di prestigiosi comitati scientifici di riviste o di  convegni internazionali (es. SciGen MIT) (caso paper fasullo a nome Rohollah Mosallahnezhad Cooperative, compact algorithms for randomized algorithms uscito in rivista Elsevier Applied Mathematics and Computation 2007) • Ritrattazione di articoli che avevano passato il referaggio scientifico  di comitati editoriali di rivista e società scientifica poi rimossi per  questioni di «convenienza politica»  (caso Elsevier 11 settembre 2011 rimozione del paper dell’immunologo Arnaiz- Villena)  • Withdraw di articoli rimossi per plagio scoperto successivamente (caso nel 2003 Elsevier's Vanishing Act: To the Dismay of Scholars, the Publishing Giant Quietly Purges Articles from Its Database)
  • 28.
  • 29.
  • 30.
  • 31. Peer review: revisione dei pari • Nell'ambito della comunicazione scientifica la selezione degli articoli degni di pubblicazione avviene tramite revisione dei pari o paritaria (in inglese chiamata peer review), cioè una valutazione fatta da specialisti. • La peer review, tipica del mondo accademico, implica l’impiego, da parte dell’organismo che esegue la valutazione, di valutatori esterni all’istituzione da valutare e, il giudizio dei pari, risulta tutt’oggi il più importante dei dati che permettono una valutazione significativa della qualità. • La peer review nacque nel 1665 con le Philosophical transaction della Royal Society of London e fu scelta come meccanismo per l'allocazione delle risorse per il finanziamento alla ricerca nei Stati Uniti negli anni tra il quaranta e il cinquanta. • La peer review è nata assieme ai periodici scientifici e non è priva di critiche (vari progetti di perfezionamento): è un processo lento proprio perché deve essere accurata
  • 32. Peer review: revisione dei pari • L'anonimato e l'indipendenza dei revisori hanno lo scopo di incoraggiare critiche aperte e scoraggiare la parzialità nelle decisioni sul finanziamento e la pubblicazione. • Un altro problema della revisione paritaria è il costo, ma i revisori non vengono pagati • Le agenzie di finanziamento usano questo metodo per selezionare le proposte ricevute e assegnare i finanziamenti alle ricerche. • Costringe gli autori ad adeguarsi agli standard della loro disciplina.
  • 33. Con l'avvento del Web e dell'editoria digitale Open Access, il modello tradizionale è stato fortemente modificato: il meccanismo di revisione è diventato aperto, dialogico e meno autoreferenziale (valutazione aperta anche ai non accademici). Questo nuovo modello è in evoluzione e attualmente presenta aspetti controversi riguardo alla qualità del meccanismo di revisione
  • 34. Social Peer-review • Nella social peer review (o open peer-review) il controllo qualitativo viene prevalentemente svolto dopo la pubblicazione (ex-post) attraverso strumenti digitali quali blog, wiki, social bookmarking websites. Ad esempio la rivista peer-reviewed PLoS ONE, nata nel 2006, è stata concepita come un grande contenitore di contenuti scientifici nel campo medico e consente ai lettori (previa registrazione) di esprimere in rete un voto per ogni singolo articolo pubblicato. • PLos ONE riesce a completare la revisione/ accettazione di un nuovo articolo (non sperimentale) dopo solo 4 giorni dalla ricezione, accelerando la sua diffusione, arrivando a oltre 1000 visualizzazioni in 30 giorni! (Nota: per articoli che richiedono competenze che gli esperti interni non possiedono i tempi medi di peer review sono di alcuni mesi) • Un esempio di social peer review è quello della piattaforma PaperCritic che consente a chiunque, previa registrazione, di commentare documenti scientifici http://www.papercritic.com/
  • 35. Are there alternatives to peer review? http://blogs.biomedcentral.com/bmcblog/2014/04/28/are-there-alternatives-to-p • Open peer review • Avoiding re-review • Peer review of peer review • Decoupling peer review • Sharing peer reviews • Collaborative peer review • Crediting peer review • Mentoring peer review • Post-publication peer review
  • 36. La varietà di forme di Peer-review http://neurodojo.blogspot.it/2014/04/the-varieties-of-peer-review.html
  • 37. Quanto è attendibile la peer-review? • La soggettività dei recensori non è eliminabile. • I revisori possono essere influenzati positivamente e negativamente da diversi fattori estranei alla qualità del materiale da esaminare (studi critici del Journal of the American Medical Association e del BMJ). • La discriminazione nella revisione paritaria esiste nella sopravvalutazione di autori noti o "protetti" da istituzioni prestigiose, ma anche nelle differenze geografiche o di sesso • Possono esservi discriminazioni causate da un conflitto di interesse o da bias (distorsioni causata dal pregiudizio verso un punto di vista o un'ideologia o altre forme di bias).
  • 38. Gli abusi nella peer-review sono numerosi e rilevanti. Nel 1999 è stata fondato da un gruppo di redattori il COPE Committee on Publication Ethics): oltre 500 casi segnalati dal COPE.
  • 41. Le buone prassi europee, guide Ma non basta … Non è un compito facile Serve un organo di controllo
  • 42. Uso di metriche ingannevoli (26): aziende che calcolano «fattori di impatto» contraffatti generando metriche che poi gli editori predatori utilizzano nei loro siti web per ingannare studiosi e giovani ricercatori inviando e-mail spam con informazione su metriche facendole passare per «legittime» Riviste con siti fasulli (30): riviste fasulle per le quali qualcuno ha creato un sito web contraffatto, rubando l’identità di riviste note e strumentalizzando l’open access e il modello Author-pay. Siti web di riviste cartacee che non hanno corrispettivo digitale
  • 43. Criteri per individuare metriche “ingannevoli” • Il sito web non è trasparente sulle metriche che usa e fornisce informazioni scarse sulla propria identità e ubicazione. Non è chiaro chi operi dietro al sito e quale sia la sua esperienza. Mancano inoltre informazioni economiche. • L’inclusione delle riviste nella loro lista è a pagamento • I valori bibliometrici per la maggior parte delle riviste aumenta di anno in anno • La compagna usa Google Scholar come database di riferimento per il calcolo delle metriche (Google Scholar non seleziona a priori, ma nel suo database sono indicizzati anche editori e periodici predatori) • La metrica usa il termine “impact factor” nel nome. • La metodologia per il calcolo del valore è artificiosa, non poggia su basi scientifiche e non è originale. • La compagnia esiste al solo scopo di guadagnare soldi da riviste di discutibile reputazione e dubbia qualità, che dicono di usare la via aurea strumentalizzando l’OA • La compagnia viene pagata da editori predatori per assegnare a riviste discutibili alti valori bibliometrici fasulli di modo da presentarle a ignari giovani studiosi come prestigiose di modo che si incrementino le sottomissioni di articoli e perciò i guadagni dell’editore predatore (che si spaccia per Gold) • In alternative la compagnia è una copertura per editori esistenti e assegna valori bibliometrici fasulli ai propri periodici.
  • 44.
  • 45. Hijacked Journals Falso Originale Sito editoriale confuso e poco chiaro Non sono evidenti membri comitato Editoriale. Pre-views, PDF a pagamento Evandero Agazzi Università di Genova evandero.agazzi@gmail.com Condirettore Marco Buzzoni Università di Macerata buzzoni@uninc.com Uso di marchi ingannevole
  • 47. 5 mesi di inchiesta: risultati su Science Editoriale di Wei Yang Research Integrity in China Science 29 November 2013 http://www.sciencemag.org/content/342/61 62/1035 http://www.sciencemag.org/content/342/61 62/1019.full
  • 48. Un ulteriore fenomeno inquietante • sta fiorendo un mercato nero cinese delle pubblicazioni scientifiche • in 10 anni il numero degli studi made in China pubblicati ogni anno sulle riviste internazionali è quintuplicato, passando da 40.000 a quasi 200.000 – Da una parte ci sono ghostwriter e gruppi di ricerca disposti a cedere i propri dati sperimentali. – Dall’altra ricercatori poco etici disposti a pagare fino a 26.000 $ (che recuperano grazie ai finanzimenti) per sottoscrivere un articolo che poi viene pubblicato su prestigiose riviste con IF e coperte dai database citazionali – In mezzo i broker, che attraverso blog e chat offrono un campionario di lavori belli e pronti a cui mancano solo le firme degli autori. • Un reporter di Science ha finto di essere uno scienziato interessato a comprare una ricerca in via di pubblicazione sull’International Journal of Biochemistry & Cell Biology, una testata del gigante dell’editoria scientifica Elsevier. Dopo qualche settimana l’articolo è uscito realmente con la lista degli autori rimaneggiata.
  • 49. QOAM: Quality Open Access Market https://www.qoam.eu/ • Servizio innovativo e tecnologico per valutare la qualità del sistema peer-review di un periodico Open Access • la comunità accademica fornisce le informazioni e si costruisce la classifica • QOAM fornisce i mezzi tecnologici tramite un sistema ScoreCard
  • 50. 6 requisiti da osservare per proporre una rivista a DOAJ 9 ottobre, 2015 dal blog di Andrea Marchitelli http://andreamarchitelli.it/actual/2015/10/09/doaj-criteri-selezione/ • I full text degli articoli devono essere tutti liberamente disponibili ad accesso aperto (no embargo) • Una URL per ogni sito, un sito dedicato per ciascuna rivista • Presenza di ISSN • Qualità della home page e struttura del sito • Direttore e comitato scientifico • Controllo di qualità e linee guida per gli autori
  • 51. Think. Check. Submit è una nuova iniziativa portata avanti da ALPSP, DOAJ, INASP,ISSN, LIBER, OASPA, STM, UKSG e da singoli editori, http://thinkchecksubmit.org/ La sua finalità è fornire un elenco di indicatori di qualità che possono aiutare a identificare se una rivista è scientificamente di qualità per evitare di finire nelle trappole dei predatory publishers. Nasce a seguito di uno studio con dati e informazioni su riviste predatorie, in aumento (circa 8000) pubblicate prevalentemente Asia e Africa, paesi dai quali provengono anche 3/4 degli autori, dove vi è una forte pressione a pubblicare su riviste internazionali a cui non segue alcuna attività di controllo e di valutazione da parte delle istituzioni. Lo studio è consultabile "http://www.biomedcentral.com/1741- 7015/13/230"

Notas do Editor

  1. 1 h. PER UNA SCIENZA PARTECIPATA: COMUNICARE AL MEGLIO LA RICERCA AL GRANDE PUBBLICO. Un convegno-workshop specialmente dedicato a studenti PhD, Master e giovani ricercatori/trici di tutte le discipline Padova – 15 / 16 ottobre 2015 www.scicomm.it Twitter : #SciPar situazione dell’editoria scientifica open acces, un campo importante, specie per i giovani ricercatori, e in ascesa, ma con mille tentativi da parte delle case editrici tradizionali di limitarne l’impatto
  2. Pubblicare i risultati della propria ricerca è il passaggio finale, e fondamentale, per permettere la sua validazione da parte della comunità scientifica. L’attuale scenario dell’editoria scientifica ad accesso aperto è delineato da due fronti da presidiare. Uno tecnologico per l’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche a standard di qualità e di affidabilità e per l’interoperabilità tra sistemi. Il secondo riguarda le interferenze di soggetti commerciali che si infiltrano nella rete snaturando la logica della diffusione dei contenuti entro la via aurea, il canale di scelta dell’Open Access.  Il fatto è che si tratta di un mercato ricco e finora molto monopolizzato da pochi gruppi. L’Open ha cambiato le regole del gioco, che mutano in grande fretta, e si vedono apparire strumenti nuovi, utili e che creano rete, pronti per la valutazione e misura delle ricerche. Ma accanto alla via maestra appaiono nuovi modi del vecchio establishment e di recenti società di mercato che arrivano anche alla vera e propria truffa con la cosiddetta “editoria di vanità”. Vediamo di che si tratta e come usare al meglio l’OP
  3. Pubblicare in Open Access è una buona opzione per gli editori più piccoli, soprattutto ora che i bilanci delle biblioteche sono impostati a contrarsi sensibilmente a causa della crisi economica globale
  4. Clay Shirky, Internet e il collegio invisibile di Maria Chiara Pievatolo http://btfp.sp.unipi.it/?p=322 La scienza aperta come questione sociale
  5. Mancanza di comprensione del punto di vista degli altri http://cameronneylon.net/
  6. Con editoria aperta o editoria ad accesso aperto si intende un insieme di processi, regole, modelli economici di stretta derivazione dai movimenti del software libero da una parte e dell’accesso aperto dall’altra. Infrastrutture tecnologiche e modelli economici nel mercato editoriale digitale devono necessariamente calarsi entro il circuito della comunicazione scientifica che è in continua evoluzione.
  7. Pubblicare ad accesso aperto significa fornire contenuti gratuiti on-line per i lettori, supportando operazioni da modelli finanziari che permettono una distribuzione digitale gratuita. Va premesso che il concetto «gratuità» è diverso da «libero».  Open Access è un mezzo per fornire contenuti agli utenti, non un modello di business. Una varietà di modelli di business sono impiegati dagli editori che hanno adottato Open Access come una forma di distribuzione alternativa al modello tradizionale del Big Publishers. Il modello economico basato sulla sottoscrizione che è quello a noi più familiare in quanto di derivazione dall’era della stampa, è nettamente contrapposto all’emergente modello alternativo, tipico dell’era digitale, noto come Open Access.
  8. Finora la maggior parte dei progressi nei modelli di pubblicazione OA sono stati fatti nel campo delle riviste, ma ci sono un discreto numero, in crescita, di progetti per monografie o libri di testo sperimentati da editori o enterprise più o meno ampie. Nel contesto dell’editoria scientifica è interessante osservare come l’OA si stia inserendo nel mercato degli e-book, muovendosi all’interno dei vari modelli economici alcuni mutuati dai periodici, tra i quali si riscontrano sponsor pubblicitario (in varie forme), dalla vendita di spazi pubblicitari, anche con banner posizionati sul sito o solo su alcuni capitoli o su parti del testo sottoscrizioni di tipo collaborativo, prevede la partecipazione delle istituzioni alla condivisione dei costi di produzione di un e-book o di una collezione di e-book sovvenzioni incrociate, modello che prevede di finanziare le pubblicazioni OA dai profitti derivanti dalle pubblicazioni non-OA, in una specie di variante del modello duale crowdfunding: processi di finanziamento dal basso che mobilitano persone e risorse modello duale usato dalla maggior parte degli editori OA che prevede una versione digitale e una Print on Demand (PoD) modello basato su una dotazione di budged a monte entro la quale l’editore, solitamente una University Press, programma il suo catalogo annuale modello basato su sussidi istituzionali: è una variante del modello a dotazione, in quanto il sussidio accordato dall’istituzione può essere a parziale o intera copertura delle spese e/ diretto o indiretto in quanto può prevedere non solo l’erogazione di un finanziamento in danaro, ma facilities, fornitura di attrezzature, personale. È un modello usato non solo dalle University Press, ma anche dei Centri di Ricerca, delle biblioteche, delle società scientifiche, delle fondazioni, delle organizzazioni di vario tipo (profit e non-profit) e delle agenzie governative. open access temporaneo: offre accesso libero a un titolo o una collezione, ma solo per un periodo limitato, scaduto il quale l’accesso diviene a pagamento, o in altri casi per brevi periodi entro l’anno. È un modello tipicamente per e-book modello con servizi a valore aggiunto: editoria emergente tipicamente rivolta ad autori di e-book con servizi digitali verso telefonia e dispositivi di delivery mobili.
  9. Monografie e libri di testo Open Access Knowledge Unlatched è un’iniziativa a livello internazionale, primo passo per la realizzazione di una via sostenibile all’accesso aperto per le monografie nelle scienze umane e sociali. Attualmente sono circa 300 le biblioteche che hanno aderito al progetto, ma il numero di aderenti continua a crescere. http://www.knowledgeunlatched.org/# Le collezione di libri open sono disponibili sulle piattaforme di OAPen, HathiTrust e sito della British Library.I titoli della collezione pilota OA saranno ricercabili tramite il Directory of Open Access Bookse WorldCat. Tutti i titoli saranno conservati per il lungo periodo presso la British Library, CLOCKSS, HathiTrust e Portico. The modello economico Knowledge Unlatched si basa appunto sulla partecipazione delle biblioteche che sostengono la pubblicazione delle monografi proposte dagli editori che partecipano all’iniziativa pagando una singola quota (single Title fee) all’editore a sostegno della pubblicazione,in cambio l’editore rende disponibile il volume assegnandogli una licenza Creative Commons e rendendo la copia scaricabile dalla piattaforma di OAPEn e HathiTrust. Perché la monografia sia pubblicabile è necessario raggiungere l’acquisto di una copia (single Title Fee) di almeno 200 biblioteche. La quota infatti rappresenta il costo di pubblicazione del libro ed è definita con un importo preciso, piu’ biblioteche partecipano nell’iniziativa e minore sarà il costo della quota. Alcuni editori stanno sperimentando la pubblicazione di libri ad accesso aperto. Il modello più comune versione online in Open Access, copia cartacea a stampa venduta attraverso le librerie e rivenditori online. Questo modello sembra aumentare le vendite delle versioni a stampa, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, in quanto la disponibilità della versione gratuita online cattura potenziali lettori tramite la consultazione del testo on line. Funzionalità analoghe a quelle presenti in Amazon 'Cerca all'interno di questo libro' forniscono un servizio a valore aggiunto.  Del resto non sono poi molte le persone che si accingono a stampare un intero libro sulla stampante del proprio computer per ottenere una copia cartacea alternativa che sicuramente non può essere soddisfacente.
  10. Le monografie in Open Access sono considerate uno sviluppo naturale per l’editoria entro le University Press, la cui missione dovrebbe essere allineata con quello della stessa università nel cercare di massimizzare la diffusione della ricerca.  Alcune sperimentazioni di ampio respiro su nuovi modelli editoriali sono in corso proprio entro le editrici universitarie. modello duale usato dalla maggior parte degli editori OA che prevede una versione digitale e una Print on Demand (PoD) modello basato su una dotazione di budged a monte entro la quale l’editore, solitamente una University Press, programma il suo catalogo annuale modello basato su sussidi istituzionali: è una variante del modello a dotazione, in quanto il sussidio accordato dall’istituzione può essere a parziale o intera copertura delle spese e/ diretto o indiretto in quanto può prevedere non solo l’erogazione di un finanziamento in danaro, ma facilities, fornitura di attrezzature, personale. È un modello usato non solo dalle University Press, ma anche dei Centri di Ricerca, delle biblioteche, delle società scientifiche, delle fondazioni, delle organizzazioni di vario tipo (profit e non-profit) e delle agenzie governative.
  11. https://pkp.sfu.ca/ohs/ HyperJournal http://www.hjournal.org/ is an open source software package specifically tailored for open access publishing.  The ePublishing Toolkit (ePubTk) https://dev.livingreviews.org/projects/epubtk/ is an open source software package, written in Python, to help with the running of scientific journals. Per altri tools vedere qua http://openoasis.org/index.php%3Foption%3Dcom_content%26view%3Darticle%26id%3D353%26Itemid%3D379
  12. Study on the economic and technical evolution of the scientific publication markets in Europe Nel rapporto della Commissione europea sui modelli di business dell’editoria scientifica, già nel 2006 emergeva che nei trent’anni passati i prezzi dei periodici scientifici avevano subito un incremento regolare che ha portato, tra gli anni 1975 e 2005, ad un aumento del 200%-300% oltre l’inflazione. I profitti dichiarati da alcuni oligopoli dell’editoria commerciale arrivano anche al 48%. V. Study on the economic and technical evolution of the scientific publication markets in Europe, reperibile all’URL: <http://ec.europa.eu/research/science-society/pdf/scientific-publication-study_en.pdf>.
  13. A inizio 2012 la comunità accademica ha dato l’avvio alla campagna di boicottaggio The Cost of Knowledge con una petizione di protesta contro il modello economico editoriale di Elsevier. Si chiedeva agli editori di abbassare i prezzi di abbonamento e di proporre modelli alternativi che guardassero all’Open access. Reed Elsevier è un FTSE 100 - acronimo di 'Financial Times Stock Exchange' - viene pronunciato volutamente footsie che tradotto in italiano significa "piedino" alludendo all'intesa che si deve creare per fare business. E’ l’indice azionario delle 100 società più capitalizzate quotate al London Stock Exchange. (joint venture con il Financial Times)
  14. "Elsevier 2009 $2 billion (miliardi) profits could fund worldwide OA at $1,383 per article," Heather Morrison, 04/27/10 "Wiley STM: 3rd quarter profits up 18%," Heather Morrison, 04/26/10
  15. http://www.relx.com/investorcentre/reports%202007/Documents/2014/reed_elsevier_ar_2014.pdf Il modello economico basato sulla sottoscrizione che è quello a noi più familiare in quanto di derivazione dall’era della stampa, è nettamente contrapposto all’emergente modello alternativo, tipico dell’era digitale, noto come Open Access.
  16. Per realizzare i suoi obiettivi, l'open access utilizza due strategie: l'auto-archiviazione in repository aperti a carattere istituzionale o disciplinare: l'autore può depositare la versione precedente la stampa (preprint), la versione stampata (publisher version) o la versione successiva a quella già pubblicata (post-print) del saggio, in accordo con le scelte relative al diritto d'autore e sottoscritte con l'editore; pubblicazione di saggi  su riviste ad accesso aperto, che garantiscono la peer review e adottano un modello economico improntato a criteri di liberalità: i testi sono accessibili liberamente e gratuitamente a tutti; i costi di pubblicazione, quando richiesti, sono coperti da una quota versata dall'autore o dall'istituzione di appartenenza; la tendenza è comprendere i costi di pubblicazione nel budget stanziato per la ricerca. DOAJ – Directory of Open Access Journals. Riviste certificate La rivista fa la domanda a DOAJ e poi dice che è in DOAJ. Fra la domanda e l'accoglimento passa parecchio tempo, perché non si accetta la rivista finché tutte le richieste di modifica non sono a posto.Alla fine non è detto che la rivista venga inclusa. Nel caso dell'Italia un terzo delle riviste proposte è stato respinto.  Spesso editori predatori sostengono di essere inclusi in DOAJ, ma va verificato https://doajournals.wordpress.com/2014/08/28/some-journals-say-they-are-in-doaj-when-they-are-not/
  17. Nella comunicazione scientifica è fenomeno recente: author-pay stampa/pubblicazione di poche centinaia di copie, acquisto in anticipo di un numero determinato di copie. Nell’editoria accademica il meccanismo è subdolo e strumentalizza l’Open Access: contatti personali di autori via mail da parte di società di servizi editoriali che si configurano come for-profit companies offrendo servizi personalizzati a “categorie di autori accademici”, solitamente giovani ricercatori, o dottorandi, solleticando il senso di autopromozione personale Si tratta di falso Open Access, editori che strumentalizzano l’OA e che operano attraverso forme di spam via mail, contattando autori, e agendo ai limiti dello scam. si stanno configurando modelli di impresa editoriali che pur presentando non poche ambiguità, creano scenari complessi che richiederebbero un monitoraggio in termini di qualità di tutto il processo, e non solo dei contenuti. Nuovi modelli economici emergenti? Lista di Beall 2013: 225 editori e 106 periodici definiti “predatori”, pericoloso incremento della crescita di editori e periodici in violazione di norme e codici etici: nel 2011 la lista includeva 23 editori e nel 2010 solo 18 e nessun periodico indipendente.
  18. Social peer-review Open peer review Avoiding re-review Peer review of peer review Decoupling peer review Post-publication peer review Sharing peer reviews Collaborative peer review Crediting peer review Mentoring peer review
  19. Le spese per la pubblicazione degli articoli (Article Processing Charges – APC) sono un sistema centrale nel finanziamento dell’editoria ad accesso aperto.  L’articolo di David J. Solomon e Bo‐Christer Björk “A Study of Open Access Journals Using Article Processing Charges” analizza le riviste elencate su DOAJ che richiedono il pagamento di una quota per la pubblicazione (1370 riviste che hanno pubblicato 100697 articoli nel 2010). Il costo più basso si registra nei paesi in via di sviluppo (8$), il più alto riguarda riviste con impact factor pubblicate da grandi editori (3900$). Le riviste professionali hanno costi più elevati di riviste di società, atenei o scientifiche. Le stime dei costi sono inferiori a quelle evidenziate in studi precedenti sull’editoria ad accesso aperto, e nettamente inferiori alle cifre richieste dagli editori tradizionali per le cosiddette riviste ibride. Il preprint dell’articolo (accettato per la pubblicazione sulla rivista Journal of the American Society for Information Science and Technology) è disponibile alla URL http://www.openaccesspublishing.org/apc2/preprint.pdf. Riviste Open Access lungo la via rossa: scivolosa e pericolosa Nel caso di riviste Open Access, l’opzione Article Processing Charges APC è modello di business che impone una tassa di front-end. La tassa si applica quando un articolo, dopo essere stato sottoposto a revisione tra pari, è stato accettato per la pubblicazione. Questa quota copre i costi della casa editrice e viene pagata dall'autore che a sua volta viene poi rimborsato dalla sua istituzione o, il più delle volte, dall’ente o dal progetto che finanzia la ricerca. Con i più grandi editori raccogliere vaste proporzioni di budget giornale biblioteca attraverso le loro offerte di bundle rivista (cd Grandi offerte), e con la maggior parte grandi offerte legando librerie in contratti pluriennali, ci saranno sempre meno soldi per gli editori che hanno piccolo liste, o pubblicare un solo titolo, e che non possono offrire tali offerte. Naturalmente, la maggior parte degli editori della società accademiche rientrano in questa categoria. Una specie di modello Open Access ha quindi un notevole appello a editori di riviste che temono che le ricadute della recessione globale distruggerà le loro imprese. Una preoccupazione che si pone, se l'editore decide di adottare un modello di business in cui un APC è carica, è se gli autori avranno accesso ai fondi per pagare la tassa. In alcune discipline questo è una preoccupazione reale. Nelle arti e le scienze umane grandi assegni di ricerca sono molto più rari di quanto lo siano nelle scienze naturali, e dove l'autore non è in possesso di un assegno di ricerca l'unica altra fonte di finanziamento per APC è l'istituzione dell'autore. Tuttavia, la pubblicazione Open Access si sta affermando nellediscipline umanistiche e delle scienze sociali, come i modelli di business adeguati sono risolti. Finora, solo poche istituzioni hanno assunto un impegno a pagare APC ma vi è un notevole interesse da entrambe le istituzioni e finanziatori ad accedere a questo problema con simpatia. Questo è discusso più dettagliatamente in sezioni su politiche finanziatore sulla pubblicazione aperta di accesso e iISTITUZIONI e la pubblicazione aperta Access.
  20. L’Open Access è un grande affare soprattutto per i grossi editori che giocano sulle ambiguità e sfruttano l’incertezza della situazione. Anche editori del canale Gold possono chiedere una tassa per la pubblicazione di articoli in riviste Open Access, ma vi è una sostanziale differenza tra le due vie, che mentre la via aurea non chiede abbonamento per l’accesso, la via rossa dei grossi editori che applicano il modello APC chiedono la tassa per liberare l’articolo ma tutto il resto rimane blindato. Una coppia di domande da porsi sempre quanto gratuito (costi) quanto aperto (copyright) L’OA rappresenta oggi il 10%-20% di tutti gli articoli pubblicati e si prevede che in campo editoriale di Big Publishers triplicheranno il fatturato entro il 2017 tramite le formule author-paid, APC fonti di reddito che hanno registrato un + 32,8% nel 2013 Nonostante il trend positivo l’OA rappresenta solo 2,3% del fatturato globale dell’editoria scientifica
  21. E' anche vero che queste forme di contatto via mail, seppur fastidiose e talvolta percepite come spam, potrebbero essere forse considerate un nuovo modello economico emergente entro una catena editoriale, perché no... anche di qualità. Forme e modelli cambiano nel tempo e non è da escludere che questi nuovi approcci di tipo push facciano parte di un nuovo modo di porsi nel mercato, ma anche di un nuovo modo di relazionarsi con gli autori. Attualmente, i pericoli di inquinamento e discredito delle possibilità dell’Open Access da parte di queste modalità non sono affatto trascurabili, ma non è detto che continui a essere così: non sarebbe la prima volta, nella storia dell’editoria e della diffusione del sapere, che innovazioni importanti nascono da da ambiti inizialmente screditati. L’edizione 2013 della lista degli editori che Beall definisce predatori comprende 225 editori, e 106 periodici indipendenti, con un incremento negli ultimi due anni vertiginoso, a testimoniare quanto sia pericolosamente in aumento la crescita di editori e periodici in violazione di norme e codici etici: nel 2011 la lista includeva 23 editori e nel 2010 solo 18 e nessun periodico indipendente. L’incremento dell’editoria predatoria, da 18 editori a 225 in soli due anni dimostra un incremento di scala del problema dove l’intero sistema di editoria scientifica è in pericolo di erosione dovuto all’incremento dell’influenza dell’editoria predatoria. Si tratta di falso Open Access, editori che strumentalizzano l’OA e che operano attraverso forme di spam via mail, contattando autori, e agendo ai limiti dello scam. Subito dopo la pubblicazione della lista Beall è stato vittima di spoofing e-mail, una tipologia di attacco informatico dove viene impiegata in qualche maniera la falsificazione dell'identità (spoof)
  22. Si tratta di editoria predatoria che opera ai limiti della legalità, con dinamiche che si connotano entro un quadro definito come vanity press. Attenzione a pubblicare con questi attori di mercato il cui unico obiettivo è il business...  Segnalo questo mio articolo su Il Bo http://www.unipd.it/ilbo/content/chi-sorveglia-gli-editori-predatori Lista di Beall
  23. Riviste scientifiche che hanno interesse solo al contributo economico chiesto agli autori per la pubblicazione, che spesso avviene senza una procedura di peer review. Lo dimostra l'indagine condotta nel 2013 da John Bohannon, biologo e giornalista scientifico e collaboratore di "Science" che è giunto a questa conclusione dopo aver inviato a 304 riviste open access un articolo con gravi carenze metodologiche che non sarebbero sfuggite a qualsiasi esperto del settore. Ciò nonostante solo 98 riviste lo hanno rifiutato, mentre ben 157 lo hanno accettato, nella maggior parte dei casi senza fare alcun rilievo di carattere scientifico e limitandosi a qualche osservazione sulla forma linguistica. (Le restanti 49 testate, non hanno risposto:in molti casi il sito della rivista è risultato apparentemente abbandonato.) A una lettura più attenta l’indagine Bohannon si rivela carente dal punto di vista metodologico, in particolare riguardo al campione scelto, per almeno tre motivi. In primo luogo non è stato considerato un campione di riferimento di riviste non-open access, quando per delineare la situazione generale sarebbe stato opportuno comparare due campioni equivalenti, OA e non OA.  Secondo: all’interno del campione molte delle riviste fanno parte della lista di Beall. E’ ormai noto l’insidioso fenomeno dell’editoria predatoria che, strumentalizzando l’Open Access, mira a creare un mercato parallelo: si trovano così accomunati dall'etichetta "OA" modelli economici editoriali alle volte innovativi/interessanti, altre volte che rasentano la truffa. Distinguendo le percentuali di rifiuto e accettazione dell'articolo attraverso repertorio DOAJ e lista Beall le differenze sono notevoli. Infine, andrebbe considerato che, a seguito delle politiche britanniche di apertura all’Open Access lungo la via Gold, numerosi editori tradizionali internazionali che detengono pacchetti con migliaia di riviste con ottimi IF (Impact Factor) stanno trasformando le loro riviste da chiuse a ibride. Sgradito effetto collaterale, a fronte del pagamento di una robusta quota pagata dall’istituzione entro il modello economico noto come Apc (Article Processing Charge) i comitati preposti alla revisione prestano sempre meno attenzione alla qualità. Più un editore pubblica, più incassa: e l’etica scientifica ne rimane compromessa.
  24. Robin McKie (25 November 2001). "Journal axes gene research on Jews and Palestinians". The Observer. http://www.theguardian.com/world/2001/nov/25/medicalscience.genetics
  25. Applied Mathematics and Computation 2007 Rohollah Mosallahnezhad Cooperative, compact algorithms for randomized algorithms Dopo essere stato ritirato, l'articolo Cooperative, compact algorithms for randomized algorithms (Rohollah Mosallahnezhad), generato automaticamente tramite SCIgen, è stato del tutto rimosso, con una spiegazione dell'editor John L. Casti: "Due to an administrative mistake in processing, the above paper was erroneously passed through as accepted for publication in Applied Mathematics and Computation. This error was entirely due to an oversight on my part, for which I offer my apologies to readers in the mathematical community". "Several examples exist where papers created by SCIgen have been accepted by editors that were not aware that the content was computer generated. The most notable example is a paper by SCIgen, which was accepted in the Elsevier journal 'Applied Mathematics and Computation' in 2007 (a placeholder page for the now removed article can be found at. Here is an example of its output: ....In our research, we use pseudorandom methodologies to show that the transistor and the transistor are regularly incompatible. "
  26.  Shashok K (June 2003). "Pitfalls of editorial miscommunication". BMJ 326(7401): 1262–4. doi:10.1136/bmj.326.7401.1262. PMC 1126131.PMID 12791749. Il paper rimosso da Elsevier per espressa richiesta dell’editor della rivista Human Immunology si trova in rete http://www.stml.net/text/Populations.pdf
  27. Elsevier's Vanishing Act vecchia discussione che risale al 2003 http://www.downes.ca/post/4873 Elsevier's Vanishing Act: To the Dismay of Scholars, the Publishing Giant Quietly Purges Articles from Its Database. Foster, Andrea L. Chronicle of Higher Education, v49 n18 pA27-A28 Jan 10 2003 Elsevier, the largest publisher of scientific journals, has removed journal articles from its database, often without providing reasons. The usual reason for removing an article is fear of copyright litigation, but critics of the policy fear that information gaps or misleading lack of data will develop. 
  28. Pubblicazioni e premi che non abbiano subito una revisione paritaria sono generalmente guardati con sospetto dai ricercatori e dai professionisti di molte discipline.
  29. http://publicationethics.org/
  30. A paper on nematode parasites appears to have been infected with a nasty strain of a publishing problem known as fake peer review. By our count, the phenomenon has felled approximately 250 papers in total. Nel 2010, un sottoinsieme di riviste Hindawi è stato inserito nell’elenco di sospetti editori predatori da Jeffrey Beall; tuttavia Beall ha poi rimosso Hindawi dalla sua lista dopo la rivalutazione della società, definendolo comunque un "caso limite".  Beall ha anche criticato Hindawi perché rappresenta un modello offshoring di editoria scientifica, una visione editoriale prettamente basata sulla convenienza economica entro un modello che ha definito neocolonialista. Tre riviste Hindawi - Cell Transplantation, Medical Science Monitor and The Scientific World Journal - sono state espulse dalla lista JCR Journal Citation Reports per meccanismi di citazione anomali, in particolare le autocitazioni e la pratica scorretta definita come «citation stacking» laddove due riviste si citano a vicenda in modo anomalo per alzare l’IF della rivista. The Scientific World Journal, era stata acquista da Hindawi successivamente alle pratiche di citazioni scorrette   Le altre due riviste sono state tra quelle che hanno saputo riconoscere il tranello di Bohannon respingendo i falsi paper Nel 2015, dopo un'indagine interna, Hindawi ha individuato 32 articoli da rimuovere in quanto tre revisori avevano sovvertito il processo di peer review con account di posta elettronica falsi 
  31. Springer e IEEE hanno rimosso oltre 120 papers (relative a una trentina di conferenze pubblicate dal 2008 al 2014) dai loro server dopo che un ricercatore francese, Cyril Labbé ha scoperto che erano stati generate in automatico da un generatore di articoli fasulli (computer-generated nonsense), del tipo SciGen https://pdos.csail.mit.edu/archive/scigen/ Esempio. International Conference on Quality, Reliability, Risk, Maintenance, and Safety Engineering, held in Chengdu, China. Cyril Labbé ha messo a punto un software per individuare i falsi generati dal computer, e ha descritto il lavoro in una pubblicazione https://hal.archives-ouvertes.fr/hal-00641906v2/document Qui il sito http://scigendetection.imag.fr/main.php SCIgen è un programma che utilizza context-free grammar per generare casualmente articoli fasulli (nonsense) in forma di articoli di ricerca di ambito informatico. Tutti gli elementi dell’articolo sono generati in automatico, tra cui grafici, diagrammi e citazioni. Creato da scienziati del Massachusetts Institute of Technology, il suo obiettivo dichiarato è quello di "massimizzare il divertimento, piuttosto che la coerenza." 
  32. arXiv vs snarXiv è stato attivo per 6 mesi, dopo si è data un'occhiata ai risultati. Ecco come funzionava il gioco. L'utente vedeva due titoli: uno si riferiva al titolo di articoli su un giornale di fisica teorica delle alte energie reale depositato su arXiv, l’altro un titolo completamente fasullo generato casualmente da snarXiv. L'utente doveva indovinare quale era il paper vero e quale il falso. http://snarxiv.org/vs-arxiv/ http://snarxiv.org/
  33. fondere
  34. http://www.esf.org/fileadmin/FlipBooks/Peer_Review/peer_review.html#/1/ http://www.senseaboutscience.org/data/files/resources/99/Peer-review_The-nuts-and-bolts.pdf La pubblicazione dei documenti è il risultato di diverse fasi editoriali e si ottiene mediante la suddivisione del lavoro. Un certo numero di autori, recensori, editors ecc. sono coinvolti e possono lavorare asincronicamente e lontani nello spazio. Il processo non deve necessariamente essere ripensato ad hoc per ogni nuovo documento. Piuttosto, spesso è dotato di una struttura predeterminata specificata in modelli. Il processo nelle sue fasi viene eseguito frequentemente; è quindi auspicabile il perfezionamento dell'organizzazione. Il ciclo di pubblicazione di un articolo è in buona parte un processo di comunicazione mediato da un ufficio editoriale. Schematizzazione del processo editoriale della comunicazione scientifica commerciale: Arrivo dell'articolo in redazione Designazione dei revisori da parte dell'editor Peer review Arrivo dei resoconti in redazione Decisione editoriale
  35. L’edizione 2015 della lista degli editori che Beall definisce predatori, comprende 693 editori e 507 periodici indipendenti, con un incremento che negli ultimi tre anni è stato vertiginoso, a testimoniare quanto sia pericolosamente in aumento la crescita di editori e periodici in violazione di norme e codici etici. Nel 2011 la lista includeva 11 editori, che nel 2011 erano solo 18, e nessun periodico indipendente. L’incremento dell’editoria predatoria, da 18 editori a 225 in soli due anni, e nel 2015 si triplica, dimostra un salto di scala del problema che mette a rischio di erosione l’intero sistema dell’editoria scientifica con la sua accresciuta influenza sul complesso delle pubblicazioni. Dal 2015 si aggiungono due nuovi elenchi che tengono traccia di due nuove aree di pratiche discutibili relative a riviste che si dichiarano Open Access: Misleading metrics companies e Hijacked journals Uso di metriche ingannevoli (26): aziende che calcolano «fattori di impatto» contraffatti generando metriche che poi gli editori predatori utilizzano nei loro siti web per ingannare studiosi e giovani ricercatori inviando e-mail spam con informazione su metriche facendole passare per «legittime» Riviste con siti fasulli (30): riviste fasulle per le quali qualcuno ha creato un sito web contraffatto, rubando l’identità di riviste note e strumentalizzando l’open access e il modello Author-pay http://scholarlyoa.com/2015/01/02/bealls-list-of-predatory-publishers-2015/ http://www.unipd.it/ilbo/content/chi-sorveglia-gli-editori-predatorI http://www.unipd.it/ilbo/content/vanity-press-editoria-pagamento-o-nuovi-modelli-editoriali-open-accesshttp://www.unipd.it/ilbo/content/luci-ed-ombre-sulla-peer-review-delle-riviste-scientifiche-non-solo-open-acces
  36. Esempi Advanced Science Index African Quality Centre for Journals American Standards for Journals and Research (ASJR) CiteFactor Cosmos Impact Factor Directory of Indexing and Impact Factor (DIIF) Directory of Journal Quality Factor Einstein Institute for Scientific Information (EISI) Eurasian Scientific Journal Index (ESJI) General Impact Factor Global Impact Factor Impact Factor Services for International Journals(I.F.S.I.J.) IndexCopernicus Infobase Index Institute for Science Information (ISI) International Impact Factor Services International Institute for Research International Institute of Organized Research (I2OR) International Journal Impact Factor (IJIF) International Scientific Indexing (ISI) International Scientific Institute (ISI) (scijournal.org) International Services for Impact Factor and Indexing(ISIFI) International Society for Research Activity (ISRA)  Journal Impact Factor (JIF) Jour Informatics Journal Impact Factor Journals Impact Factor (JIFACTOR) Journal Influence Factor Journals Consortium. Journal Influence Factor (JIF) JPR Impact Factor Open Academic Journals Index Pubicon Science Index Science Impact Factor Scientific Indexing Services (SIS) Scientific Journal Impact Factor SCIJOURNAL.ORG (International Scientific Institute) Technical Impact Factor Universal Impact Factor
  37. AGROCHIMICA e Agrochimica controllare anche questa http://www.verificheonline.net/ http://www.newjuris.com/index.php/VERIFICHE/index Epistemologia di Franco Angeli Stesso ISSN 0392-9760 Stessa copertina Nomi comitato editoriale presi probabi Falso http://epistemologia-journal.com//index.html Indirizzi fasulli, nomi volutamente con refusi «Evandero» al posto di «Evandro» Evandero Agazzi Università di Genova [email_address] O con refusi voluti su dominio postale @uninc al posto di @unimcCondirettore Marco Buzzoni Università di Macerata [email_address] Comitato di Redazione Marco Borga (Redattore Capo - Chief of Staff) [email_address] Fabio Minazzi (Redattore Recensioni - Book Review Editor) [email_address] Michele Marsonet, Luisa Montecucco, Dario Palladino, Carlo Penco, PaoloAldo Rossi, Valentina Savojardo, Nicla Vassallo di Redazione Paolo Musso: musso.pl@libero.com. Books for review must be sent to the Review Editor: Prof. Fabio Minazzi, c/o Dicom, Via Mazzini n. 5 - 21100 Varese, Italy Contattaci (via form) indirizzo : TILGHER-GENOVA S A S, VIA ASSAROTTI 31/15, GENOA, ITALY, 16122 ??? http://bgp.he.net/dns/epistemologia-journal.com http://scholarlyoa.com/other-pages/hijacked-journals/
  38. Convegni internazionali fasulli http://www.the-scientist.com/?articles.view/articleNo/27593/title/Conference-kerfuffle-hits-scientists/ Si chiedono soldi per iscrizione al convegno, solitamente in posti accattivanti, si inseriscono nomi di illustri medici, si fanno pagare in anticipo tour per visitare luoghi attorno alla sede del convegno fasullo, cene sociali ecc… Il convegno ha nome simile o uguale a quello vero. Si acquistano biglietti aerei, e poi … all’arrivo … il convegno non c’è Anche Thomson Reuter ci era cascato… il link è quello… http://www.biologybrowser.org/node/1336787 Anche la Royal Society of Chemistry ci era cascata http://www.rsc.org/events/detail/3518?CFID=4199500&CFTOKEN=312263e515c93dc-567C246D-9D62-EDF3-B823EE63B4445B1C http://www.bitlifesciences.com/icc2009/
  39. Quality Open Access Market and Other Initiatives: A Comparative Analysis Danielle van Gerestein, Student Book and Digital Media Studies, The Hague, The Netherlands,  LIBER Quarterly Vol 24, No 4 (2015) Da quando l’editoria scientifica non è più vista come mero sfruttamento del copyright ma come servizio, come nel caso del paradigma OA, è sorta la necessità di un mercato in cui la qualità del servizio possa essere confrontato con il prezzo. Qualità Open Access Market - QOAM - mira ad essere quel luogo http://liber.library.uu.nl/index.php/lq/article/view/9911/10463
  40. Nel 2014 DOAJ, il più ampio e prestigioso repertorio di riviste ad accesso aperto, ha varato dei nuovi e più restrittivi criteri di selezione per le riviste che vogliano diventarne parte. Questi nuovi criteri sono stati concepiti per escludere da DOAJ i cosiddetti editori predatori (i predatory publishers) che si arricchiscono imponendo agli autori esorbitanti article-processing charges (APC) senza offrire in cambio pubblicazioni di reale qualità e infangando il mondo dell’editoria ad accesso aperto. Se gestisci riviste open access di qualità e non carichi neppure gli autori di APC, o lo fai in modo equo e proporzionato alla qualità della vostra rivista, apprezzerai molto il tentativo di DOAJ di buttare fuori i disonesti, anche se questo ti causerà del lavoro aggiuntivo, perché bisognerà fornire allo staff di DOAJ informazioni maggiori che nel passato. I nuovi criteri permettono di dare una serie di informazioni aggiuntive agli utenti della piattaforma. Nelle due immagini qui sotto confrontiamo la scheda descrittiva di una rivista recentemente inclusa in DOAJ, quindi con le informazioni previste dalla nuova procedura di selezione, e la scheda di una rivista già presente nel repertorio da qualche anno.
  41. Think. Check. Submit è una nuova iniziativa portata avanti da ALPSP, DOAJ, INASP,ISSN, LIBER, OASPA, STM, UKSG e da singoli editori, lanciata qualche giorno fa http://thinkchecksubmit.org/ La sua finalità è fornire un elenco di indicatori di qualità che possono aiutare i ricercatori alle prime armi ( e non solo!) a identificare se una rivista è scientificamente di qualità e pertanto decidere in modo informato se è opportuno inviare ad essa i risultati delle proprie ricerche per la pubblicazione. Insomma per evitare di finire nelle trappole dei predatory publishers. Il lancio della campagna coincide con la pubblicazione di un nuovo studio longitudinale pubblicato da Cenyu Shen e Bo-Christer Björk, "Predatory’ open access: a longitudinal study of article volumes and market characteristics" - BMC Medicine 2015, 13:230 doi:10.1186/s12916-015-0469-2 che fornisce una serie di informazioni e di dati relativi alle riviste open access cosiddette predatory e conclude che queste riviste sebbene siano in aumento (circa 8000) sono pubblicate in numero molto ristretto di paesi (prevalentemente Asia e Africa) dai quali provengono anche 3/4 degli autori, paesi nei quali vi è una forte pressione a pubblicare su riviste internazionali a cui non segue alcuna attività di controllo e di valutazione da parte delle istituzioni. Lo studio è consultabile "http://www.biomedcentral.com/1741-7015/13/230"