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SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Lezione 7 – Il Flash.
SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Parte 1 – Le caratteristiche del flash.
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L’uso del flash
• Il Flash, sia quello incorporato nelle Reflex, che quelli esterni, ausiliari
 e servo, si utilizzano per aumentare la luce in condizioni di scarsa
 luminosità.

• Purtroppo, specie nelle macchine economiche e con fotografi poco
 esperti, l’uso del flash, specie nelle situazioni al chiuso e di notte,
 rende la foto piatta, con i soggetti in primo piano sovraesposti, e quelli
 in secondo piano completamente al buio.

• Questo capita non perché il flash sia un elemento di disturbo nelle
 foto, ma perché viene semplicemente usato male e a volte usato
 quando e come non si dovrebbe.

• Il flash è un aiuto preziosissimo per il fotografo, non soltanto quando
 si scopre che la luce dell'ambiente è insufficiente ad ottenere un buon
 risultato. Le sue doti infatti, spesso nascoste, possono essere molte
 altre.
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L’uso del flash
• Possiamo anzitutto sottolineare che questo dispositivo sa
 fornire una qualità di illuminazione molto simile a quella del
 sole. Tra fotografi si usa dire, sia pure con qualche
 approssimazione, che la "temperatura di colore" è quasi
 identica.

• La qualità dell'illuminazione non è più rossiccia, come fanno ad
 esempio le lampadine ad incandescenza, oppure troppo
 azzurra, rispetto alla media della luce daylight.

• Nelle fotografie in esterni, un flash può essere tranquillamente
 adoperato come accessorio per schiarire le ombre.
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L’uso del flash
• La durata del lampo è sempre molto breve, in qualche caso può
 essere addirittura brevissima. Lo strumento può dunque servire
 anche per fotografie molto speciali.

• Essendo dotati anche di modalità di funzionamento totalmente
 automatica e che i software che controllano è relativamente semplice
 eseguire buone riprese anche in casi apparentemente difficili.

• L’intero sistema permette di illuminare la scena quando la luce
 ambientale è insufficiente, o ridurre i contrasti nelle giornate di pieno
 sole.

• E’ possibile personalizzare molti parametri del flash e usarne più di
 uno per ottenere risultati molto soddisfacenti.
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Le caratteristiche del flash
• Portata del flash o la potenza del flash determina la sua
 portata utile. I soggetti che si trovano entro questa portata
 possono essere correttamente esposti, quelli fuori portata
 saranno troppo scuri. La potenza del flash viene indicata con
 un numero guida NG. più alto è il numero, maggiore sarà la
 portata utile.

• Poiché il numero guida cambia quando si varia la sensibilità del
 sensore o la lunghezza focale, molti fabbricanti preferiscono
 dichiarare la portata massima, presumendo che il flash sia
 carico e che il diaframma sia alla massima apertura.

• L’altra caratteristica fondamentale del flash, è il suo snodo.
 Cioè di quanti gradi e in che direzione si può appunto
 «direzionare» la luce emessa.
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Il numero guida NG

                   circa 8 NG




                   circa 12 NG




                   circa 32 NG
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Le modalità di utilizzo del flash
• Nelle fotocamere completamente automatiche il flash entra in azione
 quando la luce è troppo debole per una corretta esposizione. Nelle
 camere più sofisticate si può scegliere fra alcune modalità per
 ottenere vari effetti.

• Automatico: il flash interviene in caso di luminosità scarsa o quando
 il soggetto è in controluce.

• Riduzione occhi rossi: il flash proietta un breve lampo o una serie di
 pre-lampi per provocare la chiusura dell’iride del soggetto un attimo
 prima del lampo principale.

• Riduzione delle ombre: uso forzato del flash quando c’è abbastanza
 luce ma si vogliono schiarire le ombre. Questa modalità è utile in
 pieno sole quando le ombre sono troppo marcate a causa dell’elevato
 contrasto di luminosità.
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Le modalità di utilizzo del flash
• Flash disattivato: con illuminazione scarsa si preferisce
 usare una esposizione lunga con luce naturale.

• Flash esterno: collegando un flash esterno si esclude
 automaticamente il flash della camera.

• Scene notturne: in questa modalità il soggetto in primo
 piano viene esposto correttamente contro lo sfondo
 sottoesposto.

• Esposizione lunga: il flash interviene per bloccare un
 soggetto in movimento nel mezzo di una esposizione
 lunga abbastanza per avere uno sfondo ben esposto.
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Il «problema» degli occhi rossi
• Capita molto spesso di vedere fotografie di persone con gli occhi
  rossi. La luce del flash che entra attraverso la pupilla viene riflessa
  dalla retina verso l’obiettivo. Poiché la retina è irrorata da una fitta rete
  di capillari, la luce che la colpisce prende il colore del sangue. Molti
  flash hanno la modalità di riduzione dell’effetto occhi rossi, alcuni
  inviando un fascio di luce da una lampada separata, altri con una
  serie di brevi impulsi per provocare la parziale chiusura dell’iride prima
  del lampo principale.

• Altri modi per minimizzare questo fastidioso effetto:
   • Usare un flash separato e tenerlo lontano dalla camera.
   • Non dirigere il raggio parallelamente all’asse dell’obiettivo o usare un diffusore.
   • Flash indiretto: far rimbalzare il fascio luminoso sul soffitto o pareti.
   • Chiedere alla persona ritratta di non guardare direttamente in camera.
   • Se possibile, aumentare la luminosità dell’ambiente.


• E’ possibile anche eliminare gli occhi rossi in post produzione con i
  programmi di fotoritocco.
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La luce del flash
• La luce neutra emessa dal flash, risulta essere molto forte e decisa, è
 dunque una luce puntiforme.

• Questo tipo di luce non è adatta a tutti gli scopi, e i flash esterni
 prevedono l’uso di un cappuccio detto diffusore (neutro o colorato) di
 materiale plastico semi-trasparente che smorza l’effetto del flash ed
 emette una luce diffusa.
  • Si può simulare l’effetto del diffusore semplicemente coprendo il flash
    (anche incorporato) con un tovagliolo di carta.
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Il calcolo dell’esposizione
• Il flash, aumenta notevolmente la quantità di luce presente
 nella foto, alterando di fatto completamente l’esposizione.

• Per i flash incorporati o quelli inseriti nella slitta, il calcolo
 viene fatto in maniera abbastanza efficace in automatico.

• Per calcolare quindi l’esposizione corretta con l’uso del
 flash, si deve tener conto della quantità di luce che verrà
 introdotta con il flash, e la distanza dal soggetto.

• La quantità di luce introdotta dal flash è espressa il TTL.
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Il calcolo dell’esposizione
• Il TTL sigla dell'inglese Through The Lens (attraverso
 l'obiettivo), in fotografia, si riferisce a varie funzioni che,
 vengono svolte utilizzando le immagini o la luce che passa
 attraverso l’obiettivo. In particolare:
  a)   l'inquadratura e la messa a fuoco, che perciò tengono conto
       della focale dell'obiettivo utilizzato, e della eventuale presenza di
       accessori, come lenti addizionali, anelli di prolunga ecc.;
  b)   l'esposizione: solo la luce dell'immagine inquadrata, che
       impressionerà il sensore, viene letta dalla fotocellula
       dell'esposimetro;
  c)   controllo del flash elettronico: quando la luce del lampo, riflessa dal
       soggetto e letta da una fotocellula interna alla macchina, è giudicata
       sufficiente per la corretta esposizione del sensore da un apposito
       circuito elettronico, quest'ultimo interrompe il lampo stesso, e avverte
       il fotografo, mediante un segnale visibile nel mirino.
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Il calcolo dell’esposizione
• L’altra caratteristica quindi per calcolare l’esposizione è
 rappresentata dalla distanza dal sensore attraverso l’obiettivo:
 TTL distance.

• Per capire quale è la migliore apertura di diaframma da usare
 con il flash, si usa quindi una semplice regola:
                                 𝑁𝐺
                                                 =F
                            𝑇𝑇𝐿 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑎𝑛𝑐𝑒


• Esempio: con un flash professionale da 32 NG scatto una foto
 ad un soggetto a 4 metri, il diaframma corretto da usare risulterà
 essere F8
                              32 𝑁𝐺
                                          = F8
                               4 𝑚
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I tipi di flash
• Praticamente tutte le fotocamere, sono dotato di un flash incorporato interno. I flash
  interni delle fotocamere sono comodi da usare e sempre pronti, però non hanno molta
  potenza e non è possibile posizionarli diversamente per evitare gli occhi rossi. Inoltre
  tendono ad appiattire le superfici ed i volumi, e non possono essere ruotati per illuminare
  la scena di luce riflessa e meno violenta.

• Le migliori fotocamere offrono uno o due modi per collegare un secondo flash esterno:
  un attacco sopra la camera permette di montare un flash separato, con un montaggio
  sicuro e che fornisce anche il necessario collegamento elettrico per il sincronismo.
  Alcune camere dispongono della connessione TTL che permette il dialogo tra camera e
  unità flash per regolarne in automatico sincronia, durata, potenza e altri parametri. Un
  connettore sincrono che collega il flash separato con un cavetto che lascia la libertà di
  posizionare il flash lontano dalla camera.
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I tipi di flash
• I servo-flash sono unità autonome e fisicamente separate dalla fotocamera, e
 sono azionate dal lampo prodotto dal flash della camera. Poiché molte camere
 producono due lampi in successione per ogni scatto (il primo serve per
 regolare il fuoco ed il bilanciamento del bianco), queste unità devono essere
 predisposte per scattare in sincronia con il secondo flash della camera.

• I flash ad anello sono fissati attorno all’obiettivo e producono un fascio di luce
 circolare. Queste unità sono ideali per illuminare piccoli oggetti da fotografare
 in modalità macro e sono molto usate in medicina e in altre applicazioni
 scientifiche. Nelle foto un servoflash ad anello e un modello con collegamento
 sincrono.
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La regolazione del flash
• Il flash viene attivato e disattivato dall’apposito pulsate (una
 volta attivo c’è la sua icona all’interno del mirino, e ha una suo
 menù di regolazioni accessibile dalle impostazioni.

• Come per l’esposizione, anche il flash si può aumentare di
 diminuire di intensità di svariati stop (di solito da -2 a +2), per
 avere un l’effetto desiderato dopo il calcolo dell’esposizione.
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Il flash
• Specie di notte, l’uso del flash risulta determinate nella
 riuscita della foto. Vediamo degli esempi:
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Il flash




• Ovviamente si scherza!!! Volevo vedere se eravate attenti
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Quando usare il flash
• Flash per soggetti ravvicinati - Il flash è un accessorio davvero
 importante per le foto con soggetti a poca distanza. Soprattutto nei
 casi in cui il fotografo vuole utilizzare un diaframma molto chiuso per
 avere una ottima profondità di campo e una buona nitidezza,
 scurendo però di conseguenza l’immagine.
 Per questo tipo di foto utilizzare il flash è una scelta obbligata, c’è
 però un consiglio per avere delle fotografie davvero da
 professionisti. Utilizzate oltre al flash anche un pannello riflettente,
 basta anche un cartoncino bianco, a lato del soggetto in modo da
 diffondere al meglio la luce e cancellare le ombre troppo forti.
 Flash nella fotografia macro - Per fotografare oggetti molto piccoli e
 vicini utilizzare il flash può creare delle ombre troppo dure, facendo
 perdere tridimensionalità all’oggetto. Per queste esiste un semplice
 rimedio: utilizzare un diffusore. In commercio esistono molti tipi di
 diffusori, i più utilizzati si applicano direttamente alla parabola del
 flash. Se invece non volete spendere per acquistare un diffusore
 basta applicare alla parabola un sacchetto bianco di carta. In questo
 modo avremo una luce più diffusa che avvolgerà tutto il soggetto
 donando tridimensionalità e eliminando le ombre dure.
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Quando usare il flash
• Fotografia notturna - Alcune macchine fotografiche hanno già
 impostato il ritratto notturno come un programma. Questo programma
 permette di attivare il flash al momento dello scatto, ponderandolo in
 base alla distanza del soggetto e alla capacità dello stesso di riflettere
 la luce. In più, dopo aver scattato il lampo, la macchina fotografica
 imposta un tempo di scatto decisamente più lungo di quello del flash.
 In questo modo avremo sia il soggetto che lo sfondo illuminati.
 Attenzione che la posa lunga porta inevitabilmente dei rischi quali
 l’effetto mosso. E’ consigliabile dunque utilizzare un treppiede o
 almeno un obbiettivo stabilizzato.


• Ritratti – Si usa nelle foto commerciali per definire meglio i particolari
 ed eliminare completamente le ombre. Es. foto glamour, di moda, di
 make up.
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Quando usare il flash
• Flash di schiarita o fill-in - Un ruolo del flash straordinariamente
 efficace, e ampiamente sottovalutato anche nella più comune fotografia
 delle vacanze, è quello di adoperare il lampeggiatore elettronico come
 luce di rischiaramento delle ombre. Se dovete scattare un ritratto sulla
 spiaggia e di trovarvi con il soggetto con il sole perfettamente frontale. La
 "luce negli occhi" lo costringerà ad antiestetiche smorfie e certamente la
 fotografia ne risentirà. Il rimedio è semplice: ci si deve disporre con il sole
 in posizione laterale, oppure addirittura in controluce. L'espressione del
 viso in questo caso torna ad essere naturale.

• Ma c'è un inconveniente: il volto appare troppo in ombra. È a questo
 punto che il flash gioca il suo ruolo determinante. Deve essere usato
 come lampo di rischiaramento, di alleggerimento delle ombre. Ci si
 limiterà così ad attivare il flash e si lascerà fare al programma della
 macchina. La presenza del flash normalmente non sarà invadente, al
 massimo l'impiego del lampo sarà svelato da un piccolo luccichio, che
 ravviverà gli occhi della persona ritratta. Ma l'equilibrio generale della
 scena migliorerà di molto. Sarà davvero più gradevole la leggibilità dei
 dettagli, su tutta l'inquadratura.
SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Parte 2 – Il Flash: le caratteristiche
avanzate.
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Le caratteristiche avanzate del Flash
• Il flash, oltre alle regolazioni già esaminati, permette di regolare altre
 funzioni avanzate, utili in diverse tecniche fotografiche più creative.

• Nelle Reflex Canon, è infatti possibile regolare altre due impostazioni
 sull’uso del Flash, sia incorporato che esterno, direttamente dal menù
 del controllo Flash: la sincronizzazione dell’otturatore (Rear o
 Slow in Nikon) e la valutazione E-TTL II (TLL in Nikon).

• Queste regolazioni ci permetteranno di sfruttare al meglio le
 caratteristiche del flash per combinare l’uso di questo supporto con
 altre tecniche fotografiche per avere effetti particolari e molto artistici.
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Sincronizzazione otturatore
• Nella sezione accessibile dal menu di controllo del flash, è possibile
 scegliere la modalità con cui il flash scatta:

• Se si sceglie la funzione 1° tendina (Rear in Nikon), si fa in modo
 che il flash si attivi immediatamente dopo l'avvio dell'esposizione.

• Se viene impostata su 2° tendina (Slow in Nikon), il flash si attiva
 subito prima del termine dell'esposizione. Quando viene combinata
 con una sincronizzazione lenta, è possibile creare una traccia
 luminosa come quella prodotta dai fari di un'automobile di notte.

• Con la sincronizzazione della seconda tendina, vengono attivati due
 flash. Una volta quando si preme completamente il pulsante di scatto
 e una volta immediatamente prima del termine dell'esposizione.
 Questa modalità permette la combinazione di diversi modalità di
 scatto con il flash.
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E-TTL II (TTL in Nikon)
• Anche per il flash possiamo scegliere la modalità in cui
    viene calcolata l’esposizione:

Per esposizioni flash normali, è utile impostare questa
    opzione su Valutativa.

Se viene impostata su Media (Matrix in Nikon), per
    l'esposizione del flash viene calcolata la media da
    applicare a tutta la scena misurata, come nel caso di una
    misurazione flash esterna. La compensazione
    dell'esposizione flash può essere necessaria a seconda
    della scena.

•
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E-TTL II (TTL in Nikon)
• Nella modalità Media o Matrix, la macchina tiene conto di parecchi fattori
 ambientali oltre al soggetto principale.

• Se si vuole calcolare in autonomia l’esposizione con il flash, bisogna tenere
 conto di diversi fattori, quali le luci presenti nella scena, la portata del flash, la
 sensibilità del sensore, e l’effetto desiderato. E’ quindi importate tenere a
 mente che la portata del flash cambia in base agli ISO e alla focale scelta,
 come indicato in questa tabella:
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Il flash: possibili scelte
                     Canon
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Il flash: possibili scelte
                      Nikon
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Le altre funzioni
• Esistono molte altre funzioni per il flash, che devono essere
 approfondite a seconda dell’attrezzatura usata.

• L’uso di flash esterni o di flash servo, permettono di regolare
 molte altre funzioni a seconda dei vari modelli.

• Tra le regolazioni più comuni ci sono le impostazione della
 durata del flash, del numero delle «flashate», il ritardo o
 anticipo di ogni scatto del flash, la sincronizzazione con gli
 altri flash.

• Sta alla bravura del fotografo scoprire tutte le caratteristiche
 della propria attrezzatura e usarle al meglio per i propri scatti.
SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Parte 2 – Il Flash: L’uso creativo del Flash.
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L’uso creativo del Flash
• In condizioni di scarsa luminosità è possibile scattare una foto in due
 modalità:

 usando il flash, e quindi con tempi dell’otturatore veloci, perchè il
 soggetto è abbagliato dal flash

 usando tempi di esposizione lunghi per catturare luce sufficiente
 per permettere una corretta esposizione dello sfondo o del resto della
 scena.

• Esiste una terza modalità che mette insieme le due precedenti e si
 chiama slow sync. Questa tecnica prevede tempi di esposizione
 lunghi e anche l’uso contemporaneo del flash. Potremmo così
 illuminare con il flash il soggetto principale, solitamente una
 persona, permettendo comunque di leggere anche l’illuminazione
 ambiente.
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Le caratteristiche avanzate del Flash
• Lo slow sync è naturalmente utilizzato per i ritratti notturni, ma lo si
 può utilizzare per ottenere risultati esotici e pittoreschi. Per esempio,
 durante feste o in locali chiusi si possono ottenere risultati
 meravigliosi sfruttando i fari sullo sfondo per comporre lo sfondo della
 foto con le luci presenti.
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Lo Slow Sync (Prima tendina)
• E’ la sincronizzazione tra l’uso del flash con i tempi lunghi.


• Si usa preferibilmente con il cavalletto nelle pose classiche
 come i paesaggi.

• In Nikon è disponibile solo nelle modalità P e AV.


• In Canon si imposta lo scatto del Flash sulla prima tendina.


• I risultati di situazioni poco illuminate saranno di sicuro
 interesse, eliminando la tipica fotografia illuminata davanti e
 nera sullo sfondo.
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Lo Slow Sync
• Si usa quando il soggetto in primo piano è sottoesposto
 rispetto allo sfondo.

• In questa maniera, il flash illumina per un attimo il soggetto più
 vicino, mentre i tempi lenti catturano le luci di sfondo.

• Il soggetto presenterà comunque una piccola sfocatura, nota
 come effetto fantasma, ma grazie al flash risulterà comunque
 nitido e piacevolmente illuminato.

• Se si aumenta l'illuminazione flash per schiarire parti lontane, si
 brucerà il primo piano e viceversa. Con l'impostazione Slow
 Sync, l'emissione lampo viene combinata con un tempo di posa
 lento fino a 30 secondi, per catturare sia il soggetto sia lo
 sfondo esposto dalla luce ambiente in riprese notturne o con
 poca luce.
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Lo Slow Sync: un esempio pratico.
• Quando facciamo uno scatto senza il flash, abbiamo la
 prima tendina che dall’alto si sposta verso il basso
 scoprendo il sensore. Esisterà anche un momento in cui il
 sensore sarà completamente scoperto. Dopo un certo
 lasso di tempo, si muove la seconda tendina che andrà a
 chiudere il sensore.

• Quando scattiamo con il flash e come abbiamo detto in
 precedenza , il lampo viene emesso quando la prima
 tendina ha scoperto del tutto il sensore. Il sensore rimane
 scoperto a questo punto per tutto il tempo regolato
 sull’otturatore e quindi si muove la seconda tendina che
 andrà a chiudere il sensore.
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Lo Slow Sync: un esempio pratico.
• Ipotizziamo di avere regolato la durata dell’otturatore su
 mezzo secondo (1/2) e che il flash duri 1/1000 di
 secondo: abbiamo un tempo di scatto cinquecento volte
 più lento di quello del lampo di luce. Durante l’esposizione
 del sensore alla scena, una parte del tempo (la prima
 parte!) sarà illuminata mentre altre 499 parti saranno al
 buio.
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Il Rear Sync (Seconda tendina)
• Rear è la sincronizzazione del flash sulla seconda tendina.


• Il flash scatta appena prima che si chiuda l'otturatore
 lasciando la scia del mosso dietro il soggetto che si sta
 muovendo.

• In questo modo cattura due movimenti del soggetto, e si usa
 per dare dinamismo al soggetto, bloccando una seconda
 immagine sulla scia della foto.

• Su Nikon si usa solo nella modalità M e Tv.


• In Canon si imposta scegliendo la sincronizzazione del falsh
 con l’otturatore sulla 2° tendina.
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Il Rear Sync
• Si usa molto nello sport e all’aperto, come foto di corse ciclistiche,
 maratone, ecc…

• Si ha quindi un effetto tipo «panning», ma molto più definito.


• Attenzione: Se il soggetto attraversa l’inquadratura, la scia delle luci si
 andrà a sovrapporre alla prima immagine bloccata dal flash come
 nell’esempio:
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Consigli sull’uso del flash
 Il flash va evitato nella modalità automatica nella maggior parte delle
 occasioni, in quanto si rischia di sovraesporre i soggetti in primo piano e
 sottoesporre quelli in secondo piano.

 Quando non si dispone delle attrezzature adatte come diffusori o pannelli
 riflettenti, bisogna saper improvvisare usando gli strumenti a
 disposizione, come fazzoletti, fogli, muri bianchi ecc…

 Il flash diretto è molto potente, e tenda ad «appiattire» la foto. E’ quindi
 consigliabile diminuire quando possibile l’intensità del flash, e mettersi
 alla giusta distanza dal soggetto, facendo attenzione a non lasciare
 troppa distanza tra i soggetti in primo piano e quelli in secondo piano.

 La luce diretta del flash è molto fastidiosa e puntiforme. E’ possibile
 schiarire la potenza del flash ed ottenere una luce più morbida e diffusa
 fruttando l’inclinazione del flash esterno e usando le pareti ed i soffitti
 come materiale riflettente. Attenzione al colore delle pareti! Un muro
 giallo darà un colore caldo alla vostra luce del flash (ma questo può
 essere sfruttato anche a vostro vantaggio in determinate occasioni).
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Consigli sull’uso del flash
 L’uso delle tecniche creative basate sulla sincronizzazione dei tempi
 lenti con il flash, danno risultati molto artistici.

 In particolare, è possibile simulare i movimenti dello sfondo e
 bloccare il soggetto con il flash, per avere un «panning simulato» ma
 molto definito.

 Si possono integrare tecniche già utilizzate nelle foto con i tempi
 lunghi, come le zoomate e le rotazioni della macchina fotografica.

 Si possono utilizzare tempi lenti più flash a ripetizioni per avere effetti
 di duplicazione ed avanzamento di un soggetto in movimento.

 Non c’è limite all’inventiva del fotografo all’uso del flash. Sta al
 fotografo stesso conoscere e padroneggiare tale strumento per
 sfruttarne al meglio tutte le sue potenzialità.
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Lezione 7 – Fine
Ci sono domande?



                                FINE




       © Stefano di Pede Officina Fotografica - Foto di Officina Fotografica e tratte dal web

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Scuola di fotografia - Lezione 7: Il flash

  • 2. SCUOLA DI FOTOGRAFIA Parte 1 – Le caratteristiche del flash.
  • 3. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 3 L’uso del flash • Il Flash, sia quello incorporato nelle Reflex, che quelli esterni, ausiliari e servo, si utilizzano per aumentare la luce in condizioni di scarsa luminosità. • Purtroppo, specie nelle macchine economiche e con fotografi poco esperti, l’uso del flash, specie nelle situazioni al chiuso e di notte, rende la foto piatta, con i soggetti in primo piano sovraesposti, e quelli in secondo piano completamente al buio. • Questo capita non perché il flash sia un elemento di disturbo nelle foto, ma perché viene semplicemente usato male e a volte usato quando e come non si dovrebbe. • Il flash è un aiuto preziosissimo per il fotografo, non soltanto quando si scopre che la luce dell'ambiente è insufficiente ad ottenere un buon risultato. Le sue doti infatti, spesso nascoste, possono essere molte altre.
  • 4. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 4 L’uso del flash • Possiamo anzitutto sottolineare che questo dispositivo sa fornire una qualità di illuminazione molto simile a quella del sole. Tra fotografi si usa dire, sia pure con qualche approssimazione, che la "temperatura di colore" è quasi identica. • La qualità dell'illuminazione non è più rossiccia, come fanno ad esempio le lampadine ad incandescenza, oppure troppo azzurra, rispetto alla media della luce daylight. • Nelle fotografie in esterni, un flash può essere tranquillamente adoperato come accessorio per schiarire le ombre.
  • 5. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 5 L’uso del flash • La durata del lampo è sempre molto breve, in qualche caso può essere addirittura brevissima. Lo strumento può dunque servire anche per fotografie molto speciali. • Essendo dotati anche di modalità di funzionamento totalmente automatica e che i software che controllano è relativamente semplice eseguire buone riprese anche in casi apparentemente difficili. • L’intero sistema permette di illuminare la scena quando la luce ambientale è insufficiente, o ridurre i contrasti nelle giornate di pieno sole. • E’ possibile personalizzare molti parametri del flash e usarne più di uno per ottenere risultati molto soddisfacenti.
  • 6. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 6 Le caratteristiche del flash • Portata del flash o la potenza del flash determina la sua portata utile. I soggetti che si trovano entro questa portata possono essere correttamente esposti, quelli fuori portata saranno troppo scuri. La potenza del flash viene indicata con un numero guida NG. più alto è il numero, maggiore sarà la portata utile. • Poiché il numero guida cambia quando si varia la sensibilità del sensore o la lunghezza focale, molti fabbricanti preferiscono dichiarare la portata massima, presumendo che il flash sia carico e che il diaframma sia alla massima apertura. • L’altra caratteristica fondamentale del flash, è il suo snodo. Cioè di quanti gradi e in che direzione si può appunto «direzionare» la luce emessa.
  • 7. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 7 Il numero guida NG circa 8 NG circa 12 NG circa 32 NG
  • 8. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 8 Le modalità di utilizzo del flash • Nelle fotocamere completamente automatiche il flash entra in azione quando la luce è troppo debole per una corretta esposizione. Nelle camere più sofisticate si può scegliere fra alcune modalità per ottenere vari effetti. • Automatico: il flash interviene in caso di luminosità scarsa o quando il soggetto è in controluce. • Riduzione occhi rossi: il flash proietta un breve lampo o una serie di pre-lampi per provocare la chiusura dell’iride del soggetto un attimo prima del lampo principale. • Riduzione delle ombre: uso forzato del flash quando c’è abbastanza luce ma si vogliono schiarire le ombre. Questa modalità è utile in pieno sole quando le ombre sono troppo marcate a causa dell’elevato contrasto di luminosità.
  • 9. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 9 Le modalità di utilizzo del flash • Flash disattivato: con illuminazione scarsa si preferisce usare una esposizione lunga con luce naturale. • Flash esterno: collegando un flash esterno si esclude automaticamente il flash della camera. • Scene notturne: in questa modalità il soggetto in primo piano viene esposto correttamente contro lo sfondo sottoesposto. • Esposizione lunga: il flash interviene per bloccare un soggetto in movimento nel mezzo di una esposizione lunga abbastanza per avere uno sfondo ben esposto.
  • 10. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 10 Il «problema» degli occhi rossi • Capita molto spesso di vedere fotografie di persone con gli occhi rossi. La luce del flash che entra attraverso la pupilla viene riflessa dalla retina verso l’obiettivo. Poiché la retina è irrorata da una fitta rete di capillari, la luce che la colpisce prende il colore del sangue. Molti flash hanno la modalità di riduzione dell’effetto occhi rossi, alcuni inviando un fascio di luce da una lampada separata, altri con una serie di brevi impulsi per provocare la parziale chiusura dell’iride prima del lampo principale. • Altri modi per minimizzare questo fastidioso effetto: • Usare un flash separato e tenerlo lontano dalla camera. • Non dirigere il raggio parallelamente all’asse dell’obiettivo o usare un diffusore. • Flash indiretto: far rimbalzare il fascio luminoso sul soffitto o pareti. • Chiedere alla persona ritratta di non guardare direttamente in camera. • Se possibile, aumentare la luminosità dell’ambiente. • E’ possibile anche eliminare gli occhi rossi in post produzione con i programmi di fotoritocco.
  • 11. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 11 La luce del flash • La luce neutra emessa dal flash, risulta essere molto forte e decisa, è dunque una luce puntiforme. • Questo tipo di luce non è adatta a tutti gli scopi, e i flash esterni prevedono l’uso di un cappuccio detto diffusore (neutro o colorato) di materiale plastico semi-trasparente che smorza l’effetto del flash ed emette una luce diffusa. • Si può simulare l’effetto del diffusore semplicemente coprendo il flash (anche incorporato) con un tovagliolo di carta.
  • 12. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 12 Il calcolo dell’esposizione • Il flash, aumenta notevolmente la quantità di luce presente nella foto, alterando di fatto completamente l’esposizione. • Per i flash incorporati o quelli inseriti nella slitta, il calcolo viene fatto in maniera abbastanza efficace in automatico. • Per calcolare quindi l’esposizione corretta con l’uso del flash, si deve tener conto della quantità di luce che verrà introdotta con il flash, e la distanza dal soggetto. • La quantità di luce introdotta dal flash è espressa il TTL.
  • 13. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 13 Il calcolo dell’esposizione • Il TTL sigla dell'inglese Through The Lens (attraverso l'obiettivo), in fotografia, si riferisce a varie funzioni che, vengono svolte utilizzando le immagini o la luce che passa attraverso l’obiettivo. In particolare: a) l'inquadratura e la messa a fuoco, che perciò tengono conto della focale dell'obiettivo utilizzato, e della eventuale presenza di accessori, come lenti addizionali, anelli di prolunga ecc.; b) l'esposizione: solo la luce dell'immagine inquadrata, che impressionerà il sensore, viene letta dalla fotocellula dell'esposimetro; c) controllo del flash elettronico: quando la luce del lampo, riflessa dal soggetto e letta da una fotocellula interna alla macchina, è giudicata sufficiente per la corretta esposizione del sensore da un apposito circuito elettronico, quest'ultimo interrompe il lampo stesso, e avverte il fotografo, mediante un segnale visibile nel mirino.
  • 14. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 14 Il calcolo dell’esposizione • L’altra caratteristica quindi per calcolare l’esposizione è rappresentata dalla distanza dal sensore attraverso l’obiettivo: TTL distance. • Per capire quale è la migliore apertura di diaframma da usare con il flash, si usa quindi una semplice regola: 𝑁𝐺 =F 𝑇𝑇𝐿 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑎𝑛𝑐𝑒 • Esempio: con un flash professionale da 32 NG scatto una foto ad un soggetto a 4 metri, il diaframma corretto da usare risulterà essere F8 32 𝑁𝐺 = F8 4 𝑚
  • 15. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 15 I tipi di flash • Praticamente tutte le fotocamere, sono dotato di un flash incorporato interno. I flash interni delle fotocamere sono comodi da usare e sempre pronti, però non hanno molta potenza e non è possibile posizionarli diversamente per evitare gli occhi rossi. Inoltre tendono ad appiattire le superfici ed i volumi, e non possono essere ruotati per illuminare la scena di luce riflessa e meno violenta. • Le migliori fotocamere offrono uno o due modi per collegare un secondo flash esterno: un attacco sopra la camera permette di montare un flash separato, con un montaggio sicuro e che fornisce anche il necessario collegamento elettrico per il sincronismo. Alcune camere dispongono della connessione TTL che permette il dialogo tra camera e unità flash per regolarne in automatico sincronia, durata, potenza e altri parametri. Un connettore sincrono che collega il flash separato con un cavetto che lascia la libertà di posizionare il flash lontano dalla camera.
  • 16. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 16 I tipi di flash • I servo-flash sono unità autonome e fisicamente separate dalla fotocamera, e sono azionate dal lampo prodotto dal flash della camera. Poiché molte camere producono due lampi in successione per ogni scatto (il primo serve per regolare il fuoco ed il bilanciamento del bianco), queste unità devono essere predisposte per scattare in sincronia con il secondo flash della camera. • I flash ad anello sono fissati attorno all’obiettivo e producono un fascio di luce circolare. Queste unità sono ideali per illuminare piccoli oggetti da fotografare in modalità macro e sono molto usate in medicina e in altre applicazioni scientifiche. Nelle foto un servoflash ad anello e un modello con collegamento sincrono.
  • 17. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 17 La regolazione del flash • Il flash viene attivato e disattivato dall’apposito pulsate (una volta attivo c’è la sua icona all’interno del mirino, e ha una suo menù di regolazioni accessibile dalle impostazioni. • Come per l’esposizione, anche il flash si può aumentare di diminuire di intensità di svariati stop (di solito da -2 a +2), per avere un l’effetto desiderato dopo il calcolo dell’esposizione.
  • 18. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 18 Il flash • Specie di notte, l’uso del flash risulta determinate nella riuscita della foto. Vediamo degli esempi:
  • 19. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 19 Il flash • Ovviamente si scherza!!! Volevo vedere se eravate attenti
  • 20. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 20 Quando usare il flash • Flash per soggetti ravvicinati - Il flash è un accessorio davvero importante per le foto con soggetti a poca distanza. Soprattutto nei casi in cui il fotografo vuole utilizzare un diaframma molto chiuso per avere una ottima profondità di campo e una buona nitidezza, scurendo però di conseguenza l’immagine. Per questo tipo di foto utilizzare il flash è una scelta obbligata, c’è però un consiglio per avere delle fotografie davvero da professionisti. Utilizzate oltre al flash anche un pannello riflettente, basta anche un cartoncino bianco, a lato del soggetto in modo da diffondere al meglio la luce e cancellare le ombre troppo forti. Flash nella fotografia macro - Per fotografare oggetti molto piccoli e vicini utilizzare il flash può creare delle ombre troppo dure, facendo perdere tridimensionalità all’oggetto. Per queste esiste un semplice rimedio: utilizzare un diffusore. In commercio esistono molti tipi di diffusori, i più utilizzati si applicano direttamente alla parabola del flash. Se invece non volete spendere per acquistare un diffusore basta applicare alla parabola un sacchetto bianco di carta. In questo modo avremo una luce più diffusa che avvolgerà tutto il soggetto donando tridimensionalità e eliminando le ombre dure.
  • 21. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 21 Quando usare il flash • Fotografia notturna - Alcune macchine fotografiche hanno già impostato il ritratto notturno come un programma. Questo programma permette di attivare il flash al momento dello scatto, ponderandolo in base alla distanza del soggetto e alla capacità dello stesso di riflettere la luce. In più, dopo aver scattato il lampo, la macchina fotografica imposta un tempo di scatto decisamente più lungo di quello del flash. In questo modo avremo sia il soggetto che lo sfondo illuminati. Attenzione che la posa lunga porta inevitabilmente dei rischi quali l’effetto mosso. E’ consigliabile dunque utilizzare un treppiede o almeno un obbiettivo stabilizzato. • Ritratti – Si usa nelle foto commerciali per definire meglio i particolari ed eliminare completamente le ombre. Es. foto glamour, di moda, di make up.
  • 22. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 22 Quando usare il flash • Flash di schiarita o fill-in - Un ruolo del flash straordinariamente efficace, e ampiamente sottovalutato anche nella più comune fotografia delle vacanze, è quello di adoperare il lampeggiatore elettronico come luce di rischiaramento delle ombre. Se dovete scattare un ritratto sulla spiaggia e di trovarvi con il soggetto con il sole perfettamente frontale. La "luce negli occhi" lo costringerà ad antiestetiche smorfie e certamente la fotografia ne risentirà. Il rimedio è semplice: ci si deve disporre con il sole in posizione laterale, oppure addirittura in controluce. L'espressione del viso in questo caso torna ad essere naturale. • Ma c'è un inconveniente: il volto appare troppo in ombra. È a questo punto che il flash gioca il suo ruolo determinante. Deve essere usato come lampo di rischiaramento, di alleggerimento delle ombre. Ci si limiterà così ad attivare il flash e si lascerà fare al programma della macchina. La presenza del flash normalmente non sarà invadente, al massimo l'impiego del lampo sarà svelato da un piccolo luccichio, che ravviverà gli occhi della persona ritratta. Ma l'equilibrio generale della scena migliorerà di molto. Sarà davvero più gradevole la leggibilità dei dettagli, su tutta l'inquadratura.
  • 23. SCUOLA DI FOTOGRAFIA Parte 2 – Il Flash: le caratteristiche avanzate.
  • 24. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 24 Le caratteristiche avanzate del Flash • Il flash, oltre alle regolazioni già esaminati, permette di regolare altre funzioni avanzate, utili in diverse tecniche fotografiche più creative. • Nelle Reflex Canon, è infatti possibile regolare altre due impostazioni sull’uso del Flash, sia incorporato che esterno, direttamente dal menù del controllo Flash: la sincronizzazione dell’otturatore (Rear o Slow in Nikon) e la valutazione E-TTL II (TLL in Nikon). • Queste regolazioni ci permetteranno di sfruttare al meglio le caratteristiche del flash per combinare l’uso di questo supporto con altre tecniche fotografiche per avere effetti particolari e molto artistici.
  • 25. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 25 Sincronizzazione otturatore • Nella sezione accessibile dal menu di controllo del flash, è possibile scegliere la modalità con cui il flash scatta: • Se si sceglie la funzione 1° tendina (Rear in Nikon), si fa in modo che il flash si attivi immediatamente dopo l'avvio dell'esposizione. • Se viene impostata su 2° tendina (Slow in Nikon), il flash si attiva subito prima del termine dell'esposizione. Quando viene combinata con una sincronizzazione lenta, è possibile creare una traccia luminosa come quella prodotta dai fari di un'automobile di notte. • Con la sincronizzazione della seconda tendina, vengono attivati due flash. Una volta quando si preme completamente il pulsante di scatto e una volta immediatamente prima del termine dell'esposizione. Questa modalità permette la combinazione di diversi modalità di scatto con il flash.
  • 26. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 26 E-TTL II (TTL in Nikon) • Anche per il flash possiamo scegliere la modalità in cui viene calcolata l’esposizione: Per esposizioni flash normali, è utile impostare questa opzione su Valutativa. Se viene impostata su Media (Matrix in Nikon), per l'esposizione del flash viene calcolata la media da applicare a tutta la scena misurata, come nel caso di una misurazione flash esterna. La compensazione dell'esposizione flash può essere necessaria a seconda della scena. •
  • 27. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 27 E-TTL II (TTL in Nikon) • Nella modalità Media o Matrix, la macchina tiene conto di parecchi fattori ambientali oltre al soggetto principale. • Se si vuole calcolare in autonomia l’esposizione con il flash, bisogna tenere conto di diversi fattori, quali le luci presenti nella scena, la portata del flash, la sensibilità del sensore, e l’effetto desiderato. E’ quindi importate tenere a mente che la portata del flash cambia in base agli ISO e alla focale scelta, come indicato in questa tabella:
  • 28. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 28 Il flash: possibili scelte Canon
  • 29. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 29 Il flash: possibili scelte Nikon
  • 30. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 30 Le altre funzioni • Esistono molte altre funzioni per il flash, che devono essere approfondite a seconda dell’attrezzatura usata. • L’uso di flash esterni o di flash servo, permettono di regolare molte altre funzioni a seconda dei vari modelli. • Tra le regolazioni più comuni ci sono le impostazione della durata del flash, del numero delle «flashate», il ritardo o anticipo di ogni scatto del flash, la sincronizzazione con gli altri flash. • Sta alla bravura del fotografo scoprire tutte le caratteristiche della propria attrezzatura e usarle al meglio per i propri scatti.
  • 31. SCUOLA DI FOTOGRAFIA Parte 2 – Il Flash: L’uso creativo del Flash.
  • 32. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 32 L’uso creativo del Flash • In condizioni di scarsa luminosità è possibile scattare una foto in due modalità:  usando il flash, e quindi con tempi dell’otturatore veloci, perchè il soggetto è abbagliato dal flash  usando tempi di esposizione lunghi per catturare luce sufficiente per permettere una corretta esposizione dello sfondo o del resto della scena. • Esiste una terza modalità che mette insieme le due precedenti e si chiama slow sync. Questa tecnica prevede tempi di esposizione lunghi e anche l’uso contemporaneo del flash. Potremmo così illuminare con il flash il soggetto principale, solitamente una persona, permettendo comunque di leggere anche l’illuminazione ambiente.
  • 33. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 33 Le caratteristiche avanzate del Flash • Lo slow sync è naturalmente utilizzato per i ritratti notturni, ma lo si può utilizzare per ottenere risultati esotici e pittoreschi. Per esempio, durante feste o in locali chiusi si possono ottenere risultati meravigliosi sfruttando i fari sullo sfondo per comporre lo sfondo della foto con le luci presenti.
  • 34. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 34 Lo Slow Sync (Prima tendina) • E’ la sincronizzazione tra l’uso del flash con i tempi lunghi. • Si usa preferibilmente con il cavalletto nelle pose classiche come i paesaggi. • In Nikon è disponibile solo nelle modalità P e AV. • In Canon si imposta lo scatto del Flash sulla prima tendina. • I risultati di situazioni poco illuminate saranno di sicuro interesse, eliminando la tipica fotografia illuminata davanti e nera sullo sfondo.
  • 35. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 35 Lo Slow Sync • Si usa quando il soggetto in primo piano è sottoesposto rispetto allo sfondo. • In questa maniera, il flash illumina per un attimo il soggetto più vicino, mentre i tempi lenti catturano le luci di sfondo. • Il soggetto presenterà comunque una piccola sfocatura, nota come effetto fantasma, ma grazie al flash risulterà comunque nitido e piacevolmente illuminato. • Se si aumenta l'illuminazione flash per schiarire parti lontane, si brucerà il primo piano e viceversa. Con l'impostazione Slow Sync, l'emissione lampo viene combinata con un tempo di posa lento fino a 30 secondi, per catturare sia il soggetto sia lo sfondo esposto dalla luce ambiente in riprese notturne o con poca luce.
  • 36. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 36 Lo Slow Sync: un esempio pratico. • Quando facciamo uno scatto senza il flash, abbiamo la prima tendina che dall’alto si sposta verso il basso scoprendo il sensore. Esisterà anche un momento in cui il sensore sarà completamente scoperto. Dopo un certo lasso di tempo, si muove la seconda tendina che andrà a chiudere il sensore. • Quando scattiamo con il flash e come abbiamo detto in precedenza , il lampo viene emesso quando la prima tendina ha scoperto del tutto il sensore. Il sensore rimane scoperto a questo punto per tutto il tempo regolato sull’otturatore e quindi si muove la seconda tendina che andrà a chiudere il sensore.
  • 37. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 37 Lo Slow Sync: un esempio pratico. • Ipotizziamo di avere regolato la durata dell’otturatore su mezzo secondo (1/2) e che il flash duri 1/1000 di secondo: abbiamo un tempo di scatto cinquecento volte più lento di quello del lampo di luce. Durante l’esposizione del sensore alla scena, una parte del tempo (la prima parte!) sarà illuminata mentre altre 499 parti saranno al buio.
  • 38. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 38 Il Rear Sync (Seconda tendina) • Rear è la sincronizzazione del flash sulla seconda tendina. • Il flash scatta appena prima che si chiuda l'otturatore lasciando la scia del mosso dietro il soggetto che si sta muovendo. • In questo modo cattura due movimenti del soggetto, e si usa per dare dinamismo al soggetto, bloccando una seconda immagine sulla scia della foto. • Su Nikon si usa solo nella modalità M e Tv. • In Canon si imposta scegliendo la sincronizzazione del falsh con l’otturatore sulla 2° tendina.
  • 39. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 39 Il Rear Sync • Si usa molto nello sport e all’aperto, come foto di corse ciclistiche, maratone, ecc… • Si ha quindi un effetto tipo «panning», ma molto più definito. • Attenzione: Se il soggetto attraversa l’inquadratura, la scia delle luci si andrà a sovrapporre alla prima immagine bloccata dal flash come nell’esempio:
  • 40. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 40 Consigli sull’uso del flash  Il flash va evitato nella modalità automatica nella maggior parte delle occasioni, in quanto si rischia di sovraesporre i soggetti in primo piano e sottoesporre quelli in secondo piano.  Quando non si dispone delle attrezzature adatte come diffusori o pannelli riflettenti, bisogna saper improvvisare usando gli strumenti a disposizione, come fazzoletti, fogli, muri bianchi ecc…  Il flash diretto è molto potente, e tenda ad «appiattire» la foto. E’ quindi consigliabile diminuire quando possibile l’intensità del flash, e mettersi alla giusta distanza dal soggetto, facendo attenzione a non lasciare troppa distanza tra i soggetti in primo piano e quelli in secondo piano.  La luce diretta del flash è molto fastidiosa e puntiforme. E’ possibile schiarire la potenza del flash ed ottenere una luce più morbida e diffusa fruttando l’inclinazione del flash esterno e usando le pareti ed i soffitti come materiale riflettente. Attenzione al colore delle pareti! Un muro giallo darà un colore caldo alla vostra luce del flash (ma questo può essere sfruttato anche a vostro vantaggio in determinate occasioni).
  • 41. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 41 Consigli sull’uso del flash  L’uso delle tecniche creative basate sulla sincronizzazione dei tempi lenti con il flash, danno risultati molto artistici.  In particolare, è possibile simulare i movimenti dello sfondo e bloccare il soggetto con il flash, per avere un «panning simulato» ma molto definito.  Si possono integrare tecniche già utilizzate nelle foto con i tempi lunghi, come le zoomate e le rotazioni della macchina fotografica.  Si possono utilizzare tempi lenti più flash a ripetizioni per avere effetti di duplicazione ed avanzamento di un soggetto in movimento.  Non c’è limite all’inventiva del fotografo all’uso del flash. Sta al fotografo stesso conoscere e padroneggiare tale strumento per sfruttarne al meglio tutte le sue potenzialità.
  • 42. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 42 Lezione 7 – Fine Ci sono domande? FINE © Stefano di Pede Officina Fotografica - Foto di Officina Fotografica e tratte dal web