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Il gruppo come partecipante
Italia, Toscana - dicembre 2012
GRUPPO
livello di gruppo
INDIVIDUI
livello individuale
comportamenti
Forze significative all’interno di
un gruppo
GRUPPO
Norme e
tabù
Regole
Fasi del
gruppo
Norme
forti regole implicite
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comportamento
Funzione
• facilitare e regolare il modo di
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• aiutare il gruppo a
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Origine
• dalle aspettative dei membri del
gruppo
• dalle linee guida implicite ed
esplicite dei membri influenti del
gruppo e del leader del gruppo
Norme
Legate al processo e alle fasi del gruppo
Alcune norme possono essere utili
all’inizio del processo del gruppo ma
diventare deleteree quando il processo
è a un livello successivo, poiché
rischiano di congelare lo sviluppo del
gruppo.
Alcune sono salutari e utili a
portare avanti il processo del
gruppo rivolto all’obiettivo,
altre ostacolano tale
processo.
Norme
Spesso regolano la vita del
gruppo a livello inconscio
Le norme spesso regolano la
vita del gruppo a un mero
livello inconscio ed estranei o
nuovi arrivati possono aiutare
a rilevare quali sono le norme
esistenti nel gruppo
Loro possibile contraddittorietà
Alcune norme di gruppo
desiderate possono risultare
contraddittorie con alcune già
esistenti in altri ambienti (o
situazioni).
Talvolta possono coesistere
norme contraddittorie nel
medesimo gruppo.
Tabù
Gli apprezzamenti negativi si riferiscono a un comportamento
che deve essere evitato.
Quando l’imposizione di evitare un determinato
comportamento è particolarmente forte, siamo di fronte a un
tabù.
Compito per il leader del gruppo o facilitatore
• Essere cosciente della propria influenza come ruolo di modello
• Individuare le norme di gruppo esistenti e la cultura del gruppo
• Esplicitare al gruppo le norme implicite e mettere in discussione col gruppo la loro
desiderabilità
• Indirizzare il proprio comportamento sulla base delle norme che si desidera siano
da guida per il proprio gruppo: vivere tali norme è dare l’esempio. Instaurare una
situazione che sia esemplare della norma che vogliamo trasmettere.
Alcuni concetti psicologici
Introiezione
Proiezione
Identificazione
Identificazione proiettiva
Quando la proiezione di
una persona x su una
persona y, porta la
persona y a fare ciò che x
ha proiettato su di essa
Identificazione
proiettiva di gruppo
La maturità di un gruppo può essere misurata a partire
dalla abilità che dimostra nella gestione del
comportamento deviante.
Ivonne Agaziarian
Se
un comportamento non può essere tollerato,
sarà espulso dal gruppo
e
verrà identificato altrove
IdentificazioneProiettivadiGruppo
Possibilità esterne
(consulente esterno) o
terapista
Il leader in carica
(terapista, team leader)
Un membro del gruppo
(capro espiatorio o con un
ruolo simile) con la più alta
valenza per quel ruolo
IDENTIFICAZIONE
IN
Il modello del conflitto focale di gruppo
di
Whitaker e Leiberman
Ciò che è osservabile è una risposta comportamentale (o
comportamento).
Ciò che osserviamo come risposta a livello di gruppo è la
risoluzione di un conflitto a livello emozionale e mentale.
Alcune storie...
• Animali pericolosi nello zoo
• Film e i loro finali
• Il caffè è imbevibile...
• Le direzioni stradali riacquistano attenzione
• Le “soap” dell’aula insegnanti
Ilconflittofocaledigruppo
Il conflitto focale di gruppo
Whitaker e Leiberman
VOLERE, DESIDERIO
Motivo di disturbo
PAURA, TIMORE
Motivo di reazione
RISPOSTA
COMPORTAMENTALE
Come soluzione del conflittoSoluzione
abilitante
Soluzione
restrittiva
Come riconosco la presenza di un conflitto?
Sensazione di fastido
percepiamo che c’è qualcosa
che non va
Notiamo che quasi tutto
il gruppo ne è coinvolto
Persistenza
Inappropriatezza
Ilconflittofocaledigruppo
Come gestisco tale conflitto?
Affrontarlo o no?
Talvolta comprenderne
la presenza è sufficiente
Cercare di ridurre la paura
Rendere manifesto il
comportamento desiderato e
osservarne l’effetto
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Il Gruppo Come Partecipante

  • 1. Il gruppo come partecipante Italia, Toscana - dicembre 2012
  • 2. GRUPPO livello di gruppo INDIVIDUI livello individuale comportamenti
  • 3. Forze significative all’interno di un gruppo GRUPPO Norme e tabù Regole Fasi del gruppo
  • 4. Norme forti regole implicite che guidano le interazioni all’interno di un gruppo Si riferiscono • al comportamento • all’aspettativa • all’apprezzamento Si basano • su valori • sull’apprezzamento di un determinato comportamento Funzione • facilitare e regolare il modo di essere nel gruppo • aiutare il gruppo a raggiungere i propri obiettivi Origine • dalle aspettative dei membri del gruppo • dalle linee guida implicite ed esplicite dei membri influenti del gruppo e del leader del gruppo
  • 5. Norme Legate al processo e alle fasi del gruppo Alcune norme possono essere utili all’inizio del processo del gruppo ma diventare deleteree quando il processo è a un livello successivo, poiché rischiano di congelare lo sviluppo del gruppo. Alcune sono salutari e utili a portare avanti il processo del gruppo rivolto all’obiettivo, altre ostacolano tale processo.
  • 6. Norme Spesso regolano la vita del gruppo a livello inconscio Le norme spesso regolano la vita del gruppo a un mero livello inconscio ed estranei o nuovi arrivati possono aiutare a rilevare quali sono le norme esistenti nel gruppo Loro possibile contraddittorietà Alcune norme di gruppo desiderate possono risultare contraddittorie con alcune già esistenti in altri ambienti (o situazioni). Talvolta possono coesistere norme contraddittorie nel medesimo gruppo.
  • 7. Tabù Gli apprezzamenti negativi si riferiscono a un comportamento che deve essere evitato. Quando l’imposizione di evitare un determinato comportamento è particolarmente forte, siamo di fronte a un tabù.
  • 8. Compito per il leader del gruppo o facilitatore • Essere cosciente della propria influenza come ruolo di modello • Individuare le norme di gruppo esistenti e la cultura del gruppo • Esplicitare al gruppo le norme implicite e mettere in discussione col gruppo la loro desiderabilità • Indirizzare il proprio comportamento sulla base delle norme che si desidera siano da guida per il proprio gruppo: vivere tali norme è dare l’esempio. Instaurare una situazione che sia esemplare della norma che vogliamo trasmettere.
  • 9. Alcuni concetti psicologici Introiezione Proiezione Identificazione Identificazione proiettiva Quando la proiezione di una persona x su una persona y, porta la persona y a fare ciò che x ha proiettato su di essa Identificazione proiettiva di gruppo
  • 10. La maturità di un gruppo può essere misurata a partire dalla abilità che dimostra nella gestione del comportamento deviante. Ivonne Agaziarian
  • 11. Se un comportamento non può essere tollerato, sarà espulso dal gruppo e verrà identificato altrove IdentificazioneProiettivadiGruppo Possibilità esterne (consulente esterno) o terapista Il leader in carica (terapista, team leader) Un membro del gruppo (capro espiatorio o con un ruolo simile) con la più alta valenza per quel ruolo IDENTIFICAZIONE IN
  • 12. Il modello del conflitto focale di gruppo di Whitaker e Leiberman Ciò che è osservabile è una risposta comportamentale (o comportamento). Ciò che osserviamo come risposta a livello di gruppo è la risoluzione di un conflitto a livello emozionale e mentale.
  • 13. Alcune storie... • Animali pericolosi nello zoo • Film e i loro finali • Il caffè è imbevibile... • Le direzioni stradali riacquistano attenzione • Le “soap” dell’aula insegnanti Ilconflittofocaledigruppo
  • 14. Il conflitto focale di gruppo Whitaker e Leiberman VOLERE, DESIDERIO Motivo di disturbo PAURA, TIMORE Motivo di reazione RISPOSTA COMPORTAMENTALE Come soluzione del conflittoSoluzione abilitante Soluzione restrittiva
  • 15. Come riconosco la presenza di un conflitto? Sensazione di fastido percepiamo che c’è qualcosa che non va Notiamo che quasi tutto il gruppo ne è coinvolto Persistenza Inappropriatezza Ilconflittofocaledigruppo
  • 16. Come gestisco tale conflitto? Affrontarlo o no? Talvolta comprenderne la presenza è sufficiente Cercare di ridurre la paura Rendere manifesto il comportamento desiderato e osservarne l’effetto Ilconflittofocaledigruppo