Il processo diagnostico dovrebbe essere inteso come iniziativa per assistere un individuo in difficoltà. Questo aiuto consiste nel cercare di conoscere il profilo del funzionamento cognitivo e quindi l'origine delle sue difficoltà.
Comprendere questo implica necessariamente una fase di diagnosi estesa che prevede sia interviste che valutazioni attraverso test standardizzati per "quantificare" determinate abilità con riferimento a quanto ci si aspetta dall'età e dalla scolarità supportate.
2. Il processo diagnostico dovrebbe essere
inteso come iniziativa per assistere un
individuo in difficoltà. Questo aiuto
consiste nel cercare di conoscere il profilo
del funzionamento cognitivo e quindi
l'origine delle sue difficoltà.
Comprendere questo implica
necessariamente una fase di diagnosi
estesa che prevede sia interviste che
valutazioni attraverso test standardizzati
per "quantificare" determinate abilità con
riferimento a quanto ci si aspetta dall'età e
dalla scolarità supportate.
3. • Sebbene la definizione di disturbo
specifico dell'apprendimento
implichi, da un punto di vista
neuropsicologico, solo i concetti di
intelligenza normale e deficit di
apprendimento, non è corretto
limitarsi a una valutazione che stima
solo il QI (QI) e quindi il livello di
apprendimento. scolastico perché le
possibili difficoltà di un individuo
non possono essere spiegate solo da
questi due parametri.
4. Per questo motivo, la diagnosi comporta
anche uno studio approfondito di varie altre
aree (ad esempio, le varie componenti delle
funzioni esecutive, attenzione, linguaggio,
memoria ...) e quindi richiede tonnellate del
tuo tempo ed energia, sia sul una parte
degli operatori e dal paziente.
5. LA COMPRENSIONE
PERMETTE DI ATTIVARE
TUTTA UNA SERIE DI
MISURE, QUANDO
NECESSARIO, PER FORNIRE
UN PRIMO RIMEDIO A
PROBLEMATICHE CHE SI
PRESENTERANNO IN
MOLTI CONTESTI COME LA
SCUOLA (IN QUESTO
SENSO SI CITANO SPESSO
A TITOLO DI ESEMPIO
STRUMENTI
COMPENSATIVI E
PROVVEDIMENTI
DISPENSATORI).
6. In alcuni casi sarà addirittura utile attivare una
serie di interventi di potenziamento e abilitazione
che, per essere opportunamente pianificati,
richiedono una diagnosi accurata. Altrimenti si
correrebbe il pericolo di intervenire in modo
impreciso quasi sempre con uno spreco di risorse
in attesa di essere pronti a trovare il metodo più
adeguato per aiutare la persona in difficoltà.