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Mindfulness e Tradizioni Meditative
dr. gino martorelli martorelligino@gmail.com
Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva Post-Razionalista
dr. gino martorelli 2
Mindfulness e Tradizioni Meditative
Assenza di teoria
dr. gino martorelli 3
Mindfulness e Tradizioni Meditative
Eccesso di teoria
dr. gino martorelli 4
Mindfulness e Tradizioni Meditative
Eccesso di teoria
Riduzionismo
… piegare l’esperienza ad una realtà
costruita; Essere come semplice
presenza; atteggiamento oggettivante
che annulla l’esperienza in prima persona
e l’unicità di ogni esistenza
Assenza di teoria
Approccio naive
… rischio di interpretazioni superficiali
basate su pregiudizi e idee personali non
supportate dalla ricerca, dalle Tradizioni
e da una cultura condivisa
Formale Anzeige aprire l’accesso alla esperienza della meditazione e al sapere che essa dischiude
portare alla luce le strutture della esperienza così come si genera
universalizzare l’esperienza effettiva senza oggettivarla
dr. gino martorelli 5
Esperienza della vita nella sua attuazione
Attenersi a ciò che si offre, così come si dà, all’esperienza
Concetti, termini e metodi delle Tradizioni Meditative
rinviano sempre ad una attuazione, alla esperienza
personale, alla fatticità della vita – faktisches Leben –
Mindfulness e Tradizioni Meditative
dr. gino martorelli 6
Meditazione
I want to be an alpinist, sir … what do I need ?
… First, a mountain !
Scritta apparsa su un muro del CERN - Ginevra
… un po’ di pratica
dr. gino martorelli 7
Meditazione
Tra la concentrazione e la contemplazione
dr. gino martorelli 8
Non esiste un termine, nelle lingue sanscrita e
pali, che traduca direttamente ciò che noi
intendiamo per Meditazione
Nella Tradizione si usano termini diversi, in
relazione a contesti e pratiche introdotte quali
mezzi abili per realizzare delle esperienze
Meditazione
Alcuni esempi dal sanscrito
Dhyāna
Samādhi
Bhāvanā
dr. gino martorelli 9
Meditazione
Dhyāna - Samādhi - Bhāvanā
यान Dhyāna - झान Jhāna in pali
Il termine (dizionario Sanscrito-Italiano Saverio Sani, ed. UTET, ma anche nel
Monier Williams Sanskrit-English Dictionary) si forma a partire dalla radice:
√dhī = (sf) pensiero, riflessione, pensiero religioso, devozione, comprensione, saggezza
dhyai = (vb. prima classe da cui abbiamo dhyāyati) pensare a, immaginare, contemplare,
ricordare, meditare su, richiamare alla mente, rammentare, essere pensoso.
Da dhyā "meditare", forma secondaria della radice √dhī, derivò la parola dhyāna "meditazione", adottata
dai sistemi filosofico-religiosi orientali, incentrati prevalentemente sulla meditazione buddhista.
dr. gino martorelli 10
Meditazione – Dhyāna (√dhī)
Gāyatrī Mantra
Oṃ Terra (bhūḥ), Spazio (intermedio), Cielo
Quel desiderabile/eccellente (váreṇyaṃ) Sole (savitúḥ)
Splendore divino (gen. Deva = Devasya) meditiamo (√dhī)
Le nostre menti (dhíyaḥ) Egli (yaḥ) ispiri (pracud prachodáyāt)
Oṃ bhūr bhuvaḥ svaḥ
tát savitúr váreṇyaṃ
bhárgo devásya dhīmahi
dhíyo yó naḥ prachodáyāt
Oṃ
Ovunque nei tre mondi
Meditiamo quell’eccellente fulgore del Divino
Che Egli ispiri le nostre menti
Ṛgveda – III.62.10
dr. gino martorelli 11
Meditazione – Dhyāna
√dhī come bīja-mantra
dr. gino martorelli 12
यान Dhyāna झान Jhāna in lingua Pali
Sono contemplati quattro stadi di stabilizzazione meditativa chiamati i “quattro
Dhyāna” (o Jhāna) della forma pura (dhyanarupyah), questi sono poi seguiti da
altri quattro Dhyāna del senza forma. Vi sono quindi 8 stadi di Dhyāna (o Jhāna).
Si accede ai diversi livelli “meditativi” attraverso la pratica della
ānāpānasati o concentazione sul respiro.
Meditazione
Dhyāna - Samādhi - Bhāvanā
dr. gino martorelli 13
समािध Samādhi
saṃ (insieme) + ā (vicino, verso) + dha (porre, mettere)
Samādhi raccogliere (l’attenzione) verso un oggetto
Meditazione
Dhyāna - Samādhi - Bhāvanā
dr. gino martorelli 14
भावन Bhāvanā √bhu = essere
Bhāvanā come ciò che fa essere
Bhāvanā come sviluppo
Una vita e una mente Bhāvita è una vita e una mente fatte essere
Con lo stesso termie si usa indicare lo sviluppo che segue alla pratica
Meditazione
Dhyāna - Samādhi - Bhāvanā
dr. gino martorelli 15
Jon Kabat-Zinn, biologo molecolare al MIT.
Verso la metà del 1960 inizia a praticare yoga e
meditazione come percorso di ricerca personale.
Ha frequentato e ricevuto insegnamenti presso
l’Insight Meditation Society (IMS) di Barre vicini al
contesto birmano e alla Tradizione Theravada.
Mindfulness
Le origini
dr. gino martorelli 16
“moment-to-moment, non-judgemental awareness,
cultivated by paying attention in a specific way, that is,
in the present moment, and as non-reactively, as
non-judgementally, and openheartedly as possible.
When it is cultivated intentionally, it is sometimes
referred to as deliberate mindfulness. When it
spontaneously arises, as it tends to do more and more
the more it is cultivated intentionally, it is sometimes
referred to as effortless mindfulness.“
Mindfulness
Nella definizione di Kabat-Zinn
Kabat-Zinn, Coming to Our Senses - 2005
dr. gino martorelli 17
« Porre l’attenzione
in un modo particolare:
intenzionalmente,
nel momento presente
in modo non giudicante »
Kabat-Zinn, 1994
Mindfulness
Nella definizione di Kabat-Zinn
dr. gino martorelli 18
Mindfulness come una realtà “ortogonale” o “ulteriore” all’esistenza.
“ we are initiating nothing less than a rotation in consciousness into
another ‘dimension’, orthogonal to conventional reality. Nothing needs to
change. It’s just that your world immediately becomes a lot bigger and more
real. Everything old looks different because it is now being seen in a new
light — an awareness that is no longer confined by the conventional
dimensionality and mindset ”
Jon Kabat-Zinn
Coming to our senses:
Healing ourselves and the world through mindfulness.
New York, 2005: Hyperion
p. 350
Mindfulness
Nella definizione di Kabat-Zinn
dr. gino martorelli 19
Mindfulness
dr. gino martorelli 20
Terapie Cognitive di Seconda Generazione
Obiettivo modificare i pensieri disfunzionali (belief) che sottendono le attivazioni e
disfunzioni emotive.
Terapie Cognitive di Terza Generazione
Obiettivo modificare la relazione dell’individuo con gli eventi, i vissuti ed i pensieri,
rendendoli condivisibili ed integrabili rispetto ai propri obiettivi e valori.
Il focus è portato sulla modificazione della funzione giocata dagli eventi psicologici
vissuti (Linehan, 2004) ma l’approccio rimane fortemente fondato sui presupposti del
cognitivismo classico, soprattutto nella Acceptance and Commitment Therapy ACT e
nella Dialectical Behavior Therapy DBT
Terapie Cognitive di Terza Generazione
dr. gino martorelli 21
Mindfulness e Terapie di Terza Generazione
La Mindfulness è una metodologia di intervento che, nell’ambito dell’approccio
cognitivo-comportamentale, fa parte delle terapie di terza generazione :
Mindfulness-Based stress Reduction (MBSR)
Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT)
Acceptance and Commitment Therapy (ACT)
Dialectical Behavior Therapy (DBT)
Functional Analytic Psychotherapy (FAP)
Integrative Behavioral Couple Therapy (IBCT)
 modelli basati sull’acceptance
 modelli basati sulla mindfulness
dr. gino martorelli 22
Nel 1979 con il sostegno del primario di Medicina
Interna del Medical Center dell'Università di
Worcester (Boston – Massachusetts) fonda la prima
“ Clinica per la riduzione dello stress ”
Mindfulness
Le attività della clinica, inizialmente rivolte a medici e operatori sanitari, si fondano
su una rielaborazione, in termini terapeutici, della pratica Satipatthana della
Tradizione Buddista Theravada.
dr. gino martorelli 23
Mette a punto un protocollo che chiamerà
Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR)
orientato alla terapia di stress, ansia e dolore
cronico
Mindfulness
Struttura
Durata 8 settimane
Incontri 2h o 3h una volta a settimana
Gruppi 15 / 25 persone max
Homework 45’ al giorno per 6 giorni a settimana
dr. gino martorelli 24
Meditazione formale (seduta)
Sviluppo della consapevolezza del respiro
Sviluppo della consapevolezza nel caminare
Movimenti consapevoli (Tai-Chi, Qigong, Yoga …)
Body Scan (Kabat–Zinn dallo Yoga)
Sviluppo della consapevolezza nel mangiare (Thich Nhat Hanh)
Meditazione informale (attività quotidiane, homework)
Estensione della pratica: pause brevi di consapevolezza sul respiro
Mindfulness
Elementi essenziali della pratica
dr. gino martorelli 25
NonNon reattivitàreattività
OsservazioneOsservazione non giudicante di:non giudicante di:
-- sensazionisensazioni
-- percezionipercezioni
-- pensieripensieri
-- emozioniemozioni
ConsapevolezzaConsapevolezza delledelle azioniazioni che seguono aiche seguono ai pensieripensieri e allee alle emozioniemozioni
FocalizzazioneFocalizzazione susu processiprocessi ee motivazionimotivazioni che sottendono l’esperienzache sottendono l’esperienza
Mindfulness
Aspetti principali
dr. gino martorelli 26
Jon Kabat-Zinn, attraverso il MBSR invita a coltivare sette atteggiamenti
Non giudizio
Pazienza
Mente del principiante
Fiducia
Non cercare risultati
Accettazione
Lasciare andare
Impegno nella pratica
Visione di ciò che si desidera per se stessi
Mindfulness
Atteggiamenti da coltivare
dr. gino martorelli 27
Mindfulness
Esempio di istruzioni
From: Mindfulness and Psychotherapy - Focus. 2010;8(1):19-24
dr. gino martorelli 28
Mindfulness
Posizioni nella pratica formale (seduta)
dr. gino martorelli 29
Mindfulness
Posizione stabile nella pratica formale (seduta)
AABB CC
Inx
Exp
Tre punti di appoggio: perineo + ginocchio sn + ginocchio dx
Schiena dritta, ciascun punto deve scaricare a terra le linee di forza del peso
dr. gino martorelli 30
Mindfulness
Posizioni nella pratica formale (seduta)
Inx
Exp
dr. gino martorelli 31
1995 nasce il “Center for Mindfulness in Medicine,
Healthcare and Society”
Scopi del Centro:
“ … integration of mindfulness meditation and other
mindfulness-based approaches in mainstream medicine and
healthcare through patient care, research, academic medical
and professional education, and into the broader society
through diverse outreach and public service initiatives.”
Mindfulness
http://www.integrativepractitioner.com/article_ektid452.aspx
University of Massachusetts
Center for Mindfulness in Medicine, Healthcare, and Society
dr. gino martorelli 32
Negli anni il centro diffonde il protocollo MBSR :
nelle scuole a fini educativi,
nelle carceri per la riabilitazione dei detenuti,
nelle aziende per la riduzione dello stress
negli ambienti militari
Mindfulness
dr. gino martorelli 33
Interventi basati sulla Mindfulness
MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction)
Kabat-Zinn (1979, 1990)
• Contesto: stress, ansia, fibromyalgia, dolori cronici
• Gruppi: 15-25 persone
• Durata: 2-3 ore per 8-10 settimane
• Esercizi: 45’ al giorno per 6 giorni a settimana
dr. gino martorelli 34
Interventi basati sulla Mindfulness
MBCT (Mindfulness Based Cognitive Therapy)
Teasdale, Segal & Williams (1995)
• MBSR + elementi di Terapia Cognitiva
• Contesto: prevenzione del relapse nella depressione
dr. gino martorelli 35
Interventi che includono la Mindfulness
Acceptance and Commitment Therapy (ACT)
Prospettiva: è quella offerta dal contestualismo funzionale.
Comportamento: è concepito governato da regole ed influenzato dalla
compiuta o incompiuta corrispondenza tra regole (beliefs) e contingenze
naturali (reti di stimoli e non di significati !!).
Eventi psicologici: azioni in corso di una persona che interagisce con
contesti definiti storicamente e situazionalmente.
Il significato di un evento è definito dal suo contesto ed ha come obiettivo
la previsione e l’influenzamento efficace degli eventi nel modo.
dr. gino martorelli 36
Rigidità psicologica (comportamentale) emergente da 6 processi :
1. Perdita di contatto con il momento presente
- ruminazioni sul passato
- anticipazioni sul futuro
2. Evitamento
3. Fusione cognitiva
- comportamento guidato da beliefs disfunzionali, regole e reti verbali rigide
4. Sé concettualizzato
5. Mancanza di chiarezza circa valori ed obiettivi
6. Inazione o mancanza di impegno
Interventi che includono la Mindfulness
Acceptance and Commitment Therapy (ACT)
dr. gino martorelli 37
Flessibilità psicologica (comportamentale) cercata attraverso 6 processi:
1. Contatto con il momento presente
2. Accettazione
3. Defusione
4. Sé come contesto
5. Valori
6. Impegno nell’azione (esposizione)
Lavoro terapeutico: cambiamento della funzione degli eventi più che della
loro forma. Facilitare l’esperienza di qualsiasi evento interno (pensieri,
emozioni, sensazioni) ed agire in accordo ai propri valori.
 Mindfulness
Interventi che includono la Mindfulness
Acceptance and Commitment Therapy (ACT)
dr. gino martorelli 38
Interventi che includono la Mindfulness
DBT - Dialectal Behavior Therapy (Linehan, 1993)
La DBT è stata sviluppata da Marsha M.
Linehan, professore di Psicologia Clinica alla
Washington University di Seattle (USA)
Trattamento di tipo cognitivo-comportamentale originariamente sviluppato
per soggetti a grave rischio suicidario.
In seguito è stato applicato a persone con disturbo borderline di personalità
e disturbi del comportamento alimentare.
dr. gino martorelli 39
Postulato : ad ogni tesi (comportamento o beliefs) si contrappone una verità
apparentemente contradditoria o antitesi.
Obiettivo : facilitare una sintesi tra accettazione e cambiamento attraverso il
ricorso alla filosofia dialettica
Terapia : accettazione tramite esercizi mindfulness, cambiamento attraverso
tutto il repertorio di tecniche classiche della terapia cognitivo comportamentale.
Interventi che includono la Mindfulness
DBT - Dialectal Behavior Therapy (Linehan, 1993)
dr. gino martorelli 40
Trattamento per pazienti « borderline »
Comportamenti come tentativi inadeguati di gestire relazioni e contesti
Esercizi di Mindfulness (accettazione)
Nessuna prescrizione standard di frequenza o durata
Gruppi settimanali durante 1 anno
Interventi che includono la Mindfulness
DBT - Dialectal Behavior Therapy (Linehan, 1993)
dr. gino martorelli 41
Interventi che includono la mindfulness
DBT - Dialectal Behavior Therapy (Linehan, 1993)
Applicazini principali :
Disturbo borderline di personalità (ridurre i comportamenti suicidari)
Ricoveri in ambiente psichiatrico
Abbandono delle cure
Abuso di sostanze
Disregolazione emozionale
Difficoltà interpersonali
dr. gino martorelli 42
Interventi che includono la mindfulness
Dialectal Behavior Therapy (Linehan, 1993)
In seguito la DBT è stata adattata ad altre condizioni psicopatologiche
in cui la disregolazione emozionale gioca un ruolo importante quali:
Dipendenza da sostanze e da alcol
Disturbi del comportamento alimentare (bulimia, binge eating)
Suicidio nell'adolescenza
Depressione nell'anziano
dr. gino martorelli 43
Aspetti sociali della Mindfulness
Le ragioni del progressivo interesse dell’occidente, insieme alle
moderne discipline mediche e psicologiche, per le tradizioni meditative
orientali vanno lette alla luce della profonda crisi dei suoi stessi
fondamenti.
dr. gino martorelli 44
Aspetti sociali della Mindfulness
Il sogno e la promessa di un futuro migliore proclamata dal Manifesto
futurista di Martinetti è stata quasi totalmente dissolta dalle trasformazioni
culturali, organizzative e materiali delle nostre società occidentali.
Il futuro sembra aver perso la sua capacità di orientare. La crisi di un
modello culturale e sociale ha finito per travolgere gli stili di vita, il modo di
sentirsi vivere e la stessa salute delle persone.
dr. gino martorelli 45
Aspetti sociali della Mindfulness
dr. gino martorelli 46
"Being in the here and now is the hardest thing for human being to do, but the payoff is enormous
because your performance in that moment, your appreciation in that moment, or your execution of
something in that moment is all going to depend on whether you are here or not here."
Jon Kabat-Zinn during the introduction of a mindfulness workshop tour at Camp Zama
Aspetti sociali della Mindfulness
Payoff, Performance, Execution …
dr. gino martorelli 47
Aspetti sociali della Mindfulness
Alcune risposte fornite dall’occidente in questa nuova condizione di esistenza:
1. Ha impoverito ulteriormente le proprie capacità di pensare l’Essere
attraverso la metafisica della presenza e l’esasperazione della
impostazione razionalista
2. Ha per altri versi cercato di aprire un dialogo con le culture e le tradizioni
orientali nella speranza di razionalizzare ed ottimizzare metodi e processi
di trasformazione che, sradicati dal loro contesto linguistico, culturale e
religioso tornano spesso svuotati di ogni autentico riferimento alla vita
dr. gino martorelli 48
Aspetti sociali della Mindfulness
dr. gino martorelli 49
Mindfulness
La terapia cognitivo-comportamentale è guidata dai criteri delle Empirically
Supported Therapies (EST), criteri orientati a dimostrare l’efficacia di metodi e
trattamenti attraverso trial controllati e randomizzati in relazione ad un’ampia
varietà di disturbi.
Gli approcci di Terza Generazione, sia quelli
centrati sulla Mindfulness sia quelli centrati
sulla Acceptance, hanno mantenuto il
riferimento ai criteri EST con il conseguente
programma di ricerca sui correlati.
dr. gino martorelli 50
Mindfulness
Evoluzione delle ricerche e delle pubblicazioni 1980 - 2013
dr. gino martorelli 51
dr. gino martorelli 52
dr. gino martorelli 53
Mindful Attention Training
dr. gino martorelli 54
Cognitively-Based Compassion Training
dr. gino martorelli 55
Health Discussion Control Intervention
dr. gino martorelli 56
Risultati della ricerca
dr. gino martorelli 57
Nei pazienti in remissione con una esperienza di 2 o 3 episodi di disturbo
depressivo maggiore (EDM), una variazione modereata e transitoria dell’umore
riattiva e rinforza patterns cognitivi, emozioni e sensazioni fisiche presenti
durante l’EDM con la conseguente ricaduta.
MBCT
Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore
dr. gino martorelli 58
Obbiettivo della MBCT
Modificare l’atteggiamento nei confronti delle cognizioni,
delle emozioni e delle sensazioni fisiche in modo tale
che lo stato di tristezza transitoria, accettato ed
integrato, non riattivi il pattern di pensieri, emozioni e
sensazioni tipiche di un DDM portando a una ricaduta.
MBCT
Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore
dr. gino martorelli 59
8 sedute 2h alla settimana + follow-up 4 sedute
Esercizi giornalieri a casa (1h)
Pazienti in remissione (gruppi fino a 12 persone)
Pratica formale della consapevolezza
Meditazione formale (seduti)
Body Scan
Stretching -Yoga
Consapevolezza portata sul respiro, sensazioni, suoni, pensieri
Pratica informale
3 mnt di consapevolezza sul respiro
Consapevolezza portata sulle attività quotidiane
Protocollo MBCT
Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore
dr. gino martorelli 60
MBCT
Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore - Metanalysis
dr. gino martorelli 61
MBCT
Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore - Metanalysis
J. Piet, E. Hougaard / Clinical Psychology Review 31 (2011) 1032–1040
Comparison of risk of relapse between MBCT and Controls
dr. gino martorelli 62
MBCT
Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore - Metanalysis
J. Piet, E. Hougaard / Clinical Psychology Review 31 (2011) 1032–1040
Comparison of risk of relapse between MBCT and Controls
Participants with three or more previous episodes of major depression EMD
dr. gino martorelli 63
MBCT
Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore - Metanalysis
Comparison of risk of relapse between MBCT and m-ADM
MBCT = Mindfulness-based cognitive therapy
m-ADM = maintenance Anti Depressant Medication
J. Piet, E. Hougaard / Clinical Psychology Review 31 (2011) 1032–1040
dr. gino martorelli 64
MBCT - Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore
dr. gino martorelli 65
MBCT
Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore
Survival (non-relapse/non-recurrence) curves
comparing relapse/recurrence to major depression
(Diagnostic and Statistical Manual of Mental
Disorders 4th ed.; APA, 1994) for MBCT+TAU and
TAU groups (per-protocol sample, n=55).
dr. gino martorelli 66
MBCT
Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore
Proportions of patients who survived without relapse during follow-up in those
with high and low Childhood Trauma Questionnaire (CTQ) scores. MBCT
mindfulness-based cognitive therapy plus TAU; CPE cognitive psychological
education plus TAU; TAU treatment as usual.
MBCT
CPE
TAU
dr. gino martorelli 67
MBCT
Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore
dr. gino martorelli 68
Mindfulness
Regolazione Emozionale - ACC e mPFC
“ In summary, the present study shows that meditators have stronger activation in
the rostral ACC during mindfulness of breathing, compared to controls. This group
difference is attributed to stronger processing of distracting events in meditators.
Furthermore, meditators showed stronger activation in the dorsal MPFC than
controls, suggesting that meditators are more engaged in emotional processing
during meditation. Mindfulness training leads to increased activation of structures
known to be relevant for attention and emotion regulation. ”
dr. gino martorelli 69
Modula la risposta allo stress ed è iperfunzionante nella depressione e nell’ansia croniche.
Si attiva a seguito di un evento significativo, a cui segue un aumentato rilascio di CRH
(cortico-releasing hormone) a livello ipotalamico, che aumenta la liberazione di ACTH
(adreno-corticotropic hormone) ipofisario, che, a cascata, stimola il surrene a rilasciare
vasopressina (AVP) e cortisolo.
L’HPA esercita una complessa azione di modulazione sui circuiti autonomici e su quelli
immunitari e neurotrasmettitoriali/eccitossici a livello del sistema nervoso centrale (SNC).
L‘asse Ipotalamo-Ipofisi-Surrene (HPA) della Depressione
dr. gino martorelli 70
L’incrementato rilascio di CRH attiva una cascata di risposte autonomiche e
metaboliche che sono correlate clinicamente al quadro ansioso e depressivo:
ad esempio una attivazione autonomica di tipo ipersimpaticotonico; l’aumento
dei livelli di glicemia; la riduzione dell’appetito e della libido.
L’aumentato rilascio di vasopressina contribuisce al rinforzo della reazione da
stress, e quindi dei sintomi ansiosi.
Iperfunzione dell’asse HPA
dr. gino martorelli 71
L’aumentato rilascio di cortisolo favorisce l’insorgenza di disturbi affettivi,
disturbi cognitivi, riduce la neurogenesi e, in condizioni di stress cronico, si
correla alla comparsa di una sindrome metabolica.
Il cortisolo determina inoltre l’aumento del rilascio di citochine pro-
infiammatorie che entrano in gioco sia nel potenziare i meccanismi
depressogeni, sia quelli algogeni.
Iperfunzione dell’asse HPA
dr. gino martorelli 72
MBSR - MBCT
Riduzione del livello di cortisolo
dr. gino martorelli 73
Il tema cognitivo resta da spiegare:
da dove viene l’ alterazione cognitiva?
La sofferenza è un aspetto importante della
tristezza.
I cognitivisti, studiando la tristezza nel
contesto della depressione, si sono
particolarmente concentrati sul focus
inward.
La condizione depressiva viene vista come
una condizione in cui l’individuo tende a
manifestare uno stile attributivo interno, le
ruminazioni vengono riferite a questo stile
attributivo.
Sulla Tristezza
Terapia : centrata sulla modifica dello stile
cognitivo attraverso la modificazione dei
pensieri (dysfunctional beliefs) che
accompagnano e guidano l’esperienza.
dr. gino martorelli 74
… Ma quelle parole: «La signorina Albertine se ne è andata» avevano
provocato nel mio cuore una sofferenza tale che sentivo di non poter
resistere più a lungo. Così, quel che avevo creduto non fosse nulla per
me, era semplicemente tutta la mia vita.
Come ci conosciamo male! Bisognava far cessare immediatamente la
mia sofferenza; tenero verso me stesso come lo era stata mia madre
verso la nonna morente, mi dicevo, con la stessa buona volontà che si
dimostra nel non lasciar soffrire chi si ama: «Abbi un attimo di pazienza,
ti troveremo un rimedio, stai tranquillo, non ti lasceremo soffrire così».
Per porli sulla mia ferita aperta, il mio istinto di conservazione cercò in
un ordine di idee di tal genere i primi calmanti: «tutto questo non ha
alcuna importanza perché la farò tornare subito. Rifletterò sui mezzi, ma
in ogni modo lei sarà qui stasera. Perciò, inutile tormentarmi». «Tutto
questo non ha alcuna importanza» …
Marcel Proust
ALBERTINE SCOMPARSA
Primo Capitolo
Sesto volume de "Alla ricerca del tempo perduto"
Sulla Tristezza
dr. gino martorelli 75
Il dolore fisico è caratterizzato da una componente
affettiva (insula e ACC) che rende conto dell’intensità del
dolore, e da una componente sensorimotoria (corteccia
sensorimotoria primaria) che consente la localizzazione
del dolore.
Nel dolore sociale si ha una attivazione corticale molto
simile a quella del dolore fisico con una focalizzazione
sulla fonte che ha generato il dolore [4].
Nelle condizioni di lutto e perdita irreversibile, non potendo
agire efficacemente sulla causa, si cerca di alleviare lo
stato doloroso attraverso un’attivazione delle risorse
cognitive, si cerca cioè di cambiare la cognizione della
importanza della persona o della situazione perduta rispetto
al proprio sentirsi stabilmente situati.
[4] MacDonald, Geoff, and Mark R. Leary (2005) "Why Does Social Exclusion Hurt? The Relationship between Social and Physical Pain," Psychological Bulletin 131 (2): 202–223.
Eisenberger N.I., Lieberman M.D., Williams K.D., Does Rejection Hurt? An fMRI Study of Social Exclusion, Science VOL 302 10 OCTOBER 2003
Eisenberger N.I., Lieberman M.D., Why rejection hurts: a common neural alarm system for physical and social pain, Trends in Cognitive Sciences Vol.8 No.7 July 2004
Sulla Tristezza
dr. gino martorelli 76
L’alterazione della cognizione, nella tristezza profonda, nella perdita e nel lutto, è
un aspetto secondario dovuto a una attivazione emozionale che genera la
cognizione come apertura, come tendenza all’azione.
Nella perdita irreversibile, non essendo possibile cambiare lo stato o la causa che
ha generato la perdita e la relativa emozione, l’unica azione possibile è il reframe
della situazione, un cambiamento della posizione esistenziale rispetto alla
persona o alla situazione perduta.
La ruminazione e l’aumento dello stato di focalizzazione interna, se gestiti in
modo appropriato, possono offrire anche una opportunità di cambiamento nella
comprensione personale e favorire dunque un lavoro di disengagement.
Sulla Tristezza
dr. gino martorelli 77
Due studi sperimentali di Eisenberger mostrano come nel corso della esclusione
sociale si attivano substrati neurali implicati nella sofferenza fisica.
Sulla Tristezza
dr. gino martorelli 78
Sulla Tristezza
dr. gino martorelli 79
Si evidenzia unaSi evidenzia una elevata correlazioneelevata correlazione
tra il livello ditra il livello di rabbia/frustrazionerabbia/frustrazione inin
seguito alla esclusione dal gioco eseguito alla esclusione dal gioco e
l’l’attivazioneattivazione dell’dell’ACCACC (A24 e A32).(A24 e A32).
Le stesse aree si attivano nelLe stesse aree si attivano nel luttolutto,,
nellanella depressionedepressione, nella, nella separazioneseparazione
e nele nel distressdistress del bambino allontanatodel bambino allontanato
daldal caregivercaregiver..
Sulla Tristezza
dr. gino martorelli 80
Sulla Tristezza
dr. gino martorelli 81
Dall'analisi delle informazioni contenute nel Database sugli omicidi dolosi sono 340 i casi di
omicidio-suicidio registrati tra il 2000 e il 2008, che hanno prodotto, compresi gli autori, quasi
1000 vittime. Ogni 10 giorni un padre, un marito (l’autore è nel 93% dei casi un uomo) pianifica il
proprio “suicidio allargato”, trascinando con sé la coniuge o la partner (complessivamente 53%
dei casi), uno o più figli (19% dei casi) o altri familiari.
[ Http://www.eures.it/dettaglio_ricerca.php?id=72 ]
Sulla Tristezza
dr. gino martorelli 82
C’è una sovrapposizione di alcune aree corticali
attivate tra le emozioni di base tristezza e rabbia[3].
Le aree sono l’ACC e il lobo temporale di destra.
La ACC è sempre attiva nelle situazioni di conflitto.
[3] Blair, R. J. R., Morris, J. S., Frith, C. D., Perrett, D. I., & Dolan, R. J.. (1999). "Dissociable neural responses to facial expressions of sadness and anger"
Questa situazione è inusuale per le emozioni di base poiché in genere, una volta attivate,
richiedono un certo lasso di tempo per essere disattivate ed elicitare una emozione diversa.
Sulla Tristezza
dr. gino martorelli 83
L’oscillazione improvvisa dalla tristezza alla rabbia si riflette nella
sovrapposizione delle aree corticali sottese alle due emozioni di base.
AreaArea
InstabileInstabile
Stabilità
Stabilità
Relativa
Relativa
PiantoPianto
DisperazioneDisperazione
ReazioneReazione
ViolentaViolenta
Rabbia
Rabbia
Tristezza
Tristezza
SentireSentire
AgireAgire
OscillazioneOscillazione
TristezzaTristezza--RabbiaRabbia
Sulla Tristezza
dr. gino martorelli 84
Il lavoro di disengagement, che segue e accompagna la focalizzazione
interna, è favorito da un radicale cambiamento nel modo in cui la persona che
soffre dischiude il suo tempo.
L’intensità della focalizzazione interna comporta un vivere nel tempo in modo
più rallentato. Questo rallentamento apre la possibilità di cogliere in modo
più ricco e puntuale gli elementi della propria esperienza e del contesto di
riferimento.
L’azione ci porta sempre in contatto con l’Altro e con il mondo. L’inazione, il
ritiro, l’esclusione e la chiusura al contesto, tipica di chi soffre di depressione
o di tristezza dovuta alla perdita, è strettamente legata alla focalizzazione
interna e al cambiamento di prospettiva sul tempo generato.
Sulla Tristezza
dr. gino martorelli 85
Soffermarsi sulla storia personale per ricomporla e renderla comprensibile
in un reframe apre delle possibilità di superamento della tristezza.
La ricomposizione consente, in modo simile a quanto accade nei romanzi o
nei film, di riconsiderare tutti gli episodi particolari di una storia per renderli
congruenti e coerenti con una fine, consente dunque di recuperare il senso
di una fine o di una perdita.
Sulla Tristezza
dr. gino martorelli 86
1. Accettare e riconoscere un senso a tutto ciò che accade a livello
preriflessivo, far emergere l’emozione, il reale sentire, svincolandolo
dalle spiegazioni cognitive che rischiano di ostacolare fortemente i
processi di appropriazione e di regolazione
2. Mettere a fuoco il modo personale di arrivare alla stabilità di sé,
comprendere quindi il ruolo giocato dagli eventi vissuti nel sentirsi
stabilmente situati
3. Riaprire una nuova prospettiva verso un futuro momentaneamente
adombrato dalla sofferenza e dalla ricerca di un contesto passato non
più recuperabile
Sulla Tristezza
dr. gino martorelli 87
Dopo il primo movimento di apertura alla dimensione preriflessiva del
sentire, attraverso una riconsiderazione del senso del passato, ci si ricolloca
nel presente per riaprire un orizzonte di senso verso il futuro.
Il punto chiave è fare in modo che la propria esistenza diventi oggetto di
riflessione articolando il passato in modo che, da vuota ruminazione,
diventi nutrimento per la ri-configurazione di un nuovo orizzonte di vita.
La possibilità/capacità di accogliere nella consapevolezza il proprio
sentire e l’impiego della cognizione per disancorarsi dalla situazione di
sofferenza è fondamentale per dischiudere un nuovo modo di generarsi.
Sulla Tristezza
dr. gino martorelli 88
MBSR
Effetti sui comportamenti di Ruminazione
Proportions of patients who survived without relapse during follow-up in
those with high and low Childhood Trauma Questionnaire (CTQ) scores.
MBCT mindfulness-based cognitive therapy plus TAU; CPE cognitive
psychological education plus TAU; TAU treatment as usual.
dr. gino martorelli 89
MBSRMBSR
Effetti nel trattamento di dolori cronici
dr. gino martorelli 90
MBSRMBSR
Effetti nel trattamento di dolori cronici
dr. gino martorelli 91
MBSR
Effetti nel trattamento di dolori cronici
dr. gino martorelli 92
MBSR
Effetti nel trattamento di dolori cronici
dr. gino martorelli 93
Effetti della Meditazione
Long-term Meditation Practice
dr. gino martorelli 94
“ Our study revealed robust meditation effects, with
more GM in meditators than incontrols within the
hippocampal complex as well as positive associations
between (peri-) hippocampal GM and number of
practice years.“
“ The hippocampus is a key structure for memory
processes, both in terms of memory encoding and
retrieval, and the subiculum seems to occupy a central
position within this memory system (Naberetal., 2000).
Our current findings might thus account for positive
effects of meditation on memory performance, such as
an enhanced capacity of working memory as well as
increased specificity of autobiographical memory
(Williams et al., 2000; Heerenetal., 2009; Kozhevnikov
et al.,2009; Chiesa et al., 2011). ”
Effetti della Meditazione
Long-term Meditation Practice
dr. gino martorelli 95
Nella prospettiva cognitiva sono nate diverse discussioni principalmente in
relazione alla “chiarezza” del costrutto mindfulness e alla differenziazione tra
l’efficacia dei trattamenti CBT e l’impiego dei protocolli mindfulness.
Si veda ad esempio la discussione nata su State of Mind, journal online di psicologia,
psicoterapia e psichiatria ad orientamento cognitivo comportamentale, presso il link:
http://www.stateofmind.it/2012/05/psicoterapia-cognitiva-mindfulness/
Mindfulness
Punti critici secondo la prospettiva Cognitiva Classica
dr. gino martorelli 96
Lassità di costrutto
Descrizione del costrutto nucleare cui si riferisce il termine Mindfulness
La definizione è multisfaccettata e generica, coglie diverse funzioni cognitive
(consapevolezza, attenzione, pensiero) senza un fondamento teorico che le
unisca in un unico costrutto.
Uso del concetto di mindfulness in modo lasso, come metafora, etichetta,
prospettiva generale o tratto di personalità.
Mindfulness
Punti critici secondo la prospettiva Cognitiva Classica
dr. gino martorelli 97
Poca o nulla differenziazione tra prevenzione e psicoterapia
La prevenzione non esaurisce il lavoro di psicoterapia
Gli ambiti principali di applicazione della mindfulness riguardano la riduzione
dello stress e la prevenzione del relapse nel disturbo depressivo. La
prevenzione tuttavia non esaurisce il complesso lavoro di psicoterapia che
passa attraverso la riconfigurazione di eventi (emotivamente) significativi e
l’apertura di nuovi orizonti di senso, nuove possibilità di essere.
Si rischia di scambiare un utile percorso di prevenzione in una
inadeguata psicoterapia
Mindfulness
Punti critici secondo la prospettiva Cognitiva Classica
dr. gino martorelli 98
Negli stessi anni in cui Kabat-Zinn
diffondende il protocollo MBCT in diversi
contesti, S.N.Goenka diffondeva in modo
simile la samatha-vipassana in scuole,
carceri, aziende e uffici indiani, ma con
presupposti e prospettive molto diverse.
Mindfulness
dr. gino martorelli 99
S.N. Goenka è un insegnante di meditazione Vipassana nella tradizione del
maestro birmano Sayagyi U Ba Khin. Insegna seguendo una Tradizione che
risale fino a Gotama il Buddha.
Di origine indiana, S.N.Goenka è nato e cresciuto in Birmania. In questo paese
egli incontrò il maestro U Ba Khin e praticò con lui per 14 anni la meditazione
Vipassana.
Tornato in India, nel 1969, iniziò ad insegnare in centinaia di corsi organizzati sia
in India sia altrove, in Oriente e in Occidente.
dr. gino martorelli 100
Sotto la guida e supervisione di S.N. Goenka vengono avviati oltre 130
centri di meditazione in India, Nepal, Sri Lanka, Birmania, Tailandia,
Cambogia, Taiwan, Mongolia, Giappone, Australia, Nuova Zelanda,
Spagna, Francia, Italia, Belgio, Germania, Svizzera, Regno Unito, Canada,
Stati Uniti e altri paesi del mondo.
dr. gino martorelli 101
L’intenzionalità originaria nella presenza mentale, così come è
coltivata nelle Tradizioni Meditative, non è di carattere teoretico,
il suo correlato non è mai un dato ma sempre un vissuto.
Mindfulness
Non-definizioni formalmente indicative
dr. gino martorelli 102
Una diversa prospettiva sulla parola può aiutare a mettere in evidenza
l’enorme potere generativo di alcuni passi dei testi antichi, volutamente
ambigui.
L’approccio razionalista (Denken als Rechnen), interpretando quei passi
secondo una logica tutta orientata alla ricerca di una verità oggettiva ed
univoca, da passare al vaglio della misura e dalla quale derivare metodi e
strumenti di intervento, ha soffocato ogni possibilità di far apparire la vita
Linguaggio denotativo e simbolico
dr. gino martorelli 103
yathecchasi tathā vṛṇu
yathecchasi yatha + iccha + si
vṛṇu --> √vṛ = (vb. 5 cl) scegliere, selezionare
“ Nella quale maniera (Yatha) desideri (icchasi)
così -in quel modo- (tathā) scegli (vṛṇu) “
o anche, in modo più semplice:
“Scegli come desideri ”
Linguaggio denotativo e simbolico
dr. gino martorelli 104
Ma la radice verbale √vṛ da origine anche al significato di coprire, velare,
celare, nascondere, occultare, ostruire, tenere da parte, tenere indietro,
intralciare, frenare ecc…
Lo stesso verso può quindi contemporaneamente essere reso come:
“ Nella quale maniera (Yatha) desideri (icchasi)
così (tathā) -in quel modo- celi-nascondi (vṛṇu) “
La strofe risulta dunque molto più instabile e generativa
Linguaggio denotativo e simbolico
dr. gino martorelli 105
« Entrambi (programmatori e scrittori) hanno a che fare con il
linguaggio, ma in maniera molto diversa: nella
programmazione l’ambiguità può portare al disastro. Quando
scrivi codici il linguaggio deve essere completamente ed
esclusivamente denotativo. Nel linguaggio poetico, al
contrario, viene introdotta e utilizzata una voluta ambiguità,
un’implicazione che — stando alla tradizione classica degli
esteti indiani e ai teorici del linguaggio — è sempre stata
oltre qualsiasi possibilità di denotazione. La poesia parla
attraverso ciò che non dice, grazie a una risonanza che gli
studiosi chiamano dhvani, vibrazione, riverbero. »
Linguaggio denotativo e simbolico
dr. gino martorelli 106
“ Il termine mindfulness deriva dalla parola sati che in lingua pali significa
approssimativamente ricordarsi nel senso di ricordarsi di essere consapevoli, e
questo concetto, molto vicino al senso in cui lo adoperiamo noi oggi nella
pratica psicoterapeutica e nei protocolli di insegnamento della mindfulness,
venne utilizzato per la prima volta da Budda oltre duemilacinquecento anni fa. ”
Pietro Spagnulo
Presidente dell'Istituto per le Applicazioni della Mindfulness alla psicoterapia e alla medicina
Mindfulness
http://www.mindfulnessitalia.org/guide-online/mindfulness
Il termine Mindfulness è stato dunque indicato dagli stessi fondatori come la
“migliore” traduzione del termine pali ‘Sati’ della tradizione buddista Theravada.
dr. gino martorelli 107
Mindfulness
Ma la consapevolezza, così come praticata nella Mindfulness,
non può essere equiparata alla Sati.
dr. gino martorelli 108
Sati deriva dal sanscrito smṛti (smarati) il cui significato è ricordare, un ricordo
che non è una pura operazione cognitiva ma un legare insieme (S) ciò che
altrimenti sarebbe destinato a morire (√mṛt = morte).
Sati, oltre ad essere legato ad altre importanti indicazioni di metodo della
Tradizione, coinvolge diversi altri processi in modo più complesso della
semplice attenzione al momento presente o consapevolezza non giudicante.
Mindfulness
dr. gino martorelli 109
La pura attenzione è indicata dalla Tradizione con il termine manasikāra,
termine composto da due radici:
1) √manas = mente
2) √Kṛ = fare
L’insieme del composto indica la mente nel suo farsi, nel suo agire, nel suo
orientarsi verso i diversi oggetti di attenzione, ed è considerata in sé un fattore
neutro, né positivo né negativo.
Mindfulness
dr. gino martorelli 110
Per indicare l’attenzione saggia, o salutare, l’attenzione capace di far apparire
chiaramente e mettere in relazione pensieri, aspettative, emozioni, sensazioni, la
Tradizione usa dire yoniso-mānasikāra (yoniśas manaskāraḥ).
Yoni indica letteralmente l’utero materno, il grembo, il luogo dove inizia la vita,
per estensione anche il luogo dal quale origina un fenomeno.
Mindfulness
dr. gino martorelli 111
Quando questa modalità di essere non è presente la Tradizione indica tale
stato come a-yoniso-manasikāra (ayoniśas manaskāraḥ), attenzione che
semplicemente si limita a prendere atto di ciò che è presente senza
comprendere né vedere chiaramente i fattori di generazione e come i diversi
elementi percepiti sono legati tra loro nel generare vita, esistenza.
Mindfulness
dr. gino martorelli 112
Non vedendo chiaramente (Vipassanā in pali, vipaśyanā in sanscrito), questa
attenzione non è in grado di generare la chiara comprensione (Sampajañña in
pali, Samprajanya in sanscrito), può anzi diventare un fattore non salutare, che
non contribuisce a sciogliere dipendenze, abitudini e modi di generarsi che
limitano scelte e prospettive causando sofferenza e non libertà nel tempo.
Mindfulness
dr. gino martorelli 113
Il manager che pratica mindfulness per contenere lo stress generato da una
vita insana e orientata al profitto, il marine che pratica mindfulness in cerca di
un payoff dato da migliori performance nella esecuzione di azioni rischiose e
complesse, fanno qualcosa di legittimo ma, al tempo stesso, lontano anni luce
dalla coltivazione della Sati e dallo svilupo della Bhāvanā .
Mindfulness
dr. gino martorelli 114
1. Sati (skt : samyak-smṛti)
2. Sampajañña (skt :Samprajanya)
3. Appamada (skt : apramāda )
 atappa (skt : ātapaḥ ) ardore
yoniso manisikara
Costituenti fondamentali della retta consapevolezza, samma sati (samyak-smṛti)
Mindfulness
dr. gino martorelli 115
L’indicazione dei protocolli Mindfulness di essere semplicemente presenti, in
modo non giudicante, nel momento presente, può essere un punto di
partenza, ma non è sufficiente a sviluppare un’utentica comprensione ed è
piuttosto lontana dagli insegnamenti originali offerti dalla Tradizione.
La consapevolezza, così come praticata nella Mindfulness, non può
essere equiparata alla Sati.
Mindfulness
dr. gino martorelli 116
Sati, nella Tradizione, è spesso legato ad altri termini, come ad esempio in
sati-paṭṭhāna (skt : smṛtyupasthāna, upa-sthā = stare vicino, essere presente)
dove si fa riferimento alle sfere o ambiti di applicazione della consapevolezza:
il corpo, le sensazioni, i pensieri, le emozioni ecc…
Mindfulness
dr. gino martorelli 117
Le indicazioni di pratica sono sempre riportate nella forma “essere presente
al corpo nel corpo, al respiro nel respiro …”
Dunque “attenzione al corpo nel suo sorgere, nel suo manifestarsi …”
Attenzione non speculativa ma che lascia apparire i fenomeni nel loro
emergere e dispiegarsi, presupposto per ogni possibile autentica
comprensione.
Mindfulness
dr. gino martorelli 118
Il satipaṭṭhānasutta è uno dei sutta fondamentali contenuti nel Canone Pali.
Vi si espongono, in modo completo e particolareggiato, i quattro fondamenti
della consapevolezza e le istruzioni di base per la pratica meditativa alla base
della meditazione Vipassana o di visione profonda.
Nel sutta sono indicate altre pratiche meditative, come la Samatha o di quiete,
dedicate allo sviluppo della concentrazione che facevano e fanno parte del
corollario di attività meditative di supporto allo sviluppo della consapevolezza e
della visione profonda.
Mindfulness
dr. gino martorelli 119
I quattro fondamenti della "presenza mentale" (satipatthana)
1. consapevolezza del corpo
2. consapevolezza delle sensazioni
3. consapevolezza della mente
4. consapevolezza degli oggetti mentali
Mindfulness
dr. gino martorelli 120
Contemplazione del corpo
“Calmando la funzione corporea (della respirazione) io inspirerò”, così egli si esercita;
“Calmando la funzione corporea (della respirazione) io espirerò”, così egli si esercita.
Contemplazione delle sensazioni
“Calmando le funzioni mentali io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita.
Mindfulness
dr. gino martorelli 121
Contemplazione della mente
“Sperimentando la mente io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita.
“Rallegrando la mente io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita.
“Concentrando la mente io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita.
“Liberando la mente io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita.
Contemplazione degli oggetti mentali
“Contemplando l'impermanenza io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita.
“Contemplando il distacco io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita.
“Contemplando la cessazione io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita.
“Contemplando la rinuncia io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita.
“ In tal modo, oh monaci, coltivata e regolarmente praticata, la presenza
mentale del respiro porta gran frutto e grande beneficio.”
Mindfulness
dr. gino martorelli 122
Opere
Yoga Sutra di Patanjali
Bhagavad Gita
Temi
Generatività del sanscrito
Indicazioni formali per la pratica
Una stessa radice verbale può generare significati che risuonano in
opere diverse (Śruti e Smṛti). Le parole indicano l’esperienza di un
evento che va rigenerato ogni volta in relazione al tempo e alle
circostanze che ci è dato di vivere.
Mindfulness
I riferimenti allo Yoga
dr. gino martorelli 123
Mindfulness
Yoga Sutra di Patañjali – 1° Cap. / 1° śloka
athā – yogānuśāsanam
Ora l’insegnamento sullo Yoga
dr. gino martorelli 124
yogaś citta vṛtti nirodhaḥ
(lo) Yoga (è) mente vortici cessazione
Citta mente/cuore (aspetto cognitivo + aspetto emotivo)
Mindfulness
Yoga Sutra di Patañjali – 1° Cap. / 2° śloka
dr. gino martorelli 125
tadā draṣṭuḥ svarūpe-'vasthānam
Allora (così) l’osservatore si stabilisce (dimora) nella sua propria forma
Mindfulness
Yoga Sutra di Patañjali – 1° Cap. / 3° śloka
dr. gino martorelli 126
abhyāsa - vairāgyābhyām tan - nirodha:
(quel) Nirodha (si ottiene) atraverso abhyāsa e vairāgyā
Mindfulness
Yoga Sutra di Patañjali – 1° Cap. / 12° śloka
dr. gino martorelli 127
Tatra Sthitau Yatno ‘Bhyāsah
Abhyāsa (è) lo sforzo nello stare lì (nell’esser-ci)
Mindfulness
Yoga Sutra di Patañjali – 1° Cap. / 13° śloka
dr. gino martorelli 128
sa tu dīrghakāla nairantarya satkāra-ādara-āsevito dṛḍhabhūmiḥ
Questa pratica si radica saldamente quando è
coltivata abilmente e continuamente per un lungo tempo
Mindfulness
Yoga Sutra di Patañjali – 1° Cap. / 14° śloka
dr. gino martorelli 129
Bhagavad Gīta
dr. gino martorelli 130
Bhagavad Gīta
Maha Baharata
Bhagavad Gīta
Veda
dr. gino martorelli 131
Bhagavad Gīta
dr. gino martorelli 132
Bhagavad Gīta
dr. gino martorelli 133
La Bhagavad Gīta costituisce il VI° libro del Maha Baharata (18 volumi). Considerata
contemporaneamente Śruti (rivelazione, sintesi di tutti I Veda) e Smṛti (opere classiche)
Si svolge nella immanenza di una guerra tra due grandi famiglie/dinastie: quella dei Kuru e quella dei
Pandava. L’opera si sviluppa attraverso il dialogo tra Arjuna (il miglior guerriero dei Pandava) e
Kṛṣṇa proprio sul campo di battaglia.
Bhagavad Gīta
dr. gino martorelli 134
Bhagavad Gīta
Re Dhṛtarāshtra disse
Nel campo-del-Dharma nel luogo Kurukshetra
Riuniti desiderando (di) lottare
I miei (figli) e i Pandava (i figli dei)
Che cosa fanno Sañjaya ?
Śloka (√śru: orecchio) 4 versi ottonari
Cap.1 - Śloka 1
dr. gino martorelli 135
Dharma √dhṛ = sostenere, fondamento, base
Bhagavad Gīta
dr. gino martorelli 136
Bhagavad Gīta
La mente oh Krisna è irrequieta
Turbolenta ostinata e molto forte
Dominarla mi sembra più difficile
Che controllare il vento
Śloka (√śru: orecchio) 4 versi ottonari
Cap.6 - Śloka 34
dr. gino martorelli 137
Bhagavad Gīta
Senza dubbio Ho Arjuna dalle potenti braccia
E’ difficile dominare la mente irrequieta
Ma con vairāgyā e abhyāsa
Viene afferrata (dominata)
Śloka (√śru: orecchio) 4 versi ottonari
Cap.6 - Śloka 35
dr. gino martorelli 138
Esperienza della vita nella sua attuazione
Attenersi a ciò che si offre, così come si dà, all’esperienza
Concetti, termini e metodi delle Tradizioni Meditative rinviano
sempre ad una attuazione, alla esperienza personale, alla
fatticità della vita – faktisches Leben –
Mindfulness
Non-definizioni formalmente indicative
dr. gino martorelli 139
Artha aspirazione al benessere
kāma godimento dei valori estetici
Dharma dovere (sociale, personale, spirituale ...)
Mokṣa liberazione dalla esistenza condizionata
Brahmanesimo
dr. gino martorelli 140
Il Brahmanesimo upanishadico si presenta come una riforma del
Brahmanesimo vedico-rituale
Il Buddha storico fu il più vicino al nascente orientamento upanishadico a
lui contemporaneo
Brahmanesimo delle Upanishad
dr. gino martorelli 141
Elementi ereditati dal Brahmanesimo
1. l’esistenza spazio-temporale è priva di realtà
assoluta
2. è fondamentalmente insoddisfacente
3. La “Meditazione” è la prospettiva principale per
accedere all’autentica saggezza e liberazione
Il Buddha Storico
Principali Tradizioni
Monastero di Shaolin: con
Bodhidharma (VI sec. DC)
nasce il Chan (Zen)
Il Buddha Storico
dr. gino martorelli 144
Karma (pali: Kamma) è una parola la cui radice è
√Kṛ fare, compiere, effettuare, preparare,
intraprendere, usare rivolgere l’attenzione,
dare un ordine, sacrificare
Originariamente concepito come potere ed
efficacia dell’atto rituale venne successivamente
identificato con la legge dell’universo, operante
soprattutto nell’ambito dell’attività umana
kārma
dr. gino martorelli 145
Saṃsāra, composto sanscrito le cui parti sono:
Saṃ = con, insieme con
Sāra = corsa, movimento, estensione
Saṃsāra
dr. gino martorelli 146
Theravada (sthaviravada) “Insegnamento degli Anziani ”
Deriva dal Vibhajjavada che emerse dal gruppo Sthavira al tempo del
Terzo Concilio Buddhista (circa 250 AC), durante il regno del Re Ashoka.
Theravada
dr. gino martorelli 147
Il Theravada promuove la dottrina del Vibhajjavada, letteralmente
“l’Insegnamento dell’Analisi”.
Questa dottrina promuove lo sviluppo dalla esperienza diretta del praticante
unita all’analisi attenta dei fattori di generazione del nostro essere-nel-
mondo e alla ragione – alla fiducia verificata - piuttosto che dalla fede cieca in
prinicipi astratti ed assoluti.
Theravada
dr. gino martorelli 148
Secondo la Tradizione è fondamentale seguire consigli ed indicazioni di
saggi e maestri (amici del cuore), coloro i quali sono avanti nella pratica.
Insieme alla valutazione delle proprie esperienze queste sono le due
modalità principali per valutare i progressi maturati nella pratica
(Bhāvana).
Theravada
dr. gino martorelli 149
Le scritture Theravada, il Canone in lingua Pali, sono dette Tripitaka (tre canestri) :
Vinaya Pitaka [regole di condotta monastiche]
Sutta Pitaka [la storia e gli insegnamenti del Buddha]
Abhidhamma Pitaka [insegnamenti filosofici, psicologici e metafisici]
Alle tre raccolte corrispondono i Tre Addestramenti o aspetti del sentiero:
Sīla etica
Samādhi addestramento meditativo
Paññā conoscenza o saggezza
Tripitaka
dr. gino martorelli 150
I primi testi vennero scritti nel primo secolo avanti cristo, essendo tradizione di
quei tempi trasmettere gli insegnamenti in modo orale.
La porzione dei Sutta e del Vinaya del Tripitaka mostra una sovrapposizione
considerevole con l’insieme dei testi usati dalle scuole non-theravada che vanno
a formare il Canone Cinese e Tibetano.
Nel V° Sec. dopo Cristo fu Buddhaghosha a scrivere il primo commentario al
Canone Pali, il Visuddhimagga (Sentiero della Purificazione).
Tripitaka
dr. gino martorelli 151
Vipassana significa vedere non soltanto i fenomeni mentali ed i loro contenuti
come impermanenti e insostanziali, ma tutti i cinque aggregati dell’esistenza
condizionata come impermanenti e insostanziali, nella consapevolezza della
vacuità di ogni cosa.
Cinque aggregati dell’esistenza condizionata:
Rūpa forma (terra, fuoco, aria, acqua …)
Vedanā sensazione
Saññā percezione
Saṅkhāra coefficienti (insieme di ciò che è compiuto con corpo, parola, mente)
Viññāna coscienza
Vipassana
dr. gino martorelli 152
E’ questa la consapevolezza a cui tende la pratica buddhista di satipatthana,
l’attezione al momento presente è solo uno dei fattori da coltivare, tra diversi
altri, per giungere alla chiara visione dei tre aspetti della “realtà” :
Dukkha * Insoddisfazione, disagio, sofferenza
Anicca Impermanenza
Anatta Negazione di una esistenza inerente ed indipendente
*
Duḥkha = non facile, non confortevole, difficoltoso, pena, agitazione, difficoltà …
Kha = organo di senso
Du = (dunoti, duyati) bruciato, essere consumato con calore interno
Vipassana
dr. gino martorelli 153
1. duḥkha-satya Verità della sofferenza (insoddisfazione, dolore)
2. samudaya-satya Verità dell'origine della sofferenza
3. nirodha-satya Verità della cessazione della sofferenza
4. mārga-satya Verità della via che porta alla cessazione del dolore
Le Quattro Nobili Verità Sulla Sofferenza
dr. gino martorelli 154
1. La sofferenza va riconosciuta e compresa (nelle sue cause)
2. La causa della sofferenza va abbandonata
3. Il cammino (che porta alla cessazione delle cause) va sviluppato
4. La cessazione va realizzata
Quattro Nobili Verità
I tre Aspetti
dr. gino martorelli 155
Ottuplice Sentiero
« E cosa è mai, o monaci, questo sentiero di mezzo
realizzato dal Tathāgata che produce la visione e la
gnosi, e che guida alla calma, alla perfetta conoscenza,
al perfetto risveglio, al nibbāna ?
Esso è il Nobile ottuplice sentiero, ovvero la retta
parola, la retta azione, il retto modo di vivere, il retto
sforzo, la retta presenza mentale, la retta
concentrazione, la retta visione, la retta intenzione. »
Buddha Shakyamuni Dhammacakkappavattana Sutta, Saṃyutta-nikāya, 56,11.
dr. gino martorelli 156
1. Samyag-vāc Retta Parola
2. Samyak-karma-anta Retta Azione (retto fine-obiettivo dell’azione)
3. Samyag-ājiva Retti mezzi di sussistenza
4. Samyag-vīrya Retto Sforzo
5. Samyak-smṛti Retta Consapevolezza
6. Samyak-samādhi Retta Concentrazione
7. Samyag-dṛṣṭi Retta Visione (prospettiva)
8. Samyak-saṃkalpa Retta Intenzione (saṃ - √ kḷp)
Ciascun fattore è considerato “retto” quando è in relazione con (include) tutti gli altri
Ottuplice Sentiero
aṣṭāṅgamārga
adhiśīlam
adhicittaṃśikṣā
prajñā-śikṣā
dr. gino martorelli 157
1. Benevolenza Mettā (maitrī)
2. Compassione Karuṇā
3. Gioia compartecipe Muditā
4. Equanimità Upekkhā (upekṣā)
Le quattro “dimore divine”
Brahmavihāra
Retta intenzione
1. Retta Visione
2. Retta Intenzione
Retta Comprensione Non attaccamento / Lasciare andare
Della sofferenza e delle sue cause
Benevolenza
Compassione
Gioia compar.
Equanimità
Attraverso la meditazione si realizza
dr. gino martorelli 158
ती यसमु पाद
Pratītya - samutpāda
√prati + √i + tya + saṃ + ud + pāda
√prati = (pref. Verb. e Nom.) verso, vicino, di nuovo, riguardo a, contro, in opposizione
√i = (vb. 1 cl.) andare, circolare, avanzare, ritornare, fuggire
tya = in sanscrito forma il gerundio nei verbi che presentano un prefisso
saṃ = nei composti può indicare: completamente, insieme, tutto, del tutto
√ud = (part. pref. verb. e nom.) superiorità, potere, separazione, sopra, verso l'alto, via da
Pāda = √pad (vb. 1 cl.) andare, ricorrere, cadere giù, partecipare, piede, passo
Pratītya-samutpāda
(pali: paticcasamuppāda)
dr. gino martorelli 159
ती यसमु पाद
Pratītya - samutpāda
√prati + √i + tya + saṃ + ud + pāda
La traduzione più corretta del composto indica un processo, un evento:
“ Andando ripetutamente, tornando (a manifestarsi e a celarsi) ogni volta ”
Pratītya-samutpāda
(pali: paticcasamuppāda)
dr. gino martorelli 160
ती यसमु पाद
Pratītya - samutpāda
“ Andando ripetutamente, tornando (a manifestarsi e a celarsi) ogni volta ”
L'Ereignis, evento-appropriazione, nel suo aver luogo ogni volta, fa si che nulla sia
dato e definito una volta per tutte.
Evento-appropriazione: realizzare, ogni volta, l'Aperto, in rapporto alle possibilità
offerte dal nostro tempo.
Pratītya-samutpāda
(pali: paticcasamuppāda)
dr. gino martorelli 161
ती यसमु पाद
Pratītya - samutpāda
“ Andando ripetutamente, tornando (a manifestarsi e a celarsi) ogni volta ”
Situarsi, ogni volta, al di là dell'orizzonte dato dall'unicità, dalla privatezza e dalla
continuità.
Evento-appropriazione, come in un lampo, autentica unità di sé stesso che si
rinnova nella deflagrazione di ogni istante.
Pratītya-samutpāda
(pali: paticcasamuppāda)
dr. gino martorelli 162
1) avidyā (pāli: avijjā) ignoranza, mancanza di comprensione della verità
2) saṃskāra (pāli: saṃkhāra) insieme delle formazioni o coefficienti karmici
3) vijñāna (pāli: viññāṇa) coscienza, comprende la consapevolezza delle sensazioni e l’attività mentale
4) nāma-rūpa (sanscrito e pāli) nome e forma, l'aspetto psicofisico
5) ṣaḍāyatana (pāli: saḷāyatanaṃ) le sei basi dei sensi (occhi, orecchie, naso, lingua, corpo e mente)
6) sparśa (pāli: phassa), il contatto tra i sensi e la coscienza sensoriale
7) vedanā (sanscrito e pāli), la sensazione
8) tṛṣṇā (pāli: taṇhā) brama, sete
9) upādāna (sanscrito e pāli) attaccamento
10) bhava (sanscrito e pāli), l'essere, il divenire
11) jāti (sanscrito e pāli) nascita
12) jarāmarana (pāli: jarāmaraṇaṃ) vecchiaia e morte
Pratītya-samutpāda
Gli anelli o fattori
dr. gino martorelli 163
avidyā
(ignoranza)
saṃskāra
(tendenze mentali)
vijñāna
(coscienza)
nāma-rūpa
(nome e forma)
ṣaḍāyatana
(sei basi sensoriali)
sparśa
(contatto)
Vedanā
(sensazione)
tṛṣṇā
(sete, desiderio)
Upādāna
(attaccamento)
Bhava
(divenire)
jāti
(nascita)
Jarāmarana
(invecchiamento e morte)
Pratītya-samutpāda
Presenza Mentale
dr. gino martorelli 164
“ L'usura di ogni materia, ivi compresa la materia prima 'uomo', per la produzione
tecnica dell'incondizionata possibilità di produrre tutto, è segretamente
determinata dal vuoto completo in cui l'essente, la materia del reale, è sospeso.
Questo vuoto deve essere riempito. Ma poiché il vuoto dell'essere, specialmente
quando non può essere esperito come tale, non è mai suscettibile di venir
riempito dalla pienezza dell'essente, l'unica via per sottrarvisi è la continua
organizzazione dell'essente in vista della possibilità permanente di un'attività
ordinante in quanto forma dell'assicurazione dell'agire senza scopo.”
M. Heidegger, Oltrepassamento della metafisica, in Saggi e Discorsi - Ed. Mursia, p 62.
Horror vacui
dr. gino martorelli 165
Ciò che la tradizione del Dharma indica è la possibilità di aver accesso e
di sostenere quel “vuoto” a partire dallo spazio, non dallo spazio esteso
ma dall'Aperto (nella tradizione indicato con il Dharmakaya).
dr. gino martorelli 166
Ereignis, “evento-appropriazione” pensato in una modalità che si pone al
di fuori dell'orizzonte dell'essenza e della sostanza tipico del pensare
metafisico.
Ritroviamo qui la vacuità (śūnyatā) come un “niente” – un non ancora,
una possibilità - che non cessa tuttavia di aver luogo.
dr. gino martorelli 167
“ iha śāriputra: rūpaṃ śūnyatā śūnyataiva rūpaṃ; rūpān na pṛthak
śūnyatā śunyatāyā na pṛthag rūpaṃ; yad rūpaṃ sā śūnyatā; ya śūnyatā
tad rūpaṃ. evam eva vedanā saṃjñā saṃskāra vijñānaṃ. “
Qui (deittico, qui in questo luogo!), O Sariputa: la forma è vacuità e la vacuità è
forma; la vacuità non differisce dalla forma, la forma non differisce dalla vacuità;
qualsivoglia cosa sia forma, quella è vacuità; qualsivoglia cosa sia vacuità,
quella è forma, stessa cosa riguarda le sensazioni, le percezioni, le pulsioni e la
coscienza ;
Prajñāpāramitāsūtra
dr. gino martorelli 168
Il vero Sé, mentre si manifesta, nell'aver luogo, ogni volta, si cela, al
tempo stesso, nel suo essere niente, un niente che tuttavia non cessa
di aver luogo, ogni volta, senza alcuna necessità di essere pensato,
come fondamento dell'appropriazione.
L'Ereignis, evento-appropriazione, nel suo aver luogo ogni volta, fa si
che nulla sia dato e definito una volta per tutte.
dr. gino martorelli 169
Alcuni aspetti che la Mindfulness può facilitare nella lavoro di psicoterapia:
1. scoprire e sostenere l'apertura che ciscuno di noi è in rapporto alle possibilità
offerte dal nostro tempo
2. consentire e facilitare un accesso diretto alla esperienza (agire e sentire) e
al preriflessivo
3. consentire e facilitare la riconfigurazione maggiormente identitaria delle
esperienze vissute
4. facilitare e sviluppare nel tempo un diverso modo di sostenere e farsi carico
della vita che co-generiamo
Mindfulness integrata nella psicoterapia

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Mindfulness e Tradizioni Meditative

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  • 2. dr. gino martorelli 2 Mindfulness e Tradizioni Meditative Assenza di teoria
  • 3. dr. gino martorelli 3 Mindfulness e Tradizioni Meditative Eccesso di teoria
  • 4. dr. gino martorelli 4 Mindfulness e Tradizioni Meditative Eccesso di teoria Riduzionismo … piegare l’esperienza ad una realtà costruita; Essere come semplice presenza; atteggiamento oggettivante che annulla l’esperienza in prima persona e l’unicità di ogni esistenza Assenza di teoria Approccio naive … rischio di interpretazioni superficiali basate su pregiudizi e idee personali non supportate dalla ricerca, dalle Tradizioni e da una cultura condivisa Formale Anzeige aprire l’accesso alla esperienza della meditazione e al sapere che essa dischiude portare alla luce le strutture della esperienza così come si genera universalizzare l’esperienza effettiva senza oggettivarla
  • 5. dr. gino martorelli 5 Esperienza della vita nella sua attuazione Attenersi a ciò che si offre, così come si dà, all’esperienza Concetti, termini e metodi delle Tradizioni Meditative rinviano sempre ad una attuazione, alla esperienza personale, alla fatticità della vita – faktisches Leben – Mindfulness e Tradizioni Meditative
  • 6. dr. gino martorelli 6 Meditazione I want to be an alpinist, sir … what do I need ? … First, a mountain ! Scritta apparsa su un muro del CERN - Ginevra … un po’ di pratica
  • 7. dr. gino martorelli 7 Meditazione Tra la concentrazione e la contemplazione
  • 8. dr. gino martorelli 8 Non esiste un termine, nelle lingue sanscrita e pali, che traduca direttamente ciò che noi intendiamo per Meditazione Nella Tradizione si usano termini diversi, in relazione a contesti e pratiche introdotte quali mezzi abili per realizzare delle esperienze Meditazione Alcuni esempi dal sanscrito Dhyāna Samādhi Bhāvanā
  • 9. dr. gino martorelli 9 Meditazione Dhyāna - Samādhi - Bhāvanā यान Dhyāna - झान Jhāna in pali Il termine (dizionario Sanscrito-Italiano Saverio Sani, ed. UTET, ma anche nel Monier Williams Sanskrit-English Dictionary) si forma a partire dalla radice: √dhī = (sf) pensiero, riflessione, pensiero religioso, devozione, comprensione, saggezza dhyai = (vb. prima classe da cui abbiamo dhyāyati) pensare a, immaginare, contemplare, ricordare, meditare su, richiamare alla mente, rammentare, essere pensoso. Da dhyā "meditare", forma secondaria della radice √dhī, derivò la parola dhyāna "meditazione", adottata dai sistemi filosofico-religiosi orientali, incentrati prevalentemente sulla meditazione buddhista.
  • 10. dr. gino martorelli 10 Meditazione – Dhyāna (√dhī) Gāyatrī Mantra Oṃ Terra (bhūḥ), Spazio (intermedio), Cielo Quel desiderabile/eccellente (váreṇyaṃ) Sole (savitúḥ) Splendore divino (gen. Deva = Devasya) meditiamo (√dhī) Le nostre menti (dhíyaḥ) Egli (yaḥ) ispiri (pracud prachodáyāt) Oṃ bhūr bhuvaḥ svaḥ tát savitúr váreṇyaṃ bhárgo devásya dhīmahi dhíyo yó naḥ prachodáyāt Oṃ Ovunque nei tre mondi Meditiamo quell’eccellente fulgore del Divino Che Egli ispiri le nostre menti Ṛgveda – III.62.10
  • 11. dr. gino martorelli 11 Meditazione – Dhyāna √dhī come bīja-mantra
  • 12. dr. gino martorelli 12 यान Dhyāna झान Jhāna in lingua Pali Sono contemplati quattro stadi di stabilizzazione meditativa chiamati i “quattro Dhyāna” (o Jhāna) della forma pura (dhyanarupyah), questi sono poi seguiti da altri quattro Dhyāna del senza forma. Vi sono quindi 8 stadi di Dhyāna (o Jhāna). Si accede ai diversi livelli “meditativi” attraverso la pratica della ānāpānasati o concentazione sul respiro. Meditazione Dhyāna - Samādhi - Bhāvanā
  • 13. dr. gino martorelli 13 समािध Samādhi saṃ (insieme) + ā (vicino, verso) + dha (porre, mettere) Samādhi raccogliere (l’attenzione) verso un oggetto Meditazione Dhyāna - Samādhi - Bhāvanā
  • 14. dr. gino martorelli 14 भावन Bhāvanā √bhu = essere Bhāvanā come ciò che fa essere Bhāvanā come sviluppo Una vita e una mente Bhāvita è una vita e una mente fatte essere Con lo stesso termie si usa indicare lo sviluppo che segue alla pratica Meditazione Dhyāna - Samādhi - Bhāvanā
  • 15. dr. gino martorelli 15 Jon Kabat-Zinn, biologo molecolare al MIT. Verso la metà del 1960 inizia a praticare yoga e meditazione come percorso di ricerca personale. Ha frequentato e ricevuto insegnamenti presso l’Insight Meditation Society (IMS) di Barre vicini al contesto birmano e alla Tradizione Theravada. Mindfulness Le origini
  • 16. dr. gino martorelli 16 “moment-to-moment, non-judgemental awareness, cultivated by paying attention in a specific way, that is, in the present moment, and as non-reactively, as non-judgementally, and openheartedly as possible. When it is cultivated intentionally, it is sometimes referred to as deliberate mindfulness. When it spontaneously arises, as it tends to do more and more the more it is cultivated intentionally, it is sometimes referred to as effortless mindfulness.“ Mindfulness Nella definizione di Kabat-Zinn Kabat-Zinn, Coming to Our Senses - 2005
  • 17. dr. gino martorelli 17 « Porre l’attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente in modo non giudicante » Kabat-Zinn, 1994 Mindfulness Nella definizione di Kabat-Zinn
  • 18. dr. gino martorelli 18 Mindfulness come una realtà “ortogonale” o “ulteriore” all’esistenza. “ we are initiating nothing less than a rotation in consciousness into another ‘dimension’, orthogonal to conventional reality. Nothing needs to change. It’s just that your world immediately becomes a lot bigger and more real. Everything old looks different because it is now being seen in a new light — an awareness that is no longer confined by the conventional dimensionality and mindset ” Jon Kabat-Zinn Coming to our senses: Healing ourselves and the world through mindfulness. New York, 2005: Hyperion p. 350 Mindfulness Nella definizione di Kabat-Zinn
  • 19. dr. gino martorelli 19 Mindfulness
  • 20. dr. gino martorelli 20 Terapie Cognitive di Seconda Generazione Obiettivo modificare i pensieri disfunzionali (belief) che sottendono le attivazioni e disfunzioni emotive. Terapie Cognitive di Terza Generazione Obiettivo modificare la relazione dell’individuo con gli eventi, i vissuti ed i pensieri, rendendoli condivisibili ed integrabili rispetto ai propri obiettivi e valori. Il focus è portato sulla modificazione della funzione giocata dagli eventi psicologici vissuti (Linehan, 2004) ma l’approccio rimane fortemente fondato sui presupposti del cognitivismo classico, soprattutto nella Acceptance and Commitment Therapy ACT e nella Dialectical Behavior Therapy DBT Terapie Cognitive di Terza Generazione
  • 21. dr. gino martorelli 21 Mindfulness e Terapie di Terza Generazione La Mindfulness è una metodologia di intervento che, nell’ambito dell’approccio cognitivo-comportamentale, fa parte delle terapie di terza generazione : Mindfulness-Based stress Reduction (MBSR) Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT) Acceptance and Commitment Therapy (ACT) Dialectical Behavior Therapy (DBT) Functional Analytic Psychotherapy (FAP) Integrative Behavioral Couple Therapy (IBCT)  modelli basati sull’acceptance  modelli basati sulla mindfulness
  • 22. dr. gino martorelli 22 Nel 1979 con il sostegno del primario di Medicina Interna del Medical Center dell'Università di Worcester (Boston – Massachusetts) fonda la prima “ Clinica per la riduzione dello stress ” Mindfulness Le attività della clinica, inizialmente rivolte a medici e operatori sanitari, si fondano su una rielaborazione, in termini terapeutici, della pratica Satipatthana della Tradizione Buddista Theravada.
  • 23. dr. gino martorelli 23 Mette a punto un protocollo che chiamerà Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR) orientato alla terapia di stress, ansia e dolore cronico Mindfulness Struttura Durata 8 settimane Incontri 2h o 3h una volta a settimana Gruppi 15 / 25 persone max Homework 45’ al giorno per 6 giorni a settimana
  • 24. dr. gino martorelli 24 Meditazione formale (seduta) Sviluppo della consapevolezza del respiro Sviluppo della consapevolezza nel caminare Movimenti consapevoli (Tai-Chi, Qigong, Yoga …) Body Scan (Kabat–Zinn dallo Yoga) Sviluppo della consapevolezza nel mangiare (Thich Nhat Hanh) Meditazione informale (attività quotidiane, homework) Estensione della pratica: pause brevi di consapevolezza sul respiro Mindfulness Elementi essenziali della pratica
  • 25. dr. gino martorelli 25 NonNon reattivitàreattività OsservazioneOsservazione non giudicante di:non giudicante di: -- sensazionisensazioni -- percezionipercezioni -- pensieripensieri -- emozioniemozioni ConsapevolezzaConsapevolezza delledelle azioniazioni che seguono aiche seguono ai pensieripensieri e allee alle emozioniemozioni FocalizzazioneFocalizzazione susu processiprocessi ee motivazionimotivazioni che sottendono l’esperienzache sottendono l’esperienza Mindfulness Aspetti principali
  • 26. dr. gino martorelli 26 Jon Kabat-Zinn, attraverso il MBSR invita a coltivare sette atteggiamenti Non giudizio Pazienza Mente del principiante Fiducia Non cercare risultati Accettazione Lasciare andare Impegno nella pratica Visione di ciò che si desidera per se stessi Mindfulness Atteggiamenti da coltivare
  • 27. dr. gino martorelli 27 Mindfulness Esempio di istruzioni From: Mindfulness and Psychotherapy - Focus. 2010;8(1):19-24
  • 28. dr. gino martorelli 28 Mindfulness Posizioni nella pratica formale (seduta)
  • 29. dr. gino martorelli 29 Mindfulness Posizione stabile nella pratica formale (seduta) AABB CC Inx Exp Tre punti di appoggio: perineo + ginocchio sn + ginocchio dx Schiena dritta, ciascun punto deve scaricare a terra le linee di forza del peso
  • 30. dr. gino martorelli 30 Mindfulness Posizioni nella pratica formale (seduta) Inx Exp
  • 31. dr. gino martorelli 31 1995 nasce il “Center for Mindfulness in Medicine, Healthcare and Society” Scopi del Centro: “ … integration of mindfulness meditation and other mindfulness-based approaches in mainstream medicine and healthcare through patient care, research, academic medical and professional education, and into the broader society through diverse outreach and public service initiatives.” Mindfulness http://www.integrativepractitioner.com/article_ektid452.aspx University of Massachusetts Center for Mindfulness in Medicine, Healthcare, and Society
  • 32. dr. gino martorelli 32 Negli anni il centro diffonde il protocollo MBSR : nelle scuole a fini educativi, nelle carceri per la riabilitazione dei detenuti, nelle aziende per la riduzione dello stress negli ambienti militari Mindfulness
  • 33. dr. gino martorelli 33 Interventi basati sulla Mindfulness MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) Kabat-Zinn (1979, 1990) • Contesto: stress, ansia, fibromyalgia, dolori cronici • Gruppi: 15-25 persone • Durata: 2-3 ore per 8-10 settimane • Esercizi: 45’ al giorno per 6 giorni a settimana
  • 34. dr. gino martorelli 34 Interventi basati sulla Mindfulness MBCT (Mindfulness Based Cognitive Therapy) Teasdale, Segal & Williams (1995) • MBSR + elementi di Terapia Cognitiva • Contesto: prevenzione del relapse nella depressione
  • 35. dr. gino martorelli 35 Interventi che includono la Mindfulness Acceptance and Commitment Therapy (ACT) Prospettiva: è quella offerta dal contestualismo funzionale. Comportamento: è concepito governato da regole ed influenzato dalla compiuta o incompiuta corrispondenza tra regole (beliefs) e contingenze naturali (reti di stimoli e non di significati !!). Eventi psicologici: azioni in corso di una persona che interagisce con contesti definiti storicamente e situazionalmente. Il significato di un evento è definito dal suo contesto ed ha come obiettivo la previsione e l’influenzamento efficace degli eventi nel modo.
  • 36. dr. gino martorelli 36 Rigidità psicologica (comportamentale) emergente da 6 processi : 1. Perdita di contatto con il momento presente - ruminazioni sul passato - anticipazioni sul futuro 2. Evitamento 3. Fusione cognitiva - comportamento guidato da beliefs disfunzionali, regole e reti verbali rigide 4. Sé concettualizzato 5. Mancanza di chiarezza circa valori ed obiettivi 6. Inazione o mancanza di impegno Interventi che includono la Mindfulness Acceptance and Commitment Therapy (ACT)
  • 37. dr. gino martorelli 37 Flessibilità psicologica (comportamentale) cercata attraverso 6 processi: 1. Contatto con il momento presente 2. Accettazione 3. Defusione 4. Sé come contesto 5. Valori 6. Impegno nell’azione (esposizione) Lavoro terapeutico: cambiamento della funzione degli eventi più che della loro forma. Facilitare l’esperienza di qualsiasi evento interno (pensieri, emozioni, sensazioni) ed agire in accordo ai propri valori.  Mindfulness Interventi che includono la Mindfulness Acceptance and Commitment Therapy (ACT)
  • 38. dr. gino martorelli 38 Interventi che includono la Mindfulness DBT - Dialectal Behavior Therapy (Linehan, 1993) La DBT è stata sviluppata da Marsha M. Linehan, professore di Psicologia Clinica alla Washington University di Seattle (USA) Trattamento di tipo cognitivo-comportamentale originariamente sviluppato per soggetti a grave rischio suicidario. In seguito è stato applicato a persone con disturbo borderline di personalità e disturbi del comportamento alimentare.
  • 39. dr. gino martorelli 39 Postulato : ad ogni tesi (comportamento o beliefs) si contrappone una verità apparentemente contradditoria o antitesi. Obiettivo : facilitare una sintesi tra accettazione e cambiamento attraverso il ricorso alla filosofia dialettica Terapia : accettazione tramite esercizi mindfulness, cambiamento attraverso tutto il repertorio di tecniche classiche della terapia cognitivo comportamentale. Interventi che includono la Mindfulness DBT - Dialectal Behavior Therapy (Linehan, 1993)
  • 40. dr. gino martorelli 40 Trattamento per pazienti « borderline » Comportamenti come tentativi inadeguati di gestire relazioni e contesti Esercizi di Mindfulness (accettazione) Nessuna prescrizione standard di frequenza o durata Gruppi settimanali durante 1 anno Interventi che includono la Mindfulness DBT - Dialectal Behavior Therapy (Linehan, 1993)
  • 41. dr. gino martorelli 41 Interventi che includono la mindfulness DBT - Dialectal Behavior Therapy (Linehan, 1993) Applicazini principali : Disturbo borderline di personalità (ridurre i comportamenti suicidari) Ricoveri in ambiente psichiatrico Abbandono delle cure Abuso di sostanze Disregolazione emozionale Difficoltà interpersonali
  • 42. dr. gino martorelli 42 Interventi che includono la mindfulness Dialectal Behavior Therapy (Linehan, 1993) In seguito la DBT è stata adattata ad altre condizioni psicopatologiche in cui la disregolazione emozionale gioca un ruolo importante quali: Dipendenza da sostanze e da alcol Disturbi del comportamento alimentare (bulimia, binge eating) Suicidio nell'adolescenza Depressione nell'anziano
  • 43. dr. gino martorelli 43 Aspetti sociali della Mindfulness Le ragioni del progressivo interesse dell’occidente, insieme alle moderne discipline mediche e psicologiche, per le tradizioni meditative orientali vanno lette alla luce della profonda crisi dei suoi stessi fondamenti.
  • 44. dr. gino martorelli 44 Aspetti sociali della Mindfulness Il sogno e la promessa di un futuro migliore proclamata dal Manifesto futurista di Martinetti è stata quasi totalmente dissolta dalle trasformazioni culturali, organizzative e materiali delle nostre società occidentali. Il futuro sembra aver perso la sua capacità di orientare. La crisi di un modello culturale e sociale ha finito per travolgere gli stili di vita, il modo di sentirsi vivere e la stessa salute delle persone.
  • 45. dr. gino martorelli 45 Aspetti sociali della Mindfulness
  • 46. dr. gino martorelli 46 "Being in the here and now is the hardest thing for human being to do, but the payoff is enormous because your performance in that moment, your appreciation in that moment, or your execution of something in that moment is all going to depend on whether you are here or not here." Jon Kabat-Zinn during the introduction of a mindfulness workshop tour at Camp Zama Aspetti sociali della Mindfulness Payoff, Performance, Execution …
  • 47. dr. gino martorelli 47 Aspetti sociali della Mindfulness Alcune risposte fornite dall’occidente in questa nuova condizione di esistenza: 1. Ha impoverito ulteriormente le proprie capacità di pensare l’Essere attraverso la metafisica della presenza e l’esasperazione della impostazione razionalista 2. Ha per altri versi cercato di aprire un dialogo con le culture e le tradizioni orientali nella speranza di razionalizzare ed ottimizzare metodi e processi di trasformazione che, sradicati dal loro contesto linguistico, culturale e religioso tornano spesso svuotati di ogni autentico riferimento alla vita
  • 48. dr. gino martorelli 48 Aspetti sociali della Mindfulness
  • 49. dr. gino martorelli 49 Mindfulness La terapia cognitivo-comportamentale è guidata dai criteri delle Empirically Supported Therapies (EST), criteri orientati a dimostrare l’efficacia di metodi e trattamenti attraverso trial controllati e randomizzati in relazione ad un’ampia varietà di disturbi. Gli approcci di Terza Generazione, sia quelli centrati sulla Mindfulness sia quelli centrati sulla Acceptance, hanno mantenuto il riferimento ai criteri EST con il conseguente programma di ricerca sui correlati.
  • 50. dr. gino martorelli 50 Mindfulness Evoluzione delle ricerche e delle pubblicazioni 1980 - 2013
  • 53. dr. gino martorelli 53 Mindful Attention Training
  • 54. dr. gino martorelli 54 Cognitively-Based Compassion Training
  • 55. dr. gino martorelli 55 Health Discussion Control Intervention
  • 56. dr. gino martorelli 56 Risultati della ricerca
  • 57. dr. gino martorelli 57 Nei pazienti in remissione con una esperienza di 2 o 3 episodi di disturbo depressivo maggiore (EDM), una variazione modereata e transitoria dell’umore riattiva e rinforza patterns cognitivi, emozioni e sensazioni fisiche presenti durante l’EDM con la conseguente ricaduta. MBCT Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore
  • 58. dr. gino martorelli 58 Obbiettivo della MBCT Modificare l’atteggiamento nei confronti delle cognizioni, delle emozioni e delle sensazioni fisiche in modo tale che lo stato di tristezza transitoria, accettato ed integrato, non riattivi il pattern di pensieri, emozioni e sensazioni tipiche di un DDM portando a una ricaduta. MBCT Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore
  • 59. dr. gino martorelli 59 8 sedute 2h alla settimana + follow-up 4 sedute Esercizi giornalieri a casa (1h) Pazienti in remissione (gruppi fino a 12 persone) Pratica formale della consapevolezza Meditazione formale (seduti) Body Scan Stretching -Yoga Consapevolezza portata sul respiro, sensazioni, suoni, pensieri Pratica informale 3 mnt di consapevolezza sul respiro Consapevolezza portata sulle attività quotidiane Protocollo MBCT Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore
  • 60. dr. gino martorelli 60 MBCT Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore - Metanalysis
  • 61. dr. gino martorelli 61 MBCT Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore - Metanalysis J. Piet, E. Hougaard / Clinical Psychology Review 31 (2011) 1032–1040 Comparison of risk of relapse between MBCT and Controls
  • 62. dr. gino martorelli 62 MBCT Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore - Metanalysis J. Piet, E. Hougaard / Clinical Psychology Review 31 (2011) 1032–1040 Comparison of risk of relapse between MBCT and Controls Participants with three or more previous episodes of major depression EMD
  • 63. dr. gino martorelli 63 MBCT Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore - Metanalysis Comparison of risk of relapse between MBCT and m-ADM MBCT = Mindfulness-based cognitive therapy m-ADM = maintenance Anti Depressant Medication J. Piet, E. Hougaard / Clinical Psychology Review 31 (2011) 1032–1040
  • 64. dr. gino martorelli 64 MBCT - Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore
  • 65. dr. gino martorelli 65 MBCT Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore Survival (non-relapse/non-recurrence) curves comparing relapse/recurrence to major depression (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders 4th ed.; APA, 1994) for MBCT+TAU and TAU groups (per-protocol sample, n=55).
  • 66. dr. gino martorelli 66 MBCT Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore Proportions of patients who survived without relapse during follow-up in those with high and low Childhood Trauma Questionnaire (CTQ) scores. MBCT mindfulness-based cognitive therapy plus TAU; CPE cognitive psychological education plus TAU; TAU treatment as usual. MBCT CPE TAU
  • 67. dr. gino martorelli 67 MBCT Prevenzione del Relapse nel Disturbo Depressivo Maggiore
  • 68. dr. gino martorelli 68 Mindfulness Regolazione Emozionale - ACC e mPFC “ In summary, the present study shows that meditators have stronger activation in the rostral ACC during mindfulness of breathing, compared to controls. This group difference is attributed to stronger processing of distracting events in meditators. Furthermore, meditators showed stronger activation in the dorsal MPFC than controls, suggesting that meditators are more engaged in emotional processing during meditation. Mindfulness training leads to increased activation of structures known to be relevant for attention and emotion regulation. ”
  • 69. dr. gino martorelli 69 Modula la risposta allo stress ed è iperfunzionante nella depressione e nell’ansia croniche. Si attiva a seguito di un evento significativo, a cui segue un aumentato rilascio di CRH (cortico-releasing hormone) a livello ipotalamico, che aumenta la liberazione di ACTH (adreno-corticotropic hormone) ipofisario, che, a cascata, stimola il surrene a rilasciare vasopressina (AVP) e cortisolo. L’HPA esercita una complessa azione di modulazione sui circuiti autonomici e su quelli immunitari e neurotrasmettitoriali/eccitossici a livello del sistema nervoso centrale (SNC). L‘asse Ipotalamo-Ipofisi-Surrene (HPA) della Depressione
  • 70. dr. gino martorelli 70 L’incrementato rilascio di CRH attiva una cascata di risposte autonomiche e metaboliche che sono correlate clinicamente al quadro ansioso e depressivo: ad esempio una attivazione autonomica di tipo ipersimpaticotonico; l’aumento dei livelli di glicemia; la riduzione dell’appetito e della libido. L’aumentato rilascio di vasopressina contribuisce al rinforzo della reazione da stress, e quindi dei sintomi ansiosi. Iperfunzione dell’asse HPA
  • 71. dr. gino martorelli 71 L’aumentato rilascio di cortisolo favorisce l’insorgenza di disturbi affettivi, disturbi cognitivi, riduce la neurogenesi e, in condizioni di stress cronico, si correla alla comparsa di una sindrome metabolica. Il cortisolo determina inoltre l’aumento del rilascio di citochine pro- infiammatorie che entrano in gioco sia nel potenziare i meccanismi depressogeni, sia quelli algogeni. Iperfunzione dell’asse HPA
  • 72. dr. gino martorelli 72 MBSR - MBCT Riduzione del livello di cortisolo
  • 73. dr. gino martorelli 73 Il tema cognitivo resta da spiegare: da dove viene l’ alterazione cognitiva? La sofferenza è un aspetto importante della tristezza. I cognitivisti, studiando la tristezza nel contesto della depressione, si sono particolarmente concentrati sul focus inward. La condizione depressiva viene vista come una condizione in cui l’individuo tende a manifestare uno stile attributivo interno, le ruminazioni vengono riferite a questo stile attributivo. Sulla Tristezza Terapia : centrata sulla modifica dello stile cognitivo attraverso la modificazione dei pensieri (dysfunctional beliefs) che accompagnano e guidano l’esperienza.
  • 74. dr. gino martorelli 74 … Ma quelle parole: «La signorina Albertine se ne è andata» avevano provocato nel mio cuore una sofferenza tale che sentivo di non poter resistere più a lungo. Così, quel che avevo creduto non fosse nulla per me, era semplicemente tutta la mia vita. Come ci conosciamo male! Bisognava far cessare immediatamente la mia sofferenza; tenero verso me stesso come lo era stata mia madre verso la nonna morente, mi dicevo, con la stessa buona volontà che si dimostra nel non lasciar soffrire chi si ama: «Abbi un attimo di pazienza, ti troveremo un rimedio, stai tranquillo, non ti lasceremo soffrire così». Per porli sulla mia ferita aperta, il mio istinto di conservazione cercò in un ordine di idee di tal genere i primi calmanti: «tutto questo non ha alcuna importanza perché la farò tornare subito. Rifletterò sui mezzi, ma in ogni modo lei sarà qui stasera. Perciò, inutile tormentarmi». «Tutto questo non ha alcuna importanza» … Marcel Proust ALBERTINE SCOMPARSA Primo Capitolo Sesto volume de "Alla ricerca del tempo perduto" Sulla Tristezza
  • 75. dr. gino martorelli 75 Il dolore fisico è caratterizzato da una componente affettiva (insula e ACC) che rende conto dell’intensità del dolore, e da una componente sensorimotoria (corteccia sensorimotoria primaria) che consente la localizzazione del dolore. Nel dolore sociale si ha una attivazione corticale molto simile a quella del dolore fisico con una focalizzazione sulla fonte che ha generato il dolore [4]. Nelle condizioni di lutto e perdita irreversibile, non potendo agire efficacemente sulla causa, si cerca di alleviare lo stato doloroso attraverso un’attivazione delle risorse cognitive, si cerca cioè di cambiare la cognizione della importanza della persona o della situazione perduta rispetto al proprio sentirsi stabilmente situati. [4] MacDonald, Geoff, and Mark R. Leary (2005) "Why Does Social Exclusion Hurt? The Relationship between Social and Physical Pain," Psychological Bulletin 131 (2): 202–223. Eisenberger N.I., Lieberman M.D., Williams K.D., Does Rejection Hurt? An fMRI Study of Social Exclusion, Science VOL 302 10 OCTOBER 2003 Eisenberger N.I., Lieberman M.D., Why rejection hurts: a common neural alarm system for physical and social pain, Trends in Cognitive Sciences Vol.8 No.7 July 2004 Sulla Tristezza
  • 76. dr. gino martorelli 76 L’alterazione della cognizione, nella tristezza profonda, nella perdita e nel lutto, è un aspetto secondario dovuto a una attivazione emozionale che genera la cognizione come apertura, come tendenza all’azione. Nella perdita irreversibile, non essendo possibile cambiare lo stato o la causa che ha generato la perdita e la relativa emozione, l’unica azione possibile è il reframe della situazione, un cambiamento della posizione esistenziale rispetto alla persona o alla situazione perduta. La ruminazione e l’aumento dello stato di focalizzazione interna, se gestiti in modo appropriato, possono offrire anche una opportunità di cambiamento nella comprensione personale e favorire dunque un lavoro di disengagement. Sulla Tristezza
  • 77. dr. gino martorelli 77 Due studi sperimentali di Eisenberger mostrano come nel corso della esclusione sociale si attivano substrati neurali implicati nella sofferenza fisica. Sulla Tristezza
  • 78. dr. gino martorelli 78 Sulla Tristezza
  • 79. dr. gino martorelli 79 Si evidenzia unaSi evidenzia una elevata correlazioneelevata correlazione tra il livello ditra il livello di rabbia/frustrazionerabbia/frustrazione inin seguito alla esclusione dal gioco eseguito alla esclusione dal gioco e l’l’attivazioneattivazione dell’dell’ACCACC (A24 e A32).(A24 e A32). Le stesse aree si attivano nelLe stesse aree si attivano nel luttolutto,, nellanella depressionedepressione, nella, nella separazioneseparazione e nele nel distressdistress del bambino allontanatodel bambino allontanato daldal caregivercaregiver.. Sulla Tristezza
  • 80. dr. gino martorelli 80 Sulla Tristezza
  • 81. dr. gino martorelli 81 Dall'analisi delle informazioni contenute nel Database sugli omicidi dolosi sono 340 i casi di omicidio-suicidio registrati tra il 2000 e il 2008, che hanno prodotto, compresi gli autori, quasi 1000 vittime. Ogni 10 giorni un padre, un marito (l’autore è nel 93% dei casi un uomo) pianifica il proprio “suicidio allargato”, trascinando con sé la coniuge o la partner (complessivamente 53% dei casi), uno o più figli (19% dei casi) o altri familiari. [ Http://www.eures.it/dettaglio_ricerca.php?id=72 ] Sulla Tristezza
  • 82. dr. gino martorelli 82 C’è una sovrapposizione di alcune aree corticali attivate tra le emozioni di base tristezza e rabbia[3]. Le aree sono l’ACC e il lobo temporale di destra. La ACC è sempre attiva nelle situazioni di conflitto. [3] Blair, R. J. R., Morris, J. S., Frith, C. D., Perrett, D. I., & Dolan, R. J.. (1999). "Dissociable neural responses to facial expressions of sadness and anger" Questa situazione è inusuale per le emozioni di base poiché in genere, una volta attivate, richiedono un certo lasso di tempo per essere disattivate ed elicitare una emozione diversa. Sulla Tristezza
  • 83. dr. gino martorelli 83 L’oscillazione improvvisa dalla tristezza alla rabbia si riflette nella sovrapposizione delle aree corticali sottese alle due emozioni di base. AreaArea InstabileInstabile Stabilità Stabilità Relativa Relativa PiantoPianto DisperazioneDisperazione ReazioneReazione ViolentaViolenta Rabbia Rabbia Tristezza Tristezza SentireSentire AgireAgire OscillazioneOscillazione TristezzaTristezza--RabbiaRabbia Sulla Tristezza
  • 84. dr. gino martorelli 84 Il lavoro di disengagement, che segue e accompagna la focalizzazione interna, è favorito da un radicale cambiamento nel modo in cui la persona che soffre dischiude il suo tempo. L’intensità della focalizzazione interna comporta un vivere nel tempo in modo più rallentato. Questo rallentamento apre la possibilità di cogliere in modo più ricco e puntuale gli elementi della propria esperienza e del contesto di riferimento. L’azione ci porta sempre in contatto con l’Altro e con il mondo. L’inazione, il ritiro, l’esclusione e la chiusura al contesto, tipica di chi soffre di depressione o di tristezza dovuta alla perdita, è strettamente legata alla focalizzazione interna e al cambiamento di prospettiva sul tempo generato. Sulla Tristezza
  • 85. dr. gino martorelli 85 Soffermarsi sulla storia personale per ricomporla e renderla comprensibile in un reframe apre delle possibilità di superamento della tristezza. La ricomposizione consente, in modo simile a quanto accade nei romanzi o nei film, di riconsiderare tutti gli episodi particolari di una storia per renderli congruenti e coerenti con una fine, consente dunque di recuperare il senso di una fine o di una perdita. Sulla Tristezza
  • 86. dr. gino martorelli 86 1. Accettare e riconoscere un senso a tutto ciò che accade a livello preriflessivo, far emergere l’emozione, il reale sentire, svincolandolo dalle spiegazioni cognitive che rischiano di ostacolare fortemente i processi di appropriazione e di regolazione 2. Mettere a fuoco il modo personale di arrivare alla stabilità di sé, comprendere quindi il ruolo giocato dagli eventi vissuti nel sentirsi stabilmente situati 3. Riaprire una nuova prospettiva verso un futuro momentaneamente adombrato dalla sofferenza e dalla ricerca di un contesto passato non più recuperabile Sulla Tristezza
  • 87. dr. gino martorelli 87 Dopo il primo movimento di apertura alla dimensione preriflessiva del sentire, attraverso una riconsiderazione del senso del passato, ci si ricolloca nel presente per riaprire un orizzonte di senso verso il futuro. Il punto chiave è fare in modo che la propria esistenza diventi oggetto di riflessione articolando il passato in modo che, da vuota ruminazione, diventi nutrimento per la ri-configurazione di un nuovo orizzonte di vita. La possibilità/capacità di accogliere nella consapevolezza il proprio sentire e l’impiego della cognizione per disancorarsi dalla situazione di sofferenza è fondamentale per dischiudere un nuovo modo di generarsi. Sulla Tristezza
  • 88. dr. gino martorelli 88 MBSR Effetti sui comportamenti di Ruminazione Proportions of patients who survived without relapse during follow-up in those with high and low Childhood Trauma Questionnaire (CTQ) scores. MBCT mindfulness-based cognitive therapy plus TAU; CPE cognitive psychological education plus TAU; TAU treatment as usual.
  • 89. dr. gino martorelli 89 MBSRMBSR Effetti nel trattamento di dolori cronici
  • 90. dr. gino martorelli 90 MBSRMBSR Effetti nel trattamento di dolori cronici
  • 91. dr. gino martorelli 91 MBSR Effetti nel trattamento di dolori cronici
  • 92. dr. gino martorelli 92 MBSR Effetti nel trattamento di dolori cronici
  • 93. dr. gino martorelli 93 Effetti della Meditazione Long-term Meditation Practice
  • 94. dr. gino martorelli 94 “ Our study revealed robust meditation effects, with more GM in meditators than incontrols within the hippocampal complex as well as positive associations between (peri-) hippocampal GM and number of practice years.“ “ The hippocampus is a key structure for memory processes, both in terms of memory encoding and retrieval, and the subiculum seems to occupy a central position within this memory system (Naberetal., 2000). Our current findings might thus account for positive effects of meditation on memory performance, such as an enhanced capacity of working memory as well as increased specificity of autobiographical memory (Williams et al., 2000; Heerenetal., 2009; Kozhevnikov et al.,2009; Chiesa et al., 2011). ” Effetti della Meditazione Long-term Meditation Practice
  • 95. dr. gino martorelli 95 Nella prospettiva cognitiva sono nate diverse discussioni principalmente in relazione alla “chiarezza” del costrutto mindfulness e alla differenziazione tra l’efficacia dei trattamenti CBT e l’impiego dei protocolli mindfulness. Si veda ad esempio la discussione nata su State of Mind, journal online di psicologia, psicoterapia e psichiatria ad orientamento cognitivo comportamentale, presso il link: http://www.stateofmind.it/2012/05/psicoterapia-cognitiva-mindfulness/ Mindfulness Punti critici secondo la prospettiva Cognitiva Classica
  • 96. dr. gino martorelli 96 Lassità di costrutto Descrizione del costrutto nucleare cui si riferisce il termine Mindfulness La definizione è multisfaccettata e generica, coglie diverse funzioni cognitive (consapevolezza, attenzione, pensiero) senza un fondamento teorico che le unisca in un unico costrutto. Uso del concetto di mindfulness in modo lasso, come metafora, etichetta, prospettiva generale o tratto di personalità. Mindfulness Punti critici secondo la prospettiva Cognitiva Classica
  • 97. dr. gino martorelli 97 Poca o nulla differenziazione tra prevenzione e psicoterapia La prevenzione non esaurisce il lavoro di psicoterapia Gli ambiti principali di applicazione della mindfulness riguardano la riduzione dello stress e la prevenzione del relapse nel disturbo depressivo. La prevenzione tuttavia non esaurisce il complesso lavoro di psicoterapia che passa attraverso la riconfigurazione di eventi (emotivamente) significativi e l’apertura di nuovi orizonti di senso, nuove possibilità di essere. Si rischia di scambiare un utile percorso di prevenzione in una inadeguata psicoterapia Mindfulness Punti critici secondo la prospettiva Cognitiva Classica
  • 98. dr. gino martorelli 98 Negli stessi anni in cui Kabat-Zinn diffondende il protocollo MBCT in diversi contesti, S.N.Goenka diffondeva in modo simile la samatha-vipassana in scuole, carceri, aziende e uffici indiani, ma con presupposti e prospettive molto diverse. Mindfulness
  • 99. dr. gino martorelli 99 S.N. Goenka è un insegnante di meditazione Vipassana nella tradizione del maestro birmano Sayagyi U Ba Khin. Insegna seguendo una Tradizione che risale fino a Gotama il Buddha. Di origine indiana, S.N.Goenka è nato e cresciuto in Birmania. In questo paese egli incontrò il maestro U Ba Khin e praticò con lui per 14 anni la meditazione Vipassana. Tornato in India, nel 1969, iniziò ad insegnare in centinaia di corsi organizzati sia in India sia altrove, in Oriente e in Occidente.
  • 100. dr. gino martorelli 100 Sotto la guida e supervisione di S.N. Goenka vengono avviati oltre 130 centri di meditazione in India, Nepal, Sri Lanka, Birmania, Tailandia, Cambogia, Taiwan, Mongolia, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Spagna, Francia, Italia, Belgio, Germania, Svizzera, Regno Unito, Canada, Stati Uniti e altri paesi del mondo.
  • 101. dr. gino martorelli 101 L’intenzionalità originaria nella presenza mentale, così come è coltivata nelle Tradizioni Meditative, non è di carattere teoretico, il suo correlato non è mai un dato ma sempre un vissuto. Mindfulness Non-definizioni formalmente indicative
  • 102. dr. gino martorelli 102 Una diversa prospettiva sulla parola può aiutare a mettere in evidenza l’enorme potere generativo di alcuni passi dei testi antichi, volutamente ambigui. L’approccio razionalista (Denken als Rechnen), interpretando quei passi secondo una logica tutta orientata alla ricerca di una verità oggettiva ed univoca, da passare al vaglio della misura e dalla quale derivare metodi e strumenti di intervento, ha soffocato ogni possibilità di far apparire la vita Linguaggio denotativo e simbolico
  • 103. dr. gino martorelli 103 yathecchasi tathā vṛṇu yathecchasi yatha + iccha + si vṛṇu --> √vṛ = (vb. 5 cl) scegliere, selezionare “ Nella quale maniera (Yatha) desideri (icchasi) così -in quel modo- (tathā) scegli (vṛṇu) “ o anche, in modo più semplice: “Scegli come desideri ” Linguaggio denotativo e simbolico
  • 104. dr. gino martorelli 104 Ma la radice verbale √vṛ da origine anche al significato di coprire, velare, celare, nascondere, occultare, ostruire, tenere da parte, tenere indietro, intralciare, frenare ecc… Lo stesso verso può quindi contemporaneamente essere reso come: “ Nella quale maniera (Yatha) desideri (icchasi) così (tathā) -in quel modo- celi-nascondi (vṛṇu) “ La strofe risulta dunque molto più instabile e generativa Linguaggio denotativo e simbolico
  • 105. dr. gino martorelli 105 « Entrambi (programmatori e scrittori) hanno a che fare con il linguaggio, ma in maniera molto diversa: nella programmazione l’ambiguità può portare al disastro. Quando scrivi codici il linguaggio deve essere completamente ed esclusivamente denotativo. Nel linguaggio poetico, al contrario, viene introdotta e utilizzata una voluta ambiguità, un’implicazione che — stando alla tradizione classica degli esteti indiani e ai teorici del linguaggio — è sempre stata oltre qualsiasi possibilità di denotazione. La poesia parla attraverso ciò che non dice, grazie a una risonanza che gli studiosi chiamano dhvani, vibrazione, riverbero. » Linguaggio denotativo e simbolico
  • 106. dr. gino martorelli 106 “ Il termine mindfulness deriva dalla parola sati che in lingua pali significa approssimativamente ricordarsi nel senso di ricordarsi di essere consapevoli, e questo concetto, molto vicino al senso in cui lo adoperiamo noi oggi nella pratica psicoterapeutica e nei protocolli di insegnamento della mindfulness, venne utilizzato per la prima volta da Budda oltre duemilacinquecento anni fa. ” Pietro Spagnulo Presidente dell'Istituto per le Applicazioni della Mindfulness alla psicoterapia e alla medicina Mindfulness http://www.mindfulnessitalia.org/guide-online/mindfulness Il termine Mindfulness è stato dunque indicato dagli stessi fondatori come la “migliore” traduzione del termine pali ‘Sati’ della tradizione buddista Theravada.
  • 107. dr. gino martorelli 107 Mindfulness Ma la consapevolezza, così come praticata nella Mindfulness, non può essere equiparata alla Sati.
  • 108. dr. gino martorelli 108 Sati deriva dal sanscrito smṛti (smarati) il cui significato è ricordare, un ricordo che non è una pura operazione cognitiva ma un legare insieme (S) ciò che altrimenti sarebbe destinato a morire (√mṛt = morte). Sati, oltre ad essere legato ad altre importanti indicazioni di metodo della Tradizione, coinvolge diversi altri processi in modo più complesso della semplice attenzione al momento presente o consapevolezza non giudicante. Mindfulness
  • 109. dr. gino martorelli 109 La pura attenzione è indicata dalla Tradizione con il termine manasikāra, termine composto da due radici: 1) √manas = mente 2) √Kṛ = fare L’insieme del composto indica la mente nel suo farsi, nel suo agire, nel suo orientarsi verso i diversi oggetti di attenzione, ed è considerata in sé un fattore neutro, né positivo né negativo. Mindfulness
  • 110. dr. gino martorelli 110 Per indicare l’attenzione saggia, o salutare, l’attenzione capace di far apparire chiaramente e mettere in relazione pensieri, aspettative, emozioni, sensazioni, la Tradizione usa dire yoniso-mānasikāra (yoniśas manaskāraḥ). Yoni indica letteralmente l’utero materno, il grembo, il luogo dove inizia la vita, per estensione anche il luogo dal quale origina un fenomeno. Mindfulness
  • 111. dr. gino martorelli 111 Quando questa modalità di essere non è presente la Tradizione indica tale stato come a-yoniso-manasikāra (ayoniśas manaskāraḥ), attenzione che semplicemente si limita a prendere atto di ciò che è presente senza comprendere né vedere chiaramente i fattori di generazione e come i diversi elementi percepiti sono legati tra loro nel generare vita, esistenza. Mindfulness
  • 112. dr. gino martorelli 112 Non vedendo chiaramente (Vipassanā in pali, vipaśyanā in sanscrito), questa attenzione non è in grado di generare la chiara comprensione (Sampajañña in pali, Samprajanya in sanscrito), può anzi diventare un fattore non salutare, che non contribuisce a sciogliere dipendenze, abitudini e modi di generarsi che limitano scelte e prospettive causando sofferenza e non libertà nel tempo. Mindfulness
  • 113. dr. gino martorelli 113 Il manager che pratica mindfulness per contenere lo stress generato da una vita insana e orientata al profitto, il marine che pratica mindfulness in cerca di un payoff dato da migliori performance nella esecuzione di azioni rischiose e complesse, fanno qualcosa di legittimo ma, al tempo stesso, lontano anni luce dalla coltivazione della Sati e dallo svilupo della Bhāvanā . Mindfulness
  • 114. dr. gino martorelli 114 1. Sati (skt : samyak-smṛti) 2. Sampajañña (skt :Samprajanya) 3. Appamada (skt : apramāda )  atappa (skt : ātapaḥ ) ardore yoniso manisikara Costituenti fondamentali della retta consapevolezza, samma sati (samyak-smṛti) Mindfulness
  • 115. dr. gino martorelli 115 L’indicazione dei protocolli Mindfulness di essere semplicemente presenti, in modo non giudicante, nel momento presente, può essere un punto di partenza, ma non è sufficiente a sviluppare un’utentica comprensione ed è piuttosto lontana dagli insegnamenti originali offerti dalla Tradizione. La consapevolezza, così come praticata nella Mindfulness, non può essere equiparata alla Sati. Mindfulness
  • 116. dr. gino martorelli 116 Sati, nella Tradizione, è spesso legato ad altri termini, come ad esempio in sati-paṭṭhāna (skt : smṛtyupasthāna, upa-sthā = stare vicino, essere presente) dove si fa riferimento alle sfere o ambiti di applicazione della consapevolezza: il corpo, le sensazioni, i pensieri, le emozioni ecc… Mindfulness
  • 117. dr. gino martorelli 117 Le indicazioni di pratica sono sempre riportate nella forma “essere presente al corpo nel corpo, al respiro nel respiro …” Dunque “attenzione al corpo nel suo sorgere, nel suo manifestarsi …” Attenzione non speculativa ma che lascia apparire i fenomeni nel loro emergere e dispiegarsi, presupposto per ogni possibile autentica comprensione. Mindfulness
  • 118. dr. gino martorelli 118 Il satipaṭṭhānasutta è uno dei sutta fondamentali contenuti nel Canone Pali. Vi si espongono, in modo completo e particolareggiato, i quattro fondamenti della consapevolezza e le istruzioni di base per la pratica meditativa alla base della meditazione Vipassana o di visione profonda. Nel sutta sono indicate altre pratiche meditative, come la Samatha o di quiete, dedicate allo sviluppo della concentrazione che facevano e fanno parte del corollario di attività meditative di supporto allo sviluppo della consapevolezza e della visione profonda. Mindfulness
  • 119. dr. gino martorelli 119 I quattro fondamenti della "presenza mentale" (satipatthana) 1. consapevolezza del corpo 2. consapevolezza delle sensazioni 3. consapevolezza della mente 4. consapevolezza degli oggetti mentali Mindfulness
  • 120. dr. gino martorelli 120 Contemplazione del corpo “Calmando la funzione corporea (della respirazione) io inspirerò”, così egli si esercita; “Calmando la funzione corporea (della respirazione) io espirerò”, così egli si esercita. Contemplazione delle sensazioni “Calmando le funzioni mentali io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita. Mindfulness
  • 121. dr. gino martorelli 121 Contemplazione della mente “Sperimentando la mente io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita. “Rallegrando la mente io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita. “Concentrando la mente io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita. “Liberando la mente io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita. Contemplazione degli oggetti mentali “Contemplando l'impermanenza io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita. “Contemplando il distacco io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita. “Contemplando la cessazione io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita. “Contemplando la rinuncia io inspirerò (espirerò)”, così egli si esercita. “ In tal modo, oh monaci, coltivata e regolarmente praticata, la presenza mentale del respiro porta gran frutto e grande beneficio.” Mindfulness
  • 122. dr. gino martorelli 122 Opere Yoga Sutra di Patanjali Bhagavad Gita Temi Generatività del sanscrito Indicazioni formali per la pratica Una stessa radice verbale può generare significati che risuonano in opere diverse (Śruti e Smṛti). Le parole indicano l’esperienza di un evento che va rigenerato ogni volta in relazione al tempo e alle circostanze che ci è dato di vivere. Mindfulness I riferimenti allo Yoga
  • 123. dr. gino martorelli 123 Mindfulness Yoga Sutra di Patañjali – 1° Cap. / 1° śloka athā – yogānuśāsanam Ora l’insegnamento sullo Yoga
  • 124. dr. gino martorelli 124 yogaś citta vṛtti nirodhaḥ (lo) Yoga (è) mente vortici cessazione Citta mente/cuore (aspetto cognitivo + aspetto emotivo) Mindfulness Yoga Sutra di Patañjali – 1° Cap. / 2° śloka
  • 125. dr. gino martorelli 125 tadā draṣṭuḥ svarūpe-'vasthānam Allora (così) l’osservatore si stabilisce (dimora) nella sua propria forma Mindfulness Yoga Sutra di Patañjali – 1° Cap. / 3° śloka
  • 126. dr. gino martorelli 126 abhyāsa - vairāgyābhyām tan - nirodha: (quel) Nirodha (si ottiene) atraverso abhyāsa e vairāgyā Mindfulness Yoga Sutra di Patañjali – 1° Cap. / 12° śloka
  • 127. dr. gino martorelli 127 Tatra Sthitau Yatno ‘Bhyāsah Abhyāsa (è) lo sforzo nello stare lì (nell’esser-ci) Mindfulness Yoga Sutra di Patañjali – 1° Cap. / 13° śloka
  • 128. dr. gino martorelli 128 sa tu dīrghakāla nairantarya satkāra-ādara-āsevito dṛḍhabhūmiḥ Questa pratica si radica saldamente quando è coltivata abilmente e continuamente per un lungo tempo Mindfulness Yoga Sutra di Patañjali – 1° Cap. / 14° śloka
  • 129. dr. gino martorelli 129 Bhagavad Gīta
  • 130. dr. gino martorelli 130 Bhagavad Gīta Maha Baharata Bhagavad Gīta Veda
  • 131. dr. gino martorelli 131 Bhagavad Gīta
  • 132. dr. gino martorelli 132 Bhagavad Gīta
  • 133. dr. gino martorelli 133 La Bhagavad Gīta costituisce il VI° libro del Maha Baharata (18 volumi). Considerata contemporaneamente Śruti (rivelazione, sintesi di tutti I Veda) e Smṛti (opere classiche) Si svolge nella immanenza di una guerra tra due grandi famiglie/dinastie: quella dei Kuru e quella dei Pandava. L’opera si sviluppa attraverso il dialogo tra Arjuna (il miglior guerriero dei Pandava) e Kṛṣṇa proprio sul campo di battaglia. Bhagavad Gīta
  • 134. dr. gino martorelli 134 Bhagavad Gīta Re Dhṛtarāshtra disse Nel campo-del-Dharma nel luogo Kurukshetra Riuniti desiderando (di) lottare I miei (figli) e i Pandava (i figli dei) Che cosa fanno Sañjaya ? Śloka (√śru: orecchio) 4 versi ottonari Cap.1 - Śloka 1
  • 135. dr. gino martorelli 135 Dharma √dhṛ = sostenere, fondamento, base Bhagavad Gīta
  • 136. dr. gino martorelli 136 Bhagavad Gīta La mente oh Krisna è irrequieta Turbolenta ostinata e molto forte Dominarla mi sembra più difficile Che controllare il vento Śloka (√śru: orecchio) 4 versi ottonari Cap.6 - Śloka 34
  • 137. dr. gino martorelli 137 Bhagavad Gīta Senza dubbio Ho Arjuna dalle potenti braccia E’ difficile dominare la mente irrequieta Ma con vairāgyā e abhyāsa Viene afferrata (dominata) Śloka (√śru: orecchio) 4 versi ottonari Cap.6 - Śloka 35
  • 138. dr. gino martorelli 138 Esperienza della vita nella sua attuazione Attenersi a ciò che si offre, così come si dà, all’esperienza Concetti, termini e metodi delle Tradizioni Meditative rinviano sempre ad una attuazione, alla esperienza personale, alla fatticità della vita – faktisches Leben – Mindfulness Non-definizioni formalmente indicative
  • 139. dr. gino martorelli 139 Artha aspirazione al benessere kāma godimento dei valori estetici Dharma dovere (sociale, personale, spirituale ...) Mokṣa liberazione dalla esistenza condizionata Brahmanesimo
  • 140. dr. gino martorelli 140 Il Brahmanesimo upanishadico si presenta come una riforma del Brahmanesimo vedico-rituale Il Buddha storico fu il più vicino al nascente orientamento upanishadico a lui contemporaneo Brahmanesimo delle Upanishad
  • 141. dr. gino martorelli 141 Elementi ereditati dal Brahmanesimo 1. l’esistenza spazio-temporale è priva di realtà assoluta 2. è fondamentalmente insoddisfacente 3. La “Meditazione” è la prospettiva principale per accedere all’autentica saggezza e liberazione Il Buddha Storico
  • 142. Principali Tradizioni Monastero di Shaolin: con Bodhidharma (VI sec. DC) nasce il Chan (Zen)
  • 144. dr. gino martorelli 144 Karma (pali: Kamma) è una parola la cui radice è √Kṛ fare, compiere, effettuare, preparare, intraprendere, usare rivolgere l’attenzione, dare un ordine, sacrificare Originariamente concepito come potere ed efficacia dell’atto rituale venne successivamente identificato con la legge dell’universo, operante soprattutto nell’ambito dell’attività umana kārma
  • 145. dr. gino martorelli 145 Saṃsāra, composto sanscrito le cui parti sono: Saṃ = con, insieme con Sāra = corsa, movimento, estensione Saṃsāra
  • 146. dr. gino martorelli 146 Theravada (sthaviravada) “Insegnamento degli Anziani ” Deriva dal Vibhajjavada che emerse dal gruppo Sthavira al tempo del Terzo Concilio Buddhista (circa 250 AC), durante il regno del Re Ashoka. Theravada
  • 147. dr. gino martorelli 147 Il Theravada promuove la dottrina del Vibhajjavada, letteralmente “l’Insegnamento dell’Analisi”. Questa dottrina promuove lo sviluppo dalla esperienza diretta del praticante unita all’analisi attenta dei fattori di generazione del nostro essere-nel- mondo e alla ragione – alla fiducia verificata - piuttosto che dalla fede cieca in prinicipi astratti ed assoluti. Theravada
  • 148. dr. gino martorelli 148 Secondo la Tradizione è fondamentale seguire consigli ed indicazioni di saggi e maestri (amici del cuore), coloro i quali sono avanti nella pratica. Insieme alla valutazione delle proprie esperienze queste sono le due modalità principali per valutare i progressi maturati nella pratica (Bhāvana). Theravada
  • 149. dr. gino martorelli 149 Le scritture Theravada, il Canone in lingua Pali, sono dette Tripitaka (tre canestri) : Vinaya Pitaka [regole di condotta monastiche] Sutta Pitaka [la storia e gli insegnamenti del Buddha] Abhidhamma Pitaka [insegnamenti filosofici, psicologici e metafisici] Alle tre raccolte corrispondono i Tre Addestramenti o aspetti del sentiero: Sīla etica Samādhi addestramento meditativo Paññā conoscenza o saggezza Tripitaka
  • 150. dr. gino martorelli 150 I primi testi vennero scritti nel primo secolo avanti cristo, essendo tradizione di quei tempi trasmettere gli insegnamenti in modo orale. La porzione dei Sutta e del Vinaya del Tripitaka mostra una sovrapposizione considerevole con l’insieme dei testi usati dalle scuole non-theravada che vanno a formare il Canone Cinese e Tibetano. Nel V° Sec. dopo Cristo fu Buddhaghosha a scrivere il primo commentario al Canone Pali, il Visuddhimagga (Sentiero della Purificazione). Tripitaka
  • 151. dr. gino martorelli 151 Vipassana significa vedere non soltanto i fenomeni mentali ed i loro contenuti come impermanenti e insostanziali, ma tutti i cinque aggregati dell’esistenza condizionata come impermanenti e insostanziali, nella consapevolezza della vacuità di ogni cosa. Cinque aggregati dell’esistenza condizionata: Rūpa forma (terra, fuoco, aria, acqua …) Vedanā sensazione Saññā percezione Saṅkhāra coefficienti (insieme di ciò che è compiuto con corpo, parola, mente) Viññāna coscienza Vipassana
  • 152. dr. gino martorelli 152 E’ questa la consapevolezza a cui tende la pratica buddhista di satipatthana, l’attezione al momento presente è solo uno dei fattori da coltivare, tra diversi altri, per giungere alla chiara visione dei tre aspetti della “realtà” : Dukkha * Insoddisfazione, disagio, sofferenza Anicca Impermanenza Anatta Negazione di una esistenza inerente ed indipendente * Duḥkha = non facile, non confortevole, difficoltoso, pena, agitazione, difficoltà … Kha = organo di senso Du = (dunoti, duyati) bruciato, essere consumato con calore interno Vipassana
  • 153. dr. gino martorelli 153 1. duḥkha-satya Verità della sofferenza (insoddisfazione, dolore) 2. samudaya-satya Verità dell'origine della sofferenza 3. nirodha-satya Verità della cessazione della sofferenza 4. mārga-satya Verità della via che porta alla cessazione del dolore Le Quattro Nobili Verità Sulla Sofferenza
  • 154. dr. gino martorelli 154 1. La sofferenza va riconosciuta e compresa (nelle sue cause) 2. La causa della sofferenza va abbandonata 3. Il cammino (che porta alla cessazione delle cause) va sviluppato 4. La cessazione va realizzata Quattro Nobili Verità I tre Aspetti
  • 155. dr. gino martorelli 155 Ottuplice Sentiero « E cosa è mai, o monaci, questo sentiero di mezzo realizzato dal Tathāgata che produce la visione e la gnosi, e che guida alla calma, alla perfetta conoscenza, al perfetto risveglio, al nibbāna ? Esso è il Nobile ottuplice sentiero, ovvero la retta parola, la retta azione, il retto modo di vivere, il retto sforzo, la retta presenza mentale, la retta concentrazione, la retta visione, la retta intenzione. » Buddha Shakyamuni Dhammacakkappavattana Sutta, Saṃyutta-nikāya, 56,11.
  • 156. dr. gino martorelli 156 1. Samyag-vāc Retta Parola 2. Samyak-karma-anta Retta Azione (retto fine-obiettivo dell’azione) 3. Samyag-ājiva Retti mezzi di sussistenza 4. Samyag-vīrya Retto Sforzo 5. Samyak-smṛti Retta Consapevolezza 6. Samyak-samādhi Retta Concentrazione 7. Samyag-dṛṣṭi Retta Visione (prospettiva) 8. Samyak-saṃkalpa Retta Intenzione (saṃ - √ kḷp) Ciascun fattore è considerato “retto” quando è in relazione con (include) tutti gli altri Ottuplice Sentiero aṣṭāṅgamārga adhiśīlam adhicittaṃśikṣā prajñā-śikṣā
  • 157. dr. gino martorelli 157 1. Benevolenza Mettā (maitrī) 2. Compassione Karuṇā 3. Gioia compartecipe Muditā 4. Equanimità Upekkhā (upekṣā) Le quattro “dimore divine” Brahmavihāra Retta intenzione 1. Retta Visione 2. Retta Intenzione Retta Comprensione Non attaccamento / Lasciare andare Della sofferenza e delle sue cause Benevolenza Compassione Gioia compar. Equanimità Attraverso la meditazione si realizza
  • 158. dr. gino martorelli 158 ती यसमु पाद Pratītya - samutpāda √prati + √i + tya + saṃ + ud + pāda √prati = (pref. Verb. e Nom.) verso, vicino, di nuovo, riguardo a, contro, in opposizione √i = (vb. 1 cl.) andare, circolare, avanzare, ritornare, fuggire tya = in sanscrito forma il gerundio nei verbi che presentano un prefisso saṃ = nei composti può indicare: completamente, insieme, tutto, del tutto √ud = (part. pref. verb. e nom.) superiorità, potere, separazione, sopra, verso l'alto, via da Pāda = √pad (vb. 1 cl.) andare, ricorrere, cadere giù, partecipare, piede, passo Pratītya-samutpāda (pali: paticcasamuppāda)
  • 159. dr. gino martorelli 159 ती यसमु पाद Pratītya - samutpāda √prati + √i + tya + saṃ + ud + pāda La traduzione più corretta del composto indica un processo, un evento: “ Andando ripetutamente, tornando (a manifestarsi e a celarsi) ogni volta ” Pratītya-samutpāda (pali: paticcasamuppāda)
  • 160. dr. gino martorelli 160 ती यसमु पाद Pratītya - samutpāda “ Andando ripetutamente, tornando (a manifestarsi e a celarsi) ogni volta ” L'Ereignis, evento-appropriazione, nel suo aver luogo ogni volta, fa si che nulla sia dato e definito una volta per tutte. Evento-appropriazione: realizzare, ogni volta, l'Aperto, in rapporto alle possibilità offerte dal nostro tempo. Pratītya-samutpāda (pali: paticcasamuppāda)
  • 161. dr. gino martorelli 161 ती यसमु पाद Pratītya - samutpāda “ Andando ripetutamente, tornando (a manifestarsi e a celarsi) ogni volta ” Situarsi, ogni volta, al di là dell'orizzonte dato dall'unicità, dalla privatezza e dalla continuità. Evento-appropriazione, come in un lampo, autentica unità di sé stesso che si rinnova nella deflagrazione di ogni istante. Pratītya-samutpāda (pali: paticcasamuppāda)
  • 162. dr. gino martorelli 162 1) avidyā (pāli: avijjā) ignoranza, mancanza di comprensione della verità 2) saṃskāra (pāli: saṃkhāra) insieme delle formazioni o coefficienti karmici 3) vijñāna (pāli: viññāṇa) coscienza, comprende la consapevolezza delle sensazioni e l’attività mentale 4) nāma-rūpa (sanscrito e pāli) nome e forma, l'aspetto psicofisico 5) ṣaḍāyatana (pāli: saḷāyatanaṃ) le sei basi dei sensi (occhi, orecchie, naso, lingua, corpo e mente) 6) sparśa (pāli: phassa), il contatto tra i sensi e la coscienza sensoriale 7) vedanā (sanscrito e pāli), la sensazione 8) tṛṣṇā (pāli: taṇhā) brama, sete 9) upādāna (sanscrito e pāli) attaccamento 10) bhava (sanscrito e pāli), l'essere, il divenire 11) jāti (sanscrito e pāli) nascita 12) jarāmarana (pāli: jarāmaraṇaṃ) vecchiaia e morte Pratītya-samutpāda Gli anelli o fattori
  • 163. dr. gino martorelli 163 avidyā (ignoranza) saṃskāra (tendenze mentali) vijñāna (coscienza) nāma-rūpa (nome e forma) ṣaḍāyatana (sei basi sensoriali) sparśa (contatto) Vedanā (sensazione) tṛṣṇā (sete, desiderio) Upādāna (attaccamento) Bhava (divenire) jāti (nascita) Jarāmarana (invecchiamento e morte) Pratītya-samutpāda Presenza Mentale
  • 164. dr. gino martorelli 164 “ L'usura di ogni materia, ivi compresa la materia prima 'uomo', per la produzione tecnica dell'incondizionata possibilità di produrre tutto, è segretamente determinata dal vuoto completo in cui l'essente, la materia del reale, è sospeso. Questo vuoto deve essere riempito. Ma poiché il vuoto dell'essere, specialmente quando non può essere esperito come tale, non è mai suscettibile di venir riempito dalla pienezza dell'essente, l'unica via per sottrarvisi è la continua organizzazione dell'essente in vista della possibilità permanente di un'attività ordinante in quanto forma dell'assicurazione dell'agire senza scopo.” M. Heidegger, Oltrepassamento della metafisica, in Saggi e Discorsi - Ed. Mursia, p 62. Horror vacui
  • 165. dr. gino martorelli 165 Ciò che la tradizione del Dharma indica è la possibilità di aver accesso e di sostenere quel “vuoto” a partire dallo spazio, non dallo spazio esteso ma dall'Aperto (nella tradizione indicato con il Dharmakaya).
  • 166. dr. gino martorelli 166 Ereignis, “evento-appropriazione” pensato in una modalità che si pone al di fuori dell'orizzonte dell'essenza e della sostanza tipico del pensare metafisico. Ritroviamo qui la vacuità (śūnyatā) come un “niente” – un non ancora, una possibilità - che non cessa tuttavia di aver luogo.
  • 167. dr. gino martorelli 167 “ iha śāriputra: rūpaṃ śūnyatā śūnyataiva rūpaṃ; rūpān na pṛthak śūnyatā śunyatāyā na pṛthag rūpaṃ; yad rūpaṃ sā śūnyatā; ya śūnyatā tad rūpaṃ. evam eva vedanā saṃjñā saṃskāra vijñānaṃ. “ Qui (deittico, qui in questo luogo!), O Sariputa: la forma è vacuità e la vacuità è forma; la vacuità non differisce dalla forma, la forma non differisce dalla vacuità; qualsivoglia cosa sia forma, quella è vacuità; qualsivoglia cosa sia vacuità, quella è forma, stessa cosa riguarda le sensazioni, le percezioni, le pulsioni e la coscienza ; Prajñāpāramitāsūtra
  • 168. dr. gino martorelli 168 Il vero Sé, mentre si manifesta, nell'aver luogo, ogni volta, si cela, al tempo stesso, nel suo essere niente, un niente che tuttavia non cessa di aver luogo, ogni volta, senza alcuna necessità di essere pensato, come fondamento dell'appropriazione. L'Ereignis, evento-appropriazione, nel suo aver luogo ogni volta, fa si che nulla sia dato e definito una volta per tutte.
  • 169. dr. gino martorelli 169 Alcuni aspetti che la Mindfulness può facilitare nella lavoro di psicoterapia: 1. scoprire e sostenere l'apertura che ciscuno di noi è in rapporto alle possibilità offerte dal nostro tempo 2. consentire e facilitare un accesso diretto alla esperienza (agire e sentire) e al preriflessivo 3. consentire e facilitare la riconfigurazione maggiormente identitaria delle esperienze vissute 4. facilitare e sviluppare nel tempo un diverso modo di sostenere e farsi carico della vita che co-generiamo Mindfulness integrata nella psicoterapia